Meningococco, liste chiuse nel 2017

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Latina
Il giornale di
IL CASO
MERCOLEDÌ 28 DICEMBRE 2016
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Al centro vaccinazioni si avvisa che non verranno prese prenotazioni
Meningococco, liste chiuse nel 2017
Genitori costretti al pendolarismo non sempre con esiti fortunati, dinieghi a Terracina e in altre città
E’
un vaccino a pagamento, ogni
dose costa 79,50
euro, non è obbligatorio
ma da quando è scattata la
psicosi meningite partita
da alcuni casi italiani è il
più richiesto e quello più
difficile da prenotare. Si
tratta dell’immunizzazione per il meningococco B,
inserito nelle vaccinazioni
non obbligatorie solo da
un anno ma già oggetto del
desiderio di moltissimi
pontini. Che si affidano alla fortuna per vaccinare i
propri figli perché le liste
di attesa si allungano sempre di più e la Asl con nota
affissa al centro vaccinazioni di Latina, ha già comunicato che non c’è possibilità di prenotazioni per
il 2017. “La grandissima richiesta di vaccinazioni per
il meningococco B da parte
di ben 18 coorti di nascita –
si legge nella nota – ha esaurito in fretta la nostra
possibilità di prenotazione routinaria anche per
tutto il 2017. Comunque
come nel 2016 per cercare
di soddisfare il bisogno
senza interrompere la regolare e necessaria attività
vaccinale, saranno orga-
g
nizzate via via, a seconda
del personale a disposizione delle sedute straordinarie dedicate esclusivamente a tale vaccinazione”. Sedute che evidentemente
sono per chi si è prenotato
con largo anticipo mentre
tutti gli altri che sono rimasti fuori sono invitati a
contattare periodicamente il centro a partire da gennaio per un aggiornamento sulla situazione e per verificare la possibilità di un
appuntamento laddove si
L’avviso affisso fuori dal centro vaccinazioni di Latina
creino dei buchi o delle rinunce. Le alternative sono
o acquistare il prodotto a
130 euro per farselo fare
dal pediatra oppure rivolgersi ad altri Comuni. Un
pendolarismo che non
sempre dà i suoi frutti.
Raccontano alcune mamme: “Abbiamo tentato di
chiamare i comuni limitrofi fino a Terracina, ma la risposta è stata sempre la
stessa, ovvero che per i non
residenti non prendevano
più prenotazioni e che erano tantissimi a chiedere di
essere prenotati da Latina.
Siamo indignate perché
pagando tutto pretendiamo di non dover andare
fuori provincia per un vaccino!”. Anche a cavallo tra
il maggio e giugno scorso si
era verificata una lunga lista d’attesa (fino ad un anno) che costrinse molti genitori a rinunciare alla vaccinazione per i propri figli
contro il meningococco B.
Il caso esplose a Latina,
Pontinia, Sabaudia e Priverno. Gli unici posti disponibili erano a Cisterna,
ma soltanto per novembre.
Il problema, a quanto pare,
fu la mancanza delle sostanze essenziali per procedere col vaccino e il fatto
rimandò anche gli appuntamenti che erano già stabiliti. La questione risultò
particolare perché ci si trovava nel periodo in cui madri e padri avevano deciso e reso ampiamente pubblico - di non vaccinare i propri piccoli. Ora l’empasse
si ripete ed è destinata a
durare per tutto il 2017.
M.V.