Cronache del Week End 15 16 ottobre

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Transcript Cronache del Week End 15 16 ottobre

SECONDA CATEGORIA
ROMANO BANCO
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
0-0
Marcatori Città di Opera
ZANELLA
Formazione
A disposizione
Sostituzioni
01-FLOREAN
12-BELLOMI
63’
PANATTONI
>
DEDA
<
02-ISLAMAJ
13-LANDOLFI
70’
MAZZOLENI
>
LAMPUGNANI
<
03-DEDA
14-PANATTONI
75’
LANDOLFI
>
DEGLI ESPOSTI
<
04-COSTA
15-MAZOLENI
05-MACOR
16-PIERRI
06-SAVINO
17-FRASCELLA
07-DEGLI ESPOSTI
18-BERTONE
08-SCONFIETTI
09-LENOCI
10-LAMPUGNANI
11-ZANELLA
Allenatore
GALLO
Ammoniti
DEDA, COSTA, MACOR, LENOCI, ZANELLA
Espulsi
Opera gioca ma un rigore di troppo la condanna
BUCCINASCO. La squadra di casa parte forte, ma i nostri riescono a contenere bene gli attacchi degli
avversari e ribattono colpo su colpo; dopo il primo quarto d’ora in cui facciamo fatica a uscire col
gioco, finalmente prendiamo campo e Costa verticalizza per Zanella che scavalca il portiere in
uscita, ma la palla si stampa sulla traversa. I nostri ora ci credono di più e lasciano ai locali solo un
paio di colpi di testa non pericolosi su azione di calcio d’angolo; in compenso noi giochiamo di più
la palla e conquistiamo una punizione da poco fuori area. Lenoci prova la bomba, il portiere
respinge in qualche modo, ma sulla ribattuta Zanella non trova lo specchio della porta. Siamo
padroni del campo, con Sconfietti e Lampugnani che crescono di tono e Lenoci là davanti a battersi
con coraggio. Dietro Macor e Savino appaiono in giornata di grazia, Islamaj e Dede non regalano
nulla e ripartiamo; ci prova Degli Esposti ad aprire sulla sinistra per Lenoci, ma la difesa sbroglia
appena in tempo. Dopo l’intervallo passiamo in vantaggio; Sconfietti pesca smarcato Zanella, che si
coordina e da fuori area spara un missile che si infila sotto la traversa. I padroni di casa sbandano e
cercano di reagire, ma non riescono a fare breccia nel muro gialloblu; però abbiamo Deda col
fiatone e quindi si rende necessario un cambio. Anche gli avversari operano alcune sostituzioni in
avanti e proprio da una combinazione tra i nuovi entrati arriva il pareggio: commettiamo l’unico
errore di posizionamento della giornata, ma tanto basta per liberare un giocatore solo davanti a
Florean, che nulla può nell’occasione. Il gol ci toglie un po’ di fiducia e per alcuni minuti
rimaniamo in balia degli avversari, che non ne approfittano; poi entra Landolfi che subito pare in
dribbling e mette in mezzo un pallone che taglia l’area senza che nessuno riesca in una deviazione
vincente. Il finale è incredibile: prima commettiamo un’enorme ingenuità facendo rimbalzare una
palla di troppo, ne nasce un scontro per il quale l’arbitro assegna il rigore del sorpasso; in pieno
recupero però viene ritenuta una simulazione la caduta di Zanella in area, dopo un contatto ai più
molto evidente e, proprio allo scadere, Panattoni a porta vuota viene ostacolato in modo deciso e
non riesce a prodursi nel tap-in vincente: usciamo arrabbiati e con l’amaro in bocca ma con la
consapevolezza di valere più di quello che la classifica dice.
JUNIORES PROVINCIALI
CITTA’ DI OPERA
TRAVAGLIA
Primo Tempo
0-1
Marcatori Città di Opera
PRIGIONIERI, PRIOGIONIERI
Formazione
A disposizione
Sostituzioni
01-LUCARELLI
12-
46’
BARRACO
>
CREMONA
<
02-MASINI
13-BARRACO
46’
LOCONSOLO
>
MASINI
<
03-MOLINARI
14-BOSCO
46’
PRIGIONIERI
>
MASTRAPASQUA
<
04-LAMA
15-CAZZETTA
66’
CAZZETTA
>
CONDELLO
<
05-RAGAINI
16-LOCONSOLE
77’
BOSCO
>
ISLAMAJ
<
06-HAMEDI
17-PRIGIONIERI
07-MASTRAPASQUA
18-DONATO
08-LA VECCHIA
09-CREMONA
10-CONDELLO
11-ISLAMAJ
Allenatore
MARTELLI
Ammoniti
LAMA, RAGAINI, BOSCO, LOCONSOLO
Espulsi
Opera manca il colpo del k.o e il Travaglia se la cava in qualche modo
OPERA. La classifica dice che loro sono quasi in testa al girone e la concentrazione è massima fin
dal primo minuto; già dalle prime battute si capisce che l’avversario forse non è così impossibile da
affrontare e i nostri caricano senza paura. La difesa ospite traballa non poco e Mastrapasqua si
divora una buona occasione, dopo essersi smarcato bene in area di rigore. L’attaccante si ripete poco
dopo, il portiere esce, sembra fatta, ma il pallone finisce sul fondo; passano cinque minuti e questa
volta è Islamaj a presentarsi davanti al portiere, che però riesce a sventare la minaccia. Gli ospiti
sembrano sul punto di cedere e invece all’improvviso un pasticcio in difesa permette loro di rubare
palla e passare clamorosamente in vantaggio. Dopo l’intervallo Opera ritorna in campo ancora più
agguerrita, ancora una volta non riusciamo a centrare la porta, ma alla fine il gol arriva e il merito va
tutto a Prigionieri, che fa tutto in velocità, si libera con una finta dell’avversario e mette a segno un
eurogol col botto, roba da festeggiare con lo champagne. Il gol galvanizza il centravanti, che pochi
istanti dopo trova addirittura il raddoppio: sfrutta infatti una indecisione della difesa avversaria e
scatta a raccogliere l’invito del compagno per poi infilare il portiere con un tiro secco e preciso. Gli
ospiti provano a reagire e si gettano in avanti alla ricerca del pareggio, offrendo però il fianco al
contropiede gialloblu; un duetto tra La Vecchia e Condello, mette ancora una volta Prigionieri tutto
solo davanti al portiere, ma stavolta il centravanti pecca di altruismo e, sull’uscita del portiere, offre
il pallone del tap-in a Islamaj, che la mette dentro, ma viene giudicato in fuorigioco. L’azione si
ripete poco dopo, con una doppio tiro verso la porta avversaria, Islamaj che sulla respinta mette
dentro, ma ancora una volta giunge il fischio arbitrale che vede un offside di uno die nostri
giocatori. Quelli vengono avanti un’altra volta, Lama interviene in scivolata sul pallone, ma per il
direttore di gara è fallo e gli ospiti capitalizzano la punizione pareggiando i conti. Nel finale di gara
i nostri hanno almeno tra buone opportunità con Barraco, due volte e Loconsolo, ma tirano da
posizione impossibile e l’occasione sfuma: gli ospiti se ne vanno ottenendo il massimo, ai nostri
rimane il rimpianto di non essere riusciti a piazzare il colpo del k.o.
ALLIEVI PROVINCIALI B
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
CIMIANO
0-4
Marcatori Città di Opera
Formazione
A disposizione
Sostituzioni
01-MERLI
12-
18’
PARESCHI
> DI GAETANO
<
02-AGNELLO
13-CLERICI
65’
BLUNDO
> ROGORA
<
03-FANELLI
14-BLUNDO
68’
AQUILINO
> VINCIGUERRA
<
04-CASALI
15-SANTORO
70’
CLERICI
> VINCIGUERRA
<
05-BELLANI
16-AQUILINO
06-DI GAETANO
17-RANELLUCCI
07-SPANU
18-
08-VINCIGUERRA
09-FERRARESI
10-MANCA
11-ROGORA
Allenatore
RAGUSA
Ammoniti
CASALI, BELLANI
Espulsi
Bellani ultimo ad alzare bandiera bianca contro il forte Cimiano
OPERA. E’ evidente che loro sono davvero molto forti, tuttavia i nostri hanno affrontato la partita
con concentrazione e già abbiamo fatto un passo avanti rispetto alla domenica prima. Abbiamo
difeso molto, ma anche abbastanza ordinati, lasciano poche giocate importanti agli ospiti, che si
sono fatti pericolosi inizialmente solo in occasione di un rinvio sbagliato da fondo campo. Poi però
abbiamo perso Di Gaetano a causa di una distorsione alla caviglia, che lo ha costretto a lasciare il
campo; prima che potessimo operare il cambio, il Cimiano è riuscito a trovare il gol del vantaggio,
con un pizzico di fortuna oltretutto; sulla respinta di Merli si lanciano Fanelli e l’avversario e dal
contrasto la palla schizza in rete. Il guaio è che subito dopo gli ospiti trovano il raddoppio con una
pronta girata di prima intenzione. Non siamo fortunati, esce un minuto Bellani, forse il migliore dei
nostri, senz’altro l’ultimo ad arrendersi, e, ancora una volta in dieci, subiamo il terzo gol. Non è
facile reagire, alcuni lo fanno con orgoglio, altri appaiono un po’ troppo rassegnati; nel finale del
tempo arriva anche la quarta rete che chiude i conti. Pazienza, il secondo tempo potrebbe essere
l’occasione per provare comunque a giocare la palla, ma ci complichiamo la vita dopo pochi istanti,
con una clamorosa topica in difesa, della serie la passo a te che la ripassi a me e invece la prende il
centravanti che trafigge Merli per la quinta volta. Diventa sempre più dura, ma alcuni lottano fino
alla fine: Manca prova in ogni modo a giocare qualche pallone per i compagni; Ferraresi sembra
inesauribile, Agnello e Rogora si battono con grinta; Casali non è da meno; insomma tutto si può
dire ma non che non si lotti. Abbiamo anche l’occasione per segnare il gol della bandiera, ma la
fuga di Spanu viene rallentata da un difensore che quasi gli strappa la maglietta, particolare che
sfugge al direttore di gara: peccato ! E peccato anche che nel finale i nostri mollino, rendendo molto
più amaro il risultato finale; amen, indietro non si può tornare e allora dobbiamo guardare avanti,
parlarci tra di noi e insieme raccogliere le idee e ricominciare da capo: perciò giù tutti la testa e
torniamo a lavorare come sempre, con la voglia di imparare in allenamento quello che poi bisogna
mettere in pratica la domenica. Solo così si può ripartire e alla fine, con il lavoro, arrivano anche i
risultati.
GIOVANISSIMI REGIONALI FEMMINILE
CITTA’ DI OPERA
TABIAGO
Primo Tempo
0-0
Marcatori Città di Opera
NANO, DEGLI ESPOSTI, MAZZA
Formazione
A disposizione
Sostituzioni
01-OLIVIERI
12-
38’
NANO
>
STEFANONI
<
02-RADICE
13-SFRAGA
63’
SFRAGA
>
LA VIGNA
<
03-DEGLI ESPOSTI
14-NANO
04-FASANI
15-
05-CLERICI
16-
06-SARACA
17-
07-STEFANONI
18-
08-RUTA
09-SCIAMANNA
10-MAZZA
11-LA VIGNA
Allenatore
CARMINATI
Ammoniti
Espulsi
Entra Nano e Opera piega la resistenza del Tabiago
OPERA. Un grande equilibrio caratterizza il primo tempo: la squadra ospita opera una coriacea
difesa a uomo, pressando ogni nostra giocatrice fin dal primo minuto: dopo la prima fuga, Mazza
viene in pratica affidata ad una tipetta che la francobolla per settanta minuti. Il primo tempo vede
un’occasione per parte: prima una loro ripartenza porta l’avversario a tu per tu con il portiere, senza
però inquadrare lo specchio della porta; sul rovesciamento di fronte La Vigna serve Sciamanna, che
tocca per Ruta che gira a sua volta per Stefanoni che conclude l’azione con un pronto tiro parato
però del portiere. Loro cercano di sfondare a inizio secondo temo, ma Radice non si fa sorprendere
e sfrutta la sua altezza per vincere il duello con l’avversaria; poi è Saraca a salire in cattedra,
recuperando non so quanti palloni e dando inizio alla manovra gialloblu. Degli Esposti prima ci
prova direttamente su calcio d’angolo, poi serve Mazza, che fugge via e impegna il portiere.
L’ultimo pericolo portato dalle avversarie trova l’opposizione di Clerici, che con un intervento
gladiatorio mette fine all’azione. Entra Nano e fin dall’inizio appare scatenata: per due volte fugge
sulla sinistra e va al tiro, con Sciamanna e Mazza pronte a intervenire in mezzo all’area di rigore.
Ruta pennella un lungo lancio per LaVigna, che difende palla sulla linea di fondo e tocca dietro per
Nano, tiro a giro fuori di pochissimo. Ormai gli ospiti traballano e Opera ha una marcia in più: la
carica la guida Fasani, che prima vince due contrasti in successione, poi serve in profondità Nano,
che parte ancora una volta più veloce del vento e anticipa il portiere con un tocco che la scavalca e
si infila in rete. Il gol galvanizza le nostre giocatrici che sulle ali dell’entusiasmo costruiscono
l’azione più bella della giornata: ancora una volta la palla arriva sui piedi di Nano, che va al tiro e
centra in pieno la traversa; la difesa libera come può, ma da dietro arriva il ciclone Degli Esposti, il
cui gran tiro in corsa coglie il palo interno e si insacca. Ormai è festa grande e c’è gloria anche per
Sfraga, al suo esordio in campionato; vince un tackle, l’azione riparte e questa volto il lancio è per
Mazza, che prende il tempo alla sua avversaria a sua volta trafigge il portiere ospite. E’ finita e
allora tutte a festeggiare con le compagne che dalla tribuna le hanno sostenute a gran voce.
GIOVANISSIMI PROVINCIALI
CITTA’ DI OPERA
VIGEJUNIOR
Primo Tempo
2-0
Marcatori Città di Opera
VIGNOTTO, GALLINARDI, BATTAGLIA, BATTAGLIA, VERDEFIORE
Formazione
A disposizione
Sostituzioni
01-ABBATE
12-GARBELLI
43’
VERDEFIORE
>
FERRARIO
<
02-DEL GAUDIO
13-BATTAGLIA
43’
CULCASI
>
LEONARDIS
<
03-ABATE
14-CULCASI
47’
BATTAGLIA
>
VIGNOTTO
<
04-FERRARIO
15-VERDEFIORE
50’
COLOSETTI
>
GALLINARDI
<
05-COLONNA
16-COLOSETTI
56’
GARBELLI
>
ABBATE
<
06-SPIZZI
17-
07-GALLINARDI
18-
08-LEONARDIS
09-VIGNOTTO
10-LASERRA
11-LAMARUCCIOLA
Allenatore
BATTAGLIA & COLONNA
Ammoniti
Espulsi
Opera attenta ai particolari e per il Vigejunior è la fine
OPERA. Fin dal primo minuto Opera prende in mano le redini dell’incontro, fa girare bene la palla,
allarga il gioco sulle fasce e spesso e volentieri va al cross: dopo un paio di tentativi infruttuosi,
Lamarucciola recupera un bel pallone sulla sinistra e, con la sensibilità di Giotto, pennella un cross
al bacio per Vignotto che di testa anticipa il portiere e insacca. La reazione del Vige si riassume in
un bel tiro da fuori che Abbate controlla con disinvoltura; per il resto non si passa: Colonna è … una
colonna, Spizzi non sbaglia mai il tempo, Abate spesso e volentieri scende sulla fascia; il compito
più difficile spetta a Del Gaudio, che se la cava alla grande contro il veloce esterno in maglia blu.
Laserra gioca molto di prima e permette ai compagni do sveltire la manovra e, proprio da un giro
palla rapido da sinistra a destra, la sfera finisce a Gallinardi, che si accentra e fa partire un gran
sinistro che non lascia scampo al pur bravo portiere ospite. Intanto Lupo Loenardis ancora una volta
si dimostra efficace grazie ai continui recuperi di palloni in mezzo al campo. Non cambia la musica
nel secondo tempo, anche se il mister non si fa pregare quanto a sostituzioni: Culcasi è bravo a
controllare un non facile pallone e a farlo pervenire a Colosetti, che subito rientra e porge palla a
Battaglia, il quale, non nuovo a queste giocate di esperienza, calcia volutamente sulla rotula
dell’avversario per far assumere al pallone una traiettoria che si rivela imprendibile per il portiere
ospite. Subito dopo, anche per dimostrare che non gli servono gli aiuti degli stinchi avversari, si
coordina da diversi metri fuori area, manda il pallone ad infilarsi sotto la traversa, lasciando di sasso
il portiere. I nostri sono ora in fiducia totale, mentre gli avversari vanno sfaldandosi e sono costretti
a commettere qualche fallo, dovuto più all’affanno che alla cattiveria. Tuttavia noi ne guadagniamo
una punizione, che viene calciata magistralmente da Verdefiore, una fiondata vista soltanto ai tempi
di Davide contro il gigantesco Golia. Il risultato è ormai acquisito e i nostri possono fare accademia
per i minuti restanti, costruendo ancora un paio di occasioni per arrotondare il risultato. Sul Vige
cala una nebbia fitta, mentre i nostri riescono a fare breccia anche tra le nuvole che se ne vanno
lentamente facendo apparire, se pur fioco, il sole.
ESORDIENTI A 2004
ATLETIC ROZZANO
CITTA’ DI OPERA
Parziali
0-4; 0-0; 0-6
Marcatori Città di Opera
CONTI, BESCAPE’, MICHIANTE’, BESCAPE’, MANCA, SALA MONASTERIO,
PEZZI, BORSOTTI, CHERSONI, CONTI
Formazione
A disposizione
01-BRANCATO
12-ODDO
02-CAPONE
13-CHERSONI
03-RAGUSA
14-SALA MONASTERIO
04-PEZZI
15-BORSOTTI
05-BOTTINI
16-MANCA
06-IAMUNDO
17-
07-DATI
18-
08-RIMI
09-MICHIANTE
10-CONTI
11-BESCAPE’
Allenatore
WOLL & MONDO & GIACIO
Ammoniti
Espulsi
Opera si divora l’Athletic Rozzano a suon di gol
FIZZONASCO. I padroni di casa non sono uno squadrone e i nostri impiegano pochi minuti a
prendere in mano la partita e a chiudere gli avversari nella loro metacampo: uno scatenato Terry
suona la carica nel primo tempo e i gialloblù iniziano a creare occasioni da gol, finché non riescono
a passare in vantaggio: è Willy ad andare incontro al passaggio in area di Zizo e ad aprire il piattone
quanto basta per mandare il pallone nell’angolo opposto. Un tocco smarcante di Cice per Zenzy
mette quest’ultimo in condizioni di tirare in porta da buna posizione e cogliere il raddoppio. Opera è
ancora in gol con Raza, che riceve palla in area tutto solo e con facilità la mette alle spalle del
portiere. Prima dello scadere il portiere gioca con sufficienza un pallone sul quale piomba come un
falco polacco Zenzy, che gliela zanza e insacca un’altra volta. Il mister però vuole che la palla giri
di più e i nostri lo prendono molto sul serio, peccato che però non vanno più in area di rigore,
nonostante tre tiri consecutivi di Cice da fuori che non producono l’effetto sperato. Se Kino e Dodo
possono vivere un pomeriggio di relax, Dedè, Boris e Kevin fanno gli straordinari all’esterno, in
quanto difendono e poi partono all’attacco per andare al cross. Sta di fatto che non si segna più e si
va al terzo tempo; visto che tanti hanno la chiacchiera facile, il mister minaccia sfracelli per chi apre
bocca e la squadra finalmente pensa a giocare e non a parlare. Va in gol Mato che scatta sul grande
assist di Dade, in grande spolvero in mezzo al campo, e batte il portiere in uscita; non passano due
minuti che l’assist stavolta è per Chaco, che controlla e con freddezza realizza un altro gol. Opera
insiste, gioca ormai in area di rigore avversaria, e, dopo un batti e ribatti, Zizo trova lo spiraglio
giusto dal limite e spedisce il pallone sotto la traversa. Non è finita, Dade infatti impegna
severamente il portiere, ma Kevin, terzino fluidificante, arriva in corsa e la butta dentro.
Conquistiamo un corner, sul quale Benny di testa svetta e devia in rete; poco dopo Willy realizza un
altro bel gol. Nei minuti finali ci prova anche Bibo dal limite, dopo di che la squadra prova a
mandare in porta Terry, ma il portiere si supera e qualcuno in tribuna tira un sospiro di sollievo;
bravi, finalmente l’atteggiamento (del terso tempo) è quello giusto, ma occhio, adesso si fa sul serio.
ESORDIENTI B 2004 - 2005
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
BARONA
0-0; 0-1; 0-1
Marcatori Città di Opera
Formazione
01-GARITTA
12-
02-
13-MEREU
03
14-LOCATELLI
04-CALANDRINI
15-
05-LOIODICE
16-TROISI
06-SIDOTI
17-
07-
18-DRAGONI
08-LACOVARA
09-FRANCIA
10-GAGLIARDI
11-PELLEGRINO
Allenatore
CATANIA
Ammoniti
Espulsi
Il gol non arriva e Opera perde l’occasione
OPERA. Non sono niente male gli avversari, che appaiono anche più dotati fisicamente, ma con questo i
nostri comunque se la giocano fino al fischio finale: la fregatura è anche il fatto di dover giocare di
domenica, sono chiusi i negozi ma anche la porta avversaria, sebbene i nostri si impegnino a cercare uno
spiraglio da cui far passare la palla. Garitta tra i pali è sempre in posizione, pronto a scattare come una
molla ogni qual volta il centravanti della Barona prova la conclusione a rete. Non che sia una cosa facile
per il bomber ospite, in quanto dietro fa la guardia il nostro Calandrini, che ha tanta di quella esperienza,
che potrebbe scrivere un libro di istruzioni anche per Bonucci e Chiellini. In cabina di regia anche oggi
si posiziona Loiodice, sempre pronto a dare l’imbeccata giusta ai compagni con passaggi millimetrici
che permettono loro di rendersi pericolosi. Sidoti in compenso fa buona guardia su un tipo che cerca di
disorientarlo con una serie di finte tipicamente olandesi; ma il nostri arcigno giocatore è dotato di
bussola incorporata e non perde tempo a ritrovare la posizione. Lacovara è in continua percussione sui
fianchi dell’avversario, che vacilla non poco: l’esterno della Barona alla fine estrare una forbice per
cercare di dare un taglio alle discese del nostro, che però non se ne cura e gli va via una volta di più.
Francia scatta tra due avversari che provano a stringerlo in una morsa, senza che riescano però neppure a
rallentarlo, al punto che un terzo difensore si ripara le orecchie temendo la rottura del muro del suono.
Gagliardi stoppa una palla persino con il polpaccio, per poi girarsi repentinamente e partire velocissimo
palla al piede verso la porta avversaria, senza temere l’intervento di alcuno, La giocato più spettacolare
però è di Pellegrino, il quale, una volta controllato il pallone, lo muove così rapidamente da far girare la
testa all’avversario, per poi dribblarlo e calciare a giro sul secondo palo. Mereu stupisce tutti in un ruolo
per lui inedito, che affronta con le certezze di un veterano e subito ottiene la fiducia dei compagni.
Locatelli ancora una volta accelera sulla sinistra, mette la freccia, ne supera almeno tre e poi serve un
pallone da 32 carati al compagno d’attacco. Troisi non ha problemi a farsi valere anche nel gioco aereo,
al punto da costringere il suo avversario diretto a far uscire il carrello per tentare un atterraggio di
fortuna. L’ultima nota è per Dragoni: il nostro gigante buono, respinge un tiro da distanza ravvicinata
senza fare un piega e poi prova a sorprendere il portiere con un tiro da lontano che esce di poco a lato.
PULCINI A 2006 GIALLA
RED DEVILS
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
1-3; 0-3 0-5
Marcatori Città di Opera
APOSTOLO, MAGGI, GAGLIARDI, UVO, CECCHI, CECCHI, UVO, CECCHI,
UVO, BARBUSCA, UVO
Formazione
01-ODDO
12-DI GIOVINE
02-IZZO
13-
03-NOSELLI
14-
04-MAGGI
15-
05-GAGLIARDI
16-
06-APOSTOLO
17-
07-UVO
18-
08-GRECO
09-CECCHI
10-BARBUSCA
11Allenatore
RUOTOLO & MAGGI
Ammoniti
Espulsi
Uvo cala il poker e Opera spazza via i Red Devils
OPERA. A Corsico si ricorderanno per anni il giorno in cui i Pirati di Opera sono venuti qui e hanno
costretto i Diavoli Rossi a fuggire con la coda tra le gambe. Subito Apostolo mette le cose in chiaro
e offre un saggio della sua capacità di dribbling, saltando tre avversari, sedendo il portiere e
depositando la palla in rete. Quando poi i padroni di casa osano pareggiare momentaneamente i
conti, Maggi ristabilisce subito le distanze con uno splendido pallonetto che quasi fa spezzare in due
il collo di quel poveraccio di portiere che rotea il capo a seguire la imprendibile traiettoria. A questo
punto Izzo si piazza lì davanti e diventa insormontabile come la Muraglia Cinese, e persino dalla
Luna riescono ad applaudirlo, mentre gli avversari gli sbattono contro e rimbalzano a dieci metri di
distanza. Ne approfittano Oddo e Di Giovine, che si siedono sulla linea di porta, distendono un
subbuteo e iniziano a giocare tra di loro, tirando in porta come matti, almeno possono anche loro
essere impegnati da qualche tiro pericoloso. Gagliardi a questo punto approfitta di una disattenzione
collettiva degli avversari e li stende a sua volta con uno di quei tiri che non si riescono neppure a
filmare: la palla è così veloce che il cameraman non riesce a starle dietro e ci vogliono decine di
replay per trovare l’immagine migliore. Qualcuno intanto sussurra che i padroni di casa hanno in
mano un tris molto pericoloso: ma non c’è alcun problema, perché nelle nostre fila gioca anche
Uvo, che cala un poker travolgente, oltre a colpire un palo clamoroso che tuttora trema; il portiere si
rassegna al gol ogni volta che lui tira e per i locali è davvero finita. Come se non bastasse anche il
Vice tira una bomba tanto potente che, quando coglie la traversa, rimbalza così forte da colpire
anche la nostra e poi di nuovo la loro, in una specie di ping pong senza fine. Il bomber Cecchi come
sempre è in agguato in area di rigore e ancora una volta fa valere la sua legge, mettendo a segno una
tripletta che la dice lunga sul suo stato di forma; non contento serve una palla d’ora a Barbusca, il
quale non solo la controlla con la sicurezza di un esploratore, ma la indirizza con tanta precisione da
rendere inutile il triplo salto mortale con cui il portiere tenta una impossibile deviazione.
PULCINI A 2006 BIANCA
CITTA’ DI OPERA
SPORTING LEB
Primo Tempo
1-3; 0-3; 1-1
Marcatori Città di Opera
RIMI, MANNORI
Formazione
A disposizione
01-CIPOLLA
12-
02-GREGORACE
13-
03-VOLPINI
14-
04-MANNORI
15-
05-MONOPOLI
16-
06-RIMI
17-
07-DOMENICHINI
18-
08091011Allenatore
FAGNANI
Ammoniti
Espulsi
Risultato bugiardo: neppure Pinocchio le raccontava così grosse
OPERA. Almeno a Pinocchio si allungava il naso, quando raccontava le bugie, invece questo non è
accaduto ieri ai giocatori dello Sporting: soprattutto negli ultimi due tempi i nostri hanno attaccato a
tutta birra, ma la sorte non li ha premiati, anche gli ospiti quasi per casa sono persino riusciti a
segnarci un paio di gol di troppo. Eppure non è stato affatto semplice per i nostri avversari uscire
indenni dal nostro campo: infatti è stato per lungo tempo un assedio gialloblu, quale non si vedeva
dai tempi di Fort Alamo. Quelli forse sperano di sorprenderci con dei tiri fa fuori, ma non sanno che
tra i pali il nostro Cipolla è pronto a respingere anche eventuali fucilate provenienti dall’altro
continente e in effetti non è un caso se spesso i giocatori ospiti li vediamo con le mani nei capelli,
disperati per i suoi interventi. Gregorace da secoli ormai è capace di giocate sensazionali: infatti sta
per uscire un libro fotografico con le immagini delle sue azioni più famose colte durante alcune
delle sue migliori performance. Volpini difende palla con determinazione e i difensori ospiti non
sanno più come fermarlo: prima ci provano con le cattive, marcandolo in tre tutti insieme, poi ci
provano con l’inganno, disegnando la parola “STOP” sul terreno, sperando che si fermi; ma il
nostro è un giocatore esperto e il loro tentativo cade nel vuoto. Mannori realizza il gol della
speranza gialloblu, con una rasoiata, che di fatto livella l’erba del campo e fa secco il portiere, che
nell’occasione perde i baffi e la pazienza: non sopporta infatti di essere stato buggerato in modo
tanto eclatante. Monopoli non smette mai di lottare e l’avversario se lo trova sempre addosso: dopo
il settantanovesimo pallone che il nostro gli ha sottratto, corre in lacrime dal mister annunciando il
suo ritiro dal calcio giocato. Rimi è il primo a perforare il portiere ospite e lo fa in un modo quasi
beffardo: quello infatti si aspetta un bolide e invece lui lo irride con un pallonetto che lo scavalca
per poi depositarsi lieve nella porta avversaria. Prova ad andare in gol anche Domenichini e
lascerebbe il segno anche lui se l’altro mister non fosse così scorretto da piegare in due i pali della
porta dello Sporting, di fatto riducendo lo spazio possibile a sei centimetri quadrati, ma siamo sicuri
che pagherà con una squalifica.
PULCINI B 2007
ASSAGO
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
0-0; 2-2; 0-0;
Marcatori Città di Opera
BITTO, DIOMEDE
Formazione
A disposizione
01-CAPELLLI
12-
02-VECCHIARELLI
13-
03-POLICASTRESE
14-
04-ALLIGRI
15-
05-BITTO
16-
06-LAMURA
17-
07-CIMINAGHI
18-
08-MOSCHETTA
09-FLORESTA
10-DIOMEDE
11Allenatore
LEVA
Ammoniti
Espulsi
Bitto e Diomede in gol e Opera sfiora il colpaccio ad Assago
ASSAGO. Giochiamo in trasferta contro una delle squadre più titolate del girone, ma la cosa non fa
impressione ai nostri, che, disposti bene in campo, ribattono colpo su colpo; l’inizio è favorevole ai
padroni di casa, che partono forte, ma un super Capelli para di tutto e di più: sono almeno tre gli
interventi degni di nota, ai quali va aggiunto un miracolo vero e proprio, per il quale si pensa di
proporlo per una canonizzazione immediata. Policastrese si prende cura del giocatore più pericoloso
e lo ferma con uno stratagemma: infatti costruisce un cavallino di creta e riesce persino a farlo
nitrire, col risultato che l’avversario ne rimanete disorientato e lui gli porta via regolarmente la
palla. Vecchiarelli con una finta fa sfilare la palla sotto la gamba in modo che passi tra quelle del
suo marcatore e guizza via rapidissimo, sorprendendolo al punto da farlo girare su se stesso come
una trottola, per poi crollare a terra di schianto. Alligri prova il tiro da tutte le posizioni, in
un’occasione addirittura da due diverse: può sembrare assurdo ma in realtà è tanto veloce da
ricevere subito una chiamata per fare da controfigura a Flash. Bitto gasa di brutto i nostri quando li
porta in vantaggio con una castagna di stagione: il suo tiro potente e preciso, passa tra due difensori
e si insacca là dove il portiere non può arrivare nemmeno staccandosi le braccia e lanciandole
disperatamente in cerca di una respinta impossibile. Lamura e Ciminaghi cercano spesso lo scambio
e il tentativo migliore li porta a sfiorare un gol da cineteca: il primo anticipa tutti con uno scatto
rapido che impietrisce i difensori, l’altro disorienta il portiere con una finta irripetibile; se non fosse
per un gommino presente sul sintetico la palla sarebbe senza dubbio finita in rete. Moschetta si
rivela decisivo nel momento cruciale, con una parata che entrerà nella storia: pare addirittura che
alcuni giornalisti presenti all’evento intendano girare un documentario da mandare in onda su Sky.
Floresta non si lascia portare via la palla nemmeno quando il mister di casa cerca di corromperlo
promettendo un gelato al cioccolato: ma il nostro si lascia ingolosire solo dal desiderio di segnare
qualche gol al loro portiere. Diomede spegne le speranze assaghesi con una prodezza che merita di
essere esaltata da qualche poeta: il suo controllo di palla è impeccabile, il suo dribbling implacabile
e il tiro irresistibile a al loro portiere non rimane altro che raccattare il pallone dentro la porta.
PRIMI CALCI 2008 BLU
ROMANO BANCO
Primo Tempo
CITTA’ DI OPERA
0-1; 5-0; 1-4
Marcatori Città di Opera
Formazione
A disposizione
01-LOMUSCIO
12-
02-PREATONI
13-
03-ELLI
14-
04-LO BELLO
15-
05-CAPOLUPO
16-
06-TOBIA
17-
07-MARTINELLI
18-
08-PASSEGGIO
091011Allenatore
CRISTIANI & RADAELLI
Ammoniti
Espulsi
Sotto il diluvio Opera detta legge a Buccinasco
BUCCINASCO. Costretti al cambio di campo, i nostri baldi giocatori non si lasciano impressionare dal
diluvio universale e, saliti sull’arca gialloblu, affrontano senza alcun timore l’uragano del Romano
Banco. Gli avversari provano in tutti i modi ad insidiare la porta operese, ma Andrea non ha
neppure bisogno del salvagente per rimanere a galla quanto basta per respingere un numero
impressionante di palloni calciati da avversari giganteschi. Gabriele li affronta con il tridente di
Nettuno puntato verso gli avversari: in questo modo ogni pallone lo infilza e lo sottrae alle forze del
Romano Banco, poi lo stacca e, dopo un palleggio da vero funambolo, lancia a quasi trentasei metri
di distanza. E’ qui che interviene Mattia P., che fa valere la sua saggezza tattica per impostare il
gioco gialloblu: dai suoi piedi infatti partono suggerimenti importanti, che fanno alternare gli
scrosci di pioggia a quelli degli applausi degli spettatori. Luca anche oggi dimostra di saper vedere
il gioco e serve i compagni persino con due colpi di tacco consecutivi, aprendo nuovi sentieri che i
nostri percorrono a velocità supersonica per raccogliere l’invito del compagno. Matteo combatte in
ogni parte del campo e vince settecento contrasti circa: gli avversari a un certo punto rinunciano
anche ad attaccare, perché si rendono conto che qualsiasi tentativo di superarlo non può avere
successo. Giacomo ha il merito di confermare il suo momento positivo come bomber della squadra:
anche oggi la porta avversaria si gonfia quando, dopo un dribbling secco, il nostro attaccante va al
tiro scatenando un destro al fulmicotone che paralizza il portiere di casa. Mattia C. si impegna a
fondo in un’azione ai fianchi dell’avversario, il suo è un martellamento continuo fatto di finte e
controfinte che mandano fuori giro i difensori e lo portano regolarmente a mettere in mezzo palloni
pericolosi che tagliano in due la difesa avversaria. Giovanni non ha nemmeno bisogno di ripassare il
manuale del bravo centrocampista: ormai ha imparato la lezione a memoria e regolarmente i suoi
lanci spiovono regolarmente due passi avanti ai compagni, che così non devono perdere tempo per
far correre il pallone in avanti.
PRIMI CALCI 2009 GIALLA
CITTA’ DI OPERA
ZIBIDO, FROG, PIOLTELLO
Primo Tempo
1-1; 1-4; 2-0
Marcatori Città di Opera
DATTOLA, ROBERTUCCI, ROBERTUCCI, DATTOLA, FERRARO
Formazione
A disposizione
01-MAGNONI
12-
02-BERSANETTI
13-
03-DATTOLA
14-
04-ROBERTUCCI
15-
05-ZAVATTARELLI
16-
06-COVUCCI
17-
07-DI SCOLA
18-
08-FERRARO
09-DE BIASI
1011Allenatore
GRECO & LUCA
Ammoniti
Espulsi
Le Rane della Frog saltellano, i Leoni con un balzo se le mangiano
MILANO. Alla fine è un quadrangolare e allora i Leoni sono ancora più contenti, perché si sono più
avversari da … mangiare, prima si tutti quelli della Frog, che imparano a non avvisarci per tempo.
Fede ha indossato un nuovo costume per potersi tuffare in maniera più aerodinamica e arrivare a
catturare anche i palloni più birichini, che schizzano sul sintetico bagnato cercando invano di
sorprenderlo. Leo, sempre con il sorriso sulle labbra, costruisce davanti all’area di rigore una specie
di castello con tanto di ponte levatoio che lui difende da solo, come il famoso Orazio Coclite contro
i nemici di Roma. Giorgio a volte va così veloce che la palla non gli sta dietro, ma non c’è problema
tanto ha il tempo di fermarsi ad aspettarla, visto che gli avversari sono ancora così lontani, poi si
gira e mette a segno un paio di golletti. Anche Gabriele ha la doppietta carica e impallina il portiere
con due belle girate angolate che non gli lasciano scampo, poi corre ad esultare sotto tutte e quattro
le curve dello stadio, tanti sono i fans che lo hanno seguiti fin qui. Filo affronta gli avversari con le
braccia abbassate lungo i fianchi, imitando il famoso Cassius Clay: questo fatto impressiona non
poco quelli che gli si parano davanti, che alzano i tacchi e se la filano zitti zitti. Manuel si fa
scorpacciate di difensori saltandoli l’uno dopo l’altro, non nel senso che li scavalca con dei balzi
potenti, ma per il fatto di dribblarli con una velocità tale da rendere impossibile una loro reazione.
Christian opera in area di rigore, non perché sia un chirurgo specializzato in interventi nei confronti
degli avversaria, ma per il fatto di presidiarla con tanta di quella sicurezza, da indurre gli attaccanti
di casa a rinunciare ad ogni tentativo di conclusione. Lorenzo, dopo una settimana in versione pirata
con tanto di benda sull’occhio e pappagallino sulla spalla, ritorna nelle vesti usali di Leone ruggente
e ancora una volta azzanna il pallone per poi scagliarlo alle spalle del portiere. Nicolò fa sentire la
sua voce già in settimana durante gli allenamenti e l’eco, arrivata al giovedì in zona Frog, ha fatto sì
di creare tanta di quella preoccupazione tra le file degli avversari, che alcuni si sono dati persino
malati per il timore di doverlo affrontare. Insomma anche oggi è stata una gran festa per i nostri
Leoni, che non hanno avuto difficoltà a far valere la loro grinta nota ormai a livello europeo, di fatto
costringendo gli avversari sempre sulla difensiva.
PRIMI CALCI 2009 BLU
VALENTINO MAZZOLA
CITTA’ DI OPERA
Primo Tempo
4-0; 8-3
Marcatori Città di Opera
CATALDO, DIEGO, SPESSI
Formazione
A disposizione
01-MASUELLI
12-
02-DIEGO
13-
03-DESTA
14-
04-CATALDO
15-
05-FORTUNA
16-
06-SPESSI
17-
07-
18-
08091011Allenatore
GRECO & GUIDOTTI
Ammoniti
Espulsi
Attentato contro Nahom: Opera bloccata dal diluvio
PIEVE EMANUELE. C’era un solo modo per fermare i Leoncini e non si può certo dire che sia stata
un’azione di fair-play; infatti, quando i padroni di casa vengono a conoscenza del fatto di dover
giocare contro i nostri pargoletti, il loro mister si veste da sciamano comanche e inizia una danza
della pioggia che non ha precedenti. Si scatena così, proprio nel punto in cui i nostri stanno facendo
riscaldamento, un vero e proprio diluvio di fronte al quale persino Noè avrebbe incontrato qualche
difficoltà. Sta di fatto che il nostro Nahom, una roccia impossibile da scalare, viene colpito da una
goccia di pioggia pesante nove chili che lo costringe ad andare al pronto soccorso: obbligato suo
malgrado a lasciare i compagni, prova comunque a rimanere in contatto telepatico con loro per
gestire le giocate difensive. Allora Ale si prende la squadra sulle spalle, anzi sui guantoni, e si
piazza tra i pali e inizia a respirare sempre più profondamente in modo da gonfiare il suo torace così
da occupare maggiormente lo spazio in porta e in questo modo può respingere molti più tiri,
facendo annegare nella pioggia le speranze avversarie di farci gol. Ma occorre segnare e allora
Giuseppe ricorre a tutta la sua esperienza e generosità, chiama il pressing alto e allo stesso tempo
attacca i tre difensori pievesi, che non capiscono più niente: ne nasce una mischia furiosa con la
palla che entra in rete: è l’inizio della riscossa gialloblu. E infatti ecco salire in cattedra il piccolo
Max, che, vista l’acqua abbondante in campo, con una serie di guizzi degni di un salmone scozzese,
sorprende tutti con la sua rapidità: gli avversari provano a fermarlo in ogni modo, uno addirittura gli
si attacca ai calzoncini, ma il nostro si volta e ruggisce con forza facendogli mollare la presa, in
modo da poter puntare la porte e andare al tiro. Samuel si arrabbia sul serio, prende palla, vince
nove contrasti consecutivi, fa tunnel contemporaneamente a due avversari, poi punta il portiere, lo
siede con una finta di polpaccio e poi depone la palla in rete, esultando sotto la tribuna salutato
dall’applauso di tutti. Gabriele prima colpisce un palo e lo spezza in due, costringendo gli
organizzatori a sostituirlo, poi sfonda la rete con una legnata dal limite dell’area: la palla provoca un
buco, finisce contro la rete di recinzione e distrugge anche quella, e per poco non ribalta un tir che
stava passando da quelle parti.