Vallevecchia - ISIS "G.Luzzatto"
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Transcript Vallevecchia - ISIS "G.Luzzatto"
Vallevecchia
Gli Ambienti lagunari nel
Veneto Orientale
Quest’ attività é stata
proposta per
approfondire le nostre
conoscenze e
scoprire Vallevecchia,
con la convinzione
che conoscerla ci
faccia rispettare
l’ambiente.
Abbiamo svolto lavori di gruppo,
ricerche, interviste su vari temi:
Gli ambienti lagunari
L’ecosistema flora-fauna
Le stagioni
I casoni
Gli abitanti
Le trasformazioni dal 1994
I laghetti di Cinto.
Vallevecchia é un’area litoranea di bonifica
in cui è stato attuato uno speciale intervento
di riqualificazione ambientale.
Vallevecchia presenta numerose situazioni
d’ambiente, tra cui figurano biotopi di duna sabbiosa,
di palude salmastra, di palude dolce, di pineta e di
bosco idrofilo, inseriti entro un contesto di superfici
coltivate.
Il suo complesso mosaico ambientale possiede una
particolare ricchezza naturalistica, in cui spicca per
importanza la componente dell’avifauna
Fauna
a
Vallevecchia
Le specie di animali che vivono nell’area di
Vallevecchia sono numerosissime. Ci sono decine
di uccelli stanziali e migratori. Nella pineta
vivono alcune specie di mammiferi che sfruttano
nelle quattro stagioni le abbondanti risorse
alimentari.
L’uccello più comune é il gabbiano reale e sulla
duna aperta vive invece la lucertola campestre.
Numerosi sono i piccoli trampolieri: il cavaliere
d’Italia, la beccaccia e la rondine di mare, le
garzette e l’airone cenerino.
Più legati alla palude dolce sono il cigno
reale, il germano reale e la gallina
d’acqua.
Interessante
e
anche
la
presenza della rana verde, la rana agile e
il rospo smeraldino.
Flora e vegetazione a
Vallevecchia
Le forme di vegetazione
sono numerose ed
interessanti
Ci sono vegetazioni di tipo erbaceo, che si sviluppano su
suoli sabbiosi, su suoli salmastri e su suoli umidi o allagati
da acque dolci.
Altri richiedono situazioni d’ambiente con temperatura
umida e luminosa. Alcune vegetazioni si sviluppano
solamente in ambienti acquatici.
La vegetazione forestale
comprende la pineta, i
boschi spontanei, i pioppi, le
macchie d’arbusto e le
nuove siepi.
Le stagioni
Le stagioni a Vallevecchia scandiscono
i ritmi della vita selvatica e delle
campagne, attraverso le 12 lune che si
succedono da gennaio recando con se
eventi importanti, fino a dicembre.
L’inverno a Vallevecchia porta grandi freddi e ghiaccio negli
stagni. Le piogge portano il fango nelle stradine della
bonifica. Le nebbie sono insistenti e la vita sembra fermarsi.
Con l’arrivo della primavera i cieli cambiano aspetto e
rinascono le distese di grano. Tornano gli aironi e numerosi
altri uccelli, spuntano le vistose fioriture.
L’estate reca afa, fioriscono le orchidee, cresce il mais,
finisce la stagione riproduttiva e per gli animali è il tempo
di migrare.
Con l’arrivo dell’autunno le giornate si accorciano e la
luminosità dona totalmente altri colori alla campagna.
Giungono le prime piogge e nei cieli si formano molte
nuvole gonfie e grigie.
I CASONI
L’edificio era realizzato solo
con materiali di natura
vegetale. Il casone
presentava un solo vano,
pareti inclinate che andavano
a formare il tetto e finestre
molto piccole e basse. Sul
pavimento si poteva
osservare un grande focolare
in pietra.
La copertura veniva realizzata da fascetti di canna di palude che impediva
l’entrata della pioggia. Tutto ciò che supportava in casone, era costituito
da travi inclinate. L’interno era caratterizzato da un soppalco, che divideva
la zona notte da quella giorno.
Prima della grande alluvione, i casoni erano abitazioni stagionali o
permanenti. Venivano costruiti in prossimità delle sponde lagunari e
dei bacini vallivi. Essi erano raggiungibili solo mediante
imbarcazioni.
Valle
Vecchia
Trasformazioni dal
1994
Subisce
trasformazioni dal 1994 in poi:
Realizzazione della pineta;
Prosciugamento;
Realizzazione dell’assetto fondiario e costruzione degli
effetti rurali;
Realizzazioni di opere di difese del litorale sabbioso;
Primi
interventi di miglioramento
dell’ambiente agrario;
Interventi di realizzazione acquatici a
palustri;
Interventi di miglioramento forestale della
pineta;
Interventi di contenimento dell’impatto
ambientale delle fruizioni balneare;
Intervento di realizzazione di bacini di
fitobiodepurazione;
I LAGHETTI DI CINTO
Oasi “Cà del lago”
L’oasi “Cà del lago” è un’oasi naturalistica che si trova a Cinto
Caomaggiore. È distesa in un’area di 600.000 mq (60 ha), è un
ambiente attrezzato per una fruizione mirata al contatto uomonatura. Il lago è la parte principale dell’oasi si sviluppa in
un’superficie acquea di 42 ettari con tre isole di varie dimensioni
che accolgono fauna e flora.
In questo ambiente c’è la possibilità di utilizzare un’area
pic-nic attrezzata, oppure assaggiare spuntini preparati
nell’agriturismo che fa parte dell’oasi. Per i bambini un
area giochi, potrai anche affittare una barca a remi o
con motore elettrico per scoprire una affascinante parte
del lago.
E’ accessibile
anche ai disabili,
per chi desidera ci
sono biciclette a
disposizione oltre a
una serie di
percorsi pedonali,
che permettono di
camminare in un
mondo
incontaminato.
Gli Autori
Amato Eleonora
Cibin Marta
Cibin Silvia
Cristofoli Fabio
De Filippis Linda
Di Biase Gerardo
Gioè Davide
Guglielmini Desy
Pasian Giulia
Pessa Sebastiano
Pianon Bortoluzzi Michelle
Pizzal Carlotta
Stolfo Sara
Valerio Erica
Zaghis Chantal
Zalim Sanaa
Prof. sse
Maria Cristina Cappellozza
Maria Pia Forgiarin
AdaTommasi