Gli artisti devono "agire" e non "reagire". Il manifesto

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Transcript Gli artisti devono "agire" e non "reagire". Il manifesto

16 febbraio 2017 delle ore 04:04
Gli artisti devono "agire" e non "reagire". Il
manifesto-provocazione arriva dal web, firmato
da Jonathan Meese, e contro Trump ovviamente
Il titolo del monologo è Dr. Humprt TRUMPty
de Large d’On, ed è stato caricato sul canale
youtube dell'artista Jonathan Meese, Propagandawerk.
Una reazione, l'ultima, alla figura di Donald
Trump, ma che per la prima volta parla
(utopicamente o no?) agli artisti colleghi e un
po' colpevoli di aver lasciato che tutta questa
situazione diventasse realtà. "Trump è il più
grande performer su questo pianeta in questo
momento" attacca Meese, che continua più
duro: "Come posso, come artista, andare in
strada contro qualcosa che è diventato una
realtà? L'artista crea la realtà, l'artista è la realtà,
non è l'autore, né la vittima. L'arte è la realtà.
Come artisti non possiamo reagire, dobbiamo
agire! Non possiamo andare in strada per
protestare contro Trump o Putin, perché sono
quelli che hanno agito prima!". Ecco la verità:
non reagire, ma agire: "Non sopporto la
mancanza di rabbia e aggressività di queste
proteste e dei loro manifestanti. Non sopporto
queste masse di soggetti auto-ossessionati che
pensano che solo perché stanno reagendo siano
sul lato buono della politica. È necessario
agire!", urla. "La situazione è che i sistemi
democratici consentono a gente come Donald
Trump o Angela Merkel di salire al potere". La
soluzione, secondo Meese? Un sistema di
governo che non produca né vittime né
carnefici. Grazie. Ad ogni modo una voce fuori
dal coro, e non va male.
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