Dove sono i milioni di oneri ottenuti con il Piano

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LA STAMPA
MERCOLEDÌ 9 MARZO 2016
Savona .53
.
SAVONA. NEL MIRINO LE OPERE PUBBLICHE REALIZZATE CON LE OPERAZIONI ORSERO E CRESCENT
“Dove sono i milioni di oneri
ottenuti con il Piano Bofill?”
I consiglieri Aschiero e Pongiglione chiedono spiegazioni a Di Tullio
CRISTINA BENENATI
SAVONA
«Dove sono finiti o come sono
stati spesi i 15 milioni di euro
ottenuti dal Comune per consentire le mega operazioni
residenziali della Darsena?».
Un tema complesso, quello
lanciato attraverso un ordine
del giorno dai consiglieri
Giampiero Aschiero (Api) e
Daniela Pongiglione (Noi per
Savona-Verdi), a cui domani
sarà tenuto a rispondere il vicesindaco Livio Di Tullio.
Non tanto per il conto sulle
cifre del Progetto Bofill, che
comprendeva, fra le altre
opere, Torre Orsero e Crescent, quanto per la lunga vicenda e le modifiche legate
alle due operazioni che hanno
cambiato la Darsena.
La richiesta di chiarimento parte da alcune considerazioni, tuttavia. Che nel quinto
programma pluriennale di
attuazione 2003-2007 questa
cifra è stata notevolmente ridimensionata (si chiede appunto quali siano stati effettivamente versati) e la situazione dei parcheggi che sulla
carta si sarebbero dovuti realizzare per la città.
Non è la prima volta che gli
oneri dell’operazione Bofill
arrivano in Consiglio. Già nel
2002 il consigliere di minoranza Cuneo aveva sollevato
il tema, perchè i conti «non
tornavano». Durante i dibattiti della campagna elettorale
il sindaco Ruggeri aveva infatti dichiarato che i privati
avrebbero realizzato opere
per 30 miliardi di vecchie lire,
ma la giunta aveva successivamente portato in Consiglio
un Piano pluriennale da 6 milioni di euro di oneri. Cuneo
aveva chiesto delucidazioni
proprio su questi 17 milioni
«mancanti» e la risposta non
si era fatta attendere. Gli oneri dovuti per legge grazie al
moderno quartiere Bofill erano circa 2,3 milioni mentre gli
oneri realizzati ammontava-
Il posteggio ai piedi della fortezza del Priamar
LA REPLICA DELL’AZIENDA: QUALCUNO LO HA MODIFICATO
Ordine Ata: “Pulite bene
il park del Priamar
è dove sosta il sindaco”
Il complesso Orsero della Darsena torna nel mirino della minoranza in Consiglio comunale
Noi per Savona
Il movimento festeggia i 15 anni
e apre una sede in via Maciocio
1 Il movimento politico «Noi per Savona» venerdì
alle 17 festeggerà 15 anni di attività con l’inaugurazione di una nuova sede, in via Maciocio 9. I locali, un tempo occupati da un negozio di computer, sono stati
messi a disposizione da uno degli attivisti della lista civica, che in questi anni si è battuta su tanti temi delicati
della città. La festa per i 15 anni sarà anche l’occasione
per fare il punto sulle posizioni del movimento, in vista
del rinnovo della giunta. «Le istanze dei cittadini sono
state spesso disattese, in questi decenni. La prima, il
lavoro: chi ha governato questo territorio non sembra
aver saputo o voluto sfruttare le potenzialità di una
città che, pur subendo gli effetti della chiusura di molte industrie, ha ancora molto da offrire, se si tutelano e
valorizzano le sue peculiarità tutt’ora esistenti», spiegano gli attivisti del gruppo che supporta la candidatura del consigliere Daniela Pongiglione. E aggiungono: «Troppe disattenzioni, come nel caso del deposito
di bitume in porto, troppo silenzio, come nel caso della centrale a carbone, troppo cemento, come si vede
dalle selvagge costruzioni nella Darsena».
[C.BEN.]
no a 4, 5 milioni: opere esterne
vincolate ad uso pubblico, oltre
ad un parcheggio interrato per
110 autovetture, sempre ad uso
pubblico. Proprio sul tema
parcheggio emerge un grosso
punto interrogativo, relativo
agli 80 posteggi dietro il Crescent che Orsa 2000 entro il
2017 dovrà restituire al Comune ma che a oggi sono usati dall’Autorità portuale in base ad
un accordo stipulato proprio
fra l’azienda che ha costruito il
mega palazzo di piazza Rossa e
l’Authority. Nel 2007 Orsa
2000 aveva realizzato la nuova
strada tra corso Mazzini e
piazza Rebagliati, primo passo
importante verso la nuova viabilità portuale.
Domani in Consiglio si parlerà anche di altri temi caldi,
come la tassa sui rifiuti, e il
porto della Margonara, progetto riabilitato dal Consiglio di
Stato su cui il Comune non si è
espresso ritenendo incompleta
la documentazione fornita dall’imprenditore Gambardella.
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La storia
MASSIMO PICONE
ALBISSOLA MARINA
Albissola ora rilancia
sul presepe degli abissi
Sul fondale la Natività in ceramica
A
ffondato circa tre anni
fa, il progetto del «Presepe degli Abissi» è ora
ritornato in superficie. L’idea
fu proposta allora da Alessandro Milanesi, ex dipendente
della Fac di Albisola Superiore. Se l’idea fu ignorata dall’amministrazione del sindaco
Franco Orsi, oggi il programma è riemerso e accolto con
entusiasmo dalla giunta di Albissola Marina, con il sostegno del «Consorzio Obiettivo
Spiagge» di Savona e benedetto anche dalla Regione per volontà di Angelo Vaccarezza,
capogruppo di Forza Italia e
l’assessore Marco Scajola. Nicoletta Negro, vicesindaco di
Albissola, spiega: «Il progetto
di inserire sui fondali marini
opere d'arte di ceramica è una
bellissima intuizione, che già
anni fa aveva avuto grande riscontro. La connotazione è
La conferenza di presentazione del progetto
salda: unire la cultura ceramica
delle Albisole per il rilancio del
turismo sportivo e culturale.
L'idea parte dal concetto che il
mare è fonte inesauribile di opportunità e ci rende indiscussa
attrattiva turistica». L'installazione iniziale riguarderebbe la
Natività: Maria, Giuseppe, il
Bambin Gesù, bue e asinello. Altre sculture potranno essere aggiunte in seguito. Le statue sa-
rebbero realizzate da artisti locali su stampi di gesso ad altezza naturale di 170-180 centimetri. Le figure, composte in tutte
le parti e decorate, sarebbero
montate su struttura metallica
fissata a un piedistallo di cemento o su palo di acciaio per
l’ancoraggio sul fondale marino,
senza impiego di materiali nocivi. Il costo totale è di 48 mila euro. Per realizzare le opere di ceramica di statue macachi a
grandezza naturale la spesa sarebbe di 15 mila euro, 13 mila per
la posa, 5 mila per progettazione, 3 mila per dispositivi di sicurezza e segnalazione e 12 mila
euro per la promozione del presepe subacqueo da collocare a 5
metri di profondità, arricchito
di flora e fauna per renderlo più
attrattivo, non lontano dalla riva di una delle Albisole, escluso
lo specchio acqueo dinanzi alla
foce del torrente Sansobbia.
«Massima attenzione: è il
parcheggio dove sosta il
Sindaco». Sono poche, ma
significative le parole pubblicate, in grassetto, all’interno di un ordine di servizio, con tanto di data, che i
capi zona di Ata hanno preparato per i dipendenti.
Normali indicazioni affinché, i lavoratori della municipalizzata, svolgano al meglio i propri compiti. Stona,
però, nel lungo elenco di
prestazioni, alla voce parcheggio del Priamàr, la specificazione, che invita a dedicare un occhio di riguardo
al sito dove è solito passare
il primo cittadino.
Le parole non lasciano
spazio agli equivoci: «Buttate un occhio anche al piano di sopra, soprattutto
per quanto riguarda eventuale presenza di cose macroscopiche. Massima Attenzione: è il Parcheggio
dove sosta il Sindaco».
Il documento è un normale ordine di servizio che riporta, in alto a sinistra, il codice del capoturno, mentre
sulla destra si fa riferimento
all’area della città interessata dalla scheda, la zona 28.
Quello che si deduce, però, è
che, in città, ci siano siti di
serie A e altri di serie B. Aree,
come riportato nell’ordine di
servizio, che meritano maggiori o minori attenzioni.
Da parte sua, Ata ha precisato che «le funzioni responsabili di aziendali – scrivono
la presidente Sara Vaggi e il
direttore Luca Pesce- non
hanno mai dato indicazioni in
tal senso e tali previsioni sarebbero in contrasto con la
politica aziendale. Trattandosi di schede cartacee, che
vengono elaborate dall’ufficio
gestione servizi e messe a disposizione del personale operante al servizio di spazzamento, le stesse possono essere state oggetto di un intervento successivo, teso a screditare l’operato di Ata e di chi
vi lavora». Vaggi e Pesce precisano che è stata attivata
un’indagine interna per fare
chiarezza sull’accaduto.
Il sindaco Berruti sulla vicenda ha replicato: «Privilegi? Veramente ho sempre
rotto le scatole ad Ata, quando c’erano dei disservizi. Se
la cosa non fosse grave, mi
farebbe quasi sorridere,
senza contare che sono poco
aggiornati: ho cambiato residenza e, di conseguenza,
anche abitudini».
[S.C.]
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AMBULANZE
24h
SERVIZI
UTILI
GUARDIA MEDICA (tutta la provincia)
Notturna (dalle 20 alle 8), (prefest. e fest.
dalle 8 del sabato alle 8 del lunedì):
tel. numero verde 122344535113
FARMACIE DI TURNO
SAVONA. Sono di turno dalle 8 alle 21:
Delle Erbe, via San Michele, tel. 824919
Fascie, via Boselli, tel. 850555 (7,30-22)
Della Ferrera, corso Italia, tel. 827202
(7,30-22). Saettone, via Paleocapa, tel.
813724 (per il notturno Saettone, v. Paleocapa 147, tel. 813724 dalle 21 alle 8).
Sono inoltre reperibili:
VALBORMIDA
CAIRO: Rodino, via Portici, tel. 500500.
CENGIO: Santa Caterina, via Padre Garello, tel. 554045.
MURIALDO: Meinero, via Borgata Piano,
tel. 53506.
VADESE
VADO: Scarsi, via Gramsci, tel. 880184.
QUILIANO: Bermano, via Diaz (Valleggia), tel. 880209,
SPOTORNO: Citriniti, piazza Colombo,
tel. 745342 (per il notturno Monte Ursino
di Noli, tel. 748936).
FINALESE
PIETRA LIGURE: Finadri, via Montaldo. tel. 628035.
FINALE LIGURE: Della Marina, via Ghiglieri, tel. 692670.
LOANO: Nuova,via Doria 34 telefono
675737; San Giovanni, via Garibaldi,
tel. 677171 (anche per il servizio notturno, nel comprensorio da Borghetto a
Varigotti).
ALBENGANESE
CERIALE: Nan, via Libertà, tel. 990032.
ALBENGA: S. Michele, via Medaglie
d’oro 42, tel. 543994 (anche servizio notturno). CASANOVA: Magliocco, via Roma,tel. 74381.
ALASSINO
ALASSIO: S. Ambrogio, piazza Airaldi
Durante tel. 645164; (in appoggio Nazionale, tel. 640606 e Inglese, tel. 640128)
ANDORA: Val Merula, via Molineri, tel.
80565.
ALBISSOLE-VARAZZE
ALBISOLA Sup.: Albitre, via Saettone, tel.
489242. VARAZZE: San Nazario, piazza
XXIV Maggio, tel. 934662.