Migranti: progetti concreti e responsabilità politiche

Download Report

Transcript Migranti: progetti concreti e responsabilità politiche

L'Indro - L'approfondimento quotidiano indipendente
Politica > Opinioni
Migranti: progetti concreti e responsabilità politiche | 1
giovedì 02 febbraio 2017, 16:00
Migranti: progetti concreti e responsabilità politiche
I corridoi umanitari come modello di gestione dell'emergenza
di Sabrina Duarte
Dalla Tunisia alla Siria, passando per l’Egitto, lo Yemen e la Libia, le primavere arabe hanno tradito le aspettative dei
giovani rivoluzionari scesi in piazza per protestare contro la corruzione, l’assenza di libertà individuali e le violazioni dei
diritti umani. Per tutta risposta sono sopraggiunte svolte reazionarie, guerre civili e bombardamenti. Il risultato? Una
diaspora verso l’Occidente di proporzioni bibliche, migliaia di morti nel Mar Mediterraneo e di uomini e donne
vittime dei trafficanti di essere umani. E se da un lato gli stati europei reagiscono in modo allarmistico di fronte agli
arrivi che hanno messo in luce l’impreparazione e la mancanza di una strategia comune per affrontare queste tragedie
umanitarie, sono sempre più spesso semplici cittadini, che lavorano per organizzazioni non governative, a giocare un ruolo
primario nell’assistenza immediata ai profughi e nella proposta di piani di sviluppo, di giustizia e democrazia. Un modello
che funziona, frutto di una preziosa sinergia fra società civile e istituzioni, è quello dei corridoi umanitari. Una strada
legale e sicura che, oltre a salvare vite, riduce il traffico di esseri umani e il fenomeno degli sbarchi clandestini e dei
naufragi. Per poter entrare in Italia attraverso il corridoio deve essere inoltrata la richiesta di visto per motivi umanitari
all’ambasciata italiana presente sul territorio del Paese di partenza. Vengono poi predisposti dei voli regolari che portano i
rifugiati nel nostro Paese in maniera sicura, evitando così vie più pericolose come i viaggi sulle carrette del Mediterraneo
nelle mani degli scafisti. La selezione delle richieste di accesso viene effettuata dagli operatori degli enti organizzatori
presenti nei Paesi di transito affiancati dalle istituzioni di garanzia internazionale quali l’Alto Commissariato ONU per i
rifugiati, le ambasciate e le altre agenzie predisposte. L’ultimo arrivo risale al 30 gennaio. 40 profughi siriani sono
atterrati all’Aeroporto di Roma-Fiumicino grazie al progetto dei corridoi umanitari della Federazione delle
Chiese Evangeliche, della Comunità di Sant’Egidio e della Chiesa Valdese. I 40 passeggeri hanno spiccato il volo alle
4 di notte da Beirut a bordo di un aereo dell’Alitalia. È il primo gruppo del 2017 ad entrare nel nostro Paese grazie a questo
progetto, e va a sommarsi alle altre 500 persone già arrivate in Italia nell’arco del 2016. All’arrivo a Fiumicino alle famiglie,
sia musulmane che cristiane, provenienti soprattutto da Aleppo, Homs e Damasco, ma rifugiatesi in Libano, è stato dato il
benvenuto con succhi di frutta, tè e cornetti da un team di operatori e volontari. Ma i profughi non saranno solo accolti, verrà
offerta loro anche un’integrazione nel tessuto sociale e culturale italiano, attraverso l’apprendimento della nostra lingua, la
scolarizzazione dei miniori e molte altre iniziative. Un progetto quindi molto ampio che si pone come antitesi ad una politica
che promuove muri e steccati, e dimostra come a volte la società civile possa fare meglio dei governi. Un progetto che
unisce solidarietà e sicurezza e che aiuta persone che fuggono dalla guerra e dalla violenza. Tra i 40 siriani atterrati a
Fiumicino c’è Nour, a raccontare la sua storia e Francesco Piobbichi, operatore di Meditteranean Hope: “Nour è una
ragazza madre che in Libano viveva in una condizione di schiavitù, intrappolata nella catena dello sfruttamento lavorativo
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/migranti-progetti-concreti-e-responsabilita-politiche/
L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.
Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati.
L'Indro - L'approfondimento quotidiano indipendente
Politica > Opinioni
Migranti: progetti concreti e responsabilità politiche | 2
che il suo aguzzino le imponeva. Noi siamo andati a prenderla di nascosto una notte e l’abbiamo protetta fornendole un
alloggio segreto. Nei giorni prima della partenza, il suo bambino di due anni, che per più di un anno è stato rinchiuso in casa
dal suo aguzzino, ha potuto correre lungo mare, vedere i gabbiani e i cani. Il suo sguardo non l’avevo mai visto prima: era
quello della libertà”. Ma fra i 40 c’è anche una famiglia che ho conosciuto personalmente in Libano: una donna il cui marito è
stato imprigionato dal governo siriano e di cui non si hanno più notizie da molti anni. Tre figli: due maschi e una femmina. Il
più grande di loro è un giovane ragazzo che ricordo bene per via dello sguardo assente e triste. Ho fatto fatica a riconoscerlo
in una foto scattata all’arrivo a Fiumicino in cui sorride accanto alla sua famiglia. Immagini e storie che voglio trasmettere e
raccontare per cercare di abbattere quell’atteggiamento di diffidenza e ostilità inutile che dilaga fra un sempre maggior
numero di persone, in Italia, ma non solo. I governi europei hanno fallito in primis nel preparare le popolazioni a situazioni
del genere. Oggi le persone si chiedono perchè i siriani sono in Occidente, li guardano con diffidenza come se non dovessero
trovarsi qui, ma se le fondamenta umanistiche dell’Europa vacillano, non bisogna comunque dimenticare che l’accoglienza di
chi scappa da una guerra non è solo un dovere, ma è anche un diritto, e i paesi dovrebbero lavorare sul rafforzamento delle
politiche di integrazione. Quello dei corridoi umanitari è un modello legale e sicuro, e che l’Italia può e deve esportare in altri
paesi.
di Sabrina Duarte
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/migranti-progetti-concreti-e-responsabilita-politiche/
L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.
Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati.