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Latina
Il giornale di
VENERDÌ 30 DICEMBRE 2016
17
di MARCO BATTISTINI
F
ra pubblico e privato
torna a regnare la pace. Il rischio di un lungo contenzioso fra l’azienda
sanitaria pubblica ed il principale competitor privato è
stato di fatto scongiurato. E’
ufficiale infatti il raggiungimento dell’accordo fra Giomi spa e Asl di Latina sulle
pendenze. La società che gestisce l’Icot aveva fatto notificare lo scorso 21 settembre
un decreto ingiuntivo all’azienda sanitaria con richiesta di pagamento per 1,2 milioni di euro, come differenza tra quanto fatturato per
l’erogazione delle prestazioni rese dal Polo ospedaliero
intergrato ed il Padiglione Icot nell’anno 2015 e quanto
corrisposto dalla stessa Asl.
A sancire l’intesa sono stati
Emmanuel Miraglia, rappresentante legale della Giomi
spa e Giorgio Casati, commissario dell’Asl di Latina.
“All’esito di ampie trattative
nell’ambito dei rapporti intercorrenti anche con la Regione Lazio –si legge nella
scrittura privata recante
l’accordo fra azienda e Spale parti sono addivenute ad
un accordo per superare il
contenzioso e per definire in
modo condiviso i rapporti economici relativi alle prestazioni rese dal Polo ospedaliero negli anni 2014-2016,
fino al perfezionamento della procedura regionale di accreditamento della casa di
cura Icot. La Giomi rinuncia
al decreto ingiuntivo, mentre l’Asl riconosce alla Giomi
spa, che accetta, il valore
delle sole prestazioni rese
nel 2015 denominate screening, per un importo complessivo di 661.000 euro.
Con riferimento all’esercizio 2017 le parti convengono
di assumere quale budget di
L’INTERROGAZIONE
g
Emmanuel Miraglia
SANITA’
g
Giorgio Casati
L’azienda pubblica pagherà i debiti per 1,2 milioni di euro
Siglata la pace fra l’Icot e l’Asl
Fondi per gli screening e potenziamento di Urologia, Chirurgia, Medicina e Ortopedia
riferimento la produzione
riconoscibile per l’anno
2014 per prestazioni di ricovero ospedaliero (acuti e post acuti) e ambulatoriali pari
a 12,8 milioni di euro. Fino al
perfezionamento del percorso di autorizzazione e di
accreditamento la struttura
verrà remunerata a tariffa,
Emmanuel Miraglia
e Giorgio Casati
raggiungono l’intesa
previa decurtazione degli oneri diretti e indiretti connessi al personale in carico
all’Asl. La Giomi accetta di adeguare la programmazione
sanitaria sulla base delle indicazioni che la Asl si riserva
di fornire in merito al potenziamento delle prestazioni
di ricovero nei seguenti am-
biti: Urologia, Chirurgia generale con particolare riferimento ai tumori del colon
retto, Medicina generale,
con particolare riferimento
alle malattie endocrine del
sistema metabolico, Ortopedia e Traumatologia. Le
parti convengono di definire
in via eccezionale per il solo
esercizio 2017 e previa sottoscrizione del relativo accordo, un finanziamento
massimo ulteriore per le sole
prestazioni di screening pari
a 513.000 euro, senza che alcun diritto potrà vantare
Giomi spa per la definizione
di un budget integrativo per
gli anni successivi al 2017”.
stico di area medica, 4 ulteriori posti destinati a Terapia intensiva e 3 posti destinati all'unità coronarica. come riportato dal citato decreto commissariale n.
214/2016, la riconversione si
è resa necessaria per le asserite esigenze dell'Università
degli studi di Roma "La Sapienza", le cui necessità legate al corso di laurea in Medicina e chirurgia non risulterebbero soddisfatte dalle
attività assistenziali presen-
ti sul territorio della Asl di
Latina”. Il senatore Barani
mise in rilievo come dall’operazione non ne avesse
tratto beneficio il territorio
pontino. Fu quindi chiesto al
ministro Lorenzin se fosse
“a conoscenza dei fatti esposti e se intendesse fornire gli
opportuni chiarimenti circa
le ragioni che hanno portato
alla creazione di quello che è
possibile definire come il sesto policlinico universitario
della Regione Lazio”.
Incursione pontina per il verdiniano Barani
Latina ed il mistero
del “sesto Policlinico”
52 posti letto riconvertiti: sollevato un problema di costi del servizio
Il senatore Lucio Barani (Alleanza Liberal popolare, craxiano ora della corrente di
Verdini) recentemente aveva interrogato il ministro
Lorenzin in merito alla presunta creazione di “un sesto
Policlinico
universitario
della Regione Lazio”. I riflettori furono puntati proprio
sull’Icot e su quello che il senatore definiva “un privilegio concesso ad un operatore privato”. L’atto parlamentare si concentrò sugli accordi siglati con l’Università
La Sapienza di Roma. “Con
decreto del commissario ad
acta n. 214/2016, è stata modificata la recente riorganizzazione della rete ospedaliera della Regione Lazio di cui
al decreto commissariale n.
g
Lucio Barani
412/2014, provvedendo, di
fatto, alla creazione del sesto policlinico universitario
della Regione -si legge
nell’interrogazione- la riorganizzazione è avvenuta
prevedendo una rimodulazione dell'offerta assistenziale dell'istituto chirurgico
ortopedico (ICOT) di Latina.
In particolare, 52 posti letto
del reparto di Ortopedia dell'ICOT sono stati riconvertiti per i differenti reparti come segue: 8 posti destinati a
Chirurgia generale, 8 destinati a Urologia, 4 posti destinati al day surgery multispecializzato, 9 destinati a Cardiologia, 12 posti destinati a
Medicina generale, 2 posti
destinati a Nefrologia, 2 al
day hospital multispeciali-