Pd, grandi manovre per il voto a giugno

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-5
Fondata da
Antonio Gramsci
nel 1924
Questo giornale
ha rinunciato
al finanziamento
pubblico
l
€1,40
Anno 94 n. 20
Venerdì, 27 Gennaio 2017
unita.tv
Oramai mancano solo 5 giorni.
Mercoledì 1° febbraio
l’assemblea dei soci
della Unità srl deciderà
la ricapitalizzazione
o la messa in liquidazione
del nostro quotidiano.
Noi tutti ci auguriamo
che nello scampolo
di tempo che rimane sorgano
proposte e accordi fruttuosi
per la sorte del giornale.
Pd, grandi manovre per il voto a giugno
l Partito più forte e liste aperte, Renzi si prepara per affrontare la montagna 40% alle urne
l Corte e Italicum, vescovi all’attacco: politica debole, sostituita dalla magistratura P. 2-3
Perché ora è
giusto votare
LE INTERVISTE
O
y(7HD9B7*KKMKKT( +_!"!#!$!_
Roberto Roscani
ra che la Corte ha
messo il suo sigillo e
consegnato all’Italia
una legge elettorale
“immediatamente
applicabile” la
preoccupazione degli osservatori è
quella di misurare col righello lo spazio
rimasto alla legislatura. E compaiono i
temporeggiatori, quelli che guardano
alla scadenza naturale, al 2018,
mettendo in mezzo la necessità di
scrivere le regole o quella di rispondere
alle emergenze del Paese. In tutta
sincerità se dovessimo andare davanti
agli italiani a dire che il parlamento ora
si prenderà qualche mese per trovare la
legge elettorale perfetta, o per
disegnare i collegi, per armonizzare i
sistemi Camera e Senato per i quali da
settant’anni si vota con norme diverse
e per di più con una platea elettorale
diversa (una intera generazione tra i 18
e i 25 non vota per Palazzo Madama)
credo che non convinceremmo
nessuno. Se c’è la volontà di
raggiungere un accordo su una legge
elettorale si vede in pochi giorni. Il
fatto che nelle scorse settimane l’idea
lanciata dal Pd del Mattarellum sia
caduta nel silenzio, che nessuno abbia
rilanciato con una proposta diversa
non ci da molte speranze: tutti ad
attendere la Corte e, ora che la Corte ha
parlato, ad attendere qualche altra
cosa.
Sul secondo tema, quello delle
emergenze da affrontare, vorrei dire
soltanto una cosa: qualcuno pensa che
alla scadenza naturale della legislatura
– come per miracolo – le emergenze
non ci saranno più? Oppure proprio
non bisogna andarci a votare, o lo si fa
quando sarà comodo a qualcuno,
quando si saranno messi insieme gli
stracci di piccole formazioni politiche
o magari quando qualche scandalo
sarà finito nell’archivio ovattato dei
ricordi? Quale sarebbe la mission e la
forza di questo parlamento? Il 5
dicembre, dopo il referendum tutti a
dire che nulla sarebbe stato più come
prima. Ma molti degli incendiari di
allora sono diventati pompieri.
Io credo sia giusto “restituire lo
scettro al popolo”, come dicevano una
volta i politologi, e sottoporgli
progetti, idee, facce, nomi e cognomi,
valori perché possa scegliere. Siamo in
una legislatura “border line” aperta da
un voto che cambiava tutte le carte in
tavola senza vincitori ma con molti
sconfitti. Abbiamo provato a
trasformarla in una legislatura
costituente e di cambiamento. Il voto
referendario ha chiuso questa
esperienza (per questo Renzi se n’è
andato) e ora ne va aperta una nuova,
senza nulla togliere al governo
Gentiloni che sta lavorando bene ma
che è nato con la consapevolezza che il
cammino vero era compiuto.
Segue a pag. 2
Visco: più
investimenti
meno bonus
Ferrara: torna
la democrazia
dei partiti
«Per il Pd la priorità deve
essere la classe media
impoverita». Di Giovanni P. 7
«Renzi non è più Renzi,
si è trasformato in un
capocorrente». Cundari P. 4
ANNO GIUDIZIARIO
OLGETTINE
Scontro nella
magistratura
Strappo Anm
e governo
Berlusconi
è di nuovo
accusato
di corruzione
P. 4
Fusani P. 8
Il diritto di andarsene
Bamboccioni per forza
Maria Antonietta Farina Coscioni
Valentina Stella
Per Eurispes sono sempre di più i giovani (anche coppie con figli)
che a causa dell’affitto o del mutuo da pagare tornano a casa dai
genitori (o dai suoceri) o si fanno aiutare per arrivare a fine mese P. 6
ono importanti le parole. E
occorre intendersi sul loro
significato, se non si vuole
rischiare una Babele, che favorisce
Grillo difende Raggi, ma la
sindaca rischia la sospensione
S
solo chi ha interesse a confondere e
sollevare ingiustificati polveroni.
Più che mai necessaria,
indispensabile, questa chiarezza,
quando si parla di temi che
riguardano la vita e la morte.
P. 11
Staino
l Con la condanna (anche in primo grado) per abuso
d’ufficio scatta la Severino, un grosso guaio per i 5Stelle
L’ex comico prova a
spargere cortine fumogene
attaccando i giornalisti
Ieri Grillo è tornato di nuovo ad attaccare la libertà di stampa (questa volta
sotto la gogna del blog è finito il Corsera) per distogliere l’attenzione dal caso Raggi a Roma. La sindaca infatti, se
condannata (anche in primo grado)
per l’affare Marra, in base alla Legge
Severino rischia di essere sospesa dal
suo incarico. E per i 5 Stelle sarebbe
una brutta tegola, soprattutto in campagna elettorale.
Lombardo P. 5
LA POLEMICA
Sindaco M5S
di Livorno:
no ai vaccini
Intesa Regioni-governo
su una legge nazionale
per renderli obbligatori
P. 5
Radar Addio a Gerardo Marotta, il filosofo avvocato che si è battuto per un “Rinascimento” della sua Napoli Ciliberto P. 13