Transcript Italia - Spiritualità asc

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Adoratrici del Sangue di Cristo
Anno XVIII – n. 3 marzo 2016
Ecco ciò che accadde
ad Haendel. Il grande
musicista viveva a Londra
quando attraversò un
periodo di grande aridità
che lo rendeva incapace di
comporre. Per un musicista,
come per un poeta o
per un pittore, l’aridità
creativa è una tragedia.
Questo periodo di
aridità seguiva ad una
profonda depressione
spirituale, come
ammetteva egli stesso.
Un giorno, uscì
per una passeggiata
e mentre voltava
l’angolo di una strada,
Ascoltare Dio
si fermò. Gli sembrava di
riconoscere da un abitazione
poco lontana la voce di una
soprano che cantava. Si mise
ad ascoltare attentamente:
le parole cantate
raccontavano la storia del
popolo di Israele durante la
traversata del deserto, nella
speranza della redenzione.
Qualcuno cantava i testi
della Scrittura, qualcuno
pregava cantando!
Haendel racconta che in
quel momento non fu la
musica, ma la voce di Dio
attraverso la musica, che egli
ascoltò. E quando si ascolta
Dio, la vita si trasforma. Ciò
non accade quando si odono
parole che poi si si dice
essere di Dio. Succede
solo quando si ascolta Dio
e si è pervasi da un grande
fuoco interiore. Questo
accadde a Haendel. Se ne
tornò ci corsa a casa e in
22 giorni scrisse un suo
capolavoro: Il Messia.
Noi possiamo fare anche opere più grandi perché la nostra vita è piena
di incontri con Dio. Però dobbiamo lasciare che la Parola entri, fecondi, la nostra
interiorità. Dobbiamo incontrarci con lui, il che significa che dobbiamo affrontare le cose
e la vita non come se fossero semplice routine.
(Liberamente tratto da P.Domínguez Prieto, Fino alla Cima)
S
Editoriale
(Atti AG 2011)
Editoriale
Ascoltare Dio
Dal Mondo ASC
Nell’anno della Misericordia
Conclusione anno vita consacrata
2 febbraio 2016
Adotta un nonno
Giorno di Maria De Mattias
Roma
Mdm: du enuove lettere
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Spazio ONG - VIVAT
I migranti e i rigugiati ci sfidano
Nella Congregazione
Calendario dell’Amministrazione Generale
Nel 150° anniversario di MDM
Fondazione Filippine:25° di presenza ASC
Tornate alla casa del Padre
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Dal Mondo ASC
Area Continentale Asia
Regione India
Nell’Anno della Misericordia
Sappiamo che molte ASC in tutta la Congregazione, nel tentativo di rispondere alle
emergenze del nostro tempo, si stanno impegnando a favore dei migranti e dei rifugiati.
Vi presentiamo oggi una breve sintesi del lavoro che si svolge nella Regione India a partire
da un messaggio della Superiora Regionale a Sr Mariamma e Consiglio.
Vi invitiamo, inoltre, a inviarci notizia di quello che state facendo nella vostra Regione,
Fondazione o Missione in questo settore di grande emergenza per la società attuale.
Cara Sr Mariamma e consiglio,
noi ASC della Regione India siamo contente di aiutare
persone in vari modi durante questo Anno della Misericordia.
In tutte le nostre istituzioni, scuole e centri sociali, cerchiamo
sviluppare la consapevolezza di quanto sia necessario dare
aiuto ai più bisognosi e di farlo anche in collaborazione con le
nostre suore.
le
di
Ecco una breve sintesi del nostro lavoro:
•Impegno verso i migranti: Sr Mini Vadakumcherry
e Sr Shini Kayyaniyil sono le incaricate dei migranti a
livello diocesano. Hanno visitato molte fabbriche e ostelli
per incontrarli e per portare loro assistenza spirituale,
sostegno materiale e anche aiuti al fine di ottenere un impiego
dignitoso.
•Accogliamo alcuni migranti nelle nostra comunità; cinque
a
Bangalore, uno a Mysore, tre in Angamally, due in Ranchi.
Ci prendiamo cura di loro e offrendo vitto alloggio e
salario
appropriato per il lavoro che svolgono.
•Sr Shini Kayyaniyil lavora in carcere con Sr Lurdu per far liberare i
prigionieri.
Recentemente è stata rilasciata una donna filippina per cui abbiamo trovato alloggio, un
sostegno finanziario ed anche un lavoro. Ora lei ci sta aiutando ad ottenere il denaro per
pagare la cauzione di altri prigionieri, principalmente migranti.
•Sr Jessica D’Sousa ha conosciuto un ragazzo a cui ha procurato gli aiuti per un
trattamento medico. Ha trovato il sostegno di alcuni laici che lavorano con noi. Ora il
ragazzo è ricoverato nell’ospedale San Giovanni di Bangalore.
•Sr Moly Parayil sta aiutando una famiglia del Kerala. Tutti gli studenti e genitori della
scuola di Bangalore sono coinvolti nel prestare aiuto finanziario a questa famiglia. Molte
altre opere caritative vengono fatte da tante persone…
•La Regione sta inoltre aiutando alcuni studenti che provengono da famiglie povere a
completare i loro studi professionali.
Altri dettagli verranno in seguito,
Sr Mini Pallipadan,asc
Superiora Regionale India
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Dal Mondo ASC
Area Continentale Americhe
Regione USA
Conclusione dell’anno della vita conscrata
Il 2 febbraio il Comitato liturgico del Centro
Ruma ha voluto solennizzare la chiusura
dell’anno della Vita Consacrata, una delle
iniziative speciali Papa Francesco.
E’ stato suggerito ai membri della comunità
locale di presentare ciascuna una foto
scattata in un momento particolare della
loro vita di consacrazione, quale l’ingresso al
noviziato, i primi voti o la celebrazione di un
anniversario.
S. Mary Alan Wurth, archivista, ha portato
alla luce un tesoro: foto di gruppo scattate
in occasioni speciali. Sr Barb Biver si è
impegnata ad allestire la bacheca del primo
piano. Questa è stata la parte più impegnativa,
dal momento si è deciso di identificare tutte
le persone fotografate, del passato e del
presente.
Le suore di comunità hanno aiutato Sr Barb
ed hanno goduto nel ricordare le giovani
donne che avevano condiviso, anche solo
per un po’ di tempo, il loro stesso cammino.
Molte suore hanno anche portato una foto
personale.
Posta al centro della tavola vi era una recente
foto di gruppo della comunità riunita per
la preghiera nella cappella del Centro di
Ruma. Sopra quella foto una copia del logo
e dello slogan per l’Anno della
Vita Consacrata, “Svegliate il
mondo!”.
Potete immaginare quanti
ricordi abbiano accompagnato
questa preparazione e poi la
vista della bacheca piena di
foto? Riuscite a immaginare
il susseguirsi di domande, di
spiegazioni, di racconti, che
ha comportato la spiegazione
ai nostri collaboratori della
misteriosa evoluzione della vita
delle donne religiose consacrate
dal 1930 a oggi?
Nel 1936, 17 novizie attorno
alla statua del Sacro Cuore in
quello che era stato il cortile della casa madre
originale. (Chi non ricorda il suo primo
giorno con il velo bianco?).
Ancora, nel 1952, le novizie erano 13.
Una foto del 1964 mostra la suora più anziana
di quel tempo, Sr. Agatha Goestenkors di 101
anni e la più giovane, Suor Angela Schrage,
allora novizia.
Culmine della giornata di festa è stata la
liturgia eucaristica del pomeriggio, che
ha incluso la benedizione delle candele,
una processione a lume di candela e la
rinnovazione dei voti.
Sr. Janet McCann, consigliera regionale, ha
offerto una sua riflessione, ricordando alla
comunità che “sono le nostre molte ferite e
la nostra volontà di essere toccate dalle ferite
del mondo che permettono alla luce di Dio di
entrare in noi”.
Siamo grate per la chiamata di Papa
Francesco a celebrare la Vita Consacrata e a
pregare perché la nostra testimonianza dia
coraggio e generosità ai giovani chiamati a un
servizio speciale nella Chiesa e nel mondo di
oggi.
Sr. Bertha Fischer, asc
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Dal Mondo ASC
Area Continentale Americhe
Fondazione Argentina
2 febbraio 2016
Il 2 febbraio, giorno della
candelora, tutti i Consacrati
della Diocesi
di San Miguel
si sono riuniti
nella cappella
delle Ancelle
del Santissimo
Sacramento
per celebrare
con l’Eucaristia
la chiusura
dell'Anno
della Vita
Consacrata.
La Messa è
stata presieduta
da mons. Sergio Fenoy,
vescovo di San Miguel, e
concelebrata dai sacerdoti
delle Congregazione della
Sacra Famiglia e degli
Araldi del Vangelo.
Dopo una omelia che
ci ha emozionato, le
suore presenti, le vergini
consacrate e i fratelli, hanno
rinnovato i loro voti tenendo
in mano una lampada accesa.
Il Vescovo ha consegnato
a tutti i presenti
una medaglia della
Madonna di Luján.
Dopo la Messa,
siamo entrate nella
grande sala di
accoglienza della
casa per gustare un
ricco banchetto,
frutto della
condivisione delle
Congregazioni che
svolgono il loro
ministero nella
diocesi.
Questo ci spinge a
lavorare sodo nel cammino
vocazionale "perché la
messe è molta, ma gli
operai sono pochi!”
Sr. Cosimina Resta,asc
Sr. Susana Misermont, asc
Area Continentale Europa
Regione Wrocław
Adotta un nonno
Per iniziativa di don Kamil
Falkowski, vicario della
parrocchia di San Nichola
a Grójec, e di sr. Teresa
Jaszczyszyn, asc, il gruppo
di Pastorale Giovanile Magis
- vuoi di più ha dato avvio
all’iniziativa “Adotta un
nonno”.
I giovani, don Kamil, la
loro catechista e Sr. Teresa
si sono riuniti nella Casa
Parrocchiale di Cura Sociale
a Grójec, dove vivono e
operano le ASC, per ottenere
informazioni più specifiche
sulla casa stessa, sui suoi
anziani ospiti e la loro
necessità di contatto umano
con i più giovani.
I giovani coinvolti sono
stati circa venti e il loro
servizio consiste nell'adottare
un anziano della Casa
Parrocchiale di Cura Sociale
a Grójec.
Così dallo scorso ottobre
ragazze e ragazzi vengono
nella nostra casa per far visita
agli ospiti. Ognuno di loro
si è impegnato a venire una
volta alla settimana, all’ora
definita dall’anziano adottato.
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Per rendere l’incontro più
efficace, i volontari hanno
accolto come principio
un’espressione tratta dal libro
di Antoine de Saint-Exupèry,
"Il Piccolo Principe”:
"È meglio venire sempre alla
stessa ora. Se dovessi venire,
per esempio, alle quattro
di pomeriggio, dalle tre
incomincerei a sentire la gioia.
Con l’avanzare del tempo
sarei più felice. Alle quattro
sarei emozionato e inquieto:
saprei il prezzo della felicità!
se venissi inaspettatamente,
non potrei prepararmi... È
necessario un rituale ... Grazie
al rituale un giorno è diverso
dagli altri giorni, un'ora dalle
altre ore ".
Venire sempre alla stessa
ora permette ai volontari di
maturare il proprio senso
di responsabilità, di sentirsi
aspettati e di prepararsi a
questo incontro.
A volte le persone anziane
non si sentono bene, e questi
giovani vanno ammirati
perché, nonostante tutto,
vogliono stare con loro,
offrendo tempo, impegno,
talento, idee e, qualche volta,
solo "silenziosa presenza".
I giovani cercano di "creare
legami" con le persone
anziane e di familiarizzare.
Per questo, portano qualche
dono, della frutta, un po’ di
dolce o dei fiori, leggono un
libro appropriato alla loro
età, pregano con loro nella
stanza o nella cappella. Con
quelli che amano cantare
cantano, con altri svolgono
altre attività.
Ne "Il Piccolo principe" si
leggono le parole: "Tu sei
responsabile per quello che
hai reso tuo". È il segreto del
successo: "È molto semplice:
si vede bene solo con il cuore.
Le cose più importanti sono
invisibili agli occhi".
L'azione "Adotta un nonno"
continuerà per tutto l'anno
scolastico.
Cerchiamo di sostenere
questi giovani con la
preghiera. Di essa hanno
bisogno anche i nostri ospiti
per amare chi si dedica a loro
e per amare di più se stessi.
Sr. Teresa Jaszczyszyn,asc
Area Continentale Africa
Regione Tanzania
Giorno di Maria De Mattias
Maria de Mattias è il nome
della nostra scuola e il 4 febbraio
celebriamo la sua festa.
Normalmente facciamo un sacco
di cose: prepariamo una mostra
sulla sua vita, recitiamo, danziamo
e celebriamo l'Eucaristia.
Anche quest’anno noi studenti
della scuola secondaria abbiamo
fatto molto. Siamo andati in chiesa
accompagnati dal coro della
scuola; la messa è stata celebrata
da P. Vincenzo Boselli e la sua
omelia ci ha invitato a cambiare e
rinnovare la nostra vita.
Il coro della scuola ci ha
intrattenuto tutto il giorno con
canzoni meravigliose riguardanti
Santa Maria De Mattias. Oltre
agli studenti hanno partecipato
visitatori provenienti dall’Italia,
i bambini del Villaggio della
Speranza, i nostri insegnanti, i
tutori ed altre persone provenienti
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da luoghi diversi.
Alcune studenti hanno
accompagnato la lettura
della parola di Dio con una
drammatizzazione che voleva
esprimere la santità divina.
Quando tutto si è concluso,
verso sera, siamo tornati
a scuola con tanta felicità,
cantando di gioia lungo la
strada. Un a volta a scuola,
dopo un buon
pasto, abbiamo
partecipato ad
un ballo.
Abbiamo
imparato molto
da Santa Maria
De Mattias:
l'amore e
la cura per
gli altri, il
sacrificio di noi
stessi, l’aiutarci
a vicenda e l’essere le persone di preghiera.
Abbiamo anche imparato molto dalle
Adoratrici del Sangue di Cristo che
ci insegnano le buone maniere, come
Casa Generalizia
Comunità Internazionale
affrontare le difficoltà della vita quotidiana
e, soprattutto,
ci danno
un'istruzione
di qualità.
Apprezziamo
molto il ministero
delle nostre suore,
che aiutano chi è
senza speranza,
le vedove e gli
orfani. Loro ci
hanno fatto capire
che tutti possiamo
essere santi
perché il sangue
di Gesù ci lava e restituisce
la nostra vita alla sua bontà
originaria e bellezza.
Grazie a Dio che ci protegge
dal male e che ci ha dato le
suore Adoratrici del Sangue
di Cristo che sono sempre
con noi, pronte ad aiutare le
ragazze ad affrontare la loro vita futura.
Le studenti di Santa Maria De Mattias
Secondary School
Roma?
Sr Marcia Kruse si trova in comunità di casa generalizia dal mese di ottobre 2015.
Le piace scrivere poesie, attraverso cui esprime i propri sentimenti e le proprie impressioni.
Tra le altre, ne ha scritta un cui descrive per immagini la varietà delle culture e le loro
analogie. Ogni Paese è unico, nuovo, eppure ogni Paese può diventare <<casa>> se ne si
accettano le categorie di pensiero e gli stili di vita.
Roma è come ogni altro posto.
È come la Cina
Le insegne dei negozi sono incomprensibili
É come la Bolivia
Gli impianti idraulici sono diversi
è lontano da casa
La gente ti guarda un po’ storto quando parli I cibi insoliti
la loro lingua C’è un sacco di smog
Le persone colorano i capelli di rosso,
D’inverno in casa devi indossare il cappotto
verde, blu e viola
Lavi il pavimento con la scopa e lo straccio
Ognuno
ha
il
suo
telefono
cellulare
Attraversare la strada è pericoloso
Per asciugare i vestiti devi appenderli fuori
Per asciugare i vestiti devi appenderli fuori.
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Dal Mondo ASC
È come i Caraibi
Accenti notevoli
Popolazione cattolica. . . si pensa
Frutta fresca
Corse selvagge in autobus
Estati torride
Per asciugare i vestiti devi appenderli fuori.
È come tornare a casa
divertimento
amici
e risate.
Roma è proprio come ogni altro posto.
Sr Marcia Kruse, asc
Casa Generalizia
Archivio Generale
MdM: due nuove lettere
.. Nel corso di alcune
ricerche nell’archivio della
Diocesi di Palestrina
(RM), sono stati
casualmente trovati gli
originali di due lettere
scritte da Maria De
Mattias per concordare
l’apertura della comunità
ASC in San Vito Romano
(Roma).
Le lettere ci sono state
gentilmente donate
dall’attuale Vescovo di
Palestrina, Sua ecc.za
Mons. Domenico Sigalini,
al quale vanno i nostri
ringraziamenti.
Le pagine sono un po’
rovinate, ma ancora ben
leggibili.
Sappiamo che la comunità
ASC di San Vito Romano,
attiva anche oggi, fu aperta
nell’anno 1859; le lettere
ritrovate, datate l’una
il 20 maggio e l’altra
il 13 giugno 1859, ci
permettono di circoscrivere
ancora di più lo spazio
temporale.
Nella lettera del 13
giugno, al Cardinale
Luigi Amat, vescovo
suburbicario di Palestrina,
Maria De Mattias scrive
che le tre suore che
dovranno far parte della
comunità andranno a far
visita a sua Eminenza il
giorno 28 dello stesso
mese, prima di recarsi alla
loro nuova destinazione.
Si può supporre dunque
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che la comunità sia stata aperta nel mese
di luglio, “per adoprarsi” – come scritto –
“nella cristiana educazione della gioventù”.
Questo altro piccolo tassello nel grande
mosaico dell’epistolario di Santa Maria
De Mattias ci dà occasione per ringraziare
Dio per l’”Opera” che Egli ha voluto e ci
incoraggia ad andare avanti con fiducia,
anche se in mezzo a tante sfide.
Sr Patrizia Pasquini, asc
Spazio ONG
I migranti e i rifugiati ci sfidano
La migrazione è un fenomeno eterno e
universale. A differenza dei rifugiati, che
fuggono dai loro paesi principalmente a
causa di guerre, tratta, ecc, la migrazione
avviene anche in tempi buoni, quando la
gente va in altri luoghi alla ricerca di migliori
condizioni di vita, di istruzione, di migliore
occupazione, cose che non trovano nella loro
nazione.
Il 17 gennaio, l'arcidiocesi di Bangalore
ha celebrato la giornata internazionale del
migrante. Il tema della nostra celebrazione è
stato "Migranti e rifugiati ci sfidano".
Per questa celebrazione erano presenti
circa 1500 migranti. Abbiamo iniziato il
nostro programma con lodi e adorazione
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Spazio ONG
guidate in diversi gruppi e in diverse lingue.
È stata un'esperienza davvero sorprendente
e di arricchimento per tutti. Durante la
celebrazione eucaristica, il vescovo di
Bangalore, Mons. Bernard Morris ha
ricordato a tutti che il servizio non è qualcosa
che facciamo dall'abbondanza della nostra
espressi tra le lacrime. Il nostro Vescovo
è stato molto gentile nell’ascoltare e
rispondere. Ai volontari ha raccomandato
che, qualunque sia la causa della migrazione,
siano accoglienti e rispettosi, pronti a
dare l'aiuto e il servizio di cui c’è bisogno.
Dobbiamo vedere nei migranti i nostri
bontà, ma "è una risposta all'amore di Dio
per noi". L'amore di Dio è destinato a entrare
in contatto con tutto e con ogni persona.
Coloro che accolgono l'abbraccio del Padre,
diventati a loro volta braccia aperte ed
abbraccio, consentono ad ogni persona di
sentirsi amata come un bambino e "a casa,
come parte della famiglia umana". Siamo
tutti chiamati ad essere espressione della cura
di Dio per gli altri.
Nella sessione pomeridiana abbiamo
partecipato ad un programma culturale
in cui sono stati espressi talento e abilità.
Durante il programma il Vescovo Moriss ha
invitato alcuni migranti del pubblico a farsi
avanti per condividere alcune delle difficoltà
e sfide di cui fanno esperienza vivendo a
Bangalore. Ha incoraggiato inoltre anche
molte donne a farsi avanti e condividere.
Molti di coloro che hanno parlato si sono
collaboratori nella costruzione di una società
umana migliore. Anch’essi, infatti, cercano
come noi una vita migliore.
Molti dei migranti, pur liberati da un
certo tipo di povertà, sono divenuti preda
di altri mali come la tratta, il lavoro forzato
e così via. La Chiesa, in particolare, sente
la responsabilità di assistere pastoralmente
queste persone e di occuparsi dell'educazione
dei bambini.
In questo Anno della Misericordia è cosa
buona ricordare tutto questo.
Sr. Mini Vadakumcherry, asc
Sr.Shiny Kayyaniyil, asc
Sr Hemema Juvvanapudi, asc
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Nella Congregazione
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dario Ammi
L’ Amministrazione Generale svolge
il lavoro di routine e partecipa alle
celebrazioni in onore di Santa Maria
De Mattias in Roma e in Acuto.
Acuto: Casa Madre
1-3 marzo, ore 17.00
Triduo predicato da Don Oliviero Magnone, CPPS – direttore provinciale
4 marzo, ore 17.00. Messa solenne presieduta da Don Oliviero Magnone.
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Nel 150° anni
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versario della morte
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Roma Chiesa Preziosissimo Sangue (annessa a casa generalizia)
Giovedì 10 marzo 2016 ore 17.15
Riconciliazione: esperienza di incontro
Fece con noi la sua misericordia
Celebrazione penitenziale presieduta da Bartolo Calderone, CPPS
Interverranno: Assunta Di Iorio, sposa e madre
Andrea e Laura Ruocco, sposi e genitori
Venerdì 11 marzo 2016
17.30 Via Crucis del Rifugiato
18.30 Celebrazione Eucaristica
Vallecorsa: casa natale di Maria De Mattias
Venerdì 18 marzo 2016
ore 10.00 Conclusi i lavori di riparazione, inaugurazione e benedizione della
casa dove visse Maria De Mattias con la sua famiglia fino al 1834.
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Nella Congregazione
4 marzo 2016:
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Fondazion
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e Filippine: 2
5° anniversario di presenza ASC
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Con una celebrazione eucaristica di ringraziamento nella Parrocchia di San
Lorenzo Ruiz, presieduta dal Vescovo Antonio Tonias, i membri della Fondazione
Filippine hanno gioiosamente festeggiato la fedeltà di Dio durante i 25 anni di
presenza ASC nelle Isole Filippine.
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Regione Italia
14/02/2016
Sr Michelina Savino
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Regione Italia
07/03/2016
Sr Ada Tiberi
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Regione USA
18/02/2016
Sr Rose Therese Bahr
la
Regione Italia
17/02/2016
Sr Maria Latini
al
Regione Italia
27/02/2016
Sr Giulia Cilenti
Auguro loro una felicissima Santa Pasqua,
e non mancherò di raccomandarle tutte
al Divin Redentore Crocifisso, morto e Risorto glorioso.
Preghiamo assai per ottenere il suo puro amore.
MDM 30 marzo 1865
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