Bilancia fila dritto sulla sanità

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Latina
Il giornale di
MERCOLEDÌ 28 SETTEMBRE 2016
31
Priverno
IL NODO
In consiglio comunale il sindaco ribadisce la contrarietà agli indirizzi della Regione
Bilancia fila dritto sulla sanità
Opposizione netta alla chiusura del PPI e idee chiare per Madonna delle Grazie
Il Consiglio Comunale di lunedì sera, è stata l’occasione, per il sindaco Anna Maria Bilancia, per tornare a
parlare di sanità, e in particolare dell’allarme scattato
dopo la nota della Regione
Lazio indirizzata alle ASL
per richiedere il piano di disattivazione dei Punti di Primo Intervento. Bilancia, che
ha già richiesto al sindaco
del capoluogo Damiano Coletta,
la
convocazione
dell’assemblea dei sindaci
per lanciare da lì un no convinto, ha spiegato: “Confermo che come amministrazione ribadiamo la nostra
opposizione assoluta alla
chiusura del PPI. A tal proposito invece, vogliamo proporre come migliorarne la
funzionalità ma non si può
pensare di privare i nostri
territori anche dei minimi
servizi rimasti in funzione.
Per ottimizzare le risorse e
farci trovare pronti a sfruttare al meglio anche gli spazi
di Madonna delle Grazie, abbiamo condotto diverse riunioni con i medici di zona e
con il direttore ASL del distretto. La relazione con le
indicazioni raccolte è stata
appena consegnata per diventare oggetto della commissione sanità presieduta
“Non possiamo
privarci anche dei
minimi servizi”
g
Il sindaco Anna Maria Bilancia
dal consigliere Antonio Ines”. Il primo cittadino privernate ha le idee chiare: “Il
piano condiviso tra medici,
pazienti, amministrazione
locale, amministrazioni limitrofe (non possiamo ragionare come paese isolato
ma aprire le logiche ad un discorso di comprensorio) e
associazioni, costituisce il
primo di due obiettivi paralleli perseguiti dall’ammini-
strazione. Il secondo è quello di assicurarci la ripresa dei
lavori sul complesso di Madonna delle Grazie e tempi
certi per il completamento.
A tal proposito, riguardo la
rimozione dei ponteggi, è
stata la ditta cui era stato
sub appaltato il compito di
posizionarli a ritirarli, ma
non significa che il cantiere
è stato abbandonato”. La
chiosa è sulla proposta di A-
genda per Priverno di un
consiglio straordinario in
loco: “Apprezziamo la proposta giunta da Agenda che
non possiamo realizzare in
quanto non consentito da un
regolamento che andremo
presto a modificare. In casi
particolari come questo, un
consiglio sul luogo, allargato ad altre componenti, è l’ideale per sensibilizzare su
tematiche comuni”.
IN CONSIGLIO
Divisi anche su acqua e Regeni
L’assise ha votato compatta solo sulle proposte dell’Anci
Si è parlato di grandi temi
nel consiglio comunale di
Priverno, ma anche tematiche come acqua pubblica
o la campagna per avere
chiarezza sul caso di Giulio Regeni (lo studente italiano ucciso in Egitto a
seguito di torture nel febbraio 2016), non riescono
a mietere l’unanimità
dell’assise che vota compatta (assente il solo Ines)
solo
sulla
proposta
dell’Anci
(Associazione
Nazionale Comuni Italiani) per sensibilizzare l’aggiornamento dei piani comunali di Protezione Civile e gettone di presenza
dei consiglieri devoluto in
beneficenza per le vittime
del terremoto dello scorso
24 agosto cui viene tributato anche un minuto di
silenzio ad inizio consiglio. Dei tre gruppi di minoranza rappresentati in
aula infatti, solo Luisella
Fanelli, per Priverno ci Unisce, vota le proposte a-
vanzate mentre Lista
Macci e Agenda, alternatamente si astengono e si
oppongono. I due punti
sull’acqua, quello sull’adozione della delibera n.
9/2016 del 3 agosto 2016
dell’Ambito Territoriale
Ottimale 4 “Lazio Meridionale - Latina” sulla
“Gestione del servizio idrico integrato” e, in
stretta conseguenza, la
modifica dello Statuto del
Comune di Priverno per
dichiarare l'acqua bene
comune di interesse generale da governare attraverso una gestione pubblicistica e ulteriori deter-
minazioni in materia di
gestione delle acque e del
servizio idrico integrato
(attraverso l’introduzione
di un comma 7 all’articolo
67) vedono il primo l’astensione di Agenda per
Priverno e il secondo l’opposizione della Lista Macci, contraria a scegliere un
via gestionale senza conoscere le evoluzioni legali
della vicenda (la proposta
passa ugualmente nonostante richieda una maggioranza di 2/3 trattandosi di modifica statutaria).
Anche l’adesione, alla
Campagna promossa da
Amnesty International e il
quotidiano
Repubblica
“Verità per Giulio Regeni”, non trova tutti concordi con Agenda che si
oppone al metodo di portare battaglie di opinione
in consiglio mentre la Lista Macci obietta la mancanza di omogeneità nel
caso di altre tematiche come la questione Marò.
DEGRADO
Giro di vite contro
le deiezioni canine
Definendo le deiezioni canine, imbrattamento di
strade e piazze, il Comune
di Priverno ha voluto dare
un giro di vite per la riduzione del fenomeno mediante un’ordinanza di divieto. Nel testo non mancano i passaggi interessanti
che notano come il proprietario di un cane è sempre
responsabile del benessere,
del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia
civilmente
che penalmente, dei
danni o lesioni a persone, animali e cose
provocati
dall’animale stesso. Chiunque accetti di detenere un
cane non di sua proprietà
ne assume la responsabilità
per il relativo periodo. Il
suolo pubblico o di pubblico accesso(strade, marciapiedi, portici, piazze, zone
verdi, zone attrezzate per
bambini, ecc.), a causa
dell’incuria dei proprietari/conduttori di cani, viene
frequentemente insudiciato dagli escrementi degli animali, con conseguenti rischi per la salute dei cittadini, con particolare riferimento alle fasce più esposte, quali bambini, ipove-
denti e anziani, nonché
grave pregiudizio al pubblico decoro. La mancata rimozione delle deiezioni solide animali sul suolo pubblico, in particolare sui
marciapiedi destinati alla
circolazione pedonale, nelle aiuole e nei luoghi destinati alla ricreazione e allo
svago, oltre a costituire atto
di inciviltà, può comportare
rischi per la salute della popolazione. L’ordinanza stabilisce
l’obbligo
di raccolta
con idonei
involucri o
sacchetti
chiusi
a
provata
tenuta
all’acqua,
negli appositi cestini stradali –se presentiper la raccolta dei rifiuti.
Allo stesso modo è fatto obbligo, dopo aver dato cibo
agli animali in luogo pubblico, di rimuovere resti e
involucri adoperati e. E’ fatto divieto, dove c’è apposita
segnaletica di introdurre
cani, nei giardini pubblici
dove ci sono aree attrezzate
al gioco compresa quella
nel Parco di San Martino
dove il cane si può introdurre nelle altre zone al guinzaglio. Per i trasgressori sono previste sanzioni tra i 25
e i 50 euro.