Grecia, crisi senza fine: austerity e nuovi ultimatum

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Grecia, crisi senza fine: austerity e nuovi ultimatum | 1
giovedì 02 febbraio 2017, 10:15
Grecia, crisi senza fine: austerity e nuovi ultimatum
Tagli alla sanità ma anche nel settore agricolo. Nuove proteste e c'è anche da trattare per i nuovi prestiti
di Redazione Video / de.pi.
Il nuovo programma di austerity continua a far infuriare la popolazione greca. Sul piede di guerra allevatori (come si può
vedere nel video), medici e non solo. Ma il vero problema è che la Grecia è di nuovo nei guai. Il governo di Alexis Tsipras
infatti ha meno di un mese per cercare di trovare un nuovo compromesso con il Fondo Monetario Internazionale. Nel 2018
terminerà il programma di aiuti per la Grecia, il terzo, che era stato approvato nell’agosto del 2015 e che consisteva in un
prestito da 86 miliardi in cambio dell’approvazione di una serie di misure di austerità. Ma stavolta Tsipras è a un bivio:
andare a nuove elezioni o accettare nuove misure restrittive? O magari tentare la carta della Grexit, ossia uscita dall'euro?
Gli aiuti previsti dal terzo piano sono vincolati a una serie di condizioni da rispettare. I progressi nell’attuazione del
programma sono monitorati dalla Commissione europea, insieme alla BCE, al MES e anche all’FMI. Il problema riguarda la
seconda revisione, che si sarebbe dovuta concludere a dicembre e che è già saltata la scorsa settimana. Alla Grecia si
chiedono nuove misure preventive, ma il governo greco sostiene che quelle fatte finora siano sufficienti. E all'ok a questa
seconda revisione è legato il nuovo prestito di salvataggio, che permetterebbe al Paese di pensare più a medio e lungo
termine e programmare l'uscita dalla crisi. E Tsipras è stato chiaro nel lanciare il proprio messaggio all'Unione Europea: «In
nessun caso faremo approvare leggi che introducano altre misure di austerità: nemmeno per un euro, oltre quello che è già
stato concordato». Anche perché Tsipras, grazie a queste misure impopolari, ha contro di sè i cittadini e l'opposizione, che
vuole nuove elezioni. Secondo gli ultimi dati i conservatori di Nuova Democrazia sono al 26,8% mentre Syriza al 17,8%. Ora
la palla passa al Fondo Monetario Internazionale, che il prossimo 6 febbraio discuterà del cosiddetto Articolo IV, quello sulla
sostenibilità del debito greco. Intanto le previsioni sono tutt'altro che positive. Alan Greenspan, ex presidente della Federal
Reserve, si dice 'enormemente preoccupato' dai saldi Target 2, il sistema che regola i pagamenti interbancari fra i diversi
Paesi dell’Eurozona. Italia, Grecia e Spagna sono in rosso, ma per Greenspan sono proprio i primi due Paesi, quelli più
indebitati dell’area euro, a rischiare grosso. (video tratto dal canale Youtube di Al Jazeera)
di Redazione Video / de.pi.
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/grecia-crisi-senza-fine-austerity-e-nuovi-ultimatum/
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