Il giardino di Ninfa, tra i dieci più belli del mondo

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CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 3 MARZO 2016
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L’ITALIA DA SCOPRIRE
CATIA
RIZZO
TORONTO - La sua singolare bellezza ha
più volte attirato l’attenzione di importanti
testate straniere, come il "New York Time" e
l’inglese "The Telegraph", che lo hanno classificato tra i giardini più belli e romantici del
mondo.
Nel 2015 è stato nominato anche "parco
più bello d’Italia" per la categoria dei parchi
privati, secondo il giudizio di un comitato
scientifico del network che da oltre dieci
anni seleziona spazi verdi visitabili, per promuovere questo patrimonio nazionale ancora troppo sottovalutato.
Il Giardino di Ninfa, realizzato in stile anglosassone sui ruderi medievali della città,
non tradisce affatto la sua fama, presentandosi anzi come un’artistica quanto armoniosa esplosione naturale.
Il nome Ninfa deriva dal piccolo tempio
risalente all’epoca romana, dedicato alle
ninfe Naiadi e ancora oggi esistente all’interno del giardino.
In questa meravigliosa riserva crescono
ben milletrecento specie di piante diverse,
insediate in seguito alla bonifica dell’area
intorno al 1921, ad opera della facoltosa famiglia Caetani.
La realizzazione del giardino ha visto l’im-
POSTI TURISTICI
Il giardino di Ninfa, tra i
dieci più belli del mondo
pegno di diverse generazioni dei Caetani, da
cui è stato curato e affinato nella sua complessa composizione di elementi naturali
come un’inestimabile eredità.
Questo luogo è ricco di storia, oltre che di
grazia. La città di Ninfa fu infatti distrutta e
SECONDO PIATTO
Spiedini alle prugne
PRIMO PIATTO
Pomodori al riso
Calorie per porzione: 290
Tempo di preparazione: 45 min.
Economico: no Vegetariano: no
Ingredienti per 4 persone:
- 400 gr. di lombata di manzo tagliata
a pezzi
- 20 prugne secche
- 20 testine di funghi
- 16 foglie di alloro
- 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- sale e pepe.
Preparazione: Lavare i pomodori, privarli della calotta superiore, svuotarli di
semi e polpa, tenendo quest’ultima a parte, e salarli internamente. Mettere in una
terrina la polpa eliminata insieme ad un
trito d’aglio, prezzemolo e basilico, il riso
e l’olio; salare, pepare e mescolare il tutto.
Riempire con il composto i pomodori,
coprirli con le rispettive calotte, porli in
una teglia antiaderente e cuocere in forno
già caldo a 180°C.
Fave alla contadina
DOLCE
Pesche delizia
Ingredienti per 4 persone:
- 2 Kg. di fave fresche
- 2 cipollotti freschi
- 150 gr. di pancetta
- mezzo bicchiere di vino bianco
- 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- sale e pepe.
Teresina
Ingredienti per 4 persone:
- 8 pomodori
- 8 cucchiai di riso
- uno spicchio d’aglio
- un mazzetto di basilico
- un ciuffo di prezzemolo
- 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- sale e pepe.
CONTORNO
Calorie per porzione: 390
Tempo di preparazione: 35 min.
Economico: no Vegetariano: no
La Cucina
di
Calorie per porzione: 140
Tempo di preparazione: un’ora
Economico: si Vegetariano: si
saccheggiata durante il 1300, fino a lasciarne nient’altro che il ricordo. Le sue rovine
le conferirono comunque un tale fascino da
diventare un’attrazione per migliaia di visitatori ed essere chiamata, durante una visita
del Gregorovius, la "Pompei del medioevo".
Il luogo rimase abbandonato fin quando
Gelasio Caetani non riprese il controllo di
questa proprietà di famiglia. La zona venne
allora completamente ripulita, i ruderi restaurati e impiantate numerose specie botaniche.
L’ultima erede della famiglia Caetani,
donna Leila, è morta nel gennaio del 1977 e
con lei si sono estinti oltre settecento anni
di casato.
Quando ancora in vita, perché un patrimonio culturale e naturale tanto prezioso
non venisse perduto, la signora istituì la
Fondazione “Roffredo Caetani di Sermoneta”, alla quale intestò la proprietà: un’azienda agricola, Ninfa e il Castello di Sermoneta.
Oggi, tra i tanti tipi di piante diverse, si
possono ammirare ben diciannove varietà
di magnolia decidua, betulle, iris acquatici e
diversi aceri giapponesi.
Indescrivibile lo spettacolo offerto dai ciliegi in fiore nei mesi primaverili, dai meli
e dai tulipani, dalle migliaia di rose che si
arrampicano sulle rovine, sugli alberi e adornano le acque del fiume e dei piccoli
ruscelli.
A partire dal 1976, su un’area di circa 1.800
ettari intorno al giardino, è nata un’oasi del
WWF con l’obiettivo di proteggere la fauna
nel comprensorio di Ninfa. Al riguardo è
stato realizzato un impianto boschivo ed un
sistema di aree umide per agevolare la sosta
e la nidificazione dell’avifaun, ricreando allo
stesso tempo, su un’area di quindici ettari,
la vegetazione tipica della zona, ossia quella
prettamente paludosa.
Preparazione: “Sgusciare le fave,
scottarle per 5 minuti in acqua bollente
salata, scolarle e pelarle.
Soffriggere per qualche minuto i cipollotti tritati e la pancetta a dadini in una
casseruola con l’olio; aggiungere le fave,
regolare di sale e pepe, bagnare con il
vino e lasciarlo evaporare.
Quindi coperchiare e cuocere, a calore
moderato, per un quarto d’ora circa.
Servire caldo.”
Preparazione: Lasciar ammorbidire
le prugne in acqua tiepida. Su otto
spiedini di legno piuttosto lunghi,
infilare, alternandoli, le prugne, i pezzi
di carne e le testine di funghi, unendo,
all’inizio e alla fine di ogni spiedino,
una foglia di alloro.
Regolare di sale e pepe e cuocere gli
spiedini su una griglia già infuocata,
rigirandoli spesso e pennellandoli di
tanto in tanto con l’olio. Servirli caldi
e ben dorati.
Il Corriere Canadese invita le sue affezionate
lettrici a inviare le ricette a loro più care, quelle che
fanno leccare i baffi a tutta la famiglia, che magari vengono preparate per celebrare una occasione
speciale oppure che sono semplici da eseguire, ideali
Calorie per porzione: 170
Tempo di preparazione: 40 min.
Economico: si Vegetariano: si
Ingredienti per 4 persone:
- 6 pesche gialle spaccatelle
- 100 gr. di zucchero
- 8 amaretti
- un limone
- un pizzico di cannella
- 3 cucchiai di Maraschino
- 10 gr. di burro.
Preparazione: “Adagiare le pesche
sbucciate e tagliate a metà in una
casseruola, cospargerle con due
cucchiai di zucchero e la cannella,
bagnarle con il Maraschino ed un bicchiere d’acqua, lasciando evaporare
parzialmente, poi coprire e cuocere
piano per 3 minuti. Riempire quindi
le pesche con gli amaretti tritati, il
restante zucchero e la scorza di limone grattugiata; disporle in una teglia
imburrata, irrorare con lo sciroppo di
cottura ed infornare a 200°C.”
quando si rientra a casa dal lavoro.
La cucina italiana di oggi nasce dalla tradizione:
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