Pd: Renzi riparte dal Lingotto Ore decisive per evitare la

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Transcript Pd: Renzi riparte dal Lingotto Ore decisive per evitare la

Luce, ombra e riflessi di Monet alla
Fondazione Beyeler di Basilea, omaggio
a un grande artista che preferì l’incanto
delle ninfee al disincanto dell’uomo.
Forse, il suo limite. Barilli P. 12-13
Fondata da
Antonio Gramsci
nel 1924
Questo giornale
ha rinunciato
al finanziamento
pubblico
l
€1,40
Anno 94 n. 36
Giovedì, 16 Febbraio 2017
unita.tv
Pietra tombale sulla pace
l Trump e Netanyahu seppelliscono la soluzione di due popoli e due Stati in Palestina
l L’Olp: sarebbe l’apartheid. Ma Donald ribadisce che vuole l’ambasciata a Gerusalemme P. 8
Il dovere
di ricucire
Mezza Europa sotto accusa: lo smog uccide 400mila persone l’anno P. 9
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I
Un pericoloso
passo indietro
Sergio Staino
Umberto De Giovannangeli
resti di quello che fu il più
potente partito della sinistra
italiana risalgono in forma
scomposta l’Italia, da Lecce a
Milazzo, da Roma a
Bergamo, tentando
disperatamente di spaccare il PD
dell’odiato Renzi. Grillo, dall’alto
della disfatta romana, attende di
risalire la china sfruttando la
deflagrazione del PD. Trump,
sdraiato sul letto, insonne e col
telecomando in mano, guarda felice
un’Europa che si muove dietro la sua
tenebrosa scia. Ve lo sareste mai
immaginato? Io no. Da vero cretino
ho seguito il dibattito alla Direzione
di lunedì scorso con crescente
soddisfazione vedendo (è proprio
vero che son cieco), al di là delle
differenti posizioni, una voglia
comunque unitaria e responsabile,
cogliendo addirittura accenti positivi
nell’intervento di Speranza e
apprezzando la disponibilità
generosa di Orlando ad offrire un po’
di quel tempo che a quella minoranza
PD sembra di una necessità vitale.
Intanto, sabato 18, un giorno prima
dell’Assemblea, il teatro già prenotato
da Rossi si trasformerà in un teatro
per tutta la minoranza: Rossi,
Emiliano e Speranza. Tutto questo a
dimostrazione che quando c’è la
volontà politica, la velocità funziona.
Perché allora, mi chiedo, non deve
funzionare anche per il Congresso?
Perché porsi il problema di spostare il
congresso a dopo le amministrative
in modo da non farlo interferire e non
accettare invece un congresso fatto
subito in modo da andare più
preparati alle amministrative?
Datemi del coglione ma io proprio
non capisco. Non capisco.
Caro Segretario, sei costretto a
muoverti in una situazione davvero
complicata, in cui le sfumature e i
tanti balbettii nascondono ad ogni
pie’ sospinto trappole e trabocchetti.
Per chi? Per cosa? Ti accusano di
essere un capo solo al comando ma,
bisogna riconoscerlo, anche chi ti
contesta e si propone come candidato
non è che sappia usare molto il “noi”.
E’ una lotta fra singole personalità
quella a cui assistiamo e quando si
prospettano delle alleanze non
appaiono come alleanze politiche ma
solo d’ordine tattico per mettere in
minoranza l’avversario. Chi si
distacca da questo, a mio avviso, è
Orlando ma il suo rischia di diventare
un sacrificio ingenuo e inutile
sull’altare del partito.
A chi tocca la mossa in queste
situazioni? Purtroppo per te,
Segretario, tocca a te che, anche se
dimissionario, resti il punto di
riferimento principale di questo bene
prezioso che si chiama PD.
Segue a pag. 3
toni sono meno gridati. Ma la
sostanza non cambia. Per il
momento l’ambasciata Usa in
Israele resterà a Tel Aviv, ma è solo
questione di tempo, intanto, però, “The
Donald” ha posto la pietra tombale
sulla possibilità di una soluzione del
conflitto israelo-palestinese fondata sul
principio “due popoli, due Stati”. È un
fatto storico quello consumatosi ieri
alla Casa Bianca con l’incontro tra il
presidente Usa Donald Trump e il
premier israeliano Benjamin
Netanyahu. In un giorno, il tycoon
americano ha archiviato la politica che,
sulla carta almeno, aveva caratterizzato
tre presidenze Usa.
Segue a pag. 8
I
Da un Lingotto
all’altro
Salvatore Vassallo
P. 2
Il futuro?
È in periferia
La Commissione Ue ha dato il via alla seconda fase della procedura d’infrazione contro l’Italia (e Francia, Regno Unito, Germania e Spagna) per
l’inquinamento eccessivo da biossido d'azoto. Si tratta di un ultimo avvertimento per mettersi in regola limitando lo smog da traffico. FOTO: ANSA
Pd: Renzi riparte dal Lingotto
Ore decisive per evitare la scissione
Mentre Renzi si rimette “in cammino” (dal 10 marzo) proprio dal Lingotto dove il Pd nacque e le minoranze di Rossi, Emiliano e Speranza si
danno appuntamento a Roma per
sabato (alla vigilia cioè dell’assemblea nazionale che dovrà avviare la
fase congressuale con il presidente
Orfini come probabile reggente), nel
partito vanno avanti trattative nostop per evitare la scissione. Le proposte di mediazione di Zingaretti e di
Martina e Fassino e dei giovani turchi. Comaschi - Lombardo P. 2-3
Oggi si riunisce
l’assemblea dei soci che
deciderà sul futuro
di questo giornale.
Viva l’Unità
Staino
L’INTERVISTA A VECA
Claudia Fusani
Staino
Commissione
d’inchiesta
sulle banche
Intanto c’è il sì al decreto
per salvare gli istituti di
credito.
Ventimiglia P. 5
«Pd obbligato
a ripensare
se stesso»
Il filosofo: il No al
referendum ha chiuso un
ciclo storico. Cundari P. 4
Emiliani: Raggi?
Esempio
di trasformismo
sullo stadio
Iervasi P. 6
Radar Al Festival di Berlino il doc sulla questione razziale di Raoul Peck, che sfida Rosi agli Oscar Crespi P. 14
P. 7