La visione di un’Europa unita è stata concretizzata alla fine della seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di garantire pace, prosperità e stabilità.

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La visione di un’Europa unita è stata concretizzata alla
fine della seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di
garantire pace, prosperità e stabilità sul continente
Prima di concretizzarsi in un vero e proprio progetto
politico, l'idea di un'Europa unita è stata a lungo solo
un sogno nelle menti di alcuni filosofi e visionari.
Victor Hugo, ad esempio, vagheggiava gli "Stati Uniti
d'Europa" ispirandosi ad ideali pacifisti ed umanisti
In un celebre discorso, Hugo disse:
Giorno verrà in cui (…) voi tutte, nazioni del continente,
senza perdere le vostre qualità peculiari e la vostra
gloriosa individualità, vi fonderete strettamente in una
unità superiore e costituirete la fraternità europea (…).
Giorno verrà in cui non vi saranno altri campi di
battaglia all’infuori dei mercati aperti al commercio e
degli spiriti aperti alle idee. Giorno verrà in cui i
proiettili e le bombe saranno sostituiti dai voti (...)".

Doveva trascorrere oltre un secolo prima che le parole
profetiche pronunciate da Victor Hugo nel 1849 da utopia
diventassero realtà. Due guerre mondiali e innumerevoli altri
conflitti sul suolo europeo dovevano ancora falciare milioni
di vite e più volte sembrò persa ogni speranza.
Bisogna aspettare la fine della Seconda guerra mondiale per
veder nascere una nuova speranza.
Alcuni degli uomini che durante la guerra avevano
combattuto contro i regimi dittatoriali sono ora decisi a
superare gli odi e gli antagonismi nazionali e a porre le basi
per una pace duratura.
Fra il 1945 e il 1950 statisti coraggiosi come Robert Schuman,
Konrad Adenauer, Alcide de Gasperi e Winston Churchill si
impegnano a guidare i popoli dell'Europa occidentale
verso una nuova era, un'era caratterizzata dalla creazione di
nuove strutture, basate su interessi comuni e fondate su
trattati destinati a garantire il rispetto delle leggi e
l'uguaglianza fra le nazioni.

Tappe fondamentali della nascita dell’ Unione Europea:
1951: Nascita della Comunità europea del carbone e dell'acciaio
(CECA) con sei paesi fondatori

1957: Il trattato di Roma istituisce il mercato comune
1973: La Comunità passa a nove Stati membri ed elabora politiche
comuni
1979: Prima elezione diretta del Parlamento europeo
1981: Primo allargamento mediterraneo
1993: Completamento del mercato unico

1993: Con il trattato di Maastricht nasce l'Unione europea
1995: L'Unione europea passa a 15 Stati membri
2002: Introduzione dell'euro

2004: Altri dieci paesi aderiscono all'Unione

E' necessario inoltre
ricordare le idee e il
pensiero di alcuni
personaggi del passato.

Konrad Adenauer
(1876-1967)

Primo cancelliere della Repubblica federale di Germania,
Konrad Adenauer ha guidato il nuovo Stato tedesco dal
1949 al 1963,
contribuendo più di ogni altro a modificare il volto della
Germania del dopoguerra e la storia europea.
Come molti uomini politici della sua generazione,
già dopo la prima guerra mondiale Adenauer aveva
capito che si poteva sperare
in una pace durevole soltanto con un’Europa unita.
Le esperienze vissute all’epoca del Terzo Reich (fu
rimosso dalla carica di sindaco di Colonia dai nazisti)
servirono a confermare la sua opinione.
In soli sei anni, dal 1949 al 1955,
Adenauer realizzò una serie di ambiziosi obiettivi di
politica estera di ampio respiro,
nell’intento di inserire la Germania nell’alleanza
occidentale:
l’adesione al Consiglio d’Europa (1951), la creazione
della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (1952)
e l’ingresso della Germania nella NATO (1955).
Una pietra miliare della politica estera di Adenauer fu la
riconciliazione con la Francia.
Con il presidente francese Charles de Gaulle riuscì a
realizzare una svolta storica:
nel 1963 Germania e Francia, paesi un tempo acerrimi
nemici, firmarono un trattato di amicizia che si può
considerare una delle tappe fondamentali nel cammino
verso l’integrazione europea.

Robert Schuman
(1886-1963)

Robert Schuman, uomo politico,
apprezzato avvocato e ministro
degli Esteri francese tra il 1948 e il
1952, è considerato uno dei padri
fondatori dell’unità europea.
In collaborazione con Jean Monnet
redasse il famoso piano Schuman
pubblicato il 9 maggio 1950, giorno
che oggi è considerato la data di
nascita dell’Unione europea.
Schuman proponeva nel piano il
controllo congiunto della
produzione di carbone e acciaio,
le principali materie prime per
l’industria degli armamenti.
L’idea di base era che chi non
dispone liberamente del carbone e
dell’acciaio non è più in grado di
condurre una guerra”.

Alcide de Gasperi (1881-1954)
Dal 1946 al 1953 Alcide de Gasperi, nelle sue funzioni
di Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri,
guidò la politica interna ed estera dell’Italia negli anni
del dopoguerra.
De Gasperi nacque nella regione Trentino-Alto Adige,
che fino al 1918 aveva fatto parte del territorio
austriaco. Al pari di altri statisti illuminati del suo
tempo, fu un attivo sostenitore dell’unità europea.
L’esperienza del fascismo e della guerra (trascorse in
carcere gli anni tra il 1927 e il 1928, prima di trovare
asilo in Vaticano) lo aveva convinto che solo
un’Europa unita avrebbe potuto impedire il ripetersi di
simili eventi.
De Gasperi promosse spesso iniziative per
l’integrazione dell’Europa occidentale, lavorando per
la realizzazione del piano Marshall e creando stretti
legami economici con altri paesi europei, in
particolare con la Francia. Egli fu inoltre sostenitore
del piano Schuman per la fondazione della Comunità
europea del carbone e dell’acciaio e contribuì a
formulare l’idea della politica europea di difesa
comune


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La visione di un’Europa unita è stata concretizzata alla
fine della seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di
garantire pace, prosperità e stabilità sul continente
Prima di concretizzarsi in un vero e proprio progetto
politico, l'idea di un'Europa unita è stata a lungo solo
un sogno nelle menti di alcuni filosofi e visionari.
Victor Hugo, ad esempio, vagheggiava gli "Stati Uniti
d'Europa" ispirandosi ad ideali pacifisti ed umanisti
In un celebre discorso, Hugo disse:
Giorno verrà in cui (…) voi tutte, nazioni del continente,
senza perdere le vostre qualità peculiari e la vostra
gloriosa individualità, vi fonderete strettamente in una
unità superiore e costituirete la fraternità europea (…).
Giorno verrà in cui non vi saranno altri campi di
battaglia all’infuori dei mercati aperti al commercio e
degli spiriti aperti alle idee. Giorno verrà in cui i
proiettili e le bombe saranno sostituiti dai voti (...)".

Doveva trascorrere oltre un secolo prima che le parole
profetiche pronunciate da Victor Hugo nel 1849 da utopia
diventassero realtà. Due guerre mondiali e innumerevoli altri
conflitti sul suolo europeo dovevano ancora falciare milioni
di vite e più volte sembrò persa ogni speranza.
Bisogna aspettare la fine della Seconda guerra mondiale per
veder nascere una nuova speranza.
Alcuni degli uomini che durante la guerra avevano
combattuto contro i regimi dittatoriali sono ora decisi a
superare gli odi e gli antagonismi nazionali e a porre le basi
per una pace duratura.
Fra il 1945 e il 1950 statisti coraggiosi come Robert Schuman,
Konrad Adenauer, Alcide de Gasperi e Winston Churchill si
impegnano a guidare i popoli dell'Europa occidentale
verso una nuova era, un'era caratterizzata dalla creazione di
nuove strutture, basate su interessi comuni e fondate su
trattati destinati a garantire il rispetto delle leggi e
l'uguaglianza fra le nazioni.

Tappe fondamentali della nascita dell’ Unione Europea:
1951: Nascita della Comunità europea del carbone e dell'acciaio
(CECA) con sei paesi fondatori

1957: Il trattato di Roma istituisce il mercato comune
1973: La Comunità passa a nove Stati membri ed elabora politiche
comuni
1979: Prima elezione diretta del Parlamento europeo
1981: Primo allargamento mediterraneo
1993: Completamento del mercato unico

1993: Con il trattato di Maastricht nasce l'Unione europea
1995: L'Unione europea passa a 15 Stati membri
2002: Introduzione dell'euro

2004: Altri dieci paesi aderiscono all'Unione

E' necessario inoltre
ricordare le idee e il
pensiero di alcuni
personaggi del passato.

Konrad Adenauer
(1876-1967)

Primo cancelliere della Repubblica federale di Germania,
Konrad Adenauer ha guidato il nuovo Stato tedesco dal
1949 al 1963,
contribuendo più di ogni altro a modificare il volto della
Germania del dopoguerra e la storia europea.
Come molti uomini politici della sua generazione,
già dopo la prima guerra mondiale Adenauer aveva
capito che si poteva sperare
in una pace durevole soltanto con un’Europa unita.
Le esperienze vissute all’epoca del Terzo Reich (fu
rimosso dalla carica di sindaco di Colonia dai nazisti)
servirono a confermare la sua opinione.
In soli sei anni, dal 1949 al 1955,
Adenauer realizzò una serie di ambiziosi obiettivi di
politica estera di ampio respiro,
nell’intento di inserire la Germania nell’alleanza
occidentale:
l’adesione al Consiglio d’Europa (1951), la creazione
della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (1952)
e l’ingresso della Germania nella NATO (1955).
Una pietra miliare della politica estera di Adenauer fu la
riconciliazione con la Francia.
Con il presidente francese Charles de Gaulle riuscì a
realizzare una svolta storica:
nel 1963 Germania e Francia, paesi un tempo acerrimi
nemici, firmarono un trattato di amicizia che si può
considerare una delle tappe fondamentali nel cammino
verso l’integrazione europea.

Robert Schuman
(1886-1963)

Robert Schuman, uomo politico,
apprezzato avvocato e ministro
degli Esteri francese tra il 1948 e il
1952, è considerato uno dei padri
fondatori dell’unità europea.
In collaborazione con Jean Monnet
redasse il famoso piano Schuman
pubblicato il 9 maggio 1950, giorno
che oggi è considerato la data di
nascita dell’Unione europea.
Schuman proponeva nel piano il
controllo congiunto della
produzione di carbone e acciaio,
le principali materie prime per
l’industria degli armamenti.
L’idea di base era che chi non
dispone liberamente del carbone e
dell’acciaio non è più in grado di
condurre una guerra”.

Alcide de Gasperi (1881-1954)
Dal 1946 al 1953 Alcide de Gasperi, nelle sue funzioni
di Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri,
guidò la politica interna ed estera dell’Italia negli anni
del dopoguerra.
De Gasperi nacque nella regione Trentino-Alto Adige,
che fino al 1918 aveva fatto parte del territorio
austriaco. Al pari di altri statisti illuminati del suo
tempo, fu un attivo sostenitore dell’unità europea.
L’esperienza del fascismo e della guerra (trascorse in
carcere gli anni tra il 1927 e il 1928, prima di trovare
asilo in Vaticano) lo aveva convinto che solo
un’Europa unita avrebbe potuto impedire il ripetersi di
simili eventi.
De Gasperi promosse spesso iniziative per
l’integrazione dell’Europa occidentale, lavorando per
la realizzazione del piano Marshall e creando stretti
legami economici con altri paesi europei, in
particolare con la Francia. Egli fu inoltre sostenitore
del piano Schuman per la fondazione della Comunità
europea del carbone e dell’acciaio e contribuì a
formulare l’idea della politica europea di difesa
comune


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La visione di un’Europa unita è stata concretizzata alla
fine della seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di
garantire pace, prosperità e stabilità sul continente
Prima di concretizzarsi in un vero e proprio progetto
politico, l'idea di un'Europa unita è stata a lungo solo
un sogno nelle menti di alcuni filosofi e visionari.
Victor Hugo, ad esempio, vagheggiava gli "Stati Uniti
d'Europa" ispirandosi ad ideali pacifisti ed umanisti
In un celebre discorso, Hugo disse:
Giorno verrà in cui (…) voi tutte, nazioni del continente,
senza perdere le vostre qualità peculiari e la vostra
gloriosa individualità, vi fonderete strettamente in una
unità superiore e costituirete la fraternità europea (…).
Giorno verrà in cui non vi saranno altri campi di
battaglia all’infuori dei mercati aperti al commercio e
degli spiriti aperti alle idee. Giorno verrà in cui i
proiettili e le bombe saranno sostituiti dai voti (...)".

Doveva trascorrere oltre un secolo prima che le parole
profetiche pronunciate da Victor Hugo nel 1849 da utopia
diventassero realtà. Due guerre mondiali e innumerevoli altri
conflitti sul suolo europeo dovevano ancora falciare milioni
di vite e più volte sembrò persa ogni speranza.
Bisogna aspettare la fine della Seconda guerra mondiale per
veder nascere una nuova speranza.
Alcuni degli uomini che durante la guerra avevano
combattuto contro i regimi dittatoriali sono ora decisi a
superare gli odi e gli antagonismi nazionali e a porre le basi
per una pace duratura.
Fra il 1945 e il 1950 statisti coraggiosi come Robert Schuman,
Konrad Adenauer, Alcide de Gasperi e Winston Churchill si
impegnano a guidare i popoli dell'Europa occidentale
verso una nuova era, un'era caratterizzata dalla creazione di
nuove strutture, basate su interessi comuni e fondate su
trattati destinati a garantire il rispetto delle leggi e
l'uguaglianza fra le nazioni.

Tappe fondamentali della nascita dell’ Unione Europea:
1951: Nascita della Comunità europea del carbone e dell'acciaio
(CECA) con sei paesi fondatori

1957: Il trattato di Roma istituisce il mercato comune
1973: La Comunità passa a nove Stati membri ed elabora politiche
comuni
1979: Prima elezione diretta del Parlamento europeo
1981: Primo allargamento mediterraneo
1993: Completamento del mercato unico

1993: Con il trattato di Maastricht nasce l'Unione europea
1995: L'Unione europea passa a 15 Stati membri
2002: Introduzione dell'euro

2004: Altri dieci paesi aderiscono all'Unione

E' necessario inoltre
ricordare le idee e il
pensiero di alcuni
personaggi del passato.

Konrad Adenauer
(1876-1967)

Primo cancelliere della Repubblica federale di Germania,
Konrad Adenauer ha guidato il nuovo Stato tedesco dal
1949 al 1963,
contribuendo più di ogni altro a modificare il volto della
Germania del dopoguerra e la storia europea.
Come molti uomini politici della sua generazione,
già dopo la prima guerra mondiale Adenauer aveva
capito che si poteva sperare
in una pace durevole soltanto con un’Europa unita.
Le esperienze vissute all’epoca del Terzo Reich (fu
rimosso dalla carica di sindaco di Colonia dai nazisti)
servirono a confermare la sua opinione.
In soli sei anni, dal 1949 al 1955,
Adenauer realizzò una serie di ambiziosi obiettivi di
politica estera di ampio respiro,
nell’intento di inserire la Germania nell’alleanza
occidentale:
l’adesione al Consiglio d’Europa (1951), la creazione
della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (1952)
e l’ingresso della Germania nella NATO (1955).
Una pietra miliare della politica estera di Adenauer fu la
riconciliazione con la Francia.
Con il presidente francese Charles de Gaulle riuscì a
realizzare una svolta storica:
nel 1963 Germania e Francia, paesi un tempo acerrimi
nemici, firmarono un trattato di amicizia che si può
considerare una delle tappe fondamentali nel cammino
verso l’integrazione europea.

Robert Schuman
(1886-1963)

Robert Schuman, uomo politico,
apprezzato avvocato e ministro
degli Esteri francese tra il 1948 e il
1952, è considerato uno dei padri
fondatori dell’unità europea.
In collaborazione con Jean Monnet
redasse il famoso piano Schuman
pubblicato il 9 maggio 1950, giorno
che oggi è considerato la data di
nascita dell’Unione europea.
Schuman proponeva nel piano il
controllo congiunto della
produzione di carbone e acciaio,
le principali materie prime per
l’industria degli armamenti.
L’idea di base era che chi non
dispone liberamente del carbone e
dell’acciaio non è più in grado di
condurre una guerra”.

Alcide de Gasperi (1881-1954)
Dal 1946 al 1953 Alcide de Gasperi, nelle sue funzioni
di Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri,
guidò la politica interna ed estera dell’Italia negli anni
del dopoguerra.
De Gasperi nacque nella regione Trentino-Alto Adige,
che fino al 1918 aveva fatto parte del territorio
austriaco. Al pari di altri statisti illuminati del suo
tempo, fu un attivo sostenitore dell’unità europea.
L’esperienza del fascismo e della guerra (trascorse in
carcere gli anni tra il 1927 e il 1928, prima di trovare
asilo in Vaticano) lo aveva convinto che solo
un’Europa unita avrebbe potuto impedire il ripetersi di
simili eventi.
De Gasperi promosse spesso iniziative per
l’integrazione dell’Europa occidentale, lavorando per
la realizzazione del piano Marshall e creando stretti
legami economici con altri paesi europei, in
particolare con la Francia. Egli fu inoltre sostenitore
del piano Schuman per la fondazione della Comunità
europea del carbone e dell’acciaio e contribuì a
formulare l’idea della politica europea di difesa
comune


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La visione di un’Europa unita è stata concretizzata alla
fine della seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di
garantire pace, prosperità e stabilità sul continente
Prima di concretizzarsi in un vero e proprio progetto
politico, l'idea di un'Europa unita è stata a lungo solo
un sogno nelle menti di alcuni filosofi e visionari.
Victor Hugo, ad esempio, vagheggiava gli "Stati Uniti
d'Europa" ispirandosi ad ideali pacifisti ed umanisti
In un celebre discorso, Hugo disse:
Giorno verrà in cui (…) voi tutte, nazioni del continente,
senza perdere le vostre qualità peculiari e la vostra
gloriosa individualità, vi fonderete strettamente in una
unità superiore e costituirete la fraternità europea (…).
Giorno verrà in cui non vi saranno altri campi di
battaglia all’infuori dei mercati aperti al commercio e
degli spiriti aperti alle idee. Giorno verrà in cui i
proiettili e le bombe saranno sostituiti dai voti (...)".

Doveva trascorrere oltre un secolo prima che le parole
profetiche pronunciate da Victor Hugo nel 1849 da utopia
diventassero realtà. Due guerre mondiali e innumerevoli altri
conflitti sul suolo europeo dovevano ancora falciare milioni
di vite e più volte sembrò persa ogni speranza.
Bisogna aspettare la fine della Seconda guerra mondiale per
veder nascere una nuova speranza.
Alcuni degli uomini che durante la guerra avevano
combattuto contro i regimi dittatoriali sono ora decisi a
superare gli odi e gli antagonismi nazionali e a porre le basi
per una pace duratura.
Fra il 1945 e il 1950 statisti coraggiosi come Robert Schuman,
Konrad Adenauer, Alcide de Gasperi e Winston Churchill si
impegnano a guidare i popoli dell'Europa occidentale
verso una nuova era, un'era caratterizzata dalla creazione di
nuove strutture, basate su interessi comuni e fondate su
trattati destinati a garantire il rispetto delle leggi e
l'uguaglianza fra le nazioni.

Tappe fondamentali della nascita dell’ Unione Europea:
1951: Nascita della Comunità europea del carbone e dell'acciaio
(CECA) con sei paesi fondatori

1957: Il trattato di Roma istituisce il mercato comune
1973: La Comunità passa a nove Stati membri ed elabora politiche
comuni
1979: Prima elezione diretta del Parlamento europeo
1981: Primo allargamento mediterraneo
1993: Completamento del mercato unico

1993: Con il trattato di Maastricht nasce l'Unione europea
1995: L'Unione europea passa a 15 Stati membri
2002: Introduzione dell'euro

2004: Altri dieci paesi aderiscono all'Unione

E' necessario inoltre
ricordare le idee e il
pensiero di alcuni
personaggi del passato.

Konrad Adenauer
(1876-1967)

Primo cancelliere della Repubblica federale di Germania,
Konrad Adenauer ha guidato il nuovo Stato tedesco dal
1949 al 1963,
contribuendo più di ogni altro a modificare il volto della
Germania del dopoguerra e la storia europea.
Come molti uomini politici della sua generazione,
già dopo la prima guerra mondiale Adenauer aveva
capito che si poteva sperare
in una pace durevole soltanto con un’Europa unita.
Le esperienze vissute all’epoca del Terzo Reich (fu
rimosso dalla carica di sindaco di Colonia dai nazisti)
servirono a confermare la sua opinione.
In soli sei anni, dal 1949 al 1955,
Adenauer realizzò una serie di ambiziosi obiettivi di
politica estera di ampio respiro,
nell’intento di inserire la Germania nell’alleanza
occidentale:
l’adesione al Consiglio d’Europa (1951), la creazione
della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (1952)
e l’ingresso della Germania nella NATO (1955).
Una pietra miliare della politica estera di Adenauer fu la
riconciliazione con la Francia.
Con il presidente francese Charles de Gaulle riuscì a
realizzare una svolta storica:
nel 1963 Germania e Francia, paesi un tempo acerrimi
nemici, firmarono un trattato di amicizia che si può
considerare una delle tappe fondamentali nel cammino
verso l’integrazione europea.

Robert Schuman
(1886-1963)

Robert Schuman, uomo politico,
apprezzato avvocato e ministro
degli Esteri francese tra il 1948 e il
1952, è considerato uno dei padri
fondatori dell’unità europea.
In collaborazione con Jean Monnet
redasse il famoso piano Schuman
pubblicato il 9 maggio 1950, giorno
che oggi è considerato la data di
nascita dell’Unione europea.
Schuman proponeva nel piano il
controllo congiunto della
produzione di carbone e acciaio,
le principali materie prime per
l’industria degli armamenti.
L’idea di base era che chi non
dispone liberamente del carbone e
dell’acciaio non è più in grado di
condurre una guerra”.

Alcide de Gasperi (1881-1954)
Dal 1946 al 1953 Alcide de Gasperi, nelle sue funzioni
di Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri,
guidò la politica interna ed estera dell’Italia negli anni
del dopoguerra.
De Gasperi nacque nella regione Trentino-Alto Adige,
che fino al 1918 aveva fatto parte del territorio
austriaco. Al pari di altri statisti illuminati del suo
tempo, fu un attivo sostenitore dell’unità europea.
L’esperienza del fascismo e della guerra (trascorse in
carcere gli anni tra il 1927 e il 1928, prima di trovare
asilo in Vaticano) lo aveva convinto che solo
un’Europa unita avrebbe potuto impedire il ripetersi di
simili eventi.
De Gasperi promosse spesso iniziative per
l’integrazione dell’Europa occidentale, lavorando per
la realizzazione del piano Marshall e creando stretti
legami economici con altri paesi europei, in
particolare con la Francia. Egli fu inoltre sostenitore
del piano Schuman per la fondazione della Comunità
europea del carbone e dell’acciaio e contribuì a
formulare l’idea della politica europea di difesa
comune


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La visione di un’Europa unita è stata concretizzata alla
fine della seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di
garantire pace, prosperità e stabilità sul continente
Prima di concretizzarsi in un vero e proprio progetto
politico, l'idea di un'Europa unita è stata a lungo solo
un sogno nelle menti di alcuni filosofi e visionari.
Victor Hugo, ad esempio, vagheggiava gli "Stati Uniti
d'Europa" ispirandosi ad ideali pacifisti ed umanisti
In un celebre discorso, Hugo disse:
Giorno verrà in cui (…) voi tutte, nazioni del continente,
senza perdere le vostre qualità peculiari e la vostra
gloriosa individualità, vi fonderete strettamente in una
unità superiore e costituirete la fraternità europea (…).
Giorno verrà in cui non vi saranno altri campi di
battaglia all’infuori dei mercati aperti al commercio e
degli spiriti aperti alle idee. Giorno verrà in cui i
proiettili e le bombe saranno sostituiti dai voti (...)".

Doveva trascorrere oltre un secolo prima che le parole
profetiche pronunciate da Victor Hugo nel 1849 da utopia
diventassero realtà. Due guerre mondiali e innumerevoli altri
conflitti sul suolo europeo dovevano ancora falciare milioni
di vite e più volte sembrò persa ogni speranza.
Bisogna aspettare la fine della Seconda guerra mondiale per
veder nascere una nuova speranza.
Alcuni degli uomini che durante la guerra avevano
combattuto contro i regimi dittatoriali sono ora decisi a
superare gli odi e gli antagonismi nazionali e a porre le basi
per una pace duratura.
Fra il 1945 e il 1950 statisti coraggiosi come Robert Schuman,
Konrad Adenauer, Alcide de Gasperi e Winston Churchill si
impegnano a guidare i popoli dell'Europa occidentale
verso una nuova era, un'era caratterizzata dalla creazione di
nuove strutture, basate su interessi comuni e fondate su
trattati destinati a garantire il rispetto delle leggi e
l'uguaglianza fra le nazioni.

Tappe fondamentali della nascita dell’ Unione Europea:
1951: Nascita della Comunità europea del carbone e dell'acciaio
(CECA) con sei paesi fondatori

1957: Il trattato di Roma istituisce il mercato comune
1973: La Comunità passa a nove Stati membri ed elabora politiche
comuni
1979: Prima elezione diretta del Parlamento europeo
1981: Primo allargamento mediterraneo
1993: Completamento del mercato unico

1993: Con il trattato di Maastricht nasce l'Unione europea
1995: L'Unione europea passa a 15 Stati membri
2002: Introduzione dell'euro

2004: Altri dieci paesi aderiscono all'Unione

E' necessario inoltre
ricordare le idee e il
pensiero di alcuni
personaggi del passato.

Konrad Adenauer
(1876-1967)

Primo cancelliere della Repubblica federale di Germania,
Konrad Adenauer ha guidato il nuovo Stato tedesco dal
1949 al 1963,
contribuendo più di ogni altro a modificare il volto della
Germania del dopoguerra e la storia europea.
Come molti uomini politici della sua generazione,
già dopo la prima guerra mondiale Adenauer aveva
capito che si poteva sperare
in una pace durevole soltanto con un’Europa unita.
Le esperienze vissute all’epoca del Terzo Reich (fu
rimosso dalla carica di sindaco di Colonia dai nazisti)
servirono a confermare la sua opinione.
In soli sei anni, dal 1949 al 1955,
Adenauer realizzò una serie di ambiziosi obiettivi di
politica estera di ampio respiro,
nell’intento di inserire la Germania nell’alleanza
occidentale:
l’adesione al Consiglio d’Europa (1951), la creazione
della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (1952)
e l’ingresso della Germania nella NATO (1955).
Una pietra miliare della politica estera di Adenauer fu la
riconciliazione con la Francia.
Con il presidente francese Charles de Gaulle riuscì a
realizzare una svolta storica:
nel 1963 Germania e Francia, paesi un tempo acerrimi
nemici, firmarono un trattato di amicizia che si può
considerare una delle tappe fondamentali nel cammino
verso l’integrazione europea.

Robert Schuman
(1886-1963)

Robert Schuman, uomo politico,
apprezzato avvocato e ministro
degli Esteri francese tra il 1948 e il
1952, è considerato uno dei padri
fondatori dell’unità europea.
In collaborazione con Jean Monnet
redasse il famoso piano Schuman
pubblicato il 9 maggio 1950, giorno
che oggi è considerato la data di
nascita dell’Unione europea.
Schuman proponeva nel piano il
controllo congiunto della
produzione di carbone e acciaio,
le principali materie prime per
l’industria degli armamenti.
L’idea di base era che chi non
dispone liberamente del carbone e
dell’acciaio non è più in grado di
condurre una guerra”.

Alcide de Gasperi (1881-1954)
Dal 1946 al 1953 Alcide de Gasperi, nelle sue funzioni
di Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri,
guidò la politica interna ed estera dell’Italia negli anni
del dopoguerra.
De Gasperi nacque nella regione Trentino-Alto Adige,
che fino al 1918 aveva fatto parte del territorio
austriaco. Al pari di altri statisti illuminati del suo
tempo, fu un attivo sostenitore dell’unità europea.
L’esperienza del fascismo e della guerra (trascorse in
carcere gli anni tra il 1927 e il 1928, prima di trovare
asilo in Vaticano) lo aveva convinto che solo
un’Europa unita avrebbe potuto impedire il ripetersi di
simili eventi.
De Gasperi promosse spesso iniziative per
l’integrazione dell’Europa occidentale, lavorando per
la realizzazione del piano Marshall e creando stretti
legami economici con altri paesi europei, in
particolare con la Francia. Egli fu inoltre sostenitore
del piano Schuman per la fondazione della Comunità
europea del carbone e dell’acciaio e contribuì a
formulare l’idea della politica europea di difesa
comune


Slide 6

La visione di un’Europa unita è stata concretizzata alla
fine della seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di
garantire pace, prosperità e stabilità sul continente
Prima di concretizzarsi in un vero e proprio progetto
politico, l'idea di un'Europa unita è stata a lungo solo
un sogno nelle menti di alcuni filosofi e visionari.
Victor Hugo, ad esempio, vagheggiava gli "Stati Uniti
d'Europa" ispirandosi ad ideali pacifisti ed umanisti
In un celebre discorso, Hugo disse:
Giorno verrà in cui (…) voi tutte, nazioni del continente,
senza perdere le vostre qualità peculiari e la vostra
gloriosa individualità, vi fonderete strettamente in una
unità superiore e costituirete la fraternità europea (…).
Giorno verrà in cui non vi saranno altri campi di
battaglia all’infuori dei mercati aperti al commercio e
degli spiriti aperti alle idee. Giorno verrà in cui i
proiettili e le bombe saranno sostituiti dai voti (...)".

Doveva trascorrere oltre un secolo prima che le parole
profetiche pronunciate da Victor Hugo nel 1849 da utopia
diventassero realtà. Due guerre mondiali e innumerevoli altri
conflitti sul suolo europeo dovevano ancora falciare milioni
di vite e più volte sembrò persa ogni speranza.
Bisogna aspettare la fine della Seconda guerra mondiale per
veder nascere una nuova speranza.
Alcuni degli uomini che durante la guerra avevano
combattuto contro i regimi dittatoriali sono ora decisi a
superare gli odi e gli antagonismi nazionali e a porre le basi
per una pace duratura.
Fra il 1945 e il 1950 statisti coraggiosi come Robert Schuman,
Konrad Adenauer, Alcide de Gasperi e Winston Churchill si
impegnano a guidare i popoli dell'Europa occidentale
verso una nuova era, un'era caratterizzata dalla creazione di
nuove strutture, basate su interessi comuni e fondate su
trattati destinati a garantire il rispetto delle leggi e
l'uguaglianza fra le nazioni.

Tappe fondamentali della nascita dell’ Unione Europea:
1951: Nascita della Comunità europea del carbone e dell'acciaio
(CECA) con sei paesi fondatori

1957: Il trattato di Roma istituisce il mercato comune
1973: La Comunità passa a nove Stati membri ed elabora politiche
comuni
1979: Prima elezione diretta del Parlamento europeo
1981: Primo allargamento mediterraneo
1993: Completamento del mercato unico

1993: Con il trattato di Maastricht nasce l'Unione europea
1995: L'Unione europea passa a 15 Stati membri
2002: Introduzione dell'euro

2004: Altri dieci paesi aderiscono all'Unione

E' necessario inoltre
ricordare le idee e il
pensiero di alcuni
personaggi del passato.

Konrad Adenauer
(1876-1967)

Primo cancelliere della Repubblica federale di Germania,
Konrad Adenauer ha guidato il nuovo Stato tedesco dal
1949 al 1963,
contribuendo più di ogni altro a modificare il volto della
Germania del dopoguerra e la storia europea.
Come molti uomini politici della sua generazione,
già dopo la prima guerra mondiale Adenauer aveva
capito che si poteva sperare
in una pace durevole soltanto con un’Europa unita.
Le esperienze vissute all’epoca del Terzo Reich (fu
rimosso dalla carica di sindaco di Colonia dai nazisti)
servirono a confermare la sua opinione.
In soli sei anni, dal 1949 al 1955,
Adenauer realizzò una serie di ambiziosi obiettivi di
politica estera di ampio respiro,
nell’intento di inserire la Germania nell’alleanza
occidentale:
l’adesione al Consiglio d’Europa (1951), la creazione
della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (1952)
e l’ingresso della Germania nella NATO (1955).
Una pietra miliare della politica estera di Adenauer fu la
riconciliazione con la Francia.
Con il presidente francese Charles de Gaulle riuscì a
realizzare una svolta storica:
nel 1963 Germania e Francia, paesi un tempo acerrimi
nemici, firmarono un trattato di amicizia che si può
considerare una delle tappe fondamentali nel cammino
verso l’integrazione europea.

Robert Schuman
(1886-1963)

Robert Schuman, uomo politico,
apprezzato avvocato e ministro
degli Esteri francese tra il 1948 e il
1952, è considerato uno dei padri
fondatori dell’unità europea.
In collaborazione con Jean Monnet
redasse il famoso piano Schuman
pubblicato il 9 maggio 1950, giorno
che oggi è considerato la data di
nascita dell’Unione europea.
Schuman proponeva nel piano il
controllo congiunto della
produzione di carbone e acciaio,
le principali materie prime per
l’industria degli armamenti.
L’idea di base era che chi non
dispone liberamente del carbone e
dell’acciaio non è più in grado di
condurre una guerra”.

Alcide de Gasperi (1881-1954)
Dal 1946 al 1953 Alcide de Gasperi, nelle sue funzioni
di Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri,
guidò la politica interna ed estera dell’Italia negli anni
del dopoguerra.
De Gasperi nacque nella regione Trentino-Alto Adige,
che fino al 1918 aveva fatto parte del territorio
austriaco. Al pari di altri statisti illuminati del suo
tempo, fu un attivo sostenitore dell’unità europea.
L’esperienza del fascismo e della guerra (trascorse in
carcere gli anni tra il 1927 e il 1928, prima di trovare
asilo in Vaticano) lo aveva convinto che solo
un’Europa unita avrebbe potuto impedire il ripetersi di
simili eventi.
De Gasperi promosse spesso iniziative per
l’integrazione dell’Europa occidentale, lavorando per
la realizzazione del piano Marshall e creando stretti
legami economici con altri paesi europei, in
particolare con la Francia. Egli fu inoltre sostenitore
del piano Schuman per la fondazione della Comunità
europea del carbone e dell’acciaio e contribuì a
formulare l’idea della politica europea di difesa
comune


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La visione di un’Europa unita è stata concretizzata alla
fine della seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di
garantire pace, prosperità e stabilità sul continente
Prima di concretizzarsi in un vero e proprio progetto
politico, l'idea di un'Europa unita è stata a lungo solo
un sogno nelle menti di alcuni filosofi e visionari.
Victor Hugo, ad esempio, vagheggiava gli "Stati Uniti
d'Europa" ispirandosi ad ideali pacifisti ed umanisti
In un celebre discorso, Hugo disse:
Giorno verrà in cui (…) voi tutte, nazioni del continente,
senza perdere le vostre qualità peculiari e la vostra
gloriosa individualità, vi fonderete strettamente in una
unità superiore e costituirete la fraternità europea (…).
Giorno verrà in cui non vi saranno altri campi di
battaglia all’infuori dei mercati aperti al commercio e
degli spiriti aperti alle idee. Giorno verrà in cui i
proiettili e le bombe saranno sostituiti dai voti (...)".

Doveva trascorrere oltre un secolo prima che le parole
profetiche pronunciate da Victor Hugo nel 1849 da utopia
diventassero realtà. Due guerre mondiali e innumerevoli altri
conflitti sul suolo europeo dovevano ancora falciare milioni
di vite e più volte sembrò persa ogni speranza.
Bisogna aspettare la fine della Seconda guerra mondiale per
veder nascere una nuova speranza.
Alcuni degli uomini che durante la guerra avevano
combattuto contro i regimi dittatoriali sono ora decisi a
superare gli odi e gli antagonismi nazionali e a porre le basi
per una pace duratura.
Fra il 1945 e il 1950 statisti coraggiosi come Robert Schuman,
Konrad Adenauer, Alcide de Gasperi e Winston Churchill si
impegnano a guidare i popoli dell'Europa occidentale
verso una nuova era, un'era caratterizzata dalla creazione di
nuove strutture, basate su interessi comuni e fondate su
trattati destinati a garantire il rispetto delle leggi e
l'uguaglianza fra le nazioni.

Tappe fondamentali della nascita dell’ Unione Europea:
1951: Nascita della Comunità europea del carbone e dell'acciaio
(CECA) con sei paesi fondatori

1957: Il trattato di Roma istituisce il mercato comune
1973: La Comunità passa a nove Stati membri ed elabora politiche
comuni
1979: Prima elezione diretta del Parlamento europeo
1981: Primo allargamento mediterraneo
1993: Completamento del mercato unico

1993: Con il trattato di Maastricht nasce l'Unione europea
1995: L'Unione europea passa a 15 Stati membri
2002: Introduzione dell'euro

2004: Altri dieci paesi aderiscono all'Unione

E' necessario inoltre
ricordare le idee e il
pensiero di alcuni
personaggi del passato.

Konrad Adenauer
(1876-1967)

Primo cancelliere della Repubblica federale di Germania,
Konrad Adenauer ha guidato il nuovo Stato tedesco dal
1949 al 1963,
contribuendo più di ogni altro a modificare il volto della
Germania del dopoguerra e la storia europea.
Come molti uomini politici della sua generazione,
già dopo la prima guerra mondiale Adenauer aveva
capito che si poteva sperare
in una pace durevole soltanto con un’Europa unita.
Le esperienze vissute all’epoca del Terzo Reich (fu
rimosso dalla carica di sindaco di Colonia dai nazisti)
servirono a confermare la sua opinione.
In soli sei anni, dal 1949 al 1955,
Adenauer realizzò una serie di ambiziosi obiettivi di
politica estera di ampio respiro,
nell’intento di inserire la Germania nell’alleanza
occidentale:
l’adesione al Consiglio d’Europa (1951), la creazione
della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (1952)
e l’ingresso della Germania nella NATO (1955).
Una pietra miliare della politica estera di Adenauer fu la
riconciliazione con la Francia.
Con il presidente francese Charles de Gaulle riuscì a
realizzare una svolta storica:
nel 1963 Germania e Francia, paesi un tempo acerrimi
nemici, firmarono un trattato di amicizia che si può
considerare una delle tappe fondamentali nel cammino
verso l’integrazione europea.

Robert Schuman
(1886-1963)

Robert Schuman, uomo politico,
apprezzato avvocato e ministro
degli Esteri francese tra il 1948 e il
1952, è considerato uno dei padri
fondatori dell’unità europea.
In collaborazione con Jean Monnet
redasse il famoso piano Schuman
pubblicato il 9 maggio 1950, giorno
che oggi è considerato la data di
nascita dell’Unione europea.
Schuman proponeva nel piano il
controllo congiunto della
produzione di carbone e acciaio,
le principali materie prime per
l’industria degli armamenti.
L’idea di base era che chi non
dispone liberamente del carbone e
dell’acciaio non è più in grado di
condurre una guerra”.

Alcide de Gasperi (1881-1954)
Dal 1946 al 1953 Alcide de Gasperi, nelle sue funzioni
di Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri,
guidò la politica interna ed estera dell’Italia negli anni
del dopoguerra.
De Gasperi nacque nella regione Trentino-Alto Adige,
che fino al 1918 aveva fatto parte del territorio
austriaco. Al pari di altri statisti illuminati del suo
tempo, fu un attivo sostenitore dell’unità europea.
L’esperienza del fascismo e della guerra (trascorse in
carcere gli anni tra il 1927 e il 1928, prima di trovare
asilo in Vaticano) lo aveva convinto che solo
un’Europa unita avrebbe potuto impedire il ripetersi di
simili eventi.
De Gasperi promosse spesso iniziative per
l’integrazione dell’Europa occidentale, lavorando per
la realizzazione del piano Marshall e creando stretti
legami economici con altri paesi europei, in
particolare con la Francia. Egli fu inoltre sostenitore
del piano Schuman per la fondazione della Comunità
europea del carbone e dell’acciaio e contribuì a
formulare l’idea della politica europea di difesa
comune