Tre in corsa per gli npl Unicredit

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Giovedì 24 Novembre 2016
PRIMO PIANO
FORTRESS, IN POLE, PIMCO E CERBERUS HANNO PRESENTATO LE OFFERTE PER IL PACCHETTO
Tre in corsa per gli npl Unicredit
Sul piatto crediti deteriorati per 20 mld
La decisione finale sulla vendita sarà presa
il 13 dicembre dai vertici della banca
di Andrea Montanari
A
screzioni circolate ieri nelle sale
operative e raccolte anche dal
servizio DebtWire, pare essere il
soggetto in pole position per acquisire il maxi-pacchetto di npl,
uno dei più pesanti del mercato
ccelerazione nel processo di razionalizzazione e
contestuale rafforzamento
patrimoniale di Unicredit. In queste ore, secondo indiscrezioni di mercato raccolte da MF-Milano
Finanza, sono arrivate alla
banca guidata dall’amministratore delegato Jean
Pierre Mustier le offerte
per il pacchetto di non
performing loan, affiancato dalle garanzie dello Stato (Gacs) del valore di 20
miliardi messo in vendita
alcuni mesi fa dall’istituto
Jean Pierre
milanese. A correre per
Mustier
questo dossier sono tre
operatori internazionali,
ovvero il fondo Cerberus,
il colosso dell’asset management italiano. Non
Pimco e uno dei principali opera- foss’altro pertori del settore della gestione del- ché la stessa
le sofferenze, Fortress. E proprio Fortress conoquest’ultimo player, dalle indi- sce il business
Ivass: Solvency II ok per le assicurazioni italiane
olvency II, la nuova normativa europea del
S
settore assicurativo, nel complesso favorisce le compagnie italiane, che «in alcuni casi,
particolarmente nel ramo Vita», grazie al nuovo
meccanismo di calcolo della solvibilità hanno
registrato una crescita dell’indice di copertura
dei rischi dal 140-150 al 350%. È quanto ha
dichiarato ieri il direttore generale della Banca
d’Italia e presidente dell’Ivass Salvatore Rossi in
occasione della presentazione della guida semplificata per comprendere Solvency II, la nuova
regolamentazione prudenziale europea del settore assicurativo. «Visti gli strumenti ancora non
perfetti dei controlli europei», ha spiegato Rossi,
e anche il portafoglio oggetto
dell’asta, avendo rilevato nel corso del 2015 Uccmb, l’attività di
UNICREDIT
gestione dei cre2,4
diti di Unicredit,
IERI
ribattezzata poi
2,006 €
2,3
Dobank. Società,
-0,5%
2,2
che lo scorso luglio aveva rileva2,1
to Italfondiario,
2,0
dando vita così al
primo servicer ita1,9
quotazioni in euro
liano indipenden23 ago ’16
23 nov ’16
te specializzato
«non possiamo diffondere i dati delle singole
compagnie dopo il passaggio da Solvency I a
Solvency II, ma possiamo dire che dagli stress
test condotti dall’Eiopa (l’autorità di vigilanza
europea del settore, ndr), il sistema assicurativo
italiano nel complesso esce bene, in particolare
per il ramo Vita, dal momento che Solvency I
con il suo rozzo sistema di calcolo sottostimava»
la copertura dei rischi su questo ramo. E i dati
mostrano che «alla fine del 2015», si legge nella
guida, «le compagnie di assicurazione italiane
disponevano di fondi per assolvere al requisito
di capitale pari a quasi 120 miliardi di euro, ossia
2,4 volte il livello richiesto».
nella gestione di crediti npl al servizio del sistema bancario e presieduto da Giovanni Castellaneta.
Ovviamente avrà più chance di
vittoria l’offerta a minor sconto
anche perché l’obiettivo di Unicredit è recuperare alcuni miliardi, oltre che scaricare questa
enorme mole di sofferenze, per
migliorare i ratio patrimoniali. E
se c’è stata questa accelerazione
sul processo di dismissione dei
crediti deteriorati va ricordato
che nulla di formale si muoverà in banca fino alla data del 13
dicembre quando, a Londra, Mustier presenterà alla comunità finanziaria il piano industriale. Lo
step relativo alla cessione degli
npl e anche di Pioneer sarà fondamentale per capire poi quale
sarà la dimensione dell’atteso
aumento di capitale che, vari
analisti di mercato, stimato in
un intorno di 8-10 miliardi. (riproduzione riservata)
Quotazioni, altre news e analisi su
www.milanofinanza.it/unicredit