Al PalaFiera quasi una "reunion" sassarese

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Al PalaFiera quasi una "reunion" sassarese
Meo Sacchetti con Brindisi, Sanders con Milano, Diener con l'Orlandina. E gli auguri di Brooks e Lawal
Jeff Brooks, uno dei protagonisti del successo sassarese del 2015
I SASSARI
Tantissimi volti noti, tanti vecchi compagni di viaggio. La
quattro giorni riminese mette
insieme il meglio del campionato di serie A e permette alla
Dinamo di rincontrare tanti ex.
Quasi una "reunion" in salsa
biancoblù. A Rimini non ci sarà solo Marques Green, che stasera sfiderà il Banco con la maglia di Avellino. Tra gli ex giocatori della Dinamo non giocherà ma potrebbe comparire in
borghese David Logan, gli ultimi due anni a Sassari, che ha
appena firmato proprio con la
Sidigas. Alla fase finale della
Coppa Italia sono presenti an-
che Rakim Sanders, uno degli
eroi del triplete, ora in maglia
rossa griffata Armani, che ieri
si è ritrovato di fronte il suo ex
allenatore, Meo Sacchetti, attuale guida di Brindisi; e poi ancora Drake Diener, che ieri è
sceso in campo con la sua Betaland Capo d'Orlando.
In questo intreccio di vecchi
amici, Sharie Lawal fa fatica a
schierarsi. Il centro nigeriano,
ora in forza al Barcellona ma
infortunato dalla scorsa estate,
vuole restare neutrale. Sanders, Logan (anche se non giocherà) e il suo omonimo Lawal
sono i giocatori che seguirà
con più attenzione. «Non chiedetemi per chi farò il tifo, avrò
FINAL EIGHT
solo un occhio di riguardo per
Rakim, Dave, e Cani. Faccio un
grande in bocca al lupo a tutti i
miei ex compagni di viaggio».
Sempre dalla Spagna, ma da
Malaga, dove si prepara a giocare la Copa del Rey, anche Jeff
Brooks fa gli auguri alla sua ex
squadra, con la quale due stagioni fa ha vinto scudetto, coppa Italia e supercoppa. «Buona
Final Eight alla Dinamo - dice
l'ala americana -, sono certo
che sono tutti carichissimi e
pronti. Il mio ricordo delle Final Eight e della Coppa Italia
vinta nel 2015 in realtà mi porta a un momento precedente
alla competizione. Ed è il mio
grande ricordo, impresso nella
mia mente per sempre, parte
fondamentale di quella esperienza grandiosa: fi momento
in cui ho sentito il pubblico tifare per me quando ho giocato
la mia prima gara di rientro da
due mesi di stop obbligato nella sfida contro Roma. Soltanto
sentire l'emozione e il supporto di tutti mi fece sentire come
che stessi camminando sospeso nell'aria. Le Final Eight conclude Brooks - sono state
la ciliegina sulla torta per me.
Sentivo che eravamo una squadra, tutti carichi e pieni di voglia di vincerla. Siamo andati
in campo e abbiamo fatto l'impresa ». (a.si.)