Visualizza in PDF

Download Report

Transcript Visualizza in PDF

PRIMO PIANO
Venerdì 3 Febbraio 2017
3
Al Serraj firma l’intesa con Gentiloni. Via al dl terremoto. Roma, si aggrava la posizione di Raggi
Migranti, stop alla rotta libica
Conti pubblici, la risposta di Padoan non soddisfa Bruxelles
I
DI FRANCO ADRIANO
E EMILIO GIOVENTÙ
l premier libico Fayez Al
Serraj a palazzo Chigi
per la firma dell’intesa con
Paolo Gentiloni. Così
l’Europa riuscirà a bloccare
il flusso dalla Libia all’Italia.
Dall’Unione europea è arrivata una risposta forte alle
richieste italiane sul fronte
dell’immigrazione. È stato il presidente del Consiglio europeo, Donald
Tusk, infatti, ad assicurare che l’Ue chiuderà la
rotta dei migranti dalla
Libia verso l’Italia: «La
Ue dimostra di essere
pronta a chiudere le
rotte di migrazioni irregolari», ha spiegato al
termine di un incontro a
Bruxelles con il premier
libico, Fayez Al Serraj,
«come ha fatto nel Mediterraneo orientale, ora
è tempo di chiudere la
rotta dalla Libia all’Italia». «Ho parlato a lungo
con il premier Gentiloni
e posso assicurare che
possiamo riuscirci», ha
insistito Tusk, «quello
che serve è la piena determinazione a farlo. Lo
dobbiamo prima di tutto a chi
soffre e rischia la vita, ma lo
dobbiamo anche agli italiani e
a tutti gli europei». L’incontro
con Sarraj, ha ricordato Tusk,
avviene «alla vigilia del summit di Malta, in cui i leader
europei discuteranno come la
Ue e gli Stati membri possono
collaborare con la Libia». Saranno all’ordine del giorno la
chiusura della rotta del Mediterraneo centrale e gli sforzi
per stabilizzare la situazione
politica in Libia. Intanto cento persone sono state soccorse
ieri mattina al largo della Libia da nave Aquarius di Sos
Mediterranee.
Conti pubblici, all’Ue non
piace la risposta di Padoan
Adesso il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan,
mette le mani avanti: «La procedura d’infrazione è un’ipotesi allarmante, ridurremo il
debito con una strategia che
protegge la crescita». Ma la
reazione fredda di Bruxelles era da mettere nel conto:
«Abbiamo ricevuto la lettera
inviata dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, insieme al rapporto sui fattori
rilevanti per la dinamica sul
debito. Adesso valuteremo
entrambi i documenti», ha
precisato una portavoce della
Commissione europea, Annika Breidthardt. «Abbiamo
deciso da sempre di rispettare le regole e di non entrare
in quella procedura di deficit
eccessivo», ha ribadito il premier Paolo Gentiloni, nella
conferenza stampa a Palazzo
Chigi. L’Ue ha chiesto una correzione dei conti pubblici da
3,4 miliardi di euro, il governo
italiano ha glissato. «L’Italia
rispetta le regole ma senza
decisioni che possono avere
un effetto depressivo e negativo sulla nostra crescita», ha
spiegato Gentiloni, «Questo è
il momento di accompagnare
la crescita che è ancora meno
forte di come noi vorremmo e
di l’anno è avvenuta dopo che
Romeo si è messo in aspettativa e poi è stato riassunto a
110 mila euro l’anno, scesi a
93 soltanto dopo le polemiche
di fuoco e l’intervento diretto
dell’Anac di Raffaele Cantone. Una nomina che si è
realizzata «in presenza di
pregressi legami economici
tra la sindaca e il suo collaboratore», conclude l’Espres-
Vignetta di Claudio Cadei
di prendere le misure, nel rispetto delle regole Ue nei modi
e nei temi, non avendo effetti
contrari e depressivi».
Il Campidoglio verso
una nuova crisi
Il sindaco di Roma Virginia
Raggi è stata ascoltata dai pm
in una struttura esterna al
palazzo di Giustizia in relazione alle accuse di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.
Ma secondo quanto rivelato
dal settimanale l’Espresso, i
magistrati che indagano sul
sindaco per abuso di ufficio e
falso hanno sollevato una vicenda relativa ai rapporti tra
Raggi e Salvatore Romeo, il
fedelissimo della prima cittadina romana diventato capo
della segreteria del sindaco
nell’agosto del 2016. Nel mese
di gennaio del 2016 Romeo era
andato dal suo promotore finanziario e gli aveva indicato
un nuovo beneficiario per alcune polizze vita da lui sottoscritte qualche tempo prima,
con un investimento di 30
mila euro. Nuovo beneficiario
che sarebbe appunto la sindaca Virginia Raggi. L’Espresso
sottolinea che «qualche mese
dopo la strana operazione finanziaria è proprio la Raggi,
diventata da poco sindaca di
Roma, a promuovere Romeo
triplicandogli lo stipendio».
Insomma, se la notizia fosse
confermata, sarebbero guai
politici e giudiziari per Raggi,
in quanto la nomina a segretario del primo cittadino del
funzionario capitolino che
guadagnava 39 mila euro lor-
so che evidenzia come Romeo
avesse investito 100 mila euro
su decine di polizze vita i cui
destinatari sarebbero anche
altri esponenti M5s.
Abbiamo risorse nella legge di
bilancio, ne stiamo mettendo
in campo ulteriori», ha aggiunto. «Le risorse ci sono e ci
saranno. Non ci saranno rischi
di interruzione dei lavori, è
un impegno della Repubblica
italiana. Le polemiche non
ci interessano, cerchiamo di
dare risposte al centro Italia
che è il cuore del Paese», ha
aggiunto il commissario per
la ricostruzione Vasco
Errani. «La ricostruzione post terremoto è una
priorità e per utilizzare
le risorse che saranno
necessarie il governo
non aspetterà le decisioni dell’Ue», ha concluso
Gentiloni. Trentacinque
milioni di euro per aiuti
agli allevatori, agevolazioni per l’accesso al credito per i giovani agricoltori, fondo di solidarietà
a cui potranno accedere
le aziende agricole senza polizza assicurativa.
Sono le principali misure, contenute nel decreto
legge. Altre misure sono
indirizzate direttamente a cittadini e residenti
che riguardano in parte
la proroga della cassa
integrazione, la cosiddetta busta paga pesante,
l’introduzione anticipata delle
norme a favore della povertà,
meccanismi di sospensione
del pagamento dei tributi e
agevolazioni fiscali.
ne per gli esiti dell’Ufficio di
presidenza della Commissione Affari costituzionali della
Camera dei deputati. Ha vinto
la linea della ragionevolezza
e del buon senso. Nessuna
forzatura dunque, ma grande
serietà e responsabilità».
Draghi: più Europa
«L’Europa e ancor più l’Eurozona si trovano davanti al
momento della decisione».
«L’integrazione europea deve
trovare nuovo impeto, non
possiamo restare dove siamo».
Lo ha detto il presidente della
Bce, Mario Draghi, a Lubiana, ricordando che «oggi la
percezione dell’insicurezza è
in crescita». «L’insicurezza»,
ha spiegato Draghi, «in parte
riflette fattori comuni nelle
democrazie dell’Occidente,
come la paura dell’immigrazione, la globalizzazione e i
cambiamenti sociali». «Alcuni oggi credono che l’Europa
starebbe meglio se non avessimo una valuta comune e si
potesse svalutare il cambio.
Ma come abbiamo visto i paesi
che hanno fatto le riforme non
fanno affidamento sul cambio
flessibile per la crescita e a
quelli che non si sono riformati bisognerebbe chiedere
quanto sarebbe d’aiuto un
cambio flessibile».
PILLOLE
di Pierre de Nolac
Dl terremoto, esenzioni
fiscali, sgravi a imprese
e fasce deboli
Legge elettorale,
si allungano i tempi
Via libera del consiglio dei
ministri al decreto legge che
prevede nuove misure per il
sostegno delle aree del centro
Italia colpite dal terremoto.
«L’Italia non dimenticherà
questo colpo inferto a una parte rilevante del nostro territorio» dal terremoto e dal maltempo, ha detto il presidente
del consiglio, Gentiloni, al termine del Cdm, aggiungendo
che «l’Italia ora deve reagire
con decisione. Con l’obiettivo
di mettere in campo tutte le
norme e le iniziative necessarie per accelerare i percorsi sia
di emergenza e di ricostruzione». «Si deve accelerare sui
problemi, le difficoltà e i rischi
di strozzature burocratiche. A
questo si rivolge il decreto che
abbiamo approvato», ha spiegato il presidente del consiglio.
Al momento «non abbiamo un
conto esatto delle risorse previste dal dl terremoto, ma si
tratta di diverse centinaia di
milioni», ha risposto Gentiloni,
in conferenza stampa a Palazzo Chigi che poi ha precisato
che «il lavoro che il governo fa
ripetutamente su questa materia non deriva da una particolare passione del governo a
fare un percorso a tappe, purtroppo deriva dal fatto che la
situazione è senza precedenti.
L’Ufficio di presidenza della
Commissione affari costituzionali della Camera ha deciso di
iniziare giovedì della prossima
settimana con l’esame delle
proposte di legge in materia
elettorale, dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Consulta sull’Italicum. Il 9 febbraio verranno
così incardinate ufficialmente
le proposte, ma il loro esame
inizierà dopo il deposito delle
motivazioni. Il Pd ha chiesto
che sia incardinata la proposta per la reintroduzione del
Mattarellum, ma il Movimento 5 stelle ha attaccato questa
decisione: «Il Pd fa melina,
non vuole le elezioni». «Il Pd
oggi ha dimostrato che vuole
arrivare a fine legislatura.
Hanno fatto melina in prima
commissione, affermando di
voler aspettare le motivazioni della Corte costituzionale.
In realtà non vogliono far arrivare nessun testo sulla legge
elettorale, all’esame dell’Aula,
in programma il prossimo 27
febbraio», hanno sottolineato
i deputati M5s della commissione. «Non hanno minimamente considerato il nostro
Legalicum», attaccano. Soddisfatto per la decisione, invece, il gruppo Forza Italia della
Camera. «Grande soddisfazio-
Vendola vede D’Alema.
Renzi invece non lo può
vedere.
***
Trump litiga col
premier australiano.
L’ha mandato a canguro.
***
Mattarella: «L’Italia
silenziosa supera
l’egoismo».
Con un’auto elettrica?
***
Campidoglio, per lo
stadio parere
sfavorevole.
Non si gioca più.
***
Tiro con l’arco, finale di
Coppa del mondo a
Roma.
Intanto le frecce sono tutte
per Virginia Raggi.
***
Roma, una polizza per
il sindaco.
Sapeva che poteva farsi
male.