l`intervento tempestivo della Asl scongiura il peggio

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mercoledì 5 ottobre 2016

Funghi velenosi spacciati per edibili: l'intervento tempestivo della Asl scongiura il peggio

L'intervento dell'ispettorato micologico dopo la segnalazione di una cittadina.

Funghi velenosi, pericolosi per la salute, spacciati per buoni. Accade a Martina Franca dove, solo grazie alla segnalazione di una cittadina premurosa, si è scongiurato il peggio. I fatti lunedì mattina presso l'Ispettorato Micologico dove una signora, allertata dalle informazioni apparse sulle testate giornalistiche divulgate con la collaborazione del personale micologo dell'intera Provincia di Taranto, ha portato una cassetta di funghi alla visita micologica dopo averla ricevuta da un conoscente. Nella cassetta erano presenti diverse Russole delica, dei Suillus (genere che se non opportunamente privato della cuticola superiore porta a grave disidratazione per diarrea), alcuni Boletus satanans (funghi tossici che procurano una sindrome gastrointestinale acuta con vomito e diarrea persistente), Omhalotus olearius (sindrome pardinica con grave compromissione delle funzionalità renali), Amanite vaginata (che benchè specie commestibile deve essere ben cotta poichè contine tossine termolabili) e, soprattuto, l'Amanita phalloides variazione alba (Sindrome falloidea con compromissione sicura del fegato). L'intera partita è stata immediatamente ritirata e distrutta.

Se ingeriti, i funghi avrebbero portato difatti i malcapitati ad una sicura e certa necrosi del fegato e perdita della totale funzionalità epatica.

L'Asl invita dunque la cittadinanza a non consumare funghi senza controllo micologico (che può avvenire su tutta la provincia presso i centri di controllo ASL presso i servizi ispettivi di Taranto, Grottaglie, Castellaneta, Martina Franca) ricordando che la visita micologica è gratuita ai raccoglitori muniti di regolare permesso alla raccolta. E' necessario chiedere sempre ed espressamente ai commercianti di esibire il certificato sanitario delle specie in vendita.