Cronache del Week End 12 13 Novembre

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Transcript Cronache del Week End 12 13 Novembre

SECONDA CATEGORIA
0–6
VIRTUS ABBIATENSE
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
0-3
Marcatori Città di Opera
ZANELLA, DEGLI ESPOSTI, ISLAMAJ, COSTA(rig), DEGLI ESPOSTI, GRECO
Formazione
A disposizione
Sostituzioni
01-FLOREAN
12-BELLOMI
>
PIERRI
<
02-ISLAMAJ
13-FRASCELLA
MI MOZZO
DAT
68’ BERTONE
>
MACOR
<
03-SCONFIETTI
14-MACOR
81’
>
LENOCI
<
04-COSTA
15-MAZZOLENI
05-DEDA
16-GRECO
06-SAVINO
17-CARABELLI
07-BERTONE
18-MOZZO
MAZZOLENI
08-PIERRI
09-DEGLI ESPOSTI
10-LAMPUGNANI
11-ZANELLA
Allenatore
GALLO
Ammoniti
DEDA, MACOR
Espulsi
Opera sblocca subito l’incontro e poi dilaga ad Abbiategrasso
ABBIATEGRASSO. Passa solo poco più di un minuto e Opera sblocca il risultato: Degli Esposti è ben
smarcato in fascia, tocca per il taglio di Zanella, che anticipa tutti e scavalca il portiere con un
pallonetto. Quando si gioca contro queste squadre, che normalmente se ne stanno chiuse nella loro
meta campo per novanta minuti, il fatto di segnare subito di certo aumenta l’autostima, ma
soprattutto ci permette di gestire la partita in maniera diversa, con maggiori spazi a disposizione. E
in contropiede i nostri si gettano quasi con famelicità mettendo spesso alle corde la difesa locale;
così quando la palla si gioca tutta da una lato, dall’altro va a smarcarsi Degli Esposti, che viene
prontamente servito ci pare da Lampugnani e può andare a concludere con un tiro secco e preciso
che non concede scampo al portiere. Ora i nostri sono più che galvanizzati e nel finale del tempo
arriva anche il terzo gol: Lampugnani calcia dalla bandierina e Islamaj arriva puntuale all’impatto di
testa insaccando alla spalle del portiere. L’unica cosa che il mister teme è che la squadra si rilassi,
che inizi a giocare con sufficienza e così via, ma Opera sta imparando in fretta e, dopo qualche anno
di continua sofferenza, non vuole più ricadere negli errori del passato, confermando che la mentalità
è davvero cambiata. Infatti anche il secondo tempo diventa un monologo gialloblu: i nostri infatti
aspettano con calma l’avanzata degli avversari, colgono il momento propizio per intervenire e
colpiscono con delle micidiali ripartenze. In una di queste occasioni la difesa della Virtus è costretta
al fallo in area di rigore: Costa si incarica del tiro dal dischetto e con freddezza batte il portiere
avversario, spegnendo sul nascere le possibili illusioni dei locali di riaprire in qualche modo la
partita. Così Opera dilaga e va di nuovo in gol ancora con Degli Esposti: gli spazi sono enormi e il
nostro esterno ci si infila con facilità e abilità e, quando si ritrova il pallone davanti al portiere, lo
piazza inesorabilmente in porta. Si rivede in campo Greco dopo tanto travagliare per l’infortunio
patito e il nostro giocatore non trova modo migliore di festeggiare il rientro, andando a realizzare il
sesto e ultimo gol operese, con un tocco preciso da buona posizione. Alla fine è festa, ma il mister
subito ammonisce tutti quanti: si pensi alla prossima !!!
JUNIORES PROVINCIALI
1-
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
0-2
Marcatori Città di Opera
LAMA
CALCIO MOTTESE
Formazione
A disposizione
Sostituzioni
01-BELLOMI
12-MERLI
65’
CAZZETTA
>
CREMONA
<
02-MOLINARI
13-BOSCO
75’
MASTRAPASQUA
>
PRIGIONIERI
<
03-MASINI
14-CAZZETTA
80’
DONATO
>
BARRACO
<
04-CONDELLO
15-DONATO
05-CREMONA
16-MANGIONE
06-LAM
17-RAGAINI
07-ISLAMAJ
18-MASTRAPASQUA
08-LA VECCHIA
09-PRIOGIONIERI
10-BARRACO
11-LOCONSOLE
Allenatore
GHIGGI
Ammoniti
MASINI, CREMONA
Espulsi
Opera si fa male da sola e poi non riesce a recuperare
OPERA. Si entra in campo ben decisi a rifarsi dopo le ultime partite sotto tono e la voglia di rivalsa è
evidente nei nostri, che partono subito forte, ma dopo solo tre minuti subiscono una mazzata che
piega loro le gambe per tutto il primo tempo. Gli ospiti infatti riescono a rilanciare un pallone e
andare al cross, sul quale la nostra difesa combina un vero pasticcio, con un tentativo di rinvio che
invece si infila beffardo all’incrocio. Non ce ne gira una giusta in effetti e questa ne è la riprova,
oltre a costituire una botta non indifferente alla nostra autostima, col risultato di reagire sì, ma
ovviamente non con la serenità necessaria. A dire il vero, nonostante loro vadano a mille,
evidentemente galvanizzati dal vantaggio, Opera riesce a costruire un paio di occasioni favorevoli e
Prigionieri arriva puntuale all’impatto col pallone in entrambe le circostanze, ma non indovina lo
specchio della porta. Nel nostro momento migliore arriva il raddoppio avversario, su azione di
calcio d’angolo: loro ne hanno uno molto alto in squadra, di certo non lo marchiamo nel modo
migliore e il tipo riesce a prevalere sugli altri infilando Bellomi con un bel colpo di testa. Anche
questa volta però nell’intervallo qualcosa avviene, visto che la squadra rientra in campo molto più
determinata e diventa un assedio all’area avversaria, visto che gli ospiti sembrano aver esaurito le
energie a favore rallentando i ritmi di gioco, A forza di insistere e dopo diversi tentativi di andare
alla conclusione, alcuni imprecisi, altri invece preda del portiere avversario, finalmente arriva il gol
che riapre la partita. Islamaj, tra i più attivi dei nostri, entra di forza in area tra un nugolo di
avversari, costringendoli a mettere il piede al momento sbagliato e ottenendo così un calcio di
rigore. Sul dischetto si trema Lama, ma le gambe non sono quelle giuste e il portiere riesce a
respingere il tiro dagli undici metri: per fortuna però la palla ricapita proprio tra i piedi di Lama, che
stavolta riesce ad infilare la porta avversaria. Il gol ovviamente ci da una carica superiore, ma tutti i
nostri tentativi non ottengono l’effetto sperato; peccato, perché le possibilità di far bene ci sono,
manca solo un po’ di tranquillità: quando le cose non vanno bene, non bisogna solo aver voglia di
strafare, ma occorre maggior concentrazione sulla cura dei particolari.
1–0
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
0-0
Marcatori Città di Opera
SANTORO
FROG MILANO
Formazione
A disposizione
Sostituzioni
01-MERLI
12-TAMBORRA
55’
SPANU
>
SANTORO
<
02-AGNELLO
13-CLERICI
68’
VINCIGUERRA
>
MANCA
<
03-FANELLI
14-CASALI
71’
PARESCHI
>
FERRARESI
<
04-BLUNDO
15-SPANU
76’
CLERICI
05-DI GAETANO
16-VINCIGUERRA
06-BELLANI
17-PARESCHI
07-SANTORO
18-
>
POTENZA
<
08-POTENZA
09-FERRARESI
10-MANCA
11-ROGORA
Allenatore
RAGUSA
Ammoniti
Espulsi
Un’invenzione di Santoro regala il primo sorriso agli allievi
OPERA. Quando le cose vanno storte ovviamente viene a mancare la fiducia, per cui anche la partita
contro una squadra, che qualche mese prima avevamo regolato con una goleada, diventa difficile e
l’ostacolo da superare sembra più alto di quel che effettivamente è. Non giochiamo benissimo,
anche perché manca la giusta dose di serenità, la paura di sbagliare condiziona le nostre giocate e
anche trovare l’intesa per fare girare la palla non è cosa così immediata. Allora occorre fare di
necessità virtù, rinunciare ad essere belli e badare al sodo, giocando con molta umiltà, cercando di
rischiare il minimo possibile e affidandosi a qualche invenzione personale. Gli ospiti hanno
maggiore fisicità e la sfruttano cercando di arrivare dalle parti di Merli, ma la coppia centrale
funziona abbastanza bene e alla fine il nostro portiere non toccherà di fatto palla sulle conclusioni
degli attaccanti della Frog. In mezzo al campo fatichiamo un po’ nel contenere vista la differenza
fisica sul campo, ma quando riusciamo a venire fuori, tentiamo di mettere in moto Ferraresi, che da
solo fa quello che può contro l’intera difesa avversaria. Nell’intervallo il mister incoraggia i suoi,
che cercano nel proprio orgoglio la forza per sovvertire la rotta; qualcosa effettivamente si smuove e
nella ripresa finalmente uno spiraglio di luce nella tempesta appare improvviso. Riusciamo infatti ad
avanzare e a fare pervenire la palla a Santoro, il quale riesce a controllare e a prendere la mira per
scavalcare con un perfetto spiovente il portiere avversario, regalando a Opera il tanto sospirato
vantaggio. Poco dopo l’attaccante si infortuna e lascia il posta a Spanu, che alza così i centimetri
della squadra, soprattutto in fase difensiva, quella più importante in questo finale di gara, in cui gli
ospiti ovviamente si gettano in avanti, con i nostri a tentare di ripartire sfruttando la velocità di
Ferraresi prima e Pareschi dopo. Gli attacchi della Frog si spengono però sul muro difensivo
gialloblu, che riesce a resistere fino alla fine, mantenendo inviolata la nostra porta e permettendoci
così di conquistare la prima vittoria del campionato, tre punti importanti non soltanto per ritrovare
morale, ma soprattutto convinzione e gioco. E ora che il fardello è un po’ meno pesante, pensiamo
al futuro con mente un pochino più serena.
GIOVANISSIMI REGIONALI FEMMINILE
0–4
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
BRESCIA
0-2
Marcatori Città di Opera
Formazione
A disposizione
Sostituzioni
01-OLIVIERI
12-
25’
CLERICI
>
RADICE
<
02-RADICE
13-DI GAETANO
45’
NANO
>
STEFANONI
<
03-COLANTUONO
14-CLERICI
50’
DI GAETANO
>
COLANTUONO
<
04-FASANI
15-PERINA
50’
PERINA
>
RUTA
<
05-LARDINI
16-NANO
55’
SFRAGA
>
SCIAMANNA
<
06-SARACA
17-SFRAGA
55’
DEGLI ESPOSTI
>
MAZZA
<
07-STEFANONI
18-DEGLI ESPOSTI
08-RUTA
09-SCIAMANNA
10-MAZZA
11-LA VIGNA
Allenatore
CARMINATI
Ammoniti
Espulsi
Brescia davvero forte, ma Opera esce a testa alta dal confronto
OPERA. Gli avversari sono in testa dalla prima giornata e hanno regolato qualsiasi avversario in
maniera abbastanza netta; fin dalle prime battute appare chiaro che sono più esperte, quadrate,
abituate a vincere e sulla carta le speranze operesi sono al lumicino. Nella realtà però la supremazia
bresciana, se pur evidente, è ben contenuta dalla grinta e determinazione delle nostre ragazze, che,
in quanto a cuore e orgoglio non sono seconde a nessuno. Anzi addirittura Opera prova a pungere in
contropiede, anche se poi le due conclusioni che le nostre attaccanti tentano verso la porta
avversaria non sono abbastanza insidiose per darci la soddisfazione del gol. Al contrario Brescia
non perdona quando si trova la prima vera occasione per andare al tiro: e pensare che Oliveri con
una prodezza delle sue si era ancora una volta superata per arrivare a respingere il tiro, peccato che
sulla ribattuta la prima ad arrivare sia stata l’altra punta ospite, brava a deporre il pallone in rete.
Tuttavia, a parte il nostro portiere, che tutti abbiamo imparato a conoscere, dobbiamo dare riscontro
alla partita di Radice, che si sacrifica al punto di dover lasciare il campo per infortunio, e di
Colantuono e Clerici, che hanno a che a fare con due tipe molto svelte, le quali però trovano sulla
loro strada le nostre giocatrici, sempre toste quando c’è da difendere. E che dire della coppia
centrale? Lardini e Saraca sono una sicurezza, ormai sembra che giochino insieme da secoli, non
c’è momento in cui non si aiutino a vicenda e il bomber del Brescia oggi fatica a vedere la porta. In
mezzo al campo Fasani e Ruta come sempre proteggono la difesa con la loro grinta e senso della
posizione, mentre Stefanoni e La Vigna nelle corsie esterne si confermano due peperini, cui le
avversari faticano a trovare le contromisure. La velocità di Mazza e le intuizioni di Sciamanna
completano il quadro in questa sfida, nel corso della quale le avversarie iniziano a riconoscere il
valore delle operesi. E se Nano e Degli Esposti entrano subito in partita con le loro scorribande
quasi irriverenti nei confronti dei difensori ospiti, Di Gaetano in fase difensiva e Sfraga in avanti
fanno sentire la loro presenza, facendo da contorno all’esordio in maglia gialloblu di Perina,
un’altra dai piedi buoni che si è aggiunta all’allegra banda di Mr. Carminati
ESORDIENTI B 2004 - 2005
2–2
AURORA OSGB
Primo Tempo
1-0; 0-1; 1-1
Marcatori Città di Opera
MEREU, MEREU
CITTA’ DI OPERA
Formazione
01-GARITTA
12-
02-
13-MEREU
03
14-LOCATELLI
04-CALANDRINI
15-
05-LOIODICE
16-TROISI
06-SIDOTI
17-
07-TOMA
18-DRAGONI
08-LACOVARA
09-FRANCIA
10-GAGLIARDI
11-PELLEGRINO
Allenatore
CATANIA
Ammoniti
Espulsi
Mereo in formato SuperMario e Opera da una lezione anche all’Aurora
ABBIATEGRASSO. Il risultato non deve trarre in inganno, perché i gol avversari sono frutto del caso,
i nostri invece del gioco, che è stato nelle nostre mani per tutto il tempo: abbiamo stazionato tutto il
tempo nella loro metacampo, abbiamo creato numerose occasioni da gol, ma ci sono giornate in cui
la palla non vuole entrare in porta e alla fine bisogna accontentarsi della prestazione. Garitta di fatto
è rimasto inoperoso per tutta la partita e poco ci poteva fare nell’occasione delle reti dei giocatori
locali; per il resto ha toccato più palloni sui retropassaggi dei compagni che sui tiri degli avversari.
Calandrini d’altro canto non è certo ben disposto a concedere troppo agli attaccanti di case, che in
effetti non riescono mai ad andargli via, neppure quando cercano di imbrogliarlo fingendosi della
nostra squadra. Sidoti d’altro canto non fatica più di tanto ad avere la meglio sul diretto avversario,
che rimane sconcertato per il fatto che il nostro arcigno difensore non cada mai nelle sue finte,
merito di un corso per corrispondenza fatto qualche anno fa. Dragoni a sua volta è una presenza
inquietante per i loro attaccanti, che se possono fuggono dal tackle, lasciandogli la palla tra i piedi,
che peraltro sono buoni e gli permettono di iniziare l’azione gialloblu. Pellegrino disegna le
geometrie del gioco operese, distribuendo palloni e compiti ai compagni, poi segue a sua volta
l’azione per chiudere i triangoli e andare al tiro. Francia da una parte, Toma dall’altra fanno vedere i
sorci verdi e la rane blu agli avversari, che non sanno più che peci pigliare per cercare di fermarli;
loro saltano regolarmente l’avversario e mettono la palla in mezzo. Qui giostra Mereu, che oggi non
si fa pregare quando c’è da tirare in porta e infatti è proprio lui che galvanizza la squadra, mettendo
a segno una doppietta che passerà alla storia. Locatelli e Lacovara si scambiano uno sguardo
d’intesa e iniziano un’azione a due che tiene impegnata l’intera squadra di casa per oltre venti
minuti e pare che sia il record assoluto di scambia di prima a livello mondiale. Anche Gagliardi,
Loiodice e Troisi però hanno in serbo una sorpresa: si tratta di uno schema a tre livelli, con cui
mandano in tilt gli avversari, che non essendo giocatori esperti non riescono a superare neppure il
primo livello e rimangono in balia dei tre per il resto dell’incontro.
PULCINI A 2006 GIALLA
2–2
SEDRIANO
Primo Tempo
1-0; 0-0; 1-4
Marcatori Città di Opera
UVO, CECCHI, APOSTOLO, APOSTOLO
CITTA’ DI OPERA
Formazione
01-DI GIOVINE
12-ODDO
02-IZZO
13-S
03-NOSELLI
14-
04-MAGGI
15-
05-GAGLIARDI
16-
06-APOSTOLO
17-
07-UVO
18-
08-GRECO
09-CECCHI
10-BARBUSCA
11Allenatore
RUOTOLO & MAGGI
Ammoniti
Espulsi
Sedriano si illude per mezzora poi crolla sotto i colpi di Apostolo & Co.
SEDRIANO. Si gioca lontano da casa e gli avversari sono gente tosta, lo si vede dalla aggressività
con la quale vanno su ogni pallone, illudendosi così di poter aver la meglio sui nostri, i quali
effettivamente per tutto il primo tempo si limitano a contenerli, per poi organizzare il proprio gioco
e scatenarsi in un terzo tempo, in cui diventano travolgenti. Per mezzora il Sedriano lotto ad armi
pari, tanto che riesce in più di una occasione ad andare al tiro: sono almeno quattro le grandi
occasioni a loro favore, ma Oddo e di Giovine se le giocano a pari e dispari e se le divido
equamente: se meravigliose sono le parate dell’uno, fantastiche sono quelle dell’altro e alla fine
Opera limita alla grande i danni. Già al termine del primo tempo i nostri si erano fatti vivi e in
un’unica azione avevano colto una traversa, anticipata da due salvataggi sulla linea: in quel
momento Uvo prende una decisione storica e, quando gli capita la palla buona, non si limita a
calciarla, ma l’accompagna anche con la mente, moltiplicandone la potenza, cosicché il tiro si rivela
imprendibile per il portiere di casa. Subito dopo, sfruttando il contropiede più veloce del mondo,
Cecchi, di cui Inzaghi ha sempre dichiarato di aver un poster nella propria stanzetta cui chiedere
ispirazione ai tempi delle Champions conquistate, ancora una volta si rivela cecchino micidiale e
sferra un colpo da k.o. Gli avversari provano a reagire, ma Maggi, Noselli, Izzo e Gagliardi si
alzano la maglietta e mostrano la tenuta con cui sono noti in tutto il mondo come “I Fantastici
Quattro”: da veri supereroi sfrecciano a velocità supersonica anticipando le mosse dei giocatori del
Sedriano, che si trovano di fronte una specie di parete trasparente impenetrabile che impedisce loro
di portare altri pericoli alla nostra porta. Così Barbusca e Greco si scatenano sulle rispettive fasce,
mandano in tilt l’apparato difensivo locale: scintille, fumo e scoppi caratterizzano la caduta del
muro sedrianese, aprendo una voragine in cui si infila Apostolo, che scende per due volte palla al
piede, punta e salta come un birillo di burro tutto ciò che gli si oppone e poi scaraventa il pallone
alle spalle del portiere, che invano prova ad opporsi a tali castagne: per sua fortuna non ci arriva e
almeno così evita conseguenze fisiche spiacevoli.
PULCINI A 2006 BLU
2–2
SAVORELLI
Primo Tempo
0-0; 1-2; 3-1
Marcatori Città di Opera
RIMI, DOMENICHINI, LAGANA’
Formazione
A disposizione
01-CAMPANILE
12-
02-GUIDOTTI
13-
03-LOIODICE
14-
04-RIMI
15-
05-MANNORI
16-
06-LAGANA’
17-
07-DOMENICHINI
18-
CITTA’ DI OPERA
08091011Allenatore
FAGNANI
Ammoniti
Espulsi
Opera ha i giocatori contati ma tiene in scacco la Savorelli
MILANO. Causa gli acciacchi di stagione, Opera si presenta con i giocatori contati alla Savorelli, ma lo
spirito battagliero dei nostri non viene meno e si assiste ad una partita tirata che ci vede a lungo in
vantaggio. Solo nell’ultima frazione, con i nostri stanchi per il fatto di non aver cambi a disposizione, i
padroni di casa riescono a far sentire la loro voce, dopo che i nostri hanno a lungo giocato nella loro
metacampo. In effetti oggi Campanile ha avuto maggior copertura da parte della propria difesa, ma, con
il passare del tempo, quando le forze venivano meno, è salito in cattedra sfornando una serie di
interventi decisivi, che lo vedono protagonista di voli niente affatto pindarici ma sempre pragmatica e
risolutivi. Guidotti non si limita solo alla fase difensiva, ma sale spesso in appoggio alla manovra,
costituendo una valida alternativa su cui far convergere il pallone, che il nostro terzino fluidificante
trasforma magicamente in giocate degne di palcoscenici quanto meno europei. Loiodice perde il primo
pallone, ma subito si mette a cercarlo e, una volta recuperatolo, diventa una sicurezza assoluta per la
propria squadra, al punto che un famoso orefice operese a fine partita gli chiede una consulenza per
rinforzare le difese della sua proprietà, al che il nostro non si tira certo indietro spiegandoli il
meccanismo da utilizzare per non fare passare nessuno. Rimi realizza, alla fine di un assedio durato oltre
venti minuti, un gol da antologia, qualcuno dice persino epico, tanto è vero che un poeta discendente di
Omero pare abbia deciso di immortalarlo in un’opera in versi che chiamerà Fabieide, con la quale
intende rinnovare i fasti di un avo tanto importante. Mannori come sempre giganteggia nella propria
area di rigore, un vero drago della difesa, tanto che tra gli attaccanti di casa si sparge il terrore e c’è chi
tra loro è pronto a giurare di avergli visto sprigionare fuoco e fiamme e se ne tiene ben lontano. Laganà
spara una cannonata nell’angolino e porta ancora più avanti la barca gialloblu, un vero nocchiero che sa
muoversi nella tempesta che i padroni di casa provano a scatenare per cercare la rimonta, fatica inutile
visto che il nostro è al timone di una vera e propria corazzata, D’altro canto una mazzata micidiale gli
avversari l’avevano appena presa da Domenichini, che si era fatto beffe di tutti loro cavando dal cilindro
un pallonetto infingardo che superava la prima nuvola in alto a destra, per poi ricadere spietata là dove il
portiere non poteva arrivare, entrando tra l’altro di diritto nella top ten dei gol più belli della settimana.
PULCINI A 2006 BIANCA
1–3
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
0-2; 1-1; 0-1;
Marcatori Città di Opera
GREGORACE
Formazione
A disposizione
01-CIPOLLA
12-
02-VOLPINI
13-
03-CENTINEO
14-
04-GREGORACE
15-
05-QUARTI
16-
06-MONOPOLI
17-
07-FORTUNATO
18-
REAL 2000 ROZZANO
08-EL AMSSI
091011Allenatore
LEPORE
Ammoniti
Espulsi
Le paratone di Cipolla tengono in corsa Opera fino alla fine
OPERA. Mentre la campagna acquisti continua, Opera scende in campo senza timori riverenziali nei
confronti di un Real che solo per il nome spaventerebbe chiunque; ne esce una partita divertente e tirata,
che ognuna delle due squadre avrebbe potuto aggiudicarsi. Abbiamo assistito a tantissime conclusioni,
che tra l’altro hanno permesso alla giuria di assegnare il premio del migliore in campo al nostro portiere.
Cipolla infatti sta continuando a fare progressi e anche oggi si è reso protagonista di una serie incredibile
di paratone, una della quale in particolare ha scatenato gli applausi di tutto il pubblico presente sugli
spalti, ovvero quando a mano aperta è volato letteralmente a deviare un tiro destinato al sette. In difesa
intanto si sta facendo apprezzare Volpini, un novello Beckenbauer, capace non solo di difendere
ordinatamente grazie ad un ottimo senso della posizione, ma anche di impostare il gioco da dietro una
volta recuperato il pallone, permettendo così alla squadra di giocare la palla fin da subito. Centineo non
si fa troppo pregare quando c’è da andare a contrastare gli attaccanti ospiti, ma quello che ci piace di più
è che poi non butta mai via la palla, non solo perché senza poi diventa difficile giocare, ma perché
illumina il gioco operese con delle vere e proprie invenzioni tattiche. Gregorace come al solito non si
tira indietro quando c’è da fare a sportellate, ma quando ha la palla tra i piedi, mette spesso in ambasce il
suo avversario diretto, che abbocca spesso alle sue finte di corpo e gli concede il tiro, finché una delle
sue bombe non centra il bersaglio, festeggiata dalla squadra unita nell’abbraccio. Quarti si intrufola
sempre di più nelle maglie della difesa ospite, abile a nascondersi dietro un difensore, per poi sbucare
all’improvviso alla ricerca dell’impatto vincente con il pallone. Monopoli invece si fa sempre più valere
sulla destra, dove ferma regolarmente l’avversario e poi ama anche smarcarsi per dettare il passaggio ai
compagni, che sempre più spesso lo cercano con dei lanci precisi. El Amssi si mette in evidenza per la
sua mobilità, giocando anche a tutto campo, creando scompiglio tra i giocatori avversari, che non
riescono mai a trovarne il riferimento neppure usando un localizzatore. E finalmente arriva anche il
giorno dell’esordio per Fortunato, uno degli ultimi acquisti, che supera fin da subito l’emozione
dell’esordio stoppando con classe cristallina il primo pallone della partita, per poi subito cercare l’intesa
con i compagni, così da diventare presto un punto di riferimento importante per la squadra.
PULCINI B 2007
SAVORELLI
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
0-1; 0-2; 0-2
Marcatori Città di Opera
BITTO, ALLIGRI, ALLIGRI, LAMURA, BITTO
Formazione
A disposizione
01-CAPELLLI
12-
02-VECCHIARELLI
13-
03-
14-
04-ALLIGRI
15-
05-BITTO
16-
06-BELLE’
17-
07-
18-
08-MOSCHETTA
09-LAMURA
10-DIOMEDE
11Allenatore
LEVA
Ammoniti
Espulsi
Opera batte la Savorelli e il sintetico: doppiette di Bitto e Alligri
MILANO. Più che la Savorelli, l’avversario più pericoloso è il sintetico, tra l’altro non dei migliori,
dove la palla scorre in maniera diversa e bisogna abituarsi velocemente, al contrario dei padroni di
casa, che tuttavia non riescono quasi mai a impensierire i nostri portieri. In effetti Capelli e
Moschetta hanno il problema di dover rimanere svegli e concentrati, in quanto davvero non arriva
un tiro in porta che è uno; così si mettono d’accordo sul paino d’azione e a turno entrano in campo
fingendosi degli avversari, rubano palla ai compagni e tirano, così l’altro può finalmente distendersi
in tuffo e fare qualche movimento, evitando di prendere troppo freddo. Bitto ha due meriti: il primo
è quello di rompere gli indugi, visto che di tiri in porta se ne vedono pochi, mettendo a segno il
primo gol con una legnata improvvisa praticamente da fermo; poi, nel terzo tempo, sancisce il
punteggio finale in pratica un minuto prima del fischio che decreta la fine delle ostilità. Diomede si
libera bene al tiro e colpisce la centesima traversa della stagione, salvo poi mangiarsi le mani: il
morso tra l’altro è bello forte e allora lancia pure un urlo, che manda definitivamente in pezzi il
legno superiore della porta, giù provato dalla botta precedente. Alligri davanti al portiere invece non
ha molta voglia di scherzare: invano quello gli fa la battutina sperando di farlo ridere, al contrario il
nostro bomber sorride sì, ma solo dopo aver visto la rete gonfiarsi per effetto di due suoi micidiali
tiri. Bellè prima di andare alla partita ha visto in TV una gara di slalom speciale e ha memorizzato i
movimenti: infatti scambia gli avversari per paletti e spesso e volentieri li lascia sul posto con
continui cambi di direzione, facendoli anche scontrare tra di loro con effetti comici e devastanti allo
stesso tempo, contro i quali l’estremo difensore locale tenta invano l’opposizione, finendo in porta
anche lui con il pallone. Infine Lamura usa tutta la sua esperienza per confermare la supremazia
gialloblu anche nel terzo tempo, quando la palla pare non voler entrare: ebbene lui stoppa la sfera, la
guarda intensamente e con la forza del pensiero la fa ruotare vertiginosamente su se stessa, poi
apparentemente soffia, in realtà la calcia con forza e il tiro che parte si insacca inesorabilmente al
sette, con il portiere avversario che rimane fermo a guardare.
PRIMI CALCI 2008 BLU
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
AUSONIA
0-1; 0-2; 0-2
Marcatori Città di Opera
Formazione
A disposizione
01-LOMUSCIO
12-
02-LO BELLO
13-
03-ELLI
14-
04-PREATONI
15-
05-CAPOLUPO
16-
06-TOBIA
17-
07-PASSEGGIO
18-
08091011Allenatore
CRISTIANI E RADAELLI
Ammoniti
Espulsi
Opera sfiora soltanto il gol, altrimenti …….
OPERA. Viene francamente il sospetto che gli ospiti, che sono scesi in campo per il riscaldamento
molto presto, in realtà lo hanno fatto non per prepararsi alla partita, ma per sabotare una delle due
porte, rimpicciolendola non poco; poi da furbetti hanno scelto il campo più opportuno. Così i nostri
ogni volta che sono andati al tiro, dal momento che cercano sempre il tiro angolato, hanno visto la
palla uscire di pochissimo, ma senza mai entrare in porta, favorendo gli avversari. Questi in porta
invece ci hanno tirato, ma per loro sfortuna non sapevano di avere di fronte una saracinesca umano
come Lo Muscio, che con i suoi interventi strepitosi ha di fatto chiuso l’uscio di casa, consentendo
ai suoi compagni di respirare in più di un’occasione. Ad opporsi poi ai tiri del loro attaccante più
pericoloso ci ha pensato spesso e volentieri Lo Bello, che prima di entrare in campo ha studiato un
trattato di tattica difensiva scritto niente meno che da Napoleone, applicandone i principi basilari
nell’occasione. Elli si è prodigato come sempre su ogni pallone, resistendo anche ai raddoppi di
marcatura, per evitare i quali ha usato una tecnica imparata al mare: si è cosparso infatti la maglietta
di sapone, riuscendo così a sgusciare via agli avversari con grande agilità. Preatoni invece ha
pensato bene di mettersi sulle spalle un grande mantello, grazie al quale ha potuto avvolgere i
giocatori ospiti, togliendo loro la visuale, così da limitarne in modo evidente la capacità di andare al
tiro. Capolupo ha saputo destreggiarsi in mezzo alla difesa ospite grazie alle sue continue finte di
corpo: in questo modo ha spesso mandato l’avversario fuori giri, recuperando lo spazio necessario
per andare a sua volta alla conclusione. Tobia oggi ci ha provato in tutti i modi a buttarla dentro, ma
l’azione che più ha colpito il pubblico, è stata quella in cui si è liberato a destra, ha lasciato lì il
pallone fingendo di cambiare direzione facendo spostare tutti quanti, poi è tornato sul pallone per
calciarlo in porta. Passeggio si è messo in luce grazie ad un intervento di testa, che gli ha permesso
di svettare così in alto, da poter dominare la scena a tutto campo: per fortuna non soffre di vertigini,
e in questo modo ha anche potuto guidare la squadra, dando le indicazioni ai compagni sulle scelte
migliori da fare.
PRIMI CALCI 2008 GIALLA
CITTA’ DI OPERA
VIGEJUNIOR
Primo Tempo
1-1; 1-2; 2-5
Marcatori Città di Opera
CAPONE, COVUCCI, MARTINELLI, MARTINELLI
Formazione
A disposizione
01-MILIA
12-
02-SOFI
13-
03-CAPONE
14-
04-COVUCCI
15-
05-MARTINELLI
16-
06-DE FRANCESCO
17-
07-
18-
08091011Allenatore
CRISTIANI E RADAELLI
Ammoniti
Espulsi
Speravano di non farci segnaer, ma ci vuol ben altro per fermare Opera
OPERA. E’ stata una partita molto combattuta e ricca di colpi di scena, meglio di un giallo di Agata
Christie; gli avversari ad un certo punto si sono domandati se i nostri non siano per caso degli
extraterrestri, vista la capacità di essere sempre dappertutto, neppure facessero uso del teletrasporto.
Sta di fatto che Opera ha a lungo dettato legge e le speranze neroverdi di negarci la via del gol si
sono spente fin dal primo tempo, quando Capone ha fatto valere la sua stazza, prima fermando
l’avversario diretto in porta con un contrasto che l’ha mandato a gambe all’aria, poi ha lasciato
partire una legnata che ha di fatto attraversato il portiere, che si è ritrovato un buco nella pancia
come il mitico Buck il Bucaniere. Milia nel frattempo si preoccupa di un aspetto non da poco: infatti
deve parare un sacco di tiri e quindi si mangia una caramella di liquirizia, per alzare la pressione si
dice, in realtà perché il profumo attira il pallone, così, quando quelli calciano in porta, la palla gli
arriva più facilmente a portata dei suoi guantoni. Sofi spende un milione di energie a coprire la
propria zona di competenza, ma non c’è alcun problema, perché si è tenuto uno spazietto per quelle
di riserva, in modo da essere sempre in grado di intervenire anche quando un altro non ce la farebbe
più. Covucci si fa la sua fascia un migliaio di volte, accumulando un sacco di chilometri che
potrebbero valergli qualche premio speciale in vista della prossima rassegna del pallone di platino;
sta di fatto che la sua verve gli permette anche di realizzare un preziosissimo gol, che permette a
Opera di rimanere agganciata alla squadra ospite nel momento topico della partita. Nel terzo tempo
si scatena in fase offensiva Martinelli, che realizza una doppietta che rimarrà sicuramente ricordata
in qualche opera epica; un tale Virgilio infatti sembra intenzionato a prenderlo ad ispirazione per la
realizzazione di un poema che vuole essere il seguito dell’Eneide e già, dovendo preparare la
copertina, ha incaricato uno scultore di realizzare un busto. Intanto De Francesco ha usato la tattica
della rosa: essendo notoriamente dotata questa di spine, lui ha punto sui fianchi la difesa ospite, che
invano ha fatto ricorso a dei balsami per averne sollievo, anzi ha dovuto più di una volta arrendersi
alle scorribande del nostro bomber.
PRIMI CALCI 2009 GIALLA
CITTA’ DI OPERA
SCARIONI – BARONA - ZIBIDO
Primo Tempo
1-1; 0-5; 0-2;
Marcatori Città di Opera
DATTOLA, DATTOLA, ROBERTUCCI, DATTOLA, DI SCOLA, DATTOLA,
ROBERTUCCI, BERSANETTI
Formazione
A disposizione
01-MAGNONI
12-
02-BERSANETTI
13-
03-DATTOLA
14-
04-ROBERTUCCI
15-
05-ZAVATTARELLI
16-
06-COVUCCI
17-
07-DI SCOLA
18-
08-FERRARO
09-DE BIASI
1011Allenatore
GRECO & LUCA
Ammoniti
Espulsi
Sul sintetico della Barona i Leoni dettano legge
MILANO – Quando avete bisogno di segnare tanti gol, non chiamate Cristiano Ronaldo o Higuain,
avvisate Opera, che subito vi manderà degli esperti del settore, con l’unico accorgimento di stare
attenti, perché sono LEONI !!! Federico sa che la partita più difficile è la prima, per cui prima di
entrare in campo, si concentra negli spogliatoi dove addirittura levita, tanto è assorto nei suoi
pensieri; e infatti quando si schiera tra i pali, per gli avversari fargli gol diventa un’impresa che sa
addirittura di miracolo. Leo poi non ci pensa su troppo e là dietro non solo comanda, ma da
l’esempio vincendo anche in questo incontro più di cento contrasti; poi va avanti una volta e si
toglie la soddisfazione del gol. GioGiò è la solita scheggia impazzita: va così veloce che la palla ad
un certo punto non riesce a stare al suo passo, ma a lui basta un fischio e quella subito trona tra i
suoi piedi, per essere tramutata in gol, non una ma ben quattro volte. Gabriele ormai è un uomo
squadra, anzi predilige quasi il passaggio vincente alla rete personale, poi però gli si presentano due
occasioni enormi e lui, da vero leone, si mangia gli avversari, ma non i gol e realizza una bella
doppietta. Filo finalmente non fa più la tangenziale per andare a prendere il pallone, ma lo punta
diretto e in questo modo arriva prima degli avversari, un paio dei quali ci rimangono talmente male,
da correre via annunciando il loro ritiro da questo sport. Manuel continua a migliorare e ne sa
qualcosa il portiere avversario, che viene sottoposto ad una vera gragnuola di tiri, una grandinata
degna del più terrificante temporale tipico di una jungla amazzonica. Christian segna un gol di
pregevole fattura, della quale presenta il conto in cassa, e sembra che verrà ricompensato con una
manciata di diamanti, di cui farà sfoggio la prossima volta, incastonandoli sulle scarpette. Lorenzo e
Nicolò, da veri amici, si dividono i compiti, ma non quelli dati dalla maestra, bensì quelli in campo:
infatti occupano le rispettive fasce e si scambiano il pallone con continui spioventi, calciando
sempre al volo, stabilendo un record planetario, al punto che gli abitanti di Nettuno stanno pensando
di organizzare uno stage al quale invitarli come docenti.
PRIMI CALCI 2009 BLU
SPORTING LEB LACCHIARELLA
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
4-0; 2-3
Marcatori Città di Opera
BERSANETTI, FERRARO, FERRARO
Formazione
A disposizione
01-DIEGO
12-
02-FORTUNA
13-
03-ROSSI
14-
04-SPESSI
15-
05-DESTA
16-
06-FERRARO
17-
07-BERSANETTI
18-
08091011Allenatore
GRECO & GUIDOTTI
Ammoniti
Espulsi
I Leoni si accontentano di sbranare il Lacchiarella
MILANO. Proprio nella prima partita con il Lacchiarella i nostri Leoni, che devono mettere sul piatto
diverse assenze per influenza, in tavola appunto ci mettono anche i giocatori avversari e se li
pappano con gusto. Tra i pali si schiera Samuel che non è nuovo ad esibirsi in questo ruolo:
ovviamente prima di entrare in campo da una ripassata al manuale del portiere esperto e per
sicurezza se lo nasconde in una manica per sbirciare in caso di bisogno; anzi quando un pallone
sembra imparabile, lui rimedia proprio lanciando il libro per deviare il tiro. Massimo rincorre un
avversario per quasi un chilometro, lo raggiunge, gli batte sulla spalla come se fosse un invito: al
che quello, commosso per tanto ossequio, si ferma lasciandoli il pallone, che il nostro subito prende
per andare al tiro. Gabriele prima distribuisce assist ai compagni scrivendo ogni volta sul pallone il
nome del destinatario del passaggio, in modo da evitare confusione; poi si piazza anche tra i pali e lì
compie un vero miracolo: ci sono due palloni in campo e lui li respinge entrambi in contemporanea,
uno con i pugni protesi, l’altro dalla parte opposta con i piedi, tutto questo a circa un metro da
terra!! Nahom prima di entrare mette il suo piede sinistro sul calorifero dello spogliatoio e lo scalda
ben bene; così facendo quando entra in campo, ogni volta che prende palla, il portiere avversario si
fa il segno della croce, in quanto regolarmente vede arrivare dei siluri, quali nemmeno il Nautilus
del capitano Nemo aveva mai sparato. Lorenzo è felice di giocare anche oggi e vuole rendersi utile
il più possibile per giustificare il doppio stipendio; così mette subito le cose in chiaro e prende la
mira da fuori area, non prima di aver calcolato esattamente le correnti atmosferiche; dopo di che
preme il grilletto e due saette a ciel sereno fulminano letteralmente il portiere avversario, che rischia
un’ustione di sedicesimo grado. Siccome basta ancora un gol per vincere l’incontro, Leo rompe gli
indugi e, dopo aver scardinato una sessantina di palloni dai piedi degli avversari, finge di tornare
indietro e poi invece riparte a tutta birra, con il risultato di arrivare davanti al portiere, che,
terrorizzato, praticamente si sposta e gli concede il tiro vincente; la palla si insacca e i Leoni
possono ancora una volta festeggiare.
PICCOLI AMICI 2010
ZIVIDO - AUSONIA
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
0-9; 1-2;
Marcatori Città di Opera
VARESI, DODAY, CAPELLI, CAPELLI, CAPELLI, CAPELLI, CARISSIMI,
CHILELLI, CARISSIMI, CAPELLI, CAPELLI
Formazione
A disposizione
01-MARCHINI
12-
02-CAPELLI
13-
03-CHILELLI
14-
04-CARISSIMI
15-
05-NOCERA
16-
06-PAGANI
17-
07-VARESI
18-
08-DI CORRADO
09-DODAY
1011Allenatore
BERTONE
Ammoniti
Espulsi
Leoncini scatenati: Zivido sprofonda, poi tocca all’Ausonia
MILANO. Leoncini? Ma ne siamo sicuri? Questi sono ormai dei Leoni fatti e finiti, con le zanne e gli
artigli ben affilati, ne sanno qualcosa i nostri avversari: quelli dello Zivido devono scappare a
nascondersi in ogni buco possibile, l’Ausonia prova ad opporsi, ma basta un paio di ruggiti fatti
bene e anche per loro non c’è nulla da fare. Marchini risparmia le energie nel primo incontro per
concentrarsi sul secondo, dove si fa beffe dei tiri degli avversari, semplicemente parando di tutto e
di più; sembra un domatore di palloni che zitti zitti finiscono tra le sue mani. Capelli è
semplicemente scatenato e mitraglia il portiere con una serie impressionante di tiri, alcuni persino
eseguiti in contemporanea e alla fine sono sei i gol che mette a segno per la felicità gialloblu.
Chilelli mette il suo genio al servizio della squadra e, prima di togliersi la soddisfazione del gol
personale, si diverte un sacco a mettere i compagni in condizione di andare al tiro, già facendo
presagire una carriera da regista. Carissimi si mette in evidenza con una bella doppietta, ma
soprattutto con una serie di scorribande sulla fascia che mettono in difficoltà l’avversario: pare quasi
che il nostro corra in discesa tanto è più veloce nella corsa. Nocera sfiora il gol ripetutamente e non
ci riesce solo perché la porta, sapendo che tira fortissimo, ogni volta si piega su se stessa e fa un
saltino più in là, per evitare di essere colpita. Pagani inventa una giocata che passerà alla storia: con
un tocco solo fa il tunnel a quattro avversari in fila, poi corre a riprendere il pallone e di tacco quasi
infila l’angolino, mentre i quattro sono ancora lì che cercano di capire da che parte è passata la
palla. Varesi ha il merito di rompere il ghiaccio, non perché fa un buco nel freezer, ma perché per
primo segna con un tiro angolatissimo, sul quale il portiere tenta di arrivare ma finisce con lo
spanciarsi a terra, poveretto. Di Corrado e Doday si mettono d’accordo e applicano lo schema 31,
con una serie di passaggi ripetuti e tutti di prima, che li portano davanti al portiere: qui si giocano a
pari e dispare l’ultimo passaggio e alla fine l’altro segna un gol preziosissimo, che permette ai Leoni
di completare la goleada.
PICCOLI AMICI 2010 - 2011
CITTA’ DI OPERA
FOOTBALL SESTO
Primo Tempo
Marcatori Città di Opera
ROBERTUCCI, ROBERTUCCI, PISANO
Formazione
A disposizione
01-
12-
02-DALMASO
13-
03-PISANO
14-
04-STRAZZER
15-
05-CHITTI
16-
06-ROBERTUCCI
17-
07-GRANDE
18-
08091011Allenatore
BERTONE
Ammoniti
Espulsi
Che grinta i nostri Leoncini, che ricacciano gli avversari a Sesto
OPERA. A Sesto San Giovanni hanno organizzato un safari e hanno pensato di venire a praticare la
caccia grossa dalle parti dei nostri Leoncini; ebbene, devono solo ringraziare la buona sorte se ne
sono usciti senza troppe conseguenze: i nostri infatti sono ancora dei cuccioli e per il momento non
hanno ancora tutta quella fame che li caratterizzerà appena cresceranno. Dalmaso mostra subito le
fauci alla punta ospite facendogli venire persino il singhiozzo per lo spavento: la palla così rimane
da quelle parti e allora il nostro Leoncino si fa apprezzare per una serie di palleggi di destro, di
sinistro e qualcuno dice anche con la criniera, che subito suscitano ammirazione anche tra i tifosi
sestesi. Pisano già quando da il cinque di saluto iniziale fa subito capire di che pasta è fatto: poco
dopo arriva il primo pallone e con un contrasto epocale lo fa suo, per non mollarlo più per il resto
della partita se non nell’occasione in cui decide ci calciarlo verso la porta, la quale cerca invano di
deformarsi per evitare l’impatto e poi si rassegna ad incassare un gol da favola. Strazzer cerca
subito la combinazione giusta con i compagni, ma non quella della cassaforte di qualche nobile
operese, ma quella per aprirsi una via tra le maglie della difesa ospite, nella speranza di arrivare in
porta con la palla e fare secco il portiere. Chitti si avvicina di soppiatto al giocatore più forte tra i
sestesi, si mette a fischiettare fingendo indifferenza, nello stesso tempo incuriosendo con la
musichetta l’avversario, così da distrarlo e portargli via la palla con un movimento così rapido da
farlo giocare come una trottola, prima di farlo cadere a terra come un salame. Però bisogna fare gol
e allora qui ci vuole un bomber di razza, per cui Robertucci prima accende un fuocherello a bordo
campo per scaldarsi più velocemente, poi si getta nella mischia e fa partire due bordate incredibili:
la prima volta sfonda la porta, la seconda manda in rete palla, portiere e difensore che si erano
trovati sulla traiettoria. Anche Grande vuole però dire la sua per cui prima si affaccia con
circospezione fuori dalla nostra area di rigore, studia la situazione, prepara in fretta un piano
d’azione e poi, con la rapidità di Holly e Benji messi insieme, percorre tutto il campo incurante
delle salite e sferra un tiro che per poco non piega in diciannove parti uguali le mani al portiere.