Bene il capitale, Unicredit fa +3%

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Venerdì 11 Novembre 2016
MERCATI
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LA BORSA PREMIA IL TREND POSITIVO DI RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE DELLA BANCA
Bene il capitale, Unicredit fa +3%
Cet1 al 10,82% con le cessioni delle quote di Pekao e Fineco
che hanno contribuito per 20 pb. Mustier: serve un discreto
buffer sopra il minimo. In 9 mesi utili per 1,76 mld (+14,7%)
di Stefania Peveraro
H
a chiuso a 2,294 euro con
un balzo del 2,87%, ma
era arrivato a guadagnare
oltre il 5%, ieri il titolo
Unicredit a Piazza Affari, dopo
la pubblicazione dei risultati
trimestrali che hanno confermato il trend positivo del rafforzamento patrimoniale, con il
Common Equity Tier 1 ratio che
è migliorato al 10,82%, contro
le aspettative degli analisti che
si fermavano al 10,7%, mentre
il Cet1 a fine giugno era del
10,33%. Il tutto anche grazie
all’impatto positivo delle cessioni delle quote di Banca Pekao e di Fineco Bank (20 punti
base di miglioramento del Cet1
nel trimestre). E ovviamente su
questo fronte non è finita qui,
visto che in prospettiva ci saranno altre cessioni che andranno a
impattare positivamente sul Cet:
da un lato la vendita di un’altra
quota di Pekao e dall’altro, soprattutto, la vendita di Pioneer,
con le offerte sul tavolo che si
dice siano nell’ordine dei 3,43,5 miliardi di euro. In gara ci
sono Poste Italiane (in cordata
con Cdp e Anima Holding),
Amundi, Macquarie, Ameriprise Financial (che controlla
Threadneedle Asset Management) e Aberdeen Asset Management. Un’indicazione sul
destino dell’asset manager è
attesa in occasione del piano
industriale del gruppo bancario
Bper oltre 100 milioni di profitti
di Manuel Costa
per ha chiuso i nove mesi con un utile netto in salita a 101,2
B
milioni (120,8 milioni se si escludono i contributi ai Fondi
di Risoluzione e di Garanzia dei depositi) e una «solidità patrimoniale ai vertici del sistema bancario italiano e tra le più
elevate in Europa con un Cet1 ratio Phased In pari al 14,47%
(14,13% Fully Phased)», si legge in una nota. Lo stock di
sofferenze lorde è in calo del 2% dalla fine del 2015, grazie in
particolare ad alcune operazioni di cessione per un valore lordo
totale di circa 500 milioni, senza impatti significativi a conto
economico, realizzate nell’ambito di una più ampia strategia di
gestione dei crediti deteriorati. «I risultati dei primi nove mesi
dell’anno», sottolinea l’ad Alessandro Vandelli, «confermano
l’elevata solidità del gruppo e il conseguimento di un soddisfacente livello di redditività». (riproduzione riservata)
il prossimo 13 dicembre,
UNICREDIT
così come a proposito delquotazioni in euro
la quota del 33% di Pekao
2,5
IERI
per la quale Unicredit è in
2,29 €
trattativa con Pzu e il fon2,3
do statale Pfr.
+2,87%
«Stiamo lavorando dura2,1
mente sulla revisione strategica», ha sottolineato il
ceo, Jean-Pierre Mustier,
1,9
durante la conference call
10 ago ’16
10 nov ’16
di commento ai conti. «Ci
sono molte speculazioni su
cosa conterrà il piano ma dovete
aspettare fino al 13 dicembre per mo regolamentare del requisito
avere la versione ufficiale», ha patrimoniale del Cet1.
aggiunto, precisando che verrà Le buone notizie sul fronte pacomunicato anche «quale rite- trimoniale sono arrivate ieri anniamo sia il livello adeguato di che in termini di miglioramento
Cet1 ratio». È comunque chia- della qualità del credito: i crero che Unicredit dovrà avere un diti deteriorati netti sono infatti
«discreto buffer» sopra il mini- scesi nel terzo trimestre a 36,4
Enav continua la crescita,
utile netto a 70,4 milioni
di Andrea Pira
tato sia il traffico di rotta, che grazie
al traino del traffico internazionale ha
onti dei nove mesi in linea con il ottenuto un +2%, sia quello di termitrend di crescita per Enav. Al 30 nale che ha fatto +3,6%.
settembre la società dei controllori La performance ha beneficiato oltre
di volo ha registrato un utile netto che di «un’attenta gestione» anche deldi 70,4 milioni di euro, in crescita la «forte ripresa del traffico aereo nella stagione estiva», ha
del 11,7% rispetto allo
stesso periodo dell’anspiegato l’amministratore delegato, Roberta
no scorso; ricavi per
Neri che segnala inoltre
662,1 milioni (+3,1%)
i risultati positivi delle
e un ebitda a 208 milioni in miglioramenattività non regolate. I
to del 6,5% e con un
ricavi da mercato terzo
sono infatti passati da
margine del 31,4%. A
6,3 a 9 milioni princiPiazza Affari la sociepalmente per le attività
tà ha però sofferto al
pari del comparto deldi consulenze in Arabia
le utility cui è in qualSaudita e Malaysia.
Mentre i ricavi dall’atche modo equiparata
Roberta Neri
e che ha scontato forti
tività di operativa sono
stati di 626,4 milioni.
cali legati all’aumento
del rendimento dei Btp. Il titolo ha La posizione finanziaria è migliorapertanto perso il 3,5% a 3,164 euro. ta di 39,5 milioni portando il saldo a
La crescita dei ricavi è legata a quel- -148,9 milioni, grazie alla maggiore
la del traffico delle unità di servizio, cassa generata. Da segnalare che nel
un parametro su cui si basa la tariffa secondo trimestre la società ha pagato
che tiene assieme il peso e la distanza un dividendo per complessivi 47,3 mipercorsa dagli aeromobili. È aumen- lioni. (riproduzione riservata)
C
Eos conquista il controllo di Poplast
di Stefania Peveraro
meno di sei mesi Eos Investment Management ha raccolto da
Iilninvestitori
istituzionali e high net worth individual 55 milioni per
suo nuovo fondo di private equity che ha target complessivo di
150. In coincidenza con il primo closing, il fondo gestito dalla
società di diritto inglese fondata da Ciro Mongillo ha realizzato
il primo investimento, rilevando l’86,5% di Poplast, società di
Castel San Giovanni (Piacenza) che produce imballaggi flessibili
in particolare per i settori alimentare e biomedicale. L’ad, Carlo
Callegari, e il cfo Pierangelo Fantoni, soci di Poplast, manterranno
le cariche attuali. Fondata nel 1975, Poplast è cresciuta negli anni
recenti a ritmo intenso conquistando una posizione di primo piano
nel mercato di riferimento. Dal 2005, il fatturato è aumentato mediamente di oltre il 14% l’anno fino a raggiungere nel 2015 circa
35 milioni con una marginalità operativa superiore al 14% che ne
ha ulteriormente migliorato la posizione finanziaria. Eos è stata
assistita da Grimaldi Studio Legale, Deloitte Studio Tributario e
Societario e Deloitte Tas. Tauw ha curato la due diligence ambientale e Goetzpartners la business due diligence. I venditori sono stati
assistiti dallo Studio Pedersoli e Associati e da Dla Piper.
Jean-Pierre Mustier
miliardi (-8% anno su anno)
con una copertura del 52,6%,
mentre le sofferenze nette sono
risultate stabili a 19,6 miliardi
con una copertura del 61,9%.
Il tutto con rettifiche su crediti
per un miliardo, sostanzialmente stabili (+0,3%) su base annua
e un costo del rischio che si è
attestato a 83 punti base.
Meno brillanti sono stati invece i risultati in termini di conto
economico. Il gruppo bancario
ha sì chiuso i nove mesi dell’anno con un utile netto di 1,76
miliardi, in crescita del 14,7%
da un anno prima, ma il terzo
trimestre ha deluso, con un risultato netto in calo dell’11,8%
a 447 milioni, sotto le attese del
consenso a 467 milioni, sebbene nel trimestre i ricavi totali
siano saliti del 2,3% a 5,5 miliardi di euro, al di sopra dei 5,3
miliardi previsti dal consenso.
(riproduzione riservata)
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www.milanofinanza.it/unicredit
Gli Usa spingono Autogrill,
l’ebitda margin sale al 9,8%
di Nicola Carosielli
si del 2016 passando da 29,9 a 21,4
milioni, con una flessione del 28,5%,
l gruppo Autogrill ha chiuso i nove per effetto del minore livello di indemesi del 2016 con una crescita dei bitamento e di un minore costo medio
ricavi del 4,3% rispetto allo stesso pe- del debito, passato dal 4,1% del 2015
riodo del 2015, pari a 3,28 miliardi, al 3,9% del 2016. Quanto all’utile
grazie alla performance negli aero- netto, i nove mesi del 2016 si sono
chiusi con il dato pari a
porti nel Nordamerica
e nell’area Internatio97,6 milioni, superiore
rispetto ai 56,2 milional. L’ebitda, a 320,2
ni dello stesso periodo
milioni, è cresciuto
dell’anno precedente,
dell’11,4% con un’incidenza sui ricavi del
per merito del miglio9,8% (ha inciso il miramento della redditività operativa in tutte
glioramento nell’area
le aree di attività. A
Europa), comprendenottobre è stata acquido anche la plusvalenza di 14,9 milioni
sita Stellar Partners,
legata alla cessione
per la gestione di punti vendita retail in Usa
del business nelle staGianmario Tondato
zioni francesi a inizio
e successivamente è
stata finalizzata la cesgiugno. Il risultato è
stato conseguito grazie a una minore sione di Autogrill Nederland BV. Per
incidenza del costo del venduto che l’esercizio 2016 il gruppo guidato da
ha bilanciato gli aumenti del costo del Gianmario Tondato si attende ricavi
lavoro. In crescita anche l’ebit che si compresi tra 4,46 e 4,56 miliardi, un
è attestato a 179,3, migliorando del mol compreso tra i 411 e i 426 milioni
33%. Gli oneri finanziari netti hanno e investimenti intorno al 5% dei ricavi.
registrato un calo nei primi nove me- (riproduzione riservata)
I