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DR GABRIELE CINTI – CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA
IN SCIENZE DELLA PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE DEI
SERVIZI SOCIALI - UNIVERSITA’ DEL SALENTO -

BULLISMO E CYBERBULLISMO
=
MOBBING IN ETA’ EVOLUTIVA
APPUNTI E CONSIGLI


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BULLISMO

• Il bullismo è un termine utilizzato per indicare atti di violenza,
generalmente nel periodo adolescenziale e pre - adolescenziale, che si
verificano frequentemente a scuola.
Questo fenomeno interessa soprattutto l'interazione principale con la
vittima designata, considerata vulnerabile, che viene sottoposta a
derisioni, umiliazioni, lesioni, minacce, e che tende a rassegnarsi
L' azione del bullo è continuativa ed ha lo scopo di far del male o
danneggiare qualcuno sia direttamente, con prepotenze fisiche o verbali,
o indirettamente, ricorrendo a calunnie e dicerie o pettegolezzi sul conto
della vittima, oppure con l' esclusione dal gruppo e l' isolamento

LINK UTILI
http://www.poliziadistato.it/pds/primapagina/bullismo/index.htm SITO della Polizia di Stato
http://it.teachtoday.eu/home/
Sito per gli insegnanti sull’utilizzo delle nuove tecnologie
www.azzurro.it – Sito di Telefono Azzurro
www.sportellomobbing.it Sito personale del Responsabile dello Sportello di Ascolto del
Comitato Mobbing della Regione Marche con una pagina dedicata al “bullismo” con
articoli e video didattici


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CYBERBULLISMO




Per cyber bullismo si intendono tutti quegli atti che una persona (il
persecutore) dirige verso una vittima, volti all’oppressione e talvolta anche
all’estorsione. Tutti i comportamenti persecutori si avvalgono della
trasmissione elettronica, via sms, mms, video, e infine Internet,
E’ possibile riconoscere diverse tipologie di cyberbullismo:
* flaming: litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare;
* harassment: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di messaggi
offensivi;
* cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono esplicite minacce
fisiche, al punto che la vittima arriva a temere per la propria incolumità;
* denigrazione: pubblicazione all’interno di comunità virtuali quali mud,
forum di discussione, messaggistica immediata, newsgroup, blog o siti
Internet di “pettegolezzi” e commenti crudeli, calunniosi, offensivi,
denigratori al fine di danneggiare la reputazione della vittima;
* outing estorto: registrazione delle confidenze – raccolte all’interno di un
ambiente privato – creando un clima di fiducia e poi inserite integralmente in
un blog pubblico;
* impersonificazione: insinuazione all’interno dell’account di un’altra
persona con l’obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi, che
screditino la vittima;
* esclusione: estromissione intenzionale di una persona dall’attività on line.


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BULLISMO FATTORI DI
RISCHIO
-

Assenza di modelli adulti di riferimento o presenza di modelli adulti
che ricorrono alla violenza come forma di relazione
Mancanza di senso morale
Bisogno di provare sensazioni forti,ricercare situazioni eccitanti
Assenza di interessi noia
La società non solo è diventata più complessa ma anche spesso più
permissiva, facendo perdere il senso del comportamento corretto
Assuefazione alla violenza anche in ragione dell’uso che ne fanno i
media
Ai fine dell’insorgenza del bullismo fondamentali sono i rapporti
all’interno della famiglia. Caduta del principio di autorità (al
rapporto gerarchico genitori figli, si sostituisce l’orizzontalità
fraternizzante che determina la possibilità che il bambino diventi
tiranno se i genitori non hanno sufficiente capacità di manifestare il
loro punto di vista e vivere correttamente il loro ruolo genitoriale
(dal libro Violenza,aggressività,bullismo – Ed. Amaltea)


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BULLISMO E CYBERBULLISMO : I
CAMPANELLI D’ALLARME



Ecco alcuni comportamenti da tenere d’occhio nel ragazzo/a:per il bullismo
rifiuto di recarsi a scuola senza motivo apparente, con costante richiesta di :
- essere accompagnati
- tensione, pianto “facile”
- sonni agitati
- richieste frequenti di denaro
- presenza di lividi o segni di violenza sul corpo del bambino o del ragazzino
-assenza di una vita sociale fuori casa, assenza di amicizie
- rifiuto costante di raccontare quanto avviene a scuola o comunque in altri luoghi di ritrovo
per giovani.



Alcuni segnali di rischio cyberbullismo nel ragazzo/a:
- attaccamento “morboso” alla rete
- stanchezza eccessiva alla mattina in modo particolare se di notte è in rete
- diminuzione dell’interesse per gli hobby
- isolamento dagli amici, si preferiscono quelli virtuali ai reali


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Alcuni consigli per i
ragazzi











Difficile per il bullo prendersela con te se racconterai ad un amico ciò che ti sta
succedendo
Il bullo si diverte quando reagisci, se ti arrabbi o piangi. Se ti provoca, cerca di
mantenere la calma, non farti vedere spaventato o triste. Senza la tua reazione il bullo
si annoierà e ti lascerà stare
Se il bullo vuole le tue cose, non vale la pena bisticciare. Al momento lasciagli pure
prendere ciò che vuole però poi raccontalo subito ad un adulto
Per non incontrare il bullo puoi cambiare la strada che fai per andare a scuola;
durante la ricreazione stai vicino agli altri compagni o agli adulti; utilizza i bagni
quando ci sono altre persone
Subire il bullismo fa stare male. Parlane con un adulto di cui ti fidi, con i tuoi genitori,
con gli insegnanti, con il tuo medico. Non puoi sempre affrontare le cose da solo!
Se sai che qualcuno subisce prepotenze, dillo subito ad un adulto. Questo non è fare
la spia
ma aiutare gli altri. Potresti essere tu al suo posto e saresti felice se qualcuno ti
aiutasse!
Rispetta sempre gli altri – fai attenzione a cosa dici in rete e quali immagini spedisci;
Pensa prima di spedire – qualsiasi cosa tu spedisca può essere resa pubblica molto
velocemente e può rimanere in rete per sempre;
Tratta la tua password come il tuo spazzolino da denti – tienila solo per te! E dai il tuo
indirizzo e-mail solo ad amici fidati;


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SUGGERIMENTI PER I
GENITORI
• Posizionate il computer nel posto più visibile della casa, mai nella
stanza del ragazzo/a
• Far capire ai propri figli l’importanza basilare di non dare mai alcuna
informazione personale (città, indirizzo, scuola frequentata...
• Rafforzare l’autostima e l’autonomia del ragazzo/a
• Cercate di non essere iperprotettivi e insegnate ai vostri figli ad essere
autonomi e nello stesso tempo a saper chiedere aiuto quando serve.
• Stabilite e mantenete un dialogo diretto con il personale della scuola
(docente e non docente)
• Incanalare l’aggressività dei figli, se incominciano a mostrare
atteggiamenti aggressivi, è bene orientarli verso attività che gli
permettano di sfogarsi rispettando le regole. Lo sport è un valido aiuto
per insegnare la disciplina.
• Stabilite quanto tempo i vostri figli possono passare navigando su
Internet e, soprattutto, non considerate il computer un surrogato della
baby-sitter.