Referendum, assedio a Renzi

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Transcript Referendum, assedio a Renzi

NA CA CT MI RM LV
LA SVOLTA DI MOSCA
MODA E NON SOLO
LE STORIE
“Sulla Siria
tratteremo con Trump”
Esercizi di stile
La Grande Guerra consigli utili
col tratto di Dylan Dog per il Natale
La Cassazione chiude
la disfida dei Cannubi
Paci e Schianchi A PAGINA 12
Sergey Lavrov
Roberto Fiori A PAGINA 19
Franco Binello A PAGINA 19
DA PAGINA 31 A PAGINA 37
LA STAMPA
LA STAMPA
QUOTIDIANO FONDATO NEL
QUOTIDIANO
NEL 1867
1867
SABATO 3 DICEMBRE 2016 & ANNO 150 N. 335 & 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE ­ D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB ­ TO www.lastampa.it
Gli ultimi comizi. D’Alema e Salvini: «Bisogna vigilare sui voti all’estero». La grande paura dell’Ue: la vittoria del No
Referendum, assedio a Renzi
Il premier: in gioco c’è il nostro futuro. Grillo: Paese spaccato. Berlusconi evoca brogli
SE TORNANO
GUELFI
E GHIBELLINI
MATTIA FELTRI
C
ominciamo subito:
«Ora che siete arrivati
voi siamo in perfetto
equilibrio, due per il Sì e due
per il No». Lui è un caro amico, di destra per storia familiare, passato dal Movimento
sociale a Silvio Berlusconi fino al disperato voto a Roberto
Giachetti al ballottaggio per
Roma («Aho, me so’ buttato a
sinistra!»); lei, la sua compagna, è di sinistra ondeggiante
fra la grande casa madre e le
formazioni più estreme, o più
pure. Non sono mai stati d’accordo su niente, ma ora è tutto un bacetto, un’affinita politica che ha dello struggente,
accomunati da rinnovate convergenze parallele: lui pensa
che la caduta di Matteo Renzi
riporterà in gloria il berlusconismo, lei che la medesima caduta le restituirà una
sinistra pensosa. Noi che li
raggiungiamo siamo elettori
più disillusi, per niente ideologici, però il derby è inevitabile: l’abbrivio era quello, il
resto una conseguenza dall’antipasto all’ammazzacaffè,
e con toni così costruttivi che
in paragone un duello Salvini-De Luca passerebbe per
un seminario a Tubinga.
tiva potente che trainava
l’economia italiana. Pmi,
acronimo di «piccole medie
imprese», e popolo delle partite Iva. Un sommerso che
Giuseppe De Rita definiva
«di imprese e di lavoro».
Renzi sceglie la sua Firenze
per chiudere la campagna per il
Sì al referendum di domani: «Il
risultato è sul filo, ci giochiamo i
prossimi 20 anni». Dal fronte del
No, Berlusconi evoca i brogli sui
voti all’estero e Grillo raduna a
Torino i 5 Stelle per il comizio finale: Paese spaccato, anche una
sconfitta ci darebbe forza. Nell’Austria
bivio d’Europa
CONTINUA A PAGINA 25
Servizi DA PAGINA 2 A PAGINA 7
Alessandro Alviani A PAGINA 8
Il sommerso del Terzo millennio
TEODORO CHIARELLI
Q
uarant’anni fa ci aveva sorpreso e ammaliato con l’immagine
del sommerso. Un Paese
nascosto ma reale, in nero
epperò vitale, una locomo-
n
REPORTAGE
Domani le elezioni
avanti la Destra di Hofer
FORMULA 1. L’ANNUNCIO DEL PILOTA DOPO LA VITTORIA DEL SUO PRIMO TITOLO MONDIALE. E ANCHE BOLT SMETTE
Il sorpasso di Rosberg, ritiro da campione
Quattro pagine speciali
all’interno
Il direttore: “Tutti gli editori
manderanno a Torino i loro autori
e faremo reading
anche nelle piazze
Con Milano ci sarà dialogo”
Emanuela Minucci A PAG. 27
I nostri musei
non sono
fotogenici
I
CONTINUA A PAGINA 25
SRDJAN SUKI/EPA/ANSA
Nico Rosberg e la moglie esultano per la vittoria, domenica scorsa, del titolo mondiale ad Abu Dhabi Mancini e Semeraro ALLE PAG. 44 E 45
L’addio choc e quello show
i due modi di fermarsi
GIULIA ZONCA
MASSIMO GRAMELLINI
u Ogni tanto mi chiedono perché noi del Toro ci sentia-
9 771122 176003
Lagioia: ecco
il nuovo Salone
l sito online Artnet
News ha pubblicato
la classifica dei venticinque musei più instagrammati al mondo.
Non sorprende che primo sia il Louvre, seguito
a ruota dai prevedibili
sospetti, il Metropolitan
e il Moma di New York,
poi il Lacma di Los Angeles, il British Museum
etc. etc.
Granata da legare
61203
Intervista
FRANCESCO BONAMI
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Guida
al voto
CARTELLONE
mo diversi, dove risiede questa presunta unicità. La risposta evidente è: a Superga. Quella segreta: in un gabinetto chiuso a chiave. Ecco la storia. Oggi si celebra la
Natività Granata, avvenuta a Torino il 3 dicembre di 110
anni fa in una birreria di piazza Solferino. A metterci al
mondo fu un burbero e romantico venditore di scarpe
svizzero, Alfredo Dick, che si era appena dimesso da
presidente del primo scudetto juventino in polemica con
gli altri soci favorevoli al professionismo. Il mese successivo si disputò il nonno di tutti i derby e lo vincemmo noi:
due a uno. Un trionfo che Dick non vide, perché durante
l’intervallo la manina di qualche ex socio lo aveva chiuso
dentro i bagni dello stadio. Il brav’uomo passò l’intero
I
nchiodare, rallentare,
non tutti gli uomini abituati alla velocità si fermano allo stesso modo. Niko
Rosberg scende dal suo bo-
lide con il motore ancora acceso. Usain Bolt ha deciso
che almeno il ritiro lo vivrà
al rallentatore.
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Il segreto del Toro
secondo tempo a battere i pugni contro la porta per farsela aprire, ma invano. Non esistevano i telefonini e solo a
vittoria raggiunta gli amici si accorsero della scomparsa
di Dick. Furono attratti da un rumore sordo che arrivava
dai gabinetti. Era il suono delle sue imprecazioni pronunciate in varie lingue: ne conosceva moltissime.
La sorte del Toro era già fissata in quella istantanea. Essere vittima di agguati. Non godersi mai nulla fino in fondo.
Gioire lamentandosi e nel lamento gioire. Assaporare il retrogusto amaro della felicità e quello dolce della sventura,
a cui segue immancabile un riscatto sempre precario. Vivere, insomma. Ciò che il fragile Dick smise volontariamente di fare a 44 anni, lasciandoci in eredità questa creatura bizzarra e amatissima.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Alla scoperta
della Napoli
misteriosa
dove indagano
i “Bastardi”
di De Giovanni
Massimo Vincenzi IN COPERTINA DI TUTTOLIBRI