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16 dicembre 2016 delle ore 05:04
Fino al 6.I.2017
Alberto Burri: Lo Spazio di Materia – tra Europa e
U.S.A.
Ex Seccatoi Tabacco
, Città di Castello
Il Maestro torna a casa. Alberto Burri ritrova la
sua città natale dopo un tour internazionale di
autentico successo che lo ha visto andare in
scena, a ottobre 2015, al Solomon Guggenheim
di New York – con la mostra "Alberto Burri:
The Trauma of Painting" - per poi passare
successivamente al Kunstsammlung NordrheinWestfalen di Düsseldorf. Due eventi organizzati
in occasione delle celebrazioni del Centenario
della nascita dell’artista italiano che si
concludono ora con una grande mostra nella
‘sua’ Città di Castello: "Alberto Burri: lo Spazio
di Materia - tra Europa e Usa". Ospitata dagli
ex Seccatoi del Tabacco, già sede di una
notevole collezione permanente di Burri, la
mostra propone una vasta ricognizione sulle più
significative tendenze dell’arte contemporanea
del secondo dopoguerra del XX secolo,
coniugando l’arte di Burri alle maggiori
correnti artistiche del periodo, sia quelle
tematicamente antecedenti ad essa, sia quelle
coeve o successive, individuando gli aspetti di
maggiore influenza.
 Come esaltato
anche dal Direttore del Guggenheim Museum,
Richard Armstrong, inaugurando la retrospettiva
newyorkese dedicata all’artista italiano: "La
posizione di Burri è quella di uno dei più
innovativi artisti del periodo del secondo
dopoguerra mondiale”, avendo creato "un
nuovo tipo di oggetto, simultaneamente
pittorico e scultoreo, che ha influenzato
successivamente artisti associati col New Dada,
il Noveau Réalisme e il Postminimalism”. Ma
anche l’Arte Povera italiana, aggiungeremmo
noi.
 Burri è l’artista che ha saputo
creare una nuova spazialità nell’impiego diretto
e quasi esclusivo della materia, all’insegna di
un "controllo dell’imprevisto” e di un
magistrale equilibrio che ne ha qualificato le
forme. Ed è proprio su questi temi che si
sviluppa la mostra umbra, ponendo accanto ad
un nucleo scelto di opere di Burri (circa venti
quelle incluse nell’esposizione) una serie di
opere ‘materiche’ di grandi artisti internazionali.
Accanto alle opere di questi artisti, la mostra
propone anche un repertorio fotografico e
documentario dello storico frangente tra il 1947
e il 1989 che comprende i dati relativi alle
correnti artistiche coinvolte. Con manifesti,
depliant, cataloghi, pubblicazioni, video, film,
schede biografiche, produzioni teoriche ed altri
significativi materiali illustrativi, in un ulteriore
percorso separato dalle opere, in modo da
consentire un’esplorazione del momento
storico culturale dell’arte dal dopoguerra al
termine emblematico della fine della Guerra
fredda e della caduta del muro di Berlino.

Il risultato, è una mostra in grado di
esaltare appieno il genio di Burri e di
contestualizzare la sua opera in un periodo di
grande trasformazione non solo artistica, ma
anche storica e culturale. Il tutto, in una location
già decisamente coinvolgente come gli Ex
Seccatoi del Tabacco di Città di Castello:
autentico quartier generale dell’opera di Burri,
insieme al vicino Palazzo Albizzini, dove si
trova gran parte dell’opera dell’artista. Per un
percorso assai ampio e decisamente coinvolgente.
Alessio Crisantemi mostra visitata il 10
novembre
Dal 24 settembre 2016 al 6 gennaio 2017
Alberto Burri: Lo Spazio di Materia – tra
Europa e U.S.A. Città di Castello (PG), Ex
Seccatoi Tabacco
 Orari mostra:

dal martedì al venerdì: 9.00 – 12.30 e
14.30 – 18.00
 Sabato, domenica e
festivi: 10.00 – 18.00
 

Fondazione Palazzo Albizzini Collezione
Burri
 Via Albizzini, 1
06012
Città di Castello (PG)
 Info: [email protected]
, www.fondazioneburri.
org
Dai catrami alle muffe, dai sacchi ai gobbi, dai
legni alle combustioni, dai ferri alle plastiche,
dai cretti ai cellotex fino al "nero e oro”; opere
di maestri protagonisti del XX e XXI secolo
come Fautrier, Dubuffet, Pollock, De Kooning,
Fontana, Manzoni, Castellani, Uncini, Rotella,
Christo, Pistoletto, Pascali, Mirò e tanti altri.
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