Meningite, il vaccino sia gratuito

Download Report

Transcript Meningite, il vaccino sia gratuito

16
Latina
Il consigliere regionale Simeone ricorda a Zingaretti le priorità nel Documento di finanza
Il giornale di
GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2017
SALUTE
“Meningite, il vaccino sia gratuito”
“Data anche l’emergenza, le lungaggini burocratiche spesso diventano alibi di inerzia”
I casi di meningite hanno destato uno stato di allerta diffuso e spinto alcuni amministratori a sollecitare interventi.
Il consigliere regionale di
Forza Italia, Giuseppe Simeone, ad esempio chiede il
vaccino in forma gratuita.
“Zingaretti non perda tempo. Sia consequenziale a
quanto approvato dal consiglio regionale nel Documento di economia e finanza regionale 2017 – 2019 - afferma in una nota - Agisca con
fermezza per predisporre
tutti gli atti consequenziali
necessari a rendere anche
nel Lazio il vaccino contro il
meningococco B gratuito il
prima possibile. Quanto introdotto nel Defr, tramite
l’emendamento che ho presentato, pone tra le priorità
della Regione Lazio l’inserimento della vaccinazione
contro il meningococco B nel
calendario regionale a partire dal 2017. Non si tratta di
carta straccia. Ma di un indirizzo preciso a cui Zingaretti
deve dare applicazione su-
Il meningococco B
è responsabile di
oltre 6 casi su 10
perando, data anche l’emergenza in corso, le lungaggini
burocratiche che spesso diventano alibi di inerzia.
Questo il contenuto della richiesta inoltrata al presidente della Regione Lazio, Nico-
la Zingaretti, affinché dia risposte immediate e tempestive ai tanti genitori preoccupati per la vita dei propri
bimbi dotandoli di uno scudo potente contro una malattia terribilmente insidiosa
che deve essere combattuta
con ogni mezzo a disposizione. Le notizie che ogni giorno sono diffuse dai media. Il
diffondersi dell’infezione.
La poca informazione che si
ha spesso della malattia, dei
sintomi e delle cure, nonostante le rassicurazioni fornite da medici e specialisti,
stanno innescando allarmismo nei cittadini tanto da
sfociare quasi in psicosi. Una
psicosi che sta offrendo il
fianco a facili, quanto insensate, strumentalizzazioni e
che sono convinto, in qualità
di rappresentanti delle istituzioni, abbiamo il dovere di
contenere agendo con determinazione”.
“In particolare - aggiunge
Simeone - risulta essere fondamentale, considerato il
fatto che il ceppo B risulta
essere tra i più gravi, contagiosi e letali, intervenire al
fine di rendere disponibile
gratuitamente nell’arco di
poche settimane il vaccino
per questa tipologia di meningococco anche ricorrendo a misure di urgenza che
consentano la sua fruibilità
gratuita. Il meningococco B,
infatti, è responsabile di oltre 6 casi su 10 di meningite
meningococcica in Italia,
particolarmente temuta da
genitori e pediatri in quanto
si manifesta all’improvviso
in persone sane, soprattutto
nei bambini nei primi mesi di
età e può portare al decesso
entro 24-48 ore. E l'unica arma di prevenzione resta la
vaccinazione. Siamo tutti
consapevoli che, troppo
spesso, le lungaggini burocratiche prendono il sopravvento sulla tempestività che
alcune misure, come questa,
richiedono. E quanto contenuto nel Defr 2017 – 2019
approvato dal consiglio regionale, è la base di un intervento mirato quanto indispensabile anche nel Lazio.
Base sulla quale Zingaretti
ha il dovere di intervenire
con ogni strumento per definire, con urgenza, gli atti
propedeutici e necessari
all’inserimento della vaccinazione da meningococco B
nei Lea e nel piano vaccinale
regionale. L’emergenza in
atto ha portato altre Regioni
italiane, tra l’altro gravate
dai vincoli del piano di rientro come la Calabria, ad effettuare questo passaggio
nel 2015”.
LA DIREZIONE DELLA ASL SPIEGA LE PROCEDURE PER L’ASSUNZIONE STABILE IN BASE ALLE ESIGENZE
“Non ci siamo dimenticati dei precari”
Incontro in Regione per riconoscere a Latina la possibilità di stipulare contratti a tempo indeterminato
Latina esclusa dalla stabilizzazione dei precari ospedalieri. Sulla notizia, che riguarda centinaia di lavoratori, ha voluto fare chiarezza la
Direzione dell’ASL di Latina.
“Il tema degli organici è stato
uno dei temi centrali di questa Direzione e rappresenta
uno degli aspetti di maggiore
criticità
nella
gestione
dell’azienda. Proprio per
queste ragioni, fin dall’inizio
del 2016, si è lavorato in modo approfondito con la Regione Lazio che ha riconosciuto alla nostra azienda un
numero importante di deroghe.
Nessuna riserva
da parte della Regione
Questa evidenza è già elemento concreto per affermare che non vi sono preclusioni o riserve, da parte della
Regione, nel riconoscere, ovviamente nei limiti consentiti dal rispetto di quanto programmato per l’uscita della
Regione stessa dalla condizione di Commissariamento
e dal Piano di Rientro, le esigenze di organico della ASL a
sostegno dei servizi da assicurare alla popolazione.
Il budget
È con l’obiettivo di procedere
al progressivo consolidamento del patrimonio professionale delle aziende sa-
nitarie che, negli esercizi
2015 e 2016, la Regione ha
anche avviato il percorso di
progressiva stabilizzazione
del personale precario che si
è caratterizzato, come primo
atto, con la proroga dei contratti e, quale secondo, con il
provvedimento che ha definito il budget assunzionale
2016-17. Su questo secondo
provvedimento occorre formulare alcune precisazioni.
La quota dei 91
con procedura riservata
L’Azienda di Latina, al pari
della altre aziende sanitarie
della Regione, dispone di una
quota di stabilizzazioni, con
procedura riservata, per i dipendenti in possesso di tutti i
requisiti previsti dalla normativa nazionale (DPCM 6
marzo 2015). Si tratta di 91
posizioni che rappresentano
una prima quota individuata
nell’ambito di un percorso
poliennale. Non va dimenticato, infatti, che le proroghe
effettuate su tali contratti
hanno durata, coma da DCA
regionale, fino al 31/12/18.
Bandi ordinari
ma servono i requisiti
Una seconda modalità per
procedere alla stabilizzazione del personale precario, inoltre, è legata alla partecipazione a bandi ordinari con
l’eventuale individuazione
non ancora inseriti nelle procedure riservate per la stabilizzazione, di regolarizzare
la posizione individuale attraverso la partecipazione a
bandi che, pur non riconoscendo per ora all’Azienda di
Latina quote riservate, potranno vedere valorizzate
l’esperienza lavorativa e il
patrimonio professionale individuale maturati negli anni
di servizio fin qui prestati.
di una quota di posti riservati
per coloro che, pur operando
in seno all’azienda sanitaria,
non sono in possesso di tutti i
requisiti fissati dal richiamato DPCM. Con riferimento a
quest’ultima procedura è necessario osservare che, in ogni caso, la partecipazione a
questi bandi, nella quota riservata, è possibile laddove
si abbiano requisiti dei quali
non tutti i dipendenti a tempo determinato dell’Azienda
di Latina sono effettivamente in possesso.
Precari non dimenticati...
Questo spiega l’assenza,
nell’attuale provvedimento
regionale, di una quota di posti riservati ai dipendenti
dell’ASL di Latina all’interno
dei bandi ordinari. In nessun
caso si deve pensare che l’Azienda, o la Regione, si sia dimenticata dei precari che
rappresentano, oltre ad un
patrimonio professionale di
indiscusso valore per l’attività svolta negli anni di servizio prestati presso la nostra
azienda sanitaria, un elemento essenziale ed irrinunciabile per assicurare i livelli
essenziali di assistenza.
... ma le posizioni
devono essere regolari
Non vi sono elenchi dimenticati ma, più concretamente,
posizioni individuali che
vanno affrontate con metodo
e trasparenza per giungere
alla loro piena regolarizzazione rispetto a quanto previsto dalla normativa in materia. Considerata la complessità delle problematiche
da affrontare presso la nostra
azienda, non era neppure ipotizzabile che tutte potessero essere risolte dal Decreto del Commissario ad Acta
del 23 dicembre.
L’organico va comunque
consolidato
Di concerto con la Regione
Lazio, la Direzione Aziendale
si sta adoperando per risolvere in tempi brevissimi la
problematica,
comunque
non oltre la scadenza prevista per il completamento del
budget assunzionale (marzo
2017), in modo da poter disporre delle condizioni tecniche per poter procedere ad
assunzioni a tempo indeterminato in misura adeguata
per consolidare l’organico esistente, oltre che per assicurare le necessarie integrazioni. Questa azione, evidentemente, darà l’opportunità a
tutti i nostri dipendenti a
tempo determinato, qualora
Numero di contratti
adeguato
Detto in altri termini, la situazione è monitorata e alla
piena attenzione della Direzione dell’Azienda di Latina
come della Regione Lazio. La
problematica è sicuramente
assai complessa e, come
sempre accade in questi casi,
le soluzioni non sono mai né
semplici né immediate. In
questa fase, tuttavia, è necessario evitare inutili allarmismi e focalizzare l’attenzione sulle azioni da intraprendere per la risoluzione
dei problemi. Già la settimana prossima è programmato
un incontro presso la sede
della Regione Lazio per adottare gli atti necessari per riconoscere alla Azienda di Latina la possibilità di stipulare, all’esito dei bandi già avviati, un numero di contratti
a tempo indeterminato adeguato alle nostre esigenze.