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Giovedì 19 Gennaio 2017
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Maltempo eccezionale e nuove scosse in Centro Italia, un morto, un disperso e tanti danni
La terra trema sotto la neve
Gentiloni incontra Merkel. Junker non calcola le spese per l’emergenza
DI
ED
FRANCO ADRIANO
EMILIO GIOVENTÙ
A
lla ricerca di una linea comune, se non
proprio di un asse.
Paolo Gentiloni e
Angela Merkel non hanno
preso strade diverse ma su
conti pubblici, Fca, migranti,
al termine del loro incontro
di ieri a Berlino, hanno dimostrato che formalmente
non c’è un’Europa sola a due
velocità, come vorrebbero i tedeschi, c’è semmai un’Europa
sola a due rigidità (flessibilità
e immigrazione), come la rappresenta il presidente Sergio
Mattarella, e di sicuro non
c’è una persona sola alla guida del volante dell’Europa.
Sullo sfondo nuove scosse in
Centro Italia. E tanta tanta
neve. Grazie a Dio, nessuna
vittima. «Non possiamo dare
la sensazione che in un mare
in tempesta l’Unione europea
si muova con un piccolo cabotaggio e adotti una sorta di
flessibilità a corrente alternata: molto rigida sui decimali
dei bilanci e molto ampia sulle
questioni fondamentali come
la questione migratoria», ha
tenuto il punto dell’Italia il
presidente del consiglio a
Berlino.
Migranti, almeno
con Merkel c’è sintonia
Il premier ha precisato
che «lavoreremo insieme su
una regia del G7 e G20, occasioni importanti per cercare di ricostruire il valore
della fiducia dei cittadini nei
confronti dell’economia, delle nostre istituzioni e della
democrazia». Sull’altro tema
caldo tra quelli affrontati,
quello relativo all’immigrazione, Gentiloni ha seguito
la linea già inaugurata da
Matteo Renzi e perseguita
da Mattarella: «L’Unione europea ha cominciato a darsi
una agenda sulle migrazioni
solo nel maggio 2015. Molto
in ritardo. Questo problema rischia di mettere in discussione molte delle nostre
conquiste ma l’Europa resta
quella di Schengen, dei suoi
valori e principi», ha sottolineato Gentiloni. «Serve un
lavoro comune dell’Europa a
27 e a 28 ma purtroppo non è
ancora così. Per quanti sforzi
possa fare un singolo paese,
senza una risposta comune
sarà difficile dare una risposta convincente», ha aggiunto: «La migrazione è un tema
che ci occupa da vicino come
Germania e Italia: lavoreremo insieme perché il sistema giuridico europeo possa
essere rinnovato più velocemente possibile», gli ha fatto,
tuttavia, eco Merkel evidenziando che almeno con lei c’è
l’accordo «sul fatto che è un
problema che non deve esse-
re affrontato dai singoli Paesi
ma dall’intera Ue». La libera
circolazione delle persone e
Schengen possono esistere
solo se si trovano delle risposte alle sfide sul piano della
migrazione». Comunque, ha
andrà avanti, su queste basi
si potrà raggiungere un’intesa».
Per Gentiloni non c’è un
caso dieselgate Fca
dell’Ue, Valdis Dombrovskis, e il commissario per gli
Affari economici, Pierre Moscovici, entrambi firmatari
della missiva. Oggi verrà tentato un chiarimento, mentre,
sollecitata dai Cinquestelle,
l’Aula del Senato
ha approvato una
richiesta di informativa urgente del ministro dell’Economia
proprio sulla lettera
Ue. Il capogruppo
di Forza Italia alla
Camera, Renato
Brunetta, ha attaccato le parole del ministro: «Padoan non
sa che rispondere».
Difeso dal ministro
dei Rapporti con il
parlamento, Anna
Finocchiaro: «Alla
fine l’Ue riconoscerà
la validità dei nostri
argomenti». Moscovici si è dichiarato
«ottimista sul caso
Italia».
Forti scosse e neve,
Centro Italia in
ginocchio
Vignetta di Claudio Cadei
ironizzato Merkel sui compiti
da fare a casa che una volta assegnava agli altri «non
ritengo che i problemi siano
risolti, in Europa abbiamo
anzi grossi problemi. Abbiamo ancora tanti compiti da
fare». «La Germania e l’Italia
hanno accolto molti migranti, non tutti i Paesi europei
sono allo stesso livello per la
responsabilità che si assumono, è importante che il problema sia affrontato a livello
europeo». Merkel ha riferito
che con Gentiloni ha parlato
di «partenariato con l’Africa, e del fatto che entrambi pensiamo che dobbiamo
continuare a essere società
aperte, quindi i liberi scambi
sono importanti». Inevitabile, poi, una riflessione sulla
Brexit. «Il discorso di Theresa May ha riempito di contenuti quello che finora era
un titolo: ora abbiamo chiaro
cosa vuol dire per il governo
britannico «Brexit is Brexit».
L’Europa è pronta a discutere
con un atteggiamento di solidarietà tra di noi e amicizia
verso la Gran Bretagna», ha
affermato Gentiloni, aggiungendo che «mi fa molto piacere che May abbia confermato
i suoi impegni di alleanza con
noi sul piano politico e militare». Il premier ha ricordato
che «modalità e tempi del negoziato sono scritti nei Trattati: sappiamo in che modo si
attiva l’articolo 50 e come si
Gentiloni ha tenuto dritta
la barra al anche sul capitolo
del cosiddetto dieselgate che
ha coinvolto, dopo Volkswagen, anche Fiat-Chrysler. Se
Berlino si è rivolta all’Unione
Europea perché vengano ritirati dal commercio tre modelli, Gentiloni ieri ha messo in
chiaro che «si tratta di questioni regolate dalle leggi e le
leggi attribuiscono alle singole autorità nazionali di omologazione il compito di fare
questi esami. Noi decidiamo
per quel che ci riguarda e
siamo convinti che i tedeschi
facciano lo stesso».
A Davos, anche Padoan
va all’attacco
«Il problema dell’Europa è
l’Europa stessa. Tutto nasce a
Bruxelles, talvolta a Francoforte. Le politiche che vengono
messe in atto vanno completamente rovesciate altrimenti si continueranno a nutrire
populismi e nazionalismi».
Anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, è
andato all’attacco sulla lettera da Bruxelles, con cui la
Commissione invita l’Italia a
un raddrizzamento del deficit
dello 0,2%, pari 3,4 miliardi
di euro, nel 2017. Cogliendo
l’occasione del palcoscenico
di Davos per lanciare il suo
messaggio all’Ue. Al World
Economic Forum sono presenti anche il vicepresidente
La terra è tornata
a tremare sotto una
forte nevicata: in
appena un’ora, tre
scosse di magnitudo
fra 5,1 e 5,5 nell’area
compresa fra Rieti e
L’Aquila. Drammatico appello
dei sindaci: «Così non possiamo andare avanti». Ad Amatrice è crollato il campanile
della chiesa di Sant’Agostino. Il sisma avvertito distintamente anche a Roma dove
sono state evacuate scuole
e metro. Il presidente della
commissione europea Jean
Claude Juncker ha ribadito
che le spese straordinarie per
la ricostruzione e per l’emergenza sono calcolate fuori dal
patto di stabilità europea.
Collaborazione è stata offerta anche da Angela Merkel.
«Abbiamo offerto ancora una
volta la nostra solidarietà,
in linea con la ricostruzione
dell’ospedale di Amatrice che
avevamo già lanciato. Siamo
disponibili a dare qualsiasi tipo di aiuto», ha detto la
cancelliera tedesca. La localizzazione è stata registrata
dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv)
con epicentro tra Monte Reale, Capitignano, Campotosto
(Aq), Amatrice (Ri), a una
profondità di 9 chilometri. La
seconda scossa di terremoto,
di magnitudo 3.2 è stata avvertita alle 10.30 in provincia
di Rieti ad una profondità di
15 chilometri. I comuni più vicini all’epicentro sono Amatrice (2 chilometri) Accumoli (8
chilometri). Per fronteggiare
l’emergenza neve in Centro
Italia, cui si sono aggiunte le
scosse di terremoto, la sala
operativa nazionale della Croce Rossa Italiana ha attivato
tutti i suoi centri operativi. Un
cadavere è stato estratto dalle
macerie da squadre dei vigili
del fuoco intervenute nel comune di Castel Castagna, nel
Teramano. A Penne, nell’Aquilano, il Soccorso Alpino ha
recuperato e trasportato in
ospedale alcune persone con
necessità di dialisi e alcune
persone ferite da piccoli crolli. I vigili del fuoco hanno incontrato grandi difficoltà per
estrarre vivi dalle macerie a
Castiglione Messer Raimondo
una madre con il suo bambino
e non sono riusciti a portarli
in ospedale con l’elisoccorso
a causa della fitta nevicata.
L’unica nota positiva è che, al
momento, non si registrano
vittime, anche se si teme un
possibile disperso sotto una
slavina in località Ortolano,
frazione di Campotosto. Si attende un miglioramento delle
condizioni meteo soltanto domani. Nelle Marche ieri sera
erano 56 le frazioni isolate a
causa del maltempo, 110mila
utenze sono rimaste senza
elettricità. Una nuova scossa
di magnitudo 4.3 è avvenuta
nella provincia di l’Aquila alle
20,32, ad una profondità di 13
chilometri.
© Riproduzione riservata
PILLOLE
di Pierre de Nolac
Tre scosse in un’ora.
E poi dicono che in Italia
non si produce.
***
Un italiano in cima
all’Europa.
Infatti nevica e la terra
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***
L’Europa: «Correggete
la manovra».
Manca poco al «Torni a
bordo», come disse De
Falco a Schettino.
***
Maturità, ammessi
anche con il 5.
Gimme five: sarà contento
Jovanotti.
***
Zalone salva un anno
di cinema italiano.
Che dopo Quo vado? non
sa dove andare.
***
Colosseo, sos sicurezza
anche contro le scritte.
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bisogno di cancellare.