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PRIMO PIANO
Venerdì 21 Ottobre 2016
17
PERISCOPIO
COMMENTI
Primi segnali dalla sonda Schiaparelli: «Vota sì».
Filippo Merli
Washington DìSì.
Claudio Cadei
Silenziato il gesuita islamologo
Ho letto lo straordinario articolo di Gianfranco Morra pubblicato ieri da ItaliaOggi che riporta le documentate e incontrovertibili posizioni sull’islam espresse dall’islamologo
egiziano di nascita (ma che oggi insegna a Beirut) Samir
Khalil Samir, che è gesuita come il Papa anche se sull’islam
(che conosce da vicino se non altro perché ne parla la lingua
e lo ha studiato a fondo) ha idee molto diverse. Mi viene di
ricordare che Khalil, un tempo, veniva ampiamente utilizzato in Italia da Comunione e liberazione che lo mandava
di qui e di là, come se fosse stato una madonna pellegrina.
Adesso invece, quando i leader di Cl (sottolineo, quando) lo
invitano, lo tengono nei sottoscala, lo silenziano.
Mario Delindati
Basta un Masai, altrochè
Sui social impazza la foto
di Repubblica che ritrae il
comitato «Kenya per il si»,
con tanto di guerrieri Masai
in bella mostra, promosso
dall’imprenditore turistico,
Pasquale Tiritò, proprietario
di un resort, a sud di Malindi.
Le ironie si sprecano a mazzi,
ma per Matteo Renzi non c’è notizia. Ha già incassato l’endorsement del più famoso e potente tra i discendenti Masai:
Barack Obama.
Luigi Chiarello
Il Dalai Lama legge ItaliaOggi?
«Il Vaticano, molto probabilmente, è molto preoccupato per
la sorte di alcuni cristiani in Cina. È una preoccupazione
genuina che va rispettata e io non voglio creare nessun problema in quella direzione». Così il Dalai Lama, in occasione
dell’incontro con il cardinale Angelo Scola, risponde ai cronisti che gli domandano circa il fatto (sollevato in esclusiva il
giorno prima da ItaliaOggi) che ancora non è stato ricevuto
in Vaticano da Papa Francesco. (La Stampa).
Serena Prestisimone
Cosa succede all’Agenzia delle entrate
Sono un funzionario dell’amministrazione finanziaria e
leggo ogni giorno ItaliaOggi. Sulle vostre pagine ho letto
la notizia dell’imminente avvicendamento della direttrice
dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi con il capo di
Equitalia Ernesto Maria Ruffini. Confermo. La Orlandi,
però, non verrà promossa, come si legge nell’articolo, a capo
dell’Agenzia delle dogane (come si può chiamare promozione il passaggio dall’Agenzia delle entrate alle dogane?), ma
verrà rimossa da quell’incarico, perchè non è funzionale alle
richieste che le arrivano dalla politica. Come potrebbe la
Orlandi, che si è sempre opposta, da esperta di evasione
fiscale, gestire la nuova versione della voluntary disclosure
che punta a far rientrare in Italia i capitali cash frutto di
evasione e riciclaggio, tenuti nei caveau delle banche svizzere
o di altri paradisi fiscali? Meglio mettere alle Entrate un
altro uomo, Ruffini appunto, che, tra poche settimane, con
l’accorpamento della riscossione con l’accertamento, rimarrà
senza poltrona, e che tutti sanno essere molto più più fedele
al governo. Promoveatur ut amoveatur, dicevano i romani. E
ci beccavano sempre.....
Giovanni Rossi
Dario Fo come Berlusconi
Nei numerosi panegirici che sono stati intessuti da tutti
i media (e, in particolare, quelli televisivi) in memoria di
Dario Fo, recentemente scomparso, ce n’era una particolarmente insistente. Era relativa all’amore della coppia Fo
(Dario e la moglie Franca Rame). Un amore da tutti descritto tenero e assoluto. Meraviglioso e irripetibile. Senonchè
una ventina di anni fa in una trasmissione radiofonica Rai
del primo mattino (verso le 8; lo ricordo bene perché ero in
macchina per andare a lavorare) Franca Rame intervenne,
gridando angosciata, in una conversazione telefonica con
gli ascoltatori per denunciare al pubblico che Fo la cornificava palesemente e ripetutamente con tutte le giovani
attrici che gli piacevano. E che lei non aveva più intenzione
di tollerare un’umiliazione di questo tipo. Si vede che poi
ha cambiato parere. Ma da queste invettive si capisce che
Dario Fo (chi l’avrebbe mai detto?) si comportava con le sue
attrici come Silvio Berlusconi con le sue donne. Con una
differenza però (a beneficio di Berlusconi?) che il cavaliere,
almeno, le pagava profumatamente mentre Dario Fo faceva loro intravvedere intravedere solo la gloria futura nel
mondo dello spettacolo.
Gustavo Eisler von Terranova
DI
PAOLO SIEPI
Cara, di cognome ti chiami Ranocchia? Vieni, che andiamo a fare un girino. Totò, Parli
come badi. Rizzoli, 1994.
a 5,785 euro. La differenza di valore assoluto è
stata una perdita di un miliardo e 219 milioni
di valore. Per il Cavaliere grazie alla piccola
quota i danni in questo caso sono più limitati:
ci ha rimesso solo 37,4 milioni di euro. Franco
Bechis. Libero.
L’ultima speranza della sinistra italiana si
Preferisce sua moglie o l’agricoltura? Vota
chiama Marte, almeno quello è ancora rosso.
in piedi o seduto? Ama più leggere o rileggeJena. La Stampa.
re? Cosa non si chiederebbe pur di distogliere
Ieri, sant’Intrallazzo, era la festa di tutta l’attenzione da come vanno le cose. Massimo
Italia. Amurri&Verde, News. Mondadori, Bucchi, scrittore satirico. ilvenerdì.
1984.
Se un mazzo di fiori può lasciare
r indifferenti e certe volte costiObama si schiera con il sì al
tuire
un problema perché non si
r
t
referendum.
Fossi uno del no
ha
starei
attento ai droni. Antonio
s
h il vaso adatto, un diamante,
anche
di mezzo carato, è sicuSatta.
MF.
S
a
ramente
molto più convincente.
r
Il vestito
tit che
h aveva Michelle Obama nell’in- Natalia Aspesi. ilvenerdì.
contro con Renzi è un abito dell’Atelier Versace,
L’ultima volta che sono stato all’Avis è venufatto apposta per lei. Un vestito del genere è
tra i 20 e i 30 mila. In molti casi, quando que- to fuori che avevo la pressione e il colesterolo
sti abiti li indossano star così, vengono battu- un po’ alto. Ma sono serenissimo. Matteo Salti all’asta per beneficenza. Stava molto bene vini, segretario della Lega a Un giorno da
anche Agnese Renzi con l’abito di Scervino. pecora, Radio Rai1.
Renzi, che indossava un Armani stava molto
Il regista Paolo Virzì spiegò che
bene anche lui. E sono felice che ci fosse Giorgio Armani a Washington a rappresentare la per il film Ovosodo, nel ’97, aveva
moda italiana. Santo Versace a Un giorno scelto come protagonista un ragazzo cresciuto in un quartiere
da pecora. Radio Rai1.
livornese dove «basta un congiuntivo di più e sei bollato come
All’inizio di settembre la camfinocchio». Gian Antonio Stella. Sette.
pagna di Hillary mi ha informato
che i sondaggi non erano poi così
Di solito si pensa che le studentesse siano
buoni come si pensava. Ed è parpiù portate per le discipline umanistiche. Non
tito l’Sos. Mi ha scritto Joe Biden,
è così, come dimostra la loro crescita nelle dicon il suo tono schietto: «Enrico,
ti devo parlare da uomo a uomo». Mi ha scritto scipline scientifiche: fisica, chimica, ingegneria.
Barack: «Enrico, non puoi tirarti indietro». Poi Sono materie in cui il metodo, la costanza, la
Michelle: «Enrico, Hillary ha bisogno di te». Poi razionalità, la serietà di fondo hanno bisogno di
è successo che Hillary è svenuta a New York, essere arricchite dall’intuizione, dall’estro, dal
ma la Campagna non mi ha detto niente. En- talento, dal senso estetico. E anche dalla sensibilità necessaria ad affrontare l’evoluzione che
rico Deaglio. ilvenerdì.
ci porterà al mondo «post-umano»: dominato
Negli anni ’70 si seppe che Fo, dall’intelligenza collettiva del computer e della
alfi
a ere dell’antifascismo, era sta- rete, con possibilità vertiginose di comunicazioto
t un fascista di Salò vero e duro, ne ma anche di manipolazione della vita, della
paracadutista
volontario del verità, del patrimonio genetico, della coscienp
Battaglione
Azzurro di Tradate. za. Insomma, l’informatico e l’ingegnere sono
B
Aveva
18 anni. Fo si era sempre mestieri troppo delicati per essere lasciati solo
A
guardato dal dirlo e quando un giornale parlò agli uomini. Aldo Cazzullo, Le donne eredidel suo passato, anziché giustificarsi, per esem- teranno la Terra. Mondadori, 2016
pio con la giovane età, querelò con iattanza.
L’altra sera ho visto Report in tele. InchieNel corso del processo, vennero a testimoniare
ex partigiani e la verità venne a galla intera. sta sul biologico. Tutto come previsto: false
Dario si arrampicò sugli specchi dicendo che sì, certificazioni, conflitti d’interesse, fidanzasi era arruolato, ma come infiltrato, doppiogio- menti tra controllore e controllato… E allochista per conto della Resistenza e menate così. ra? Si sono accorti adesso? Ma sono anni che
Il giudice invece sentenziò: «È certo che Dario a Bruxelles risulta che ho un fondo agricolo
Fo ha vestito la divisa di paracadutista repub- di 1.500 pertiche (barbabietole). Non è vero,
blichino… anche se ha cercato di edulcorare… sono tutto il giorno al bar a vantarmi P S:
sostenendo di avere fatto il doppio gioco. Non è Anche perché un uomo innamorato non può
certo che abbia partecipato a rastrellamenti… lavorare, in quanto pensa fisso al suo amore.
ma la sua milizia in un battaglione che ne ha P P S: Amore, nell’ultima lettera ti avevo deteffettuati lo rende… moralmente corresponsa- to che lavoro presso una ditta di informatica.
Non è vero. Ho un negozio di uniformi mibile». Giancarlo Perna. Il Foglio.
litari che però adesso è chiuso. Ciao, grazie,
Il rigore di Bruxelles sulla finanza pubblica un bacio. Tuo Maurizio. Maurizio Milani,
è giusto. A essere sbagliata è la burocrazia che scrittore satirico. Il Foglio.
pervade l’economia, soffocandola. Stefano PaLa radio, quella volta, diceva che in Ungherisi. La Stampa.
ria era scoppiata la rivoluzione. Avevo chieGrossi guai economici per Berlusconi sono sto: «Mamma, cos’è la rivoluzione?». Mi avevenuti, oltre che da Mediaset, anche da Banca va risposto la zia: «Una gran brutta bestia,
Mediolanum, il gruppo bancario-assicurativo poveretti!». La nonna aveva sghignazzato:
fondato insieme a Ennio Doris di cui la Finin- «Vogliono la libertà, non sono mai contenti
vest controlla ancora il 30,04% del capitale so- i comunisti!». Marco Sant’Agata, Papà non
ciale. Il giorno d’inizio di Renzi come capo del era comunista. Guanda, 1996.
governo, il titolo B. Mediolanum era quotato
Salendo le scale di Palazzo Vidoni, incroa 6,74 euro per azione. Dopo 31 mesi è sceso
a 5,82 euro. La perdita di capitalizzazione as- ciò parecchie persone sussiegose, tutte in
soluta è stata di quasi 680 milioni di euro. La divisa fascista, con nastrini al petto e stelquota evaporata dal portafoglio della famiglia lette sulle spalline. Si muovevano svelte e
Berlusconi ammonta a 204,2 milioni di euro. salutavano romanamente, di scatto. Luigi
Un bel salasso ha subito anche Mediobanca, Preti, Giovinezza giovinezza. Mondadori, 1974.
anche se qui la famiglia Berlusconi ha una
d
quota ridotta del capitale: il 3,07% attraverso
I prepotenti mi piacciono
Fininvest (2,04%) e indirettamente attraverso
più degli smidollati. Roberto
il gruppo Mediolanum (3,44%). Il primo giorno
p
Gervaso. Il Messaggero.
di Renzi la più celebre banca di affari italiana,
G
era quotata a 7,185 euro per azione, ed è scesa
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