Simeone: “Liste d`attesa, emergenza da risolvere”

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Transcript Simeone: “Liste d`attesa, emergenza da risolvere”

Latina
Il giornale di
MARTEDÌ 13 DICEMBRE 2016
21
Sanità
L’INTERVENTO
Dal consigliere FI allarme sui tempi delle prestazioni
Simeone: “Liste d’attesa,
emergenza da risolvere”
“Esami lunghi per radiologia, visite cardiologiche ed ecocolordoppler”
I
l problema dei lunghi tempi di
attesa resta centrale sul fronte
sanitario. Giuseppe Simeone
chiama in causa l’amministrazione
regionale sui continui disagi per l’utenza pontina. “A forza di aprire fasi
nuove il presidente della Regione
Lazio, Nicola Zingaretti, dimentica
di chiudere quelle vecchie –afferma
il consigliere regionale di FI- è la centesima volta che Zingaretti annuncia rivoluzioni e stravolgimenti nel
settore della sanità. Ed ora, con l’occasione della presentazione del Patto peril Lazio edei pianioperativi per
il prossimo triennio, ecco che si lascia andare alla solita litania. Le liste
di attesa, con due piani straordinari
per la riduzione delle tempistiche,
gli annunci che si sono susseguiti
sulla loro immediata cancellazione
esattamente nel 2013, nel 2014, nel
2015, ed oggi, dovevano essere problema già archiviato. Invece non solo non si sono ridotte ma si sono addirittura allungate per prestazioni
cardine, soprattutto nell’ambito
della prevenzione, quali la diagnostica per immagini, le visite cardiologiche e l’ecocolordoppler solo per
fare alcuni esempi. In queste ore, per
aggiungere al danno la beffa, i nostri
cittadini si devono anche sentir dire
da Zingaretti che è assurdo che a pagamentole stesseprestazioni sipossano ottenere in meno di 48 ore. Ma
va? verrebbe da dire. Di fronte a queste dichiarazioni, i casi sono due, il
presidente o ci fa o ci è come si dice in
gergo. E il sospetto che sia entrambe
le cose diventa sempre più tangibile.
Vale lo stesso discorso per le Case
della salute il cui ruolo nell’offerta
sanitaria non si sa ancora quali risultati abbia prodotto. Eper le quali, vedi la prima Casa della Salute aperta a
Sezze, l’unica certezza è che la fretta
con cui è stataaperta ha fatto nell’arco di pochi mesi crollare il tetto mettendo a rischio la vita degli operatori,
dei medici e dei pazienti. Programmare, individuare le priorità ed attuarle, come hanno fatto altre Regioni nelle stesse condizioni del La-
zio, nell’ambito e nei limiti di quanto
previsto dal piano di rientro non dovrebbe essere una eccezione ma la
normalità per chi ha l’onore e l’onere
digovernare. Lemaniche, perprimo,
e per richiamare una frase dello stesso Zingaretti, deve rimboccarsele lui
prendendo attodei fallimentipassati e trovando soluzioni concrete magariprendendoatto dituttiglispunti
e le proposteche, come opposizione,
gliabbiamo fornitoeche hapreferito
far cadere nel nulla. Oggi i risultati
che si compiono nella sanità del Lazio, e della provincia di Latina, hanno un solo protagonista che sono i
medici, gli infermieri ed i tecnici che
in assenza di interventi rapidi e di
programmazione seria non si sono
solo rimboccati le maniche ma stanno letteralmentefacendo isalti mortali per dare adeguata assistenza ai
pazienti. Caro presidente qui il problema non è la pagina buia ma un’intera biblioteca di pagine bianche che
compongono le azioni di questa amministrazione”.