1 / 3 26-01-2017 - L`Eco della Stampa

Download Report

Transcript 1 / 3 26-01-2017 - L`Eco della Stampa

Data
26-01-2017
Pagina
Foglio
Giovedì, 26 Gennaio 2017
CONTATTACI
NEWSLETTER
1 / 3
PUBBLICIZZATI
Informativa
x
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie
policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei
cookie.
SERVIZI
HOME
CONSULENZA ASSICURATI CORSO LIM BES/DSA FORUM LIBRERIA SICUREZZA
GUIDE
SPECIALI
DIVENTARE INSEGNANTI
Graduatorie Istituto
Mobilità
SCADENZE
REGIONI
DIDATTICA
LEGISLAZIONE
Cerca
SEGRETERIA
TFA sostegno 500 euro iscrizione Neoassunti Guida
E-BOOK
Concorso dirigenti
Mobilità docenti 2017, Anief: no ad un altro algoritmo
impazzito
di redazione
Mi piace
Condividi
10
Tweet
0
Si sta rivelando complessa e più lunga di quanto
preventivato la trattativa tra amministrazione
scolastica centrale e sindacati rappresentativi sul
contratto di mobilità da adottare per il prossimo
anno scolastico.
Gli incontri svolti sinora non sono bastati per
dirimere più di una questione, con il rischio che si
ripeta l’illegittimità dell’operato dell’amministrazione nei cambiamenti di sede svolti
nel 2016 e che hanno coinvolto 207mila dipendenti.
Oggi potrebbe, comunque, arrivare la rma de nitiva sull’articolato del contratto
integrativo 2017/18.
È importante che ciò avvenga in tempi brevi, al ne di evitare i ritardi sulle nomine
che hanno caratterizzato l’attuale anno scolastico, con ripercussioni negative sulla
didattica e con spostamenti del personale che si sono protratti sino a questi giorni.
Parallelamente, si sta cercando di de nire come attuare la chiamata diretta dei
docenti ritrovatisi su ambito territoriale: i tempi di questo accordo appaiono, però,
decisamente più lunghi.
È, tuttavia, altrettanto importante che nei testi che si andranno ad approvare non si
Codice abbonamento:
134424
ripetano gli errori fatti nel 2016: le sentenze emesse in questi ultimi giorni dai
Data
26-01-2017
Pagina
Foglio
2 / 3
tribunali hanno confermato le tesi patrocinate dal sindacato Anief e confermano che
il Ministero dell’Istruzione ha posto in essere delle operazioni di mobilità che non
hanno rispettato il fondamentale principio del merito e della professionalità,
acquisita dai lavoratori, valorizzata nel punteggio attribuito loro per i trasferimenti.
Nelle ultime ore, si sono aggiunte anche altre sentenze.
Come quella del giudice del Lavoro di Venezia, che ha ribadito che l’unico principio
da rispettare nei trasferimenti dei docenti, in assenza di precedenze, è quello del
merito professionale: il tribunale ha, infatti, rilevato gravi errori nell’attribuzione
delle sedi in Fase C, a causa dell’ormai famigerato algoritmo, e condannato
l’amministrazione all’immediata correzione dei trasferimenti operati nel 2016,
riportando a casa una docente Campana erroneamente assegnata in Veneto. Nella
sentenza si sottolinea come “la corretta modalità operativa nella predisposizione
delle graduatorie e nell’assegnazione della sede a ciascun docente consista nello
stilare preferenza per preferenza la graduatoria dei docenti sulla base del punteggio
assegnato secondo il punteggio posseduto ed assegnato secondo le previsioni di cui
all’allegato D al c.c.n.i. del 2016 senza tener conto dell’ordine con cui ciascun
interessato abbia espresso la preferenza, a prescindere cioè che l’ambito territoriale
esaminato sia collocato come prima o come terza o come altra successiva
scelta/preferenza”.
Anche il tribunale di Pavia ha dato pieno riconoscimento della pari dignità del lavoro
svolto a tempo determinato su posto di sostegno, ai ni del raggiungimento del
quinquennio di servizio post ruolo, in modo da ottenere il trasferimento su posto
comune: in questo caso, il giudice ha spiegato che è stata posta in essere
dall’amministrazione un’evidente “discriminazione non consentita dai principi
costituzionali e dalla normativa europea, richiamata dalla Corte di Giustizia Europea”,
la quale ha de nitivamente chiarito che “per quanto riguarda le condizioni di
impiego, i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno
favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato comparabili per il solo fatto di avere
un contratto o rapporto di lavoro a tempo determinato”.
Oltre alla considerazione del servizio pre-ruolo per il computo del quinquennio di
permanenza sul sostegno, ci sono diversi altri punti da modi care nel contratto in via
di de nizione, anche rispetto all’intesa politica di massima raggiunta a ne dicembre
2016: la validità del periodo pre-ruolo, nella mobilità d’uf cio e nelle graduatorie
interne d’istituto, la valorizzazione del servizio nelle paritarie, la trasparenza
dell’algoritmo ministeriale, la precedenza assoluta per i dipendenti con disabilità o
che assistono familiari che necessitano di assistenza. È bene, in ne, che i docenti
assegnati su ambito territoriale possano chiedere la titolarità nella scuola di attuale
servizio. Sulla necessità di apportare delle modi che all’accordo, sono emblematici i
successi ottenuti dai legali Anief presso i giudici del lavoro italiani, con ripetute
condanne del Miur a riformulare i trasferimenti nel rispetto della normativa
nazionale e transnazionale, nonché del principio del merito in ambiente lavorativo.
“La mobilità che si sta andando a comporre – commenta Marcello Paci co, presidente
nazionale Anief e segretario confederale Cisal – dovrà per forza di cose rispettare la
già lo schema di decreto legislativo recante “norme per la promozione dell’inclusione
scolastica degli studenti con disabilità” approvato il 14 gennaio in Consiglio dei
Ministri e ora al vaglio delle commissioni parlamentari, ci ha dato ragione sul punto”.
“Il testo sulla mobilità che si sta andando a rmare deve necessariamente rispettare il
Codice abbonamento:
durante il precariato, anche ai ni dell’assolvimento del vincolo su posto di sostegno;
134424
normativa europea, dando innanzitutto il giusto riconoscimento al servizio svolto
Data
26-01-2017
Pagina
Foglio
3 / 3
diritto di tutti i lavoratori al giusto riconoscimento della propria professionalità. È
evidente che i pasticci fatti nel 2016, sull’algoritmo come sulla chiamata diretta, non
potranno assolutamente ripetersi. Per questo, è bene sottoscrivere subito, nero su
bianco, un contratto chiaro e puntuale, che consideri necessariamente i periodi di
servizio, a iniziare dalle supplenze. Altrimenti, saremo costretti a una nuova stagione
di ricorsi e il Miur – conclude il presidente Anief – sarà ancora condannato in
tribunale.”
Iscriviti alla newsletter di OrizzonteScuola!
Ricevi ogni sera nella tua casella di posta una e-mail con tutti gli aggiornamenti
del network di orizzontescuola.it.
26 gennaio 2017 - 13:13 - redazione
Versione
stampabile
Argomenti:
Mobilità
ARGOMENTI
assegnazioni provvisorie
ATA
classi di concorso
concorso a cattedra
concorso docenti
consulenza
Contratto
Didattica
Dirigenti scolastici
edilizia scolastica
esami di stato II grado
Formazione docenti
graduatorie ad esaurimento
graduatorie di istituto
immissioni in ruolo
Innovazione M. Media
invalsi
La Buona scuola
legge di stabilità
lettere in redazione
merito
Mobilità
neoimmessi in ruolo
Organici
Pensioni
Precariato
reclutamento
Riforme
scatti di anzianità
Scuole non statali
Sostegno - Handicap
statistiche
stipendio
Studenti
supplenze
tagli
TFA - Tirocinio Formativo Attivo
Valutazione
Varie
Tutti gli argomenti
Codice abbonamento:
134424
anief