L`ex governatore Burlando adesso attacca Granero

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SV
R
50 .Savona
LA STAMPA
.SABATO 11 FEBBRAIO 2017
Savona: prima notizia positiva per i contribuenti
Giunta, non solo aumenti
sconto sulla tassa rifiuti
Per le famiglie un risparmio del 4,6% e per i negozianti del 12%
ELENA ROMANATO
SAVONA
Dopo tanti tagli ai servizi e
aumenti delle tariffe in soli
sette mesi di insediamento,
la giunta riduce la Tari per
il 2017. Un’inversione di tendenza dovuta alla riorganizzazione dei servizi di
spazzamento, pulizia strade, raccolta rifiuti e della
gestione di Ata.
La delibera è passata nella
giunta di ieri e prevede una
riduzione media della Tari
del 4,6% per le famiglie e di
circa il 12% per le attività
produttive. Quest’anno il Comune prevede di incassare
con la Tari 12 milioni 869 mila
euro circa (7 milioni 979 circa per le utenze domestiche e
4 milioni 890 mila per le attività produttive) contro i 13
milioni 827 mila euro dello
scorso anno. Il risparmio
complessivo per le tasche dei
savonesi è di 956 mila euro
circa. Una piccola boccata
d’ossigeno per i conti delle famiglie e di commercio, servizi e turismo. Se una famiglia
di due persone che vive in un
appartamento di 100 metri
quadrati lo scorso anno spen-
UTENZE DOMESTICHE
Utenze
domestiche
Tarife TARI anno 2017
Quota fissa Quota variabile
(€/mq/anno) (€/anno)
Componenti nucleo familiare
1
1,13
82,53
2
1,33
152,77
3
1,48
179,99
4
1,61
228,28
5
1,73
264,28
6 e oltre
1,83
308,18
deva 302 euro, quest’anno
spenderà circa il 4,6% in meno
(intorno ai 13 euro di risparmio). Un single che vive in un
monolocale di 50 metri quadri
che lo scorso anno ha pagato
147 euro vedrà la sua spesa ridursi di circa 6,5 euro.
Stessa cosa per le attività
produttive. I negozi che pagano la tariffa più alta, i frutta e
verdura, pescherie, fori e piante e pizza al taglio, spenderanno 36,4 euro al metro quadrato
invece dei 41,54 del 2016. Se lo
scorso anno i banchi del mercato di generi alimentari pagavano 30,21 euro al metro quadrato (tariffa unitaria), quest’anno ne pagheranno 26,46.
Ristoranti, pizzerie, osterie
pub, mense birrerie bar e pasticcerie pagheranno 20 euro
al metro quadrato. Anche le
attività artigiane usufruiranno
di una Tari meno cara; falegnami, idraulici, fabbri, elettricisti, calzolai, sartorie, tappezzieri e imbianchini non pagheranno più 5,39 euro al me-
tro quadrato ma 4,72 euro.
La Tari è la tassa che deve
coprire il costo del servizio di
raccolta e smaltimento dei rifiuti e la riduzione per quest’anno è stata resa possibile
grazie ad una serie di economie fatte dal Comune sul servizio. Intorno ai 400 mila euro
sono stati risparmiati con la
riorganizzazione del servizio
di pulizia e lavaggio strade che
viene fatto con mezzi meccanici invece che manualmente;
300 mila con la riorganizzazione del servizio di raccolta e
trasporto e altri 300 mila risparmiati con la riorganizzazione nella gestione di Ata.
«Venendo incontro ai cittadini con la riduzione della tariffa – spiega l’assessore al Bilancio Silvano Montaldo – la
giunta chiede aiuto ai savonesi
perché affinino la loro sensibilità in materia ambientale, ricordando che una giusta differenziata permetterà di ridurre
ulteriormente la tassa sui rifiuti». Infatti sulla riduzione
dei costi per la raccolta e smaltimento dei rifiuti incide quello
della raccolta differenziata,
giunta solo intorno al 45%.
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La consegna dei soldi alle due gemelline malate
In memoria del collega Fabio Tocco
Gli operai della Bitron
devolvono mille euro
alle gemelline malate
Un assegno di mille euro per
contribuire all’acquisto di
due nuove carrozzine per le
due gemelline di sei anni affette da SMA 2 (l’atrofia muscolare spinale). La donazione arriva dai dipendenti della
Bitron nell’ambito dell’iniziativa benefica «Un pensiero da
Fabio», dedicato alla memoria di Fabio Tocco, il loro collega scomparso prematuramente a 39 anni, nel 2014, per
un malore cardiaco improvviso. Giovedì la delegazione del
Circolo Ricreativo dell’azienda savonese, composta da
Laura Sinopoli, dalla madre
di Fabio, la signora Maria Te-
resa Achilli, e dal responsabile
delle iniziative Bitron Giorgio
Bonorino, ha fatto visita alle
due bimbe e alla loro mamma
per consegnare la cifra raccolta. “Siamo soddisfatti di poter
essere d’aiuto a queste stupende bambine. Siamo sicuri che il
nostro Fabio sarebbe orgoglioso di quello che stiamo facendo,
come lo è la sua mamma. Abbiamo consegnato uno striscione con raffigurato un buono
simbolico di 1000 baci, firmato
da tutti i soci, con la consapevolezza che di baci le gemelline
ne riceveranno sempre molti di
più» racconta Bonorino. [O.STE.]
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Archiviazione Tirreno Power
Savona
Savona
L’ex governatore Burlando
adesso attacca Granero
“Interrogatori aggressivi”
Disse di chattare
con Elena Ceste
condannato
Dipendenti Ata
col doppio lavoro
Esposto di M5S
ancora: «Abbiamo chiesto all’Asl e all’Arpal di fare tutto
ciò che si doveva fare per controllare le emissioni e l’inquinamento. Nessuno è riuscito
a dimostrare il contrario,
perché non è vero, e nessuno
ha dichiarato il contrario, anche durante interrogatori
che sono stati aggressivi. Le
accuse contro di me dei vecchi pubblici ministeri di Savona sono state smontate una
a una: ed è raro che siano gli
stessi pm a non aver riscontrato alcune elemento per
mandarci a processo».
Frecciate alle quali Granero
risponde senza arretrare. «Il
decreto d’archiviazione è
scritto con grande equilibrio e
profondità e mette in evidenza
l’aderenza ai fatti dell’indagine
– spiega l’ex capo della Procura di Savona -. Interrogatori
aggressivi? Erano audizioni,
perché le persone ascoltate
non erano indagate in quel momento. Sono state messe a verbale, ci sono le videoregistrazioni e si possono vedere: a futura memoria è tutto lì».
Per Granero l’archiviazione non sembra cancellare
eventuali responsabilità. «Il
decreto dimostra con efficacia la lacerazione presente
tra la realtà storica, e il giudizio etico che si dà di quella
realtà, e la tecnicalità delle
norme giuridiche. Sulla Pubblica amministrazione le
norme sono pensate per rendere il più difficile possibile il
perseguimento di certi reati
come l’abuso d’ufficio».
Nel 2014 si era presentato in
una caserma dei carabinieri,
durante i mesi nei quali si
cercava Elena Ceste, sostenendo di avere intrattenuto
conversazioni tramite chat
con la mamma di Costigliole
e mostrando ai militari dell’Arma anche una «stampata» che riproduceva il testo
dei messaggi, nei quali si faceva cenno alla vita coniugale della donna. Ma era tutto
falso. Gli investigatori del
pm Laura Deodato con accurate verifiche informatiche
scoprirono che tra Elena e
l’uomo, Vito Ruggiero, 39
anni, residente a Savona,
non vi erano mai stati contatti. Ieri Ruggiero è stato
condannato a 10 mesi dal
giudice Martinetto per false
dichiarazioni alla polizia giudiziaria. La procura aveva
chiesto 6 mesi ma il giudice
ha deciso di essere più severo. L’imputato non si è mai
presentato alle udienze ed
era difeso da un legale nominato d’ufficio. Non è mai stato chiarito quale motivo che
aveva spinto Ruggiero, incensurato e all’epoca impiegato nel settore dell’edilizia,
a invischiarsi nel caso. I carabinieri hanno accertato
che non ha mai conosciuto
Elena Ceste, i suoi familiari e
il marito Michele Buoninconti, poi condannato in primo grado a 30 anni per omicidio. Tra le ipotesi, quella
che Ruggiero intendesse lucrare sulla vicenda partecipando a pagamento a programmi tv in quanto «amico
di Elena Ceste».
[MA. C.]
fidamento a terzi di alcune linee o di farla in misura ridotta.
Il nostro obiettivo è garantire
liquidità all’azienda e mantenere l’occupazione, anzi prevedendo 21 assunzioni. Siamo
aperti ad altre proposte ma dai
sindacati, a parte dei no, non
abbiamo avuto nessuna proposta scritta». Dura la replica dei
sindacati che hanno confermato lo sciopero di lunedì. «Non
spetta alle organizzazioni sindacali dire che cosa tagliare–
replica Mauro Ciravegna della
Rsu di Filt Cgil -. Chiediamo invece garanzie a livello politico
e che si discuta nel merito. La
Provincia ci spieghi se è disposta a confrontarsi sul piano industriale che senso abbia parlarne nel consiglio provinciale
in programma fa un mese
mentre verrà sottoposto all’assemblea dei soci entro i 10
giorni. I tempi non coincidono
e questo indica la mancanza di
volontà di ascoltarci».
[E. R.]
Mentre il Movimento Cinque
Stelle ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica rispetto alla cooperativa sociale, al cui vertice ci sono due dipendenti dell’azienda pubblica Ata, la N&D di
Vado Ligure si difende. Lo fa
con una comunicazione ufficiale, diffusa ieri, in serata,
dove si precisa la compatibilità dei ruoli del presidente
Stefano Sicco, e del suo vice,
Sergio Scarrone, presso la
N&D, entrambi dipendenti di
Ata, con ruoli di rilievo nella
partecipata del Comune.
In particolare, i due precisano che «l’attività di Sicco e
Scarrone, presso la coop, è di
carattere prettamente amministrativo, non contemplando stipendi, contributi o
compensi. L’impegno dei due
soci è concentrato essenzialmente al sabato e alla domenica o in altri giorni, ovviamente al di fuori degli orari
di lavoro in Ata. La coop sociale non svolge alcuna attività concorrenziale con Ata».
Un’azione, quindi, compatibile con il ruolo ricoperto nella
partecipata, la multiservizi
del Comune di Savona. Precisazioni che arrivano in contemporanea all’esposto n cui
i pentastellati chiedono alla
Procura di verificare la sussistenza, o meno, di incompatibilità tra i ruoli dei due soggetti. In particolare, nell’esposto si chiedono approfondimenti rispetto all’eventuale violazione dell’articolo
622 del Codice penale, relativo al rischio di diffusione di
informazioni riservate. [S.C.]
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
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MARIO DE FAZIO
SAVONA
Neanche quando finì in carcere l’ex presidente della Regione, Claudio Burlando, attaccò un magistrato.
Ma all’indomani dell’archiviazione dall’accuso di
abuso d’ufficio, nell’ambito
dell’inchiesta Tirreno Power
sulla centrale a carbone di
Vado Ligure, il già «governatore» ligure riserva una stoccata al principale artefice di
quell’inchiesta, l’ex procuratore capo di Savona, Francantonio Granero. E il magistrato, oggi in pensione, replica per le rime.
Oggetto del contendere il
decreto con cui il gip di Roma
ha archiviato l’accusa di abuso d’ufficio per la seconda
Aia concessa all’azienda rivolte a politici e amministratori, compreso Burlando.
Un decreto dove non
mancano passaggi molto
duri verso la politica ligure,
accusata di «totale incapacità, neghittosità, inidoneità e superficialità».
«Non c’è stato alcun reato e la cosa curiosa è che a
dirlo sono i pubblici ministeri prima ancora che i Tribunali – esordisce Burlando
-. Per anni siamo stati messi
in discussione e alla fine la
giustizia ha definito in maniera chiara che non ci sono
stati reati. Se si dice che abbiamo avuto attenzione per
il mondo del lavoro è corretto ma non è vero che abbiamo anteposto l’occupazione
all’aspetto ambientale». E
I sindacati hanno confermato lo sciopero di lunedì
Confermato lo sciopero di lunedì
La ricetta dei soci Tpl
Abbonamenti più cari
e riduzione dei chilometri
Nessun accordo nell’incontro di ieri su Tpl tra Provincia e sindacati che confermano lo sciopero di 24 ore
di lunedì.
E’ scontro sul piano industriale che dovrebbe permettere a Tpl di proseguire il
servizio, ma con tagli sui percorsi e con aumento dell’abbonamento di 3 euro per far
fronte a 1,2 milioni di euro di
risorse in meno da Provincia
e Regione. Il piano verrà votato dall’assemblea dei soci
nei prossimi dieci giorni. La
strada che i soci di Tpl intendo seguire è quella che prevede una riduzione dei percorsi nei Comuni che hanno
tagliato i contributi (si parla
di un centinaio di chilometri
su Savona) e un aumento di 3
euro sugli abbonamenti.
«Questa soluzione – spiega il
presidente della Provincia
Monica Giuliano – ci permetterebbe di non intervenire
con la terza misura, cioè l’af-