Sommersi dalla montagna di neve

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Transcript Sommersi dalla montagna di neve

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Mercoledì 1° febbraio
l’assemblea dei soci
della Unità srl deciderà
la ricapitalizzazione o la messa
in liquidazione
del nostro quotidiano.
Fondata da
Antonio Gramsci
nel 1924
Questo giornale
ha rinunciato
al finanziamento
pubblico
l
€1,40
Anno 94 n. 14
Venerdì, 20 Gennaio 2017
unita.tv
Lettera del Cdr a Renzi
Caro Segretario, il 1° febbraio si
avvicina inesorabilmente e il
rischio che l’Unità venga messa
in liquidazione si fa sempre più
concreto. P. 10
Sommersi dalla montagna di neve
l Nell’hotel travolto dalla slavina trenta persone, 4 i bambini. I primi soccorsi arrivati all’alba
l «Dovevamo andar via ma lo spazzaneve non mai è arrivato». Mattarella: ora serve unità P. 2-4
Terremoto,
ipocrisia
e frustrazione
L’INTERVISTA
«La sicurezza
sta solo nella
prevenzione»
P
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Andrea Di Consoli
oteva essere evitato”, “è
colpa dell’uomo”, “la
politica ha gravi
responsabilità”, “il
destino non c’entra”:
sono solo alcune delle
frasi usate dalla gente comune e dai
commentatori a proposito dei
terremoti nell’Italia centrale degli
ultimi mesi. Ovviamente – ed è
lapalissiano – nessuno mette in dubbio
che edificare in luoghi a bassa sismicità
e con criteri antisismici aiuti ad
abbassare notevolmente la probabilità
che ci siano dei crolli e dei morti, ma da
qui a far passare il concetto che la
tecnologia e dunque la ragione umana
possano in assoluto governare la forza
oscura e le imprevedibili regole della
natura, ce ne corre.
La tecnologia sta diventando una
nuova religione. A essa si chiedono
risposte di tipo religioso. Basta non
fumare, non bere alcolici, mangiare
sanamente e fare movimento per non
ammalarsi. Ma poi, quando ci si
ammala – perché così a un certo punto
stabilisce la natura – nessuno riesce a
dare un senso alla caduta e al dolore.
La stessa cosa avviene con i disastri
naturali. Li si può in larga misura
prevedere e prevenire, ma a volte sono
più forti della “misera” ragione
umana. A quel punto si rimane
sbigottiti, e subito si cerca il colpevole,
il capro espiatorio, perché nessuno è
più disposto ad accettare che la natura
sia più forte della nostra tracotante
volontà di addomesticare
l’imponderabile.
Una volta ebbi un battibecco
privato con Umberto Veronesi, che mi
redarguì vedendomi fumare
avidamente. Gli dissi che aveva
ragione a sgridarmi, ma gli dissi anche
che, smettendo, al massimo avrei
vissuto dieci o venti anni in più,
lasciando intatte tutte le mie domande
angosciate sul senso della vita. La
verità è che si muore sempre troppo
giovani, e che non sarà certo la
tecnologia a dare le risposte ultime.
Infatti a cosa serve la longevità
nell’assurdità esistenziale o
nell’assenza di senso?
Un tempo, di fronte a catastrofi e
disastri, si diceva: “l’ha voluto dio”,
oppure “l’hanno voluto gli dei”.
Questo metteva l’uomo in una
condizione di persuasa inferiorità
rispetto alle ragioni della natura. Oggi,
essendo quasi morti tutti gli dei,
questa sottomissione sembra un
arcaismo, un atteggiamento
inaccettabile. Ma la tecnologia sarà
sempre impotente di fronte alla
potenza del cosmo, e sempre getterà
nello sconforto i suoi tanti adepti, che
invano cercheranno una risposta
ultima sul senso della caduta e della
morte.
Segue a pag. 4
Mario Tozzi
Stefano Miliani
«I
L’hotel Rigopiano nel comune di Farindola (Pescara). Ecco cosa si sono trovati di fronte i primi soccorritori arrivati all’albergo travolto da una
slavina vicino al Gran Sasso. FOTO DEL SOCCORSO ALPINO ITALIANO /ANSA
Stupro via web, ma
Facebook censura la vittima
Su Facebook circolano mostruosi
gruppi chiusi di uomini che “rubano”
foto di donne dai loro profili e le pubblicano per farne oggetto di insulti sessisti. Ma, invece di censurare questi abusi, il social network più seguito del
mondo penalizza la donna che ha denunciato tutto ciò. E ieri le ha sospeso
l’account Facebook per un giorno. L’ha
denunciato la presidente della Camera, Laura Boldrini, proprio sul suo profilo Fb.
Lombardo P. 7
Ma c’è ancora
bisogno di
Comunismo?
Convegno a Roma a 100
anni dalla Rivoluzione
d’Ottobre Franchi P. 12
INTERVISTA A CASSESE
l primo interrogativo
sul disastro di Rigopiano è capire se l’albergo
era stato costruito nel
luogo adatto. Sta su un piccolo poggio abbastanza distante dai versanti. Non ho la risposta, sia chiaro,
però bisogna sapere se era nel posto giusto ed era stato ristrutturato
bene». Mario Tozzi, geologo, scrittore e divulgatore scientifico, anche in tv con il programma Fuori
luogo, da anni fa del rispetto del territorio e del suolo una bandiera. E
sulla tragedia abruzzese pone
qualche domanda cruciale, invitando allo stesso tempo ad acquisire le informazioni necessarie e
scientificamente attendibili prima
di sparare sentenze. Anche nel tono di voce, infatti, invita alla razionalità.
Segue a pag. 2
La nostra storia
La difficile
eredità di Craxi
Umberto Ranieri
S
ono trascorsi diciassette anni
dalla morte di Bettino Craxi
avvenuta in solitudine e
lontano dall’Italia. Da anni è in corso
una riflessione sull’opera del primo
socialista presidente del Consiglio,
dal 1983 al 1987.
Segue a pag. 10
Giustizia: bene
Orlando, ma
ora tagliare
l’arretrato
Fusani P. 5
Trump e
l’ordine liberale
Alessandro Maran
E
sce Obama, entra Trump. E
prima ancora di giurare, “The
Donald” ha già annunciato al
mondo la sua voglia di buttare tutto
all’aria.
Segue a pag. 11
Radar L’informazione in overdose di news che rischia il collasso e la potenza del “quinto potere” Boldrini e Pivetta P. 12