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PRIMO PIANO
Venerdì 30 Settembre 2016
13
PERISCOPIO
COMMENTI
Shimon Peres è morto a 93 anni. Un attimo prima di
vedere il ponte sullo Stretto.
Filippo Merli
DI
PAOLO SIEPI
Siamo anticlericali ma cattolici. Leo Longanesi. Il Borghese. 1956.
«O-ne-stà!» Ma ‘ndo sta?
Claudio Cadei
Complimenti per «giallo e il bianco»
Sono un giovane imprenditore che ha fondato la sua società
in Cina e verso questo paese esporto prodotti agroalimentari
europei. Leggo sempre e con piena soddisfazione, ItaliaOggi e
MF. Quindi faccio i miei complimenti più sentiti per «il giallo
e il bianco», come li chiama mio padre che è professore universitario e che, come me, li legge entrambi, tutti i giorni.
Stefano Devecchi Bellini
Chi è più ottimista?
«L’ottimista e il pessimista muoiono allo stesso modo. Ma vivono due vite diverse. Io preferisco essere ottimista». La frase è
di Shimon Peres. Il 29 settembre i due B., Berlusconi e Bersani, hanno compiuto entrambi gli anni. Sarà più ottimista chi
ha vissuto da giaguaro o chi ambiva a smacchiarlo?
Luigi Chiarello
Raggi: dilettante allo sbaraglio
Ma qualcuno si rende conto di quello che sta succedendo
esattamente a Roma? Il sindaco della capitale, l’avvocato
Virginia Raggi, dopo 3 mesi e mezzo dalla sua elezione,
ha deciso di avocare a se la delega di assessore al bilancio,
dopo aver scoperto che non c’è nessun tecnico, ma proprio
nessuno, che voglia prestare la propria faccia a un governo
grillino. Nel fare questa operazione, che ieri ha anche provocato le dimissioni del ragioniere generale del comune, si
è però anche scoperto che in queste settimane un assessore
al bilancio, a Roma, c’era, ed era Raffaele De Dominicis, di
cui solo ieri la Raggi ha firmato l’atto di revoca. Capisco
che l’avvocato-sindaco, nella sua carriera professionale nello
studio Previti, si è occupato solo di diritto civile e di diritto
della proprietà intellettuale, ma il diritto amministrativo è
un’altra cosa. Vive sulla forma, che si fa sostanza, e sulla
legge: se si violano entrambe, in un attimo si finisce davanti
alla magistratura contabile ed amministrativa. Incroci le
dita e speri che De Dominicis non decida di scuoiarle la pelle,
giudiziariamente intendo dire....
Carlo Olivi
Educazione alla libertà
Sono sempre stupito dalla facilità con cui le giovani generazioni, in tutto l’Occidente avanzato ma in particolare nel
nostro cortile italiano, si lasciano da anni indottrinare «contro il liberismo». Colpa, certo, di una propaganda statalista,
dell’ombra lunga antiliberale che si allunga su così tante
redazioni-università-scuole eccetera. Tutto vero. Ma anche
colpa di un mondo liberale che, in primo luogo nella politica,
non si è posto il tema di un’azione di lungo termine sulla
mentalità dei ragazzi. Se si rinuncia ad alzare la bandiera
della libertà, se (sul mercato delle idee, appunto!) si rinuncia
a una competizione difficile e rischiosa, resta solo la bandiera
bianca, mentre avanza la marea montante dell’interventismo statale, della spesa pubblica, del dirigismo.
Daniele Capezzone
Dall’Orto ha scontentato tutti
Posso dire schematicamente la mia sull’ad della Rai?
1. L’Ortolano è il leader con poteri e risorse che nessun suo
predecessore si é mai sognato di avere.
2. Al momento, non ha ottenuto nessun risultato significativo: né nei conti economici né nella qualità dei programmi.
3. Ha assunto molti «esterni», mortificando le eccellenti risorse interne.
4. È inquieto, contraddittorio: anche politicamente. Ha fatto
tutto ciò che garba a Renzi (che lo ha nominato) eppure non
si sa perché ha scontentato il premier fino al punto di rischiare di essere esonerato. Anzaldi, l’uomo del presidente, gli
rema contro ogni giorno, ed è la voce ufficiale del governo.
5. L’Ortolano avrà tuttavia vita lunga, è fortunato, gode dei
problemi del suo sponsor: fino a quando, infatti, Renzi sarà
tormentato da mille casini, non potrà affrontare la figuraccia
di licenziare il manager a cui lui stesso ha consegnato le
redini del Cavallo.
Cesare Lanza
Ergastolo per violenza alla lingua
Tribunale minori di Bologna: «Non risulta documentata l’irreversibile condizione abbandonica del minore». Non c’è un artciolo che prevede ergastolo per la violenza alla lingua italiana?
Ugo Marileni Licata
La principale opera di Sofocle: «Edipo a
Cologno». Castronerie alla maturità 2016.
Tommaso Rodano. Il Fatto.
Io al mio funerale non voglio nessuno, neanche me. Sabina Rodi. Diario.
Sapete come Elizabeth Taylor ha perso dieci
chili in una sola sera? Dopo essersi struccata. Coluche, Elle est courte. Le Cherche
Midi, 2008.
dolo. Questi, a sua volta, era geloso di Adolf,
viziato dalla giovane madre. A questo proposito
il fratellastro ebbe a dire: «Veniva viziato dalla
mattina appena alzato a notte fonda e i fratellastri dovevano sorbirsi interminabili racconti
sulla bravura di Adolf». Sembra tuttavia che
anche Adolf venisse picchiato dal padre e che
una volta questi temette dirittura di averlo
ucciso. Brigate Hamann, Hitler: gli anni
dell’apprendistato. Corbaccio, 1988.
La vera star tv è il canale. Se
la
l sua audience e la sua fama
crescono,
tutte le trasmissioni
c
ne
n profittano e quelle che non
ne
n approfittano, finiscono presto.
Bernard
Pivot, Le mètier de
B
lire. Gallimard, 1990.
Non perdonerò mai a Noè di avere imbarcato anche una coppia di zanzare. Enzo Costa.
L’essere stata confinata in
Gino&Michele, Anche le formiche nel loro
piccolo s’incazzano. Baldini&Castoldi, un campo di concentramento
giapponese, quand’ero bambi1995.
na, durante la Seconda guerra
Berlusconi era preoccupa- mondiale fu un’esperienza trautto, nel 1993, per il Paese e per matica. Ricordo che mi stupivo
i suoi affari. Ma qual era la di essere ogni sera ancora viva. Sentivo le
proporzione? Le sue imprese, offese dei poliziotti e la fame. Mi avvelenai
p
novantanove contro uno. Anzi, mangiando formiche. Ogni tanto sgattaiolavo
n
ccento contro zero. Giuliano Ur- oltre il filo spinato e per nutrirmi raccoglievo
bani, co-fondatore di Forza Italia (Marco le foglie dei bachi da seta. Poi ci fu il drammatico episodio di mio padre che nella più
Bracconi). Il Venerdì.
perfetta tradizione samurai si tagliò un dito
scagliandolo addosso al nemico. Era, il suo,
La perdita più consistente di
un gesto fortemente simbolico. Di riconquista
valore per Berlusconi è stata sudella libertà. Quando si recise il mignolo i pobita, in questi 31 mesi di goverliziotti, per reazione, lo malmenarono e lo getno Renzi, proprio dalla azienda
tarono in una cella. Poi, qualche giorno dopo,
che gli sta più a cuore: Mediaset.
Il giorno dell’insediamento di Renzi il titolo lo liberarono e cominciarono a trattarci con
principale della scuderia Fininvest era quo- più rispetto. Quel gesto, anche se compiuto
tato 4,106 euro per azione. Ora è sceso a 2,758 da un occidentale, aveva la forza del rituale.
euro per azione. La differenza è una perdita di Finì la guerra con la sconfitta del Giappone.
capitalizzazione, e quindi di valore, in borsa Gli americani nel 1945 ci condussero a Tokyo.
appena sotto a 1,6 miliardi di euro. Ferite che Era una città rasa al suolo. Attendemmo sei
Berlusconi si lecca insieme a tutti i numerosi mesi prima di trovare una nave che ci riporazionisti del primo gruppo televisivo privato tasse in Italia. Dacia Maraini (Antonio
italiano. La famiglia che controlla, attraver- Gnoli), la Repubblica.
so Fininvest, il 33,47% di Mediaset ha perso
Al limite di Sèuna don Pasqualino Piga
poco meno di 533 milioni di euro. Una botta
aveva impiantato un mulino a vapore, con anpazzesca. Franco Bechis. Libero.
nesso pastificio, che riempiva di battiti, come
La sinistra è diventata una se fosse un grande cuore, tutta la contrada.
ffrode borghese, completamente Le mole lavoravano giorno e notte, e tra il velo
sseparata dal popolo che dice di finissimo di farina brancolavano le ombre dei
rrappresentare. Tutti i maggiori figli di don Pasqualino, che lavoravano come
eesponenti della sinistra ameri- gli operai, più degli operai, con la dediziocana oggi sono ricchi giornalisti o accademici ne tumultuosa che sempre hanno i signori,
che occupano salotti elitari dove si forgia il quando scoprono il lavoro. Salvatore Satta,
conformismo ideologico. Questi meschini e ar- Il giorno del giudizio. Adelphi, 1979.
roganti dittatori non hanno il minimo rispetto
Roni, giovane israeliano, accompagna sui
per le visioni opposte alla loro. Il loro sentimentalismo li ha portati a credere che devono cugino americano all’aeroporto per la sua parcontrollare e limitare la libertà di parola in de- tenza. Roni domanda: «Che cosa ti è piaciuto
mocrazia per proteggere paternalisticamente di Israele?». Il cugino risponde: «Magnifico!
la classe delle vittime permanenti di razzismo, Una sola cosa mi ha indisposto. Gli israeliani
sessismo, omofobia eccetera. La sinistra ame- non parlano che di soldi, di case, di cibo menricana è un mondo artificiale prodotto dalla tre negli Stati Uniti si parla di musica, lettefantasia, un ghetto dove i liberal si parlano ratura, arte». Roni replica. «Beh, è normale,
solo con altri liberal. Penso che la divisione ognuno parla di ciò che non ha». Marc-Alain
politica fra destra e sinistra sia moribonda e Ouaknin e Dory Rotnemer, La Bible de
vada abbandonata, abbiamo bisogno di cate- l’humour juif. Ramasti, 1995.
gorie più flessibili. Camille Paglia, leader
Un professore di lettere che conoscevo, ripefemminista storica di New York (Mattia
teva spesso, durante il fascismo, che nessuno
Ferraresi). Il Foglio.
pubblicava i suoi romanzi perché non si accoLa società era più ingiusta ma i romanzi dava al regime. Ho atteso, successivamente,
erano più semplici da scrivere quando si pote- invano, di anno in anno che uscisse un suo
vano usare, senza ulteriori precisazioni, termi- saggio. L’altro mese sul Corriere è uscito il suo
ni come «ricco» e «povero». Edoardo Albinati, necrologio. L’unica volta che i giornali hanno parlato di lui non può godersene». Giulio
La scuola cattolica. Rizzoli, 2016.
Andreotti. Il Secolo d’Italia.
I rapporti familiari nella famiglia Hitler eraÈ la sera del martedì grasso. I bambini mano complicati: Adolf era nato dalle terze nozze del padre con Klara Polzl, di 23 anni più scherati girano per le strade di Roma; sono
giovane di lui. Quarto figlio di Klara ma pri- tristissimi, dipinti come bambole, stanchi. È
mo sopravvissuto, Adolf visse in casa con due l’unico segno del carnevale. Gianna Preda,
fratelli di secondo letto del padre, Alois junior, il Borghese. 1959.
nato nel 1882 e Angela, nata nel 1883, e inolL’ambizione è cieca. Non cotre con Johanna Polzl, la sorella della madre,
nosce
principi e non vede ostagobba e probabilmente debole di mente, che
n
coli.
Roberto Gervaso. Mesdava una mano a mandare avanti la casa. La
c
vita familiare non era serena: il padre, collerico,
ssaggero.
maltrattava il figlio maggiore Alois, picchian© Riproduzione riservata