Montaldo:«Colpiamoideboli mal`alternativaèildissesto

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savona
IL SECOLO XIX
SABATO
8 OTTOBRE 2016
19
LA MANOVRA “LACRIME E SANGUE” DI PALAZZO SISTO. SI CHIARISCONO I CONTORNI. LE REAZIONI
INGIUSTIZIA SOCIALE
COMPLICITÀ
Manovra ingiusta
sotto il profilo
sociale e costruita
senza dialogo
Il sindaco denunci
alla Corte dei Conti
il suo predecessore,
altrimenti è complice
CRISTINA BATTAGLIA
ERIC FESTA
capogruppo Pd
Cinquestelle
Montaldo: «Colpiamo i deboli
ma l’alternativa è il dissesto»
Chi ha ottenuto l’esenzione dovrà restituirla con il conguaglio
MARIO DE FAZIO
SAVONA. «Inutile che mi nasconda dietro un dito: la manovra colpisce soprattutto le fasce medio-basse ma il problema è che non riusciamo a chiudere il bilancio. Nessuna
amministrazione vorrebbe fare una manovra del genere. Ma
l’alternativa sarebbe dichiarare il dissesto, che peggiorerebbe di gran lunga la situazione
per i cittadini».
La schiettezza al limite del
candore con cui l’assessore comunale al Bilancio, Silvano
Montaldo, commenta le ricadute sociali della manovra da
un milione di euro che aumenterà le tasse eliminando le
esenzioni fiscali è emblematica della situazione dei conti di
palazzo Sisto, sulla quale ieri
l’ex sindaco Berruti ha preferito non rilasciare commenti. Un
taglio che riguarderà soprattutto le esenzioni sull’imponibile Irpef e colpirà i redditi fino
a 15mila euro (ma da 0 a 8.000
non si pagherà, per via dell’esenzione nazionale). Una
batosta che sarà valida già per
l’anno in corso: quanti hanno
usufruito della detrazione si
vedranno trattenere il risparmio di quest’anno attraverso
un conguaglio. I circa 6700mila euro recuperati andrannocosìacoprireilbucodel
consuntivo 2016, anche se materialmente i soldi arriveranno
in Comune il prossimo anno.
Montaldo non ci gira intorno. «Eccetto le agevolazioni
tolte alle case di lusso, è vero
che colpisce le fasce mediobasse. Il problema è più complesso: il bilancio è in una situazione tale che non consente
altre soluzioni, l’alternativa sarebbe il dissesto. Invito chiunque a venire in ufficio da me e
guardare insieme i numeri: la
coperta è troppo corta, stiamo
raschiando il fondo. Non faccio
polemiche ma dire che sono
manovre strumentali mi sembra davvero esagerato». Un riferimento alle recenti parole
della capogruppo Pd, Cristina
Battaglia, che rincara la dose:
«Mi ha stupito la mancanza di
dialogo con quanti saranno
coinvolti da una manovra ingiusta sul profilo sociale, perché colpisce i redditi bassi, chi
vive nelle case Arte, le sms –
spiega -. È una manovra che va
nella direzione di colpire soggetti già fragili e, in aggiunta,
sarà valida già per il 2016». Anche i Cinquestelle vanno all’attacco: «Prima di rimettere in
discussione un patto con i cittadini e chiedere sacrifici, il
Ilaria Caprioglio e Silvano Montaldo
sindaco ha il dovere di presentare un esposto alla magistratura contabile e ordinaria per
identificareleresponsabilitàdi
chi ha ingannato i cittadini con
un bilancio che non corrisponde alla realtà - commenta Eric
Festa -. Dopo avrà la credibilità
per avviare un confronto pubblico: finora la giunta si è chiusa in una stanza per togliere
dalle tasche dei cittadini milionate di euro».
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
ESENZIONE CANCELLATA NELLA FASCIA DI REDDITO TRA 8 MILA E 15 MILA EURO. LE STIME DEL CAF CGIL
Solo i meno abbienti
pagheranno di più:
fino a 120 euro l’anno
700mila
euro
Tanto costerà la
manovra del Comune a
5 mila meno abbienti
15mila
La stangata andrà ad incidere
su cinquemila contribuenti savonesi
L’ANALISI
TOMMASO DOTTA
SAVONA. I savonesi bene-
stanti possono dormire sonni
tranquilli. Il bilancio “lacrime
e sangue” del Comune, ideato
per ripianare il debito ricevuto in eredità dalla passata amministrazione, andrà a toccare soprattutto le fasce più deboli della cittadinanza.
È la conseguenza della scelta di tagliare l’esenzione all’addizionale comunale sull’Irpef, fino a oggi gratuita per
i redditi inferiori a 15mila euro. Una volta cancellata questa esenzione, nelle casse comunali confluiranno tra i 600
e i 700mila euro in più all’anno. Quanto peserà questa manovra sul bilancio delle famiglie savonesi? La risposta è
semplice: chi guadagna meno di 15 mila euro si vedrà
RACCOLTA DIFFERENZIATA IN TILT
Ata non salda i debiti
FG Riciclaggi
sbarra la strada
ai camion dei rifiuti
Braccio di ferro sul “dare e avere”
Interpellanza dei Cinquestelle
trattenere dal Comune fino a
120 euro in più all’anno, direttamente in busta paga
(l’addizionale comunale è
impostata allo 0,8 per cento);
saranno coinvolte circa 5 mila
persone sul territorio cittadino. Chi guadagna di più non
vedrà cambiamenti perché
questa somma, o maggiore, la
sta già pagando.
I 120 euro sono da considerarsi a persona. Quindi, in un
gruppo familiare, la cifra deve
essere moltiplicata per tutti i
componenti il cui reddito non
supera la soglia chiave dei 15
mila euro. Sotto gli 8 mila, invece, dovrebbe continuare a
valere l’esenzione nazionale,
anche se si tratta di un punto
ancora da chiarire.
Se, poi, la famiglia in questione ha la sfortuna di abitare in una casa di Arte, ecco che
si vedrebbe piombare tra capo e collo un ulteriore aumento previsto dal Comune:
sale dall’8,6 al 10,6 per mille
CAMION dell’Ata carichi di
rifiuti differenziati, bloccati
ai varchi di via Caravaggio,
ieri mattina, da FG Riciclaggi,
in un clima di grande tensione. Poi scatta l’ordine di conferire i rifiuti altrove. E qui la
vicenda assume i contorni
del “giallo”, perché mentre
Palazzo Sisto fa sapere che i
camion sono stati dirottati
verso «altre piattaforme sul
territorio», un’interpellanza
dei Cinquestelle dà credito
alla versione secondo la quale i rifiuti sarebbero stati scaricati nei vasconi dell’indifferenziata, destinati alla discarica. «Sarebbe una follia»
sottolinea Eric Festa. «Non
un solo grammo è stato con-
euro
è il reddito massimo
che fino ad oggi faceva
scattare l’esenzione
8mila
Il modello Unico della dichiarazione dei redditi
anche l’aliquota sull’edilizia
popolare a canone concordato, che si traduce in un aumento che va da poche decine
fino a un centinaio di euro
l’anno.
Niente ritocchi invece sulle
aliquote di Imu, Tasi e della
stessa Irpef.
«È una manovra che non ci
aspettavamo – commentano
dai Caf di Savona, interpellati
per fare chiarezza sulla questione -. La legge di stabilità
aveva previsto che, per l’anno
ferito nell’indifferenziata.
Ata è in grado di esibire le
bolle timbrate» replica l’assessore all’Ambiente Piero
Santi. In serata l’azienda
conferma di aver agito correttamente, minacciando
querele.
Ma al di là di questo, la clamorosa interruzione del servizio da parte di FG Riciclaggi
rischia di frenare la raccolta
differenziata in città. Perché
si è arrivati a questo punto?
Perché Riciclaggi non riesce
a riscuotere da Ata un credito
di 876 mila euro, al 31 dicembre 2015. Somma sulla
quale è in atto però un braccio di ferro. Ata, infatti, rivendica a sua voltacrediti
in corso, si potessero attuare
solo ritocchi al ribasso dell’addizionale comunale dell’Irpef e fossero impediti gli
aumenti. Ma in questo caso si
tratta solo della cancellazione di un’esenzione; che però
pesa non poco sulle tasche dei
cittadini». Lamanovracorrettiva ideata da Silvano Montaldo, assessore al Bilancio, e
presentatamercoledìingiunta ha previsto sacrifici anche
per i più abbienti; ad esempio
la cancellazione della detra-
Il blocco davanti alla discarica
verso Riciclaggi. La società
operapressolasedediEcologic@ (controllata da Ata) «in
regime di affitto d’azienda,
in situazione di morosità,
non corrispondendo il cano-
euro
è la soglia al di sotto
della quale non si può
negare l’esenzione
zione di 80 euro sulla Tasi per
le abitazioni di lusso. Ma, se si
guarda al gettito complessivo, non è paragonabile a quello previsto con l’addizionale
comunale sull’Irpef (che pesa
più del 60 per cento sull’intera manovra). «È una decisione
gravosa quella di mettere le
mani nelle tasche dei cittadini – ha commentato Montaldo -. Ma siamo di fronte a un
richiamo espresso dalla Corte
dei Conti».
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
ne d’affitto da lungo tempo»
si legge in una nota. Ata non
ha fin qui intrapreso azioni
drastiche confidando ancora «in una una serena definizionedellereciprochepretese». Insomma, un’altra partitamoltodelicatadopoquella
chiusa lo scorso agosto. Allora si era rischiato l’incidente
con un altro creditore “pesante”: Ecosavona. La situazione è stata però sanata in
extremis dal Comune di Savona che ha versato ad Ata la
cifra mensile di un milione di
euro, l’80 per cento della
quale destinata appunto ad
Ecosavona per il conferimento dei rifiuti nella discarica del Boscaccio.