Pasquini: «Facciamo noi la partita

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Transcript Pasquini: «Facciamo noi la partita

Pasquini: «Facciamo noi la partita»
Il coach vuole una Dinamo sveglia e lucida che sappia attendere l'attimo buono
> SASSARI
«Giochiamo contro una squadra
rognosa, dalla ottima classifica,
frutto del buon ruolino di marcia in casa, con tanta intensità e
presenza anche fuori». Così Federico Pasquini presentala sfida
con una formazione che evidentemente teme parecchio e vuole
metterlo in evidenza. «Sono arcigni e bravi a mischiare le carte dice il coach -. All'interno della
stessa partita fanno tante cose
diverse, per cui dovremo essere
bravi a recuperare dal punto di
vista mentale e fisico lo sforzo
dell'altra sera contro il Le Mans.
Dovremo essere svegli e lucidi
per fare la partita che vogliamo,
senza complicarci la vita, gio-
cando la pallacanestro che ci è
più congeniale». L'allenatore
della Dinamo spiega che «Pistoia ha un asse play-pivot molto
importante come Moore-Crosarioì, ma ha tanto anche dai giocatori esterni, in primis Boothe
(un 4 che gioca anche da 5), Petteway e Roberts, destinati a carriere di livello europeo. È un avversario impegnativo».
Ma anche la Dinamo deve far
paura con la sua panchina lunga
e la possibilità di usare tutti gli
effettivi: «Fondamentale per noi
avere questa caratteristica, quella con la The Flexx sarà la quarantunesima gara ufficiale stagionale più le undici di precampionato, il tutto condensato in
pochi mesi e con l'aggiunta del-
Federico Pasquini
SERIE A
lo stress dei viaggi. Poter ruotare
dieci uomini significa poter arrivare più fresco alla fine ed essere
più aggressivo quando vedi che
l'avversario tirali fiato».
Come contro i francesi: «Siamo stati bravi ad aspettare il momento buono per attaccare una
squadra che ti mette in difficoltà
con lafisicitàe l'energia e se ti fai
prendere dall'ansia rischi di andare fuori giri. Abbiamo avuto la
pazienza di capire come attaccarli, muovere la palla e ragionare su alcune situazioni difensive.
E quando loro la pazienza l'hanno persa abbiamo piazzato il
break. Con le belle giocate, certo, ma soprattutto con la squadra». Ed èquesto che Pasquini
vuol rivedere oggi, (a.palm.)