Rassegna Stampa 27 Ottobre 2016

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Transcript Rassegna Stampa 27 Ottobre 2016

Cod.: IL.1-Mod.1
Rev. 1
MODULO
Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi
RASSEGNA STAMPA
Ufficio per le Relazioni
con il Pubblico
e Servizio Accoglienza
Data: 24/05/2016
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rassegna stampa
27 Ottobre 2016
IL CITTADINO
•
Interventi al cuore, l’ospedale Maggiore entra nel gotha della
sanità italiana
•
In città arrivano i luminari
•
Lettere & opinioni
Il lavoro degli psicologi non può essere accessorio
IL GIORNO
Responsabile del procedimento:
Referente del procedimento:
Dott. Davide Archi
Maurizio Pancerasa
℡
℡
2145
2975
Cod.: IL.1-Mod.1
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Le metodologie giapponesi vengono applicate da cinque anni: «si lavora in
equipe»
Interventi al cuore, l’ospedale Maggiore entra nel gotha della
sanità italiana
di Cristina Vercellone
La struttura lodigiana di Emodinamica è tra le poche specializzate nelle tecniche
innovative di apertura delle coronarie in caso di occlusione: «Ogni anno facciamo
una cinquantina di operazioni»
L’ospedale di Lodi centro all’avanguardia per gli
interventi
complessi
al
cuore.
L’equipe
dell’Emodinamica di Lodi, infatti, guidata dal
direttore Claudio Panciroli, è tra le poche
specializzate nelle tecniche innovative di apertura
delle coronarie, le cosiddette “Cto”, Chronic total
occlusion (occlusione totale cronica). A occuparsi
di questa metodica è il medico Pietro Mazzarotto,
di formazione piemontese, con un lungo training
nel settore alle spalle. «L’ostruzione completa
delle coronarie causa infarti e angina - spiega -.
Da circa 5 anni abbiamo iniziato a sviluppare
queste moderne tecniche per riaprire le coronarie
che magari sono chiuse da mesi o addirittura da
anni. A Lodi adesso facciamo circa 50 interventi di
questo tipo all’anno, ma il numero è cresciuto ed è
destinato a crescere ancora». I pionieri delle Cto
sono stati i giapponesi nel 2000. Con il tempo si
sono sviluppati materiali altamente innovativi,
sono nate aziende che si sono dedicate alla
produzione dei materiali ed equipe mediche
specializzate. «Fino all’arrivo di queste tecniche
innovative - spiega Mazzarotto - le aperture delle coronarie
completamente chiuse erano affidate solo ai farmaci, oppure alla
cardiochirurgia. Le tecniche di base sono le stesse dell’angioplastica
ordinaria. Passando dal polso, dal linguine o da altri distretti, si
raggiungono le coronarie, con i palloncini si allargano e con gli stent
(retine tubolari) le manteniamo aperte. La particolarità di questa
procedura consiste nel riaprire la coronaria prima di mettere il
palloncino. Il mondo scientifico le definisce tecniche a più alta
complessità. Il centro di Lodi, 5 anni fa, ha iniziato un percorso di
sviluppo in questo settore. L’obiettivo era dotarci dell’esperienza e dei
dispositivi necessari per poter svolgere nel nostro ospedale questo
Responsabile del procedimento:
Referente del procedimento:
Dott. Davide Archi
Maurizio Pancerasa
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tipo di procedure». Si tratta di un percorso complesso e articolato che
richiede la sinergia di molte figure. Mazzarotto ha seguito un lungo e
complicato addestramento con i maggiori esperti nazionali di
cardiologia interventistica. «Per portare avanti questa attività però annota il medico - una persona sola non basta: sono state necessarie
la collaborazione di tutto il team dell’Emodinamica e il grandissimo
supporto del direttore dell’unità Panciroli. Il nostro è un lavoro di
equipe. Sono molto importanti anche il supporto e il percorso di
training del personale infermieristico. Gli infermieri da noi, non
smetterò mai di ringraziarli, hanno seguito con entusiasmo e impegno
la formazione. Questo lavoro poi, è stato inserito in un percorso
strategico dell’ospedale. Realizzare questa attività significa investire
in risorse umane, attrezzature ad alto contenuto tecnologico e in
materiali specifici. Bisogna credere in un tipo di impegno che va a
beneficio dei pazienti con questi problemi. Non smetterò mai di
ringraziare nemmeno la direzione generale e sanitaria e la farmacia
ospedaliera che per anni hanno creduto in quello che facciamo».
Nell’Emodinamica di Lodi, vengono effettuate ogni anno 886
procedure totali, 570 angioplastiche e 50 interventi per occlusione
coronarica complessa. Numeri destinati a crescere.
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Giovedì 10 novembre un convegno di cardiologia
In città arrivano i luminari
di C. V.
“Cto highlights”. Il 10 novembre, nella sala convegni dell’ospedale di
Lodi, si svolgerà la seconda edizione di un convegno ad alta valenza
scientifica dedicato alle moderne tecniche di apertura delle coronarie
completamente chiuse. Un settore dove l’ospedale di Lodi, grazie alla
presenza del medico Pietro Mazzarotto, è stato
pioniere. Al meeting, che si aprirà alle 8.30,
nell’ex sala bar dell’ospedale Maggiore, e che
sarà aperto dal direttore generale dell’Asst
Giuseppe Rossi, saranno presenti i maggiori
esperti nazionali del settore, a partire da quelli
dell’ospedale Maggiore. Gli altri sono in arrivo
dagli ospedali di Torino, Rivoli, Pavia, Milano,
Bergamo, Brescia, San Donato e Lecce. I
“guru”
della
cardiologia
interventistica
condivideranno alcuni casi dal vivo, grazie al
collegamento audio e video con la sala di
Emodinamica dell’ospedale Maggiore. Saranno affrontati i temi clinici
e tecnici più attuali di questo settore. «Il meeting - annota il direttore
dell’emodinamica Claudio Panciroli - è stato patrocinato dalla Gise, la
Società italiana di cardiologia interventistica. Questo ci ha fatto molto
piacere». Il programma del convegno di Lodi, infatti, è tra gli eventi
principali promossi in questi giorni sulla stessa pagina web della
Società italiana.
Quasi
tutti
membri dell’Euro
Cto
club,
l’organizzazione europea degli esperti del settore, saranno presenti al
convegno. «All’evento - annota Mazzarotto - parteciperanno insieme
medici e infermieri: la nostra attività è di squadra. Ci aspettiamo
molto da questo confronto. Un riconoscimento grandissimo è arrivato
anche dalle aziende del settore».
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Lettere & opinioni
Il lavoro degli psicologi non può essere accessorio
Gentile Direttore,sul giornale da lei diretto, negli ultimi giorni, sono
stati pubblicati articoli in cui si rende nota l’offerta di servizi
psicologici offerti in alcuni Dipartimenti della azienda sociosanitaria di
lodi,grazie alla generosità di alcune associazioni di volontariato. Ciò
premesso, veniamo sull’argomento per porre all’attenzione dei lettori
de“II Cittadino”,alcune specificità dl questa tipologia di intervento. Le
Società
Scientifiche
della
Psicologia
italiana
hanno
tutte,
unanimemente sottolineato,in accordo con le evidenze della
letteratura Internazionale che gli interventi dello psicologo di
diagnosi,cura,prevenzione,
e
riabilitazione
nelle
patologie
mediche,oltre
ché
ovviamente,in
quelle
psicologiche
e
psichiatriche,migliorano la risposta alle cure sanitarie, aumentano la
compliance ai protocolli di cura, riducono rimpiego di farmacie i tempi
di ricovero,Inoltre, questi effetti, visti aziendalmente, sono fonte di
risparmio economico. Queste argomentazioni rendono, a nostro
avviso,evidente che il lavoro degli psicologi nel SSN non può essere
qualcosa di complementare, accessorio,presente In virtù di una
generosa volontarietà ma dovrebbe,al contrario,essere qualcosa dl
strutturalmente e stabilmente garantito dal Servizio Sanitario
Nazionale e quindi garantito in ogni struttura ospedaliera e
territoriale. Tale visione organica dei lavoro psicologico consentirebbe
tutti gli Interventi di vera salute mentale,non solo psichiatrica,in ogni
ambito medico specialistico, in ogni fase di età e In ogni fase della
patologia, e soprattutto (e non è cosa da poco), la pertinenza e la
comprovata efficacia delle cure. Le competenze psicologiche, al
giorno
d’oggi,
si
sono
estremamente
sviluppate
e
soprattutto,differenziate, a tutto vantaggio dei pazienti ma proprio
per questa ragione è necessario che le varie operatività degli psicologi
vengano ricollocate in un loro schema di funzionamento
unitario,organico,integrato(oltre che, ovviamente, coerente con gli
obbiettivi della Sanità pubblica) e che tale schema non possa essere
affidato a competenze professionali diverse da quelle della Psicologia
stessa. Poiché siamo mossi a chiederle la pubblicazione di questa
lettera da uno spirito di pubblico servizio, restiamo a disposizione per
ogni ulteriore riflessione dei suoi lettori. Cordiali saluti
Franco Merlini
Segretario Regionale Agg. Fassid Aupi
Responsabile del procedimento:
Referente del procedimento:
Dott. Davide Archi
Maurizio Pancerasa
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