Difesa e grande carattere ecco la Dinamo die voglio

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«Difesa e grande carattere
ecco la Dinamo die voglio»
Coach Federico Pasquini sorride: «Era una gara dura, bravi a vincerla così»
«Siamo ripartiti limitando Johnson, tanto di cappello a Lydeka e Lawal»
di Mario Carta
• SASSARI
[1 Federico Pasquini a tutto
campo sa vincere le partite
dentro e mori dal parquet.
Uno per tutti quando nel momento di massima difficoltà
ha «chiamato» il pubblico
[«Non lo faccio spesso altrimenti otterrei l'effetto contrario, ma i ragazzi stavano dando il massimo e serviva quel
quid in più»), e tutti per uno,
come quando nel finale ha
chiamato fuori David Bell per
concedergli l'applauso del PaLaSerradimigni e un suo abbraccio formato speciale.
E' soddisfatto, a fine gara, il
coach della Dinamo. «Lo sono
perché abbiamo vinto una partita esuemamente dura contro una squadra di grande talento che voleva riscattarsi dopo Pesaro - le prime paiole di
Pasquini in sala stampa -. Ab-
biamo avuto un buon approccio, conquistando un vantaggio largo ma le partite non si
vincono dopo 5 minuti, sapevamo che sarebbero rienuati e
siamo stati bravi a ripartire.
\bbiamo sbagliato qualcosa
in attacco e questo ci ha tolto
energia in difesa, poi quando
abbiamo ricominciato a muovere la palla ci siamo ritrovati».
Ha più di un motivo per essere soddisfatto, a partire dal
carattere confermato dai suoi.
:<Ho sempre saputo che la mia
e una squadra che ha carattere, non è la prima volta che lo
dimostra - prosegue -. Siamo
stati bravi a trovare la difesa
giusta su Johnson che ci stava
ammazzando e non offriva
punti di riferimento, e in particolare sono stati bravi Lydeka
s Lawal: tanto di cappello».
E tanto di cappello alla Dinamo tutta (ma Pasquini ammette un errore: «La zona? Una so-
la azione e l'ho subito tolta.
Colpa mia»), compreso Carter,
protagonista di un avvio lento
ma poi incisivo a suon di difese e di canestri: «Nel primo
tempo - spiega Pasquini - Josh
è entrato nella fase in cui eravamo slegati e non muovevamo la palla, nel secondo tempo si è sacrificato molto». Un
altro aspetto positivo il successo ai rimbalzi, stavolta netto:
«Netto sì - conclude il coach
del Banco di Sardegna -, ma
penso sempre che dobbiamo
migliorare e anche sui rimbalzi dobbiamo lavorare, specie
su quelli offensivi. Penso che
dobbiamo migliorare allenamento dopo allenamento,
sempre, e dobbiamo lavorare
anche sui rimbalzi e sul tagliafuori. E' vero che abbiamo vinto, ma troppe volte i miei sono
rimasti a guardarsi intorno dopo il tiro, aspettando che la
palla gli cadesse in mano. Lavoreremo anche su questo».
iirVi'ju-fMi
«Sassari fra le migliori del campionato»
Complimenti alla Dinamo, è
partita con grande aggressività,
noi siamo riusciti a rientrare ma
per merito dei sassaresi e per i
nostri limiti abbiamo giocato solo
per 27'». Kiril Bolshakov, coach
canturino, non piange: «La
Dinamo non fa differenze fra
quintetto e panchina, è profonda
e completa - ha concluso -, ed è
fra le squadre più competitive del
campionato. I miei migliori auguri
a Sassari, anche per la Coppa».
SERIE A
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Il coach Federico Pasquini e la panchina della Dinamo durante il match contro Cantù
Anche ieri una splendida coreografia al PalaSerradimigni
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Trevor Lacey e a sinistra Lollo D'Ercole, che sabato ha compiuto 29 anni
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