si è arrivati a toccare il fondo

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FLP Affari Esteri
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SI È ARRIVATI A
TOCCARE IL FONDO
Si sapeva, era noto, che quando la mano indica la luna, gli sciocchi guardano il dito.
Nella vicenda che ora vi raccontiamo definire sciocco un simile comportamento è molto,
molto, riduttivo.
Ci spieghiamo.
Un dipendente in servizio all’estero (A.R. non nostro iscritto), segnala a tutte le
organizzazioni sindacali il comportamento che egli considera prevaricante e senza basi
giuridiche del suo capo ufficio (G.D.), che vuole assegnargli, oltre al suo di vice
commissario amministrativo, anche l’incarico e la responsabilità di contabile: incarico
aggiuntivo che ovviamente, per qualifica e per formazione culturale, non gli compete e
che, soprattutto, non potrebbe assolvere correttamente.
Ebbene, una delle organizzazioni sindacali destinatarie della missiva - una a caso: l’UNSA
(sindacato dei contrattisti) - con estrema solerzia si è prodigata nell’inoltrare all’Ufficio
Rapporti Sindacali la mail del dipendente vessato che, ora, da quanto si può capire
dall’immediato seguito dato da quel capo ufficio, rischierebbe addirittura un solenne
provvedimento disciplinare (sempre suggerito e auspicato dall’UNSA) per aver
denunciato quello che anche noi riteniamo sia un abuso di potere.
Vedremo e, per rafforzare la nostra idea di legalità, valuteremo gli sviluppi del caso.
Quindi, si è innescata una situazione a dir poco ioneschiana (è vero che al MAE succede
ormai di tutto!), secondo la quale per un diabolico scambio delle parti non viene, almeno
ripreso l’autore di una “trasgressione”, ma si prospetta di punire colui, che la trasgressione
l’ha segnalata e la subisce.
Sarà, per caso, perché quel capo ufficio, come riporta il quotidiano “il Giornale” del 30
novembre, si è profuso in un impegno e un sostegno referendario, non propriamente
istituzionale, a favore del “sì” e quindi molto vicino al governo?
A voi la risposta, con la consapevolezza che quell’impegno potrebbe anche andargli di
traverso!
Roma, 1° dicembre 2016
UFFICIO STAMPA