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Cristiani, noi siamo nessuno senza il vescovo… / Vescovo, tu sei nessuno senza il tuo popolo! JEAN DANIELOU/ Di CHI tu sei vescovo?/ Per CHI tu sei vescovo?/ CHI ti
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SCUOLA – ALUNNI DISABILI, MENO ORE DI SOSTEGNO DI QUELLE
STABILITE: PER IL GIUDICE IL MIUR LI DISCRIMINA
Attualità
Politica
(25/01/2017)
Inchiesta
-
Quando
Culture
l’amministrazione scolastica
L'intervista
sottrae ore settimanali
L'eroe
d’insegnamento specializzato agli
Sport
alunni disabili compie un danno
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alla sua crescita formativa,
Questa è la stampa
calpestando il suo diritto
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all’istruzione, all’integrazione e
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allo sviluppo della personalità del
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giovane già messa a dura prova
Tribunale ordinario di La Spezia che, attraverso una precisa
ordinanza cautelare, ha “bacchettato” il comportamento
dell’Ufficio scolastico competente, autore di un'evidente
“contrazione del diritto fondamentale del disabile all'attivazione,
in suo favore, di un intervento corrispondente alle specifiche
esigenze rilevate”, come da specifico Piano Educativo
Individualizzato, comportando, in questo modo, “una
discriminazione indiretta vietata dalla legge”. In conclusione, per
il tribunale ligure, il comportamento omissivo
dell'amministrazione pubblica preposta all'organizzazione del
servizio scolastico produce “l'effetto di porre il bambino con
disabilità in una posizione di svantaggio rispetto agli altri alunni”.
Il provvedimento, ottenuto dai legali Anief, riguarda un alunno
della scuola dell’infanzia, a cui l’amministrazione aveva concesso
solo 18 ore di sostegno a settimana, sottraendone 7 delle 25 ore
indicate delle autorità competenti in materia: ribadendo, in tal
modo, quanto già disposto dalle Sezioni Unite della Corte di
Cassazione (sentenza n. 25011 del 25 novembre 2014) e
ricordato come “una volta che il piano educativo individualizzato,
elaborato con il concorso determinante di insegnanti della scuola
di accoglienza e di operatori della sanità pubblica, abbia
prospettato il numero di ore necessarie per il sostegno scolastico
dell'alunno che versa in situazione di handicap particolarmente
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grave, l'amministrazione scolastica è priva di un potere
discrezionale, espressione di autonomia organizzativa e
didattica, capace di rimodulare o di sacrificare in via
autoritativa, in ragione della scarsità delle risorse disponibili per
i servizio, la misura di quel supporto integrativo così come
individuato dal piano, ma ha il dovere di assicurare
l'assegnazione, in favore dell'alunno, del personale docente
specializzato”.
“Anche ricorrendo - se del caso, là dove la specifica situazione di
disabilità del bambino richieda interventi di sostegno continuativi
e più intensi - all'attivazione di un posto di sostegno in deroga al
rapporto insegnanti/alunni, per rendere possibile la fruizione
effettiva del diritto, costituzionalmente protetto, dell'alunno
disabile all'istruzione, all'integrazione sociale e alla crescita in un
ambiente favorevole allo sviluppo della sua personalità e delle
sue attitudini”.
I giudici hanno ordinato, quindi, al Ministero dell'Istruzione di
provvedere alla “cessazione immediata della condotta
discriminatoria posta in essere e la conseguente attribuzione in
favore del minore, di n. 25 ore di sostegno, con le modalità
indicate nel P.E.I per l’anno scolastico 2016/2017” e “ad adottare
immediatamente le misure idonee per tutelare la situazione
soggettiva dedotta in giudizio”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e
segretario confederale Cisal, “questa sentenza conferma che con
la mancata attribuzione del corretto monte ore settimanale
indicato nel Pei, il Ministero dell'Istruzione pone in essere un
vero e proprio illecito nei confronti dell'alunno disabile e
configura una discriminazione per violazione del suo diritto
all'istruzione, costituzionalmente protetto, alla sua integrazione
sociale e crescita in un ambiente favorevole allo sviluppo della
sua personalità e delle sue attitudini. Ci dà inoltre conforto nel
difendere, attraverso l’iniziativa ‘Non un’ora di meno’, gli allievi
con disabilità e le loro famiglie, troppo spesso lasciati soli a
combattere contro lo Stato e la burocrazia”.
“All’assegnazione delle ore – continua Pacifico – deve
aggiungersi la presenza di un adeguato corpo docente, unico
posti di sostegno collocati in deroga, visto che i posti in deroga
assegnati oltre i 12 mesi non sono più tali. Allo stesso modo, va
eliminato l’obbligo di permanere per 10 anni sul sostegno prima
di chiedere l’eventuale spostamento su cattedra comune. Infine,
va accordata la partecipazione dei docenti specializzati alle prove
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motivo, vanno spostati in organico di diritto gli attuali 40mila
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vero rimedio per assicurare la continuità didattica: per questo
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suppletive del Concorso a cattedra, previste nel mese di aprile.
Si tratta di precise quanto fondamentali richieste che Anief, nei
prossimi giorni, chiederà formalmente ai parlamentari
attraverso una serie di modifiche da apportare al decreto
legislativo sulle nuove norme per la promozione dell'inclusione
scolastica degli studenti con disabilità, prossimo alla discussione
nelle commissioni parlamentari”.
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