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Mercati
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Venerdì 16 Dicembre 2016
È LA MAGGIOR EMISSIONE DI QUESTO TIPO LANCIATA IN ITALIA NEL SETTORE RINNOVABILI
Asi lancia project bond da 125 mln
Il ceo Tamburrino: così ripaghiamo tutto
il debito legato alle ultime acquisizioni
L’operazione è stata curata da Natixis
di Francesco Colamartino
A
rriva in Italia il secured
project bond puro più
grande per dimensioni
nel settore delle energie
rinnovabili. A curarlo è stata
Natixis, arranger ed hedging
bank, mentre emittente del bond
è Azienda Solare Italiana (Asi,
la ex Antin Solar Investments),
società specializzata nella gestione di impianti fotovoltaici
che lo scorso anno è stata ceduta dal fondo infrastrutturale
francese Antin Infrastructure
Partners a Quercus Swiss Life
Italian Solar, un veicolo di investimento che a sua volta fa capo
a Quercus Assets Selection e a
Swiss Life Asset Managers.
Si tratta di un project bond
molto particolare, di importo
pari a 125 milioni di euro con
scadenza 2030, sottoscritto da
due primari investitori istituzionali internazionali. Questa
emissione si aggiunge alla precedente operazione di importo
complessivo di 165 milioni (di
cui 85 milioni euro di bond e il
rimanente di prestito bancario),
emesso sempre da Asi e curato
da Natixis nel 2014.
«Con questo bond ripaghiamo
interamente il debito legato alle nostre ultime acquisizioni»,
spiega a MF-Milano Finanza
Umberto Tamburrino, chief
executive officer di Asi. «Va
inoltre segnalato che abbiamo
avuto richieste per un ammontare addirittura superiore, tanto che per allocare interamente
l’emissione siamo stati costretti
a ripagare parte del debito bancario contratto nel 2014».
Il bond ha un piano di ammortamento di circa 14 anni, che
ne riduce la vita media a 9,1
anni con un tasso di interesse
fisso al 3,05% e con un tasso
variabile pari all’Euribor a 6
mesi più 250 punti base. «La
struttura si presta a essere
‘scalabile’ e, visto che il nostro obiettivo è continuare a
comprare asset fotovoltaici
con una struttura debitoria
inefficiente, poiché pensata
per finanziare la costruzione,
molto probabilmente lanceremo nuovi bond per rifinanziarli, con immediata creazione di
valore per i nostri azionisti»,
ha anticipato Tamburrino.
«Natixis ha già curato sette
Atlantia si riorganizza e vara quattro divisioni
libera alla riorganizzaVsiglioiazione
di Atlantia. Il cond’amministrazione del
gruppo guidato da Giovanni
Castellucci ha approvato
l’acquisto infragruppo della
partecipazione in Telepass
e in Stalexport Autostrady.
In questo modo il gruppo di
infrastrutture controllato dai
Benetton deterrà in direttamente il 100% delle prima
e il 61,2% della seconda
società. Inoltre, si legge in
una nota, il consiglio d’amministrazione di
Autostrade per l’Italia, «ha proposto la dioperazioni di project bond in
Italia, di cui quattro nel settore
delle energie rinnovabili, tra cui
la prima nel 2014 sempre con
Azienda Solare Italiana», ha
aggiunto Alberto Cei, responsabile dell’infrastrutture per
Natixis in Italia. «Ciò rappresenta la conferma del fatto che
strutture innovative di project
bond sono ormai una realtà in
Italia e sono ulteriormente in
espansione».
«Oggi gli investitori istituzionali, soprattutto le assicurazioni e i fondi pensione stranieri,
cercano in Italia asset con flussi
stabili e che siano decorrelati
stribuzione di un dividendo
straordinario in natura ad
Atlantia» con l’assegnazione delle partecipazioni in
Autostrade dell’Atlantico,
ossia la holding delle attività autostradali in Cile e
Brasile ed Etc negli Stati
Giovanni
Uniti, e delle quote in AuCastellucci
tostrade Indian Infrastructure Development Private.
Al termine del processo di
riorganizzazione il gruppo
sarà diviso in quattro aree:
autostrade italiane, autostrade estere, aeroporti e altri business.
dall’andamento del mercato»,
ha spiegato a MF-Milano Finanza Alberto Zaffignani, responsabile del Global Markets
di Natixis in Italia. In effetti
l’interesse dell’asset class rappresentata dai project bond
per investitori istituzionali
sta andando a consolidarsi
sempre più soprattutto grazie
ai lunghi tenor (in linea con la
tariffa) e al profilo amortizing
del rimborso del debito. Unica nota di rammarico è che
all’appello mancano ancora
degli investitori istituzionali
italiani, probabilmente non
pienamente attrezzati per fare
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è un’iniziativa
degli investimenti diretti nei
progetti infrastrutturali, quali gli impianti fotovoltaici di
Azienda Solare Italiana.
Fondata nel 2011, Asi finora
ha acquisito in Italia undici
impianti fotovoltaici per una
capacità complessiva di 85
megawatt ed è il quinto operatore nel comparto in Italia
in termini di produzione annuale. Il gruppo dovrebbe
chiudere l’esercizio 2016 con
circa 35 milioni di euro di ricavi e con un ebitda prossimo
ai 29 milioni di euro, ma con
prospettive di ampia crescita.
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