Vertenza Sanità, sindacati si mobilitano: presidio territoriale a

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martedì 6 dicembre 2016
Vertenza Sanità, sindacati si mobilitano: presidio
territoriale a Casarano
Le iniziative territoriali di Cgil Cisl e Uil di Lecce previste per il 6, 9 e 10 dicembre.
Prosegue la vertenza per la sanità pugliese. Anche a Lecce le segreterie generali della Cgil, Cisl e
Uil, insieme con le segreterie di Funzione pubblica e pensionati, scendono in piazza per difendere il
diritto alla salute dei cittadini pugliesi.
Il primo appuntamento è fissato per questa mattina, alle ore 9, a Casarano presso il presidio
ospedaliero e successivamente presso il mercato comunale, al fine di sensibilizzare i cittadini alla
problematica.
I sindacati chiedono al governo regionale di riprogettare il "Programma operativo 2016-2018" per
riqualificare l'offerta di prestazioni sanitarie in modo da soddisfare i bisogni di salute che esprimono i
singoli territori, diminuire la mobilità passiva e liste di attesa.
Nonostante il proficuo incontro tra i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil e Giovanni Gorgoni, direttore
del Dipartimento alla Salute della Regione Puglia, secondo i sindacati manca una visione ed una
strategia politica e sociale nel programma operativo che continua ad essere carente e sembra
rispondere solo a logiche economiche, senza risolvere adeguatamente i bisogni di salute dei
cittadini pugliesi.
I sindacati leccesi hanno organizzato alcune iniziative unitarie sul territorio per prepararsi alla
grande mobilitazione regionale che si terrà a Bari il 13 dicembre.
Oltre a quella di questa mattina, venerdì prossimo, alle 9 è previsto un secondo presidio a Lecce in
piazzetta Bottazzi nei pressi del vecchio "Vito Fazzi". Chiude il ciclo di iniziative il presidio di sabato,
10 dicembre, nei pressi di Porta Rudiae dalle 18 alle 21.
I sindacati chiedono, inoltre, che si riprogrammi l'offerta sanitaria proponendo in Piano di riordino
che: riqualifichi la spesa di beni e servizi combattendo sprechi, riequilibri su base territoriale il
numero dei posti letto della rete ospedaliera, riorganizzi e rifondi la medicina territoriale,
riconvertendo contestualmente gli ospedali chiusi e da chiudere in presidi territoriali di assistenza,
preveda un intervento straordinario di assunzione di personale sanitario, per far fronte ai 5.000 posti
vacanti, abbatte le liste di attesa con progetti finalizzati e verificabili, acceleri le procedure sulla
centrale unica degli acquisti e ridisegni la sanità privata, riduca la mobilità passiva elevando i punti
di eccellenza.