Pasquini:"Siamo decisi a giocare tre partite"

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LA VIGILIA
Pasquini: «Siamo decisi
a giocare tre partite
Conteranno i dettagli»
IL COACH
In queste competizioni
gli errori pesano doppio
e solo se saremo squadra
potremo andare avanti
di Antonello Palmas
» SASSARI
«Parto con l'idea che giocherò
tre partite: io sono fatto così».
Non si preclude nessun obiettivo, Federico Pasquini, che
parla a ruota libera dell'avventura che attende la sua Dinamo nelle F8 di Coppa Italia.
«Una componente bella di
queste manifestazioni - dice il
coach dei sassaresi - è che non
sai mai che tipo
di emotività provi in situazioni
nelle quali sai
che tutto il mondo della pallacanestro che contati sta guardando. Ma è la fase
del piccolo dettaglio a fare la
differenza: queste gare hanno
la caratteristica
che ogni errore
vale doppio e
così un tuffo
per recuperare
una palla o un
tagliafuori ben
fatto possono
decidere le sorti
di gare senza un
domani».
Forse sarebbe stato meglio
un abbinamento diverso? «No,
quando giochi una Final Eight
devi ragionare in maniera diversa: se io dicessi che avrei
preferito non trovare subito
Avellino, darei un segnale di
debolezza. Io invece prendo
l'aereo con l'idea di giocare tre
partite. Dobbiamo capire che
se vogliamo vincere la coppa
dobbiamo battere tre avversarie di alto livello. Quindi: va bene Avellino, prepariamoci a
una partita interessante».
Sugli avversari l'allenatore
ha parole di grande stima: «Di
Avellino la conosciamo perfettamente caratteristiche dei singoli e valore. E ci concenùiamo sui particolari che poi diventano determinanti in qui
momenti in cui la palla pesa di
più. Loro hanno avuto da subito un rendimento molto costante, sfruttando l'equilibrio
raggiunto lo scorso anno. Sono stati bravi a non sprecare
troppe energie nel paio di settimane in cui hanno avuto un
periodo basso, da cui sono venuti fuori bene. Il fatto che
hanno passato subito il turno
di Champions e che sono lassù
dall'inizio del campionato fa
capire che tipo di squadra andremo ad affrontare».
Sassari è la piazza che meglio ha fatto nelle ultime cinque edizioni, vincendone due
e partecipando a tutte, unica
insieme a Milano: Pasquini ri-
FINAL EIGHT
corda come 1
due successi dipesero proprio
da quei dettagli
su cui tanto insiste. Per quanto
riguarda
gli
aspetti tattici, il
coach ferrarese
afferma che la
Scandone ha sì
dei punti di forza in alcuni uomini chiave (ad
esempio nei pick&roll
Ragland-Fesenko
o
Green-Fesenko) ma crede che «Avellino ha fatto le
migliori partite
contro avversari
fortissimi
quando è riuscita a far leva sull'apporto di altri
di cui si parla meno, come
Thomas, Randolph e Leunen,
ma anche Obasohan. Ecco,
quel quid in più lo possiamo
ottenere lavorando su di loro».
E Sassari su chi fa leva? «Abbiamo elementi esperti, ma solo se saremo squadra andremo avanti, se no torneremo a
casa subito. Abbiamo un'età
media abbastanza alta, ma credo che anche i giovani abbiano la forma mentis per questo
genere di impegni». E sul fatto
che agli irpini mancherà Cusin, Pasquini non si scompone: hanno un roster profondo
e l'utilizzo di uno forte come
Zerini è una garanzia, a livello
difensivo cambia poco nell'assetto». Banco in rosa shocking:
«Un'iniziativa che facciamo
molto volentieri, il Giro è un
avvenimento importante per
l'isola. Sarà bello vedere la reazione della gente, ma d'altronde la Dinamo non è più una realtà solo sassarese».