Unicredit sull`altalena in borsa

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Venerdì 3 Febbraio 2017
PRIMO PIANO
IL TITOLO HA TOCCATO UN MASSIMO A 27,46 EURO MA ALLA FINE HA CHIUSO A 26,16 (-1,65%)
Unicredit sull’altalena in borsa
Giornata volatile all’indomani dell’annuncio del prezzo dell’aumento: 8,09 euro con sconto del 38% sul
Terp. Cariverona sottoscriverà fino al 73% delle azioni offerte in opzione e scenderà dal 2,2 all’1,8%
di Francesca Gerosa
U
nicredit volatile a Piazza
Affari il giorno dopo. Il
titolo ha oscillato tra un
minimo intraday a 25,54
euro e un massimo a 27,46 euro e ha chiuso la seduta con un
calo dell’1,65% a 26,16 euro.
Nell’ambito dell’operazione di
rafforzamento da 13 miliardi le
nuove azioni verranno offerte a
8,09 euro, con uno sconto del
38% sul Terp, il prezzo teorico
dopo lo stacco del diritto di opzione, calcolato al prezzo di mercoledì 1 febbraio. L’operazione
partirà lunedì 6 febbraio e si concluderà venerdì 10 marzo.
Lo sconto sul Terp «è solo leggermente più alto delle ipotesi della
vigilia. Ricordiamo comunque
che lo sconto di emissione è una
variabile del tutto ininfluente per
le decisioni degli azionisti, che
dovrebbero semmai valutare
motivazioni e progetti sottostanti
all’aumento di capitale proposto
dall’emittente», commentano gli
analisti di Icbpi, che sulla banca
guidata da Jean-Pierre Mustier
confermano la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 29
euro. Banca Akros, che aveva
ipotesi più basse della media degli analisti sullo sconto sul Terp
(25%), ha ridotto il target price su
Unicredit da 37 a 32 euro, confermando il giudizio buy. In questo
contesto, in una nota sul settore
bancario italiano gli analisti di
Ubs hanno confermato la raccomandazione neutral su Unicredit,
con prezzo obiettivo che passa da
27 a 26,4 euro. Deutsche Bank,
invece, ribadisce il giudizio buy,
con target price a 38 euro. Per
banca e per tutto il sistema bancario perché ha
riaperto il mercato e ha
quotazioni in euro
30
dimostrato che al prezzo
giusto si possono vende26
re. I target fissati nel piano industriale Unicredit
IERI
al 2019, presentato lo
22
26,2 €
scorso 13 dicembre, ha
-1,65%
aggiunto Papa, «sono
18
basati su obiettivi tangi2 nov ’16
2 feb ’17
bili, concreti e su stime
conservative», ha detto
Papa. «Riteniamo che per il 2019
saremo in grado di raggiungere
Jean-Pierre Mustier
un return on tangible equity del
9%, grazie anche all’aumento
di capitale», ha aggiunto il dg.
Parlando più in generale dei
crediti deteriorati, il banchiere
per Banca svaluterà nel bilancio 2016 denziale e abbiamo semplicemente applicato
ha messo in evidenza come per
la propria quota nel fondo Atlante». i nostri modelli interni ma non rendiamo nole banche italiane sia difficile
Lo ha annunciato l’amministratore delegato to a che livello abbiamo svalutato Atlante»,
cederli sul mercato anche per
della banca, Alessandro Vandelli, a proposito ha spiegato ieri il cfo di Piazza Gae Aulenti,
le lunghezza dei procedimenti
dell’investimento di 100 milioni fatto dall’isti- Mirko Bianchi, nel corso di un’audizione alla
di recupero crediti in Italia. «La
tuto modenese nel veicolo. La notizia arriva Commissione Finanze della Camera. Tornanlegge ha aiutato lo smaltimento
all’indomani delle parole di Giuseppe Guz- do a Bper, Vandelli si è soffermato anche su
dei non performing loans ma abzetti, presidente dell’Acri e della Fondazione Arca Sgr, partecipata al 32,7%, commentando
biamo, come sistema, un probleCariplo, che a margine di un evento aveva le indiscrezioni secondo cui la Banca popolare
ma che riguarda gli stock. C’e’
sottolineato come le fondazioni bancarie, che di Vicenza e Veneto Banca sarebbero intenzioun problema temporale per le
hanno investito in Atlante oltre 500 milioni, nate a cedere le proprie quote (il 20% ognuna).
banche nel recupero dei colla«non svaluteranno» le proprie partecipazioni. «Noi abbiamo un interesse strategico in Arca,
terali, mediamente siamo intorLa prima banca ad annunciare una svalutazio- siamo i principali distributori di prodotti Arca
no ai 7 anni mentre in Europa
ne di Atlante già nell’esercizio 2016 è stata e stiamo seguendo con attenzione l’evoluzione
la media è tra 18 e 24 mesi». Il
Unicredit. «Abbiamo avuto un approccio pru- della società». (riproduzione riservata)
banchiere ha quindi rassicurato:
«Sui bond subordinati non vedo
alcuna preoccupazione. Abbiaquesti esperti il piano industriale con riguardo alla partecipazione Gianni Franco Papa, ha spiegato mo immediatamente comunidella banca è «buono» e «miglio- del 2,23% fino a un massimo di che la banca ha realizzato una cato alla clientela nel dicembre
ra significativamente il profilo di 220 milioni e ridurrà quindi la pulizia nei conti che consenti- 2015, quando sono entrate in virà nel 2017 di partire a nuovo gore, tutte le procedure di bail-in
sua quota all’1,8%.
rischio» dell’istituto.
Intanto il cda della Fondazione Intanto, nel corso di un’audi- verso i target del piano al 2019; e non abbiamo più venduto queCariverona ha deliberato all’una- zione nell’ambito dell’indagi- che la pulizia nei conti non è sto tipo di bond ai nostri clienti
nimità la proposta di adesione ne conoscitiva sulle tematiche stata imposta dalla Bce, ma è retail». (riproduzione riservata)
dell’ente all’aumento di capi- relative ai rapporti tra operatori stata decisa dal management di
tale: sottoscriverà fino al 73% finanziari e creditizi e clientela, Gae Aulenti; che la cessione di Quotazioni, altre news e analisi su
delle nuove azioni che verranno presso la Commissione Finanze 17,7 miliardi di npl rappresenta
www.milanofinanza.it/unicredit
offerte in opzione da Unicredit della Camera, il dg di Unicredit, un’operazione importante per la
UNICREDIT
Bper svaluterà Atlante nel bilancio 2016
«B
Sui conti dell’istituto tedesco pesano soprattutto le spese legali: 1,6 miliardi di euro solo nell’ultimo trimestre dell’anno
Deutsche Bank, nel 2016 altro rosso: 1,4 miliardi
di Antonio Lusardi
S
econdo anno di rosso per
Deutsche Bank. Il maggiore istituto bancario tedesco ha chiuso il
2016 con una perdita di 1,4 miliardi
di euro, superiore alle previsioni degli
analisti, ma inferiore al rosso da 6,8
miliardi di euro del 2015. Nel solo
quarto trimestre dell’anno Deutsche
Bank ha registrato perdite per 1,9 miliardi di euro, dovute alla contabilizzazione di 1,6 miliardi di oneri legali
e 1 miliardo di svalutazione relativa
alla cessione dell’assicurazione Abbey Life. Di sole spese legali (tra cui
la multa legata ai mutui subprime) e
svalutazioni all’avviamento, Deutsche
Bank ha perso quasi 15 miliardi negli
ultimi due anni. Significativo anche
il calo dei ricavi, che nel 2016 sono
stati di 30 miliardi di euro, in calo
di 200 sportelli e 9 mila addetti su un
totale di 100 mila dipendenti a tempo
pieno. L’impatto sui costi generali si
è fatto sentire con una riduzione nel
2016 del 6% a 24,7 miliardi. Notizie positive arrivano invece dal
DEUTSCHE BANK
fronte della soliquotazioni in euro
20
dità patrimoniale,
18
con il Cet1 Ratio
dell’istituto che
16
sale dall’11,1%
IERI
14
del terzo trime18,2 €
stre all’11,9% di
12
-5,21%
fine anno, il dato
John
10
migliore da 4 anCryan
ni a questa parte.
2 nov ’16
2 feb ’17
«I nostri risultati
per il 2016 sono
crescita del 6% a 7,1 miliardi di euro. stati pesantemente impattati dalle
Impatto non indifferente anche dalla decisive azioni del management atristrutturazione dell’istituto avviata tuate per migliorare e modernizzare
dal ceo Cryan, che prevede il taglio la banca, così come dalle turbolenze
del 10% rispetto a un anno prima. Il
calo dei ricavi ha comunque mostrato
un’inversione di tendenza negli ultimi
tre mesi dell’anno, con un fatturato in
del mercato», ha commentato Cryan,
«Abbiamo dimostrato resilienza in un
anno particolarmente difficile. Chiudiamo il 2016 con una forte posizione di capitale e di liquidità e siamo
ottimisti dopo un inizio d’anno promettente».
In Italia, che per Deutsche Bank rappresenta il secondo mercato per utili
dopo la Germania, l’istituto tedesco
è cresciuto nel risparmio gestito (oltre un miliardo di raccolta netta) e ha
registrato un Texas Ratio (rapporto
crediti deteriorati/patrimonio netto)
del 57%, tra i migliori del settore, in
cui è leader nel credito al consumo,
con una quota di mercato del 7,4%.
Nel Paese l’istituto è attivo con 4 mila dipendenti, 1500 promotori e oltre
300 sportelli.
Il titolo Deutsche Bank è scivolato sul
mercato di Francoforte del 5,21% a
18,2 euro. (riproduzione riservata)