Scarica il pdf - MFfashion.com

Download Report

Transcript Scarica il pdf - MFfashion.com

Nuovo in edicola
SE L’INSEGNA DIVENTA CATENA
Si moltiplicano le reti di locali che nascono da un bar, un ristorante, una gelateria
di successo. Dal bio al lusso per gourmet, ai piatti veloci, 70 esempi a cui ispirarsi
per diventare imprenditori del food. Anche con un modesto capitale
NUOVO PIÙ Pagine PIÙ Inchieste PIÙ Protagonisti PIÙ Stile
IL PRIMO MAGAZINE INTERATTIVO
PER CHI VINCE INNOVANDO
www.classabbonamenti.com
MF
fashion
il primo quotidiano della moda e del lusso
XXVIII n. 009- € 0,50
venerdì
13 gennaio 2017
MFAnno
fashion
Direttore ed editore Paolo Panerai
13.01.17
I
IL FINALE DELLO SHOW DI LUCIO VANOTTI IERI A FIRENZE
ONLINE SU MFFASHION.COM
TUTTE LE GALLERY FOTOGRAFICHE
DALLE COLLEZIONI READY TO WEAR
UOMO FALL-WINTER 2017/18
Pitti
Parte da
la riscossa del
menswear italiano
I primi dati del salone toscano, che si chiuderà oggi passando il testimone a
Milano moda uomo con i suoi 37 défilé dedicati alla fall-winter 2017/18, indicano
una tenuta delle presenze e un recupero di Russia ed Est Europa. Il tutto in un
momento in cui il segmento uomo vanta un fatturato di quasi 9 miliardi di euro
(+0,9%), con un saldo commerciale in attivo per 1,7 miliardi. Protagonista della
giornata di ieri Lucio Vanotti, che ha ceduto il 40% a Lch-Luxury creative holding
Q
uella che si chiuderà oggi è un’edizione di
Pitti immagine uomo in tenuta. I primi dati
diffusi dagli organizzzatori e riferiti ai primi tre giorni della 91ª edizione del salone
fiorentino, indicano una sostanziale conferma delle presenze di buyer italiani ed esteri di un anno fa
(24.800 compratori totali, di cui 8.800 da oltrecon-
fine), con un confortante recupero di Russia ed Est
Europa, a compensare il robusto calo degli arrivi
dalla Turchia. Dati che arrivano in un momento particolare per il menswear made in Italy che da questa
sera andrà in scena a Milano con la tornata autunno-inverno 2017/18 di Milano moda uomo. Sotto i
riflettori, fino al 17 gennaio, uno schedule che acco-
glierà 37 sfilate rispetto alle 35 della scorsa edizione,
tra debutti, ritorni di nomi storici e giovani marchi
pronti a fare la loro apparizione nello schedule elaborato dia Cnmi-Camera nazionale della moda italiana,
grazie a iniziative di mecenatismo tra cui spicca
continua a pag. II
II
Guida alla 91ª edizione Pitti Uomo
segue da pag. I
quella messa in atto da Giorgio
Armani nella giornata conclusiva di martedì 17 e volta a
promuovere i new talents Moto
Guo, Consistence e Yoshio
Kubo, provenienti rispettivamente da Malesia, Cina/Taiwan
e Giappone (vedere MFF del 23
dicembre 2016). Dati che indicano ulteriormente la buona salute
del menswear made in Italy che
già in apertura di Pitti immagine
uomo aveva mostrato i muscoli,
svelando che il 2016 si è chiuso
con un fatturato stimato di quasi 9 miliardi di euro (+0,9%) e
con un saldo commerciale in attivo per 1,7 miliardi (vedere MFF
del 10 gennaio). A confermare il
momento è anche il sentiment, positivo, degli espositori intervistati
da MFF in questi giorni di manife-
Lo show di Lucio Vanotti
stazione. Realtà divise tra mondo
dell’abbigliamento e universo
degli accessori che, in generale,
si sono dette ottimiste sull’andamento del mercato. Soddisfatto
Stefano Corbella, direttore commerciale estero di Altea: «Per noi
una buona edizione di Pitti immagine uomo, dove abbiamo preso
importanti contatti e durante la
quale i clienti hanno apprezzato
l’arricchimento della nostra proposta, sia in termini di offerta che
di qualità. I department store stranieri sono passati più o meno tutti.
Bene la Russia, mercato che a nostro avviso è ripartito e, anche se
stanno affrontando un momento di
difficoltà, sono state soddisfacenti anche le performance dei buyer
Usa». Sulla ripresa del mercato russo si è soffermato Roberto
Bardini, socio del marchio toscano di sportswear Rrd-Roberto
Ricci designs, che ha parlato di:
«Un buon Pitti immagine uomo,
con il secondo giorno veramente pieno di ingressi. Ho visto tanti
italiani e stranieri, forse tra questi pochi tedeschi. Di contro, bene
il mercato russo molto interessato
anche alla nostra proposta femminile». Della situazione italiana
ha portato la testimonianza Paolo
Rossi, titolare del brand specializzato nella maglieria Alpha
Studio. «Siamo molto contenti,
anche perché da qualche stagione il knitwear è molto in auge e
questa tendenza continuerà anche
nell’anno in corso. L’Italia, per noi
il 65% del giro di affari, ha confermato le posizioni con buoni
risultati. All’estero hanno performato bene Germania e Svizzera,
sono invece mancati un po’ di
buyer giapponesi e russi». Gli ha
fatto eco Lorenzo Nencini, responsabile del progetto U.S.Polo
Assn. abbigliamento, parlando di
«un Pitti immagine uomo positivo.
Dopo alcuni anni la Germania ci
ha dato ottime soddisfazioni. Bene
anche Grecia e Cipro. Siamo contenti anche dell’affluenza italiana,
mercato che per noi rappresenta
un 50% del fatturato». Dello stesso avviso anche Federico Rosi,
direttore commerciale di Manuel
Ritz, marchio del gruppo Paoloni,
che ha descritto un’edizione con
«un’affluenza veramente buona,
con un grande apprezzamento riguardo lo sviluppo della collezione
verso un total look completo. Se
da una parte l’Italia e l’Europa, con focus sulla Germania,
hanno fatto registrare buone
presenze di clienti, dall’altra
sono mancati quelli cinesi».
Anche nel mondo di calzature e pelletteria, l’impressione
generale è positiva grazie a
un’affluenza costante di buyer nei primi tre giorni e a una
rinnovata propensione all’acquisto. «È stata un’edizione
oltre le migliori aspettative
della vigilia», ha spiegato poi
Stefano Pierpaoli, export manager del neocostituito Wa
group, frutto della fusione tra
le società di pelletteria William
e Araldi, realtà che oggi vanta un fatturato di 20 milioni di
euro. «Questa edizione è stata
caratterizzata da un cambio di
visione. I buyer hanno smesso
di essere terrorizzati e chiedono
novità per riconquistare la fiducia dei consumatori. L’obiettivo
per il prossimo invernale è
fissato al +30%». Ottime sensazioni anche per lo shoe-brand
Alberto Guardiani, che saluta
il ritorno dei clienti russi. «Il peggio è finito, da un paio di stagioni
la Russia è in ripresa a doppia cifra», ha affermato Mario Rinaldi,
global brand director dell’azienda marchigiana da 20 milioni di
euro di ricavi nel 2016, esercizio
chiuso in linea con il 2015, «e in
generale si stanno muovendo i
mercati esteri. Nello stand si sono
visti tanti mediorientali, soprattutto libanesi, con un felice ritorno di
nordeuropei». La novità principale per Guardiani è l’ingresso nel
mercato tedesco, definito in questi
giorni con il partner locale Cagol
fashion. «C’è un forte interesse dall’area mediterranea, con un
risveglio del Far east», ha affermato poi Andrea Tomat, presidente
e ad Lotto sport Italia, evidenziando qualche buon segnale dei
retailer italiani nelle aree legate allo shopping turistico. «Abbiamo
già raccolto i primi ordini da buyer orientali ed erano per lo più
nuovi clienti», hanno invece sottolineato Alessandro e Giovanni
Gallo della salentina Doria 1905,
azienda di cappelli da 25 dipendenti che opera per il 70% con
marchio proprio e per il restante
30% nel private label di fascia alta,
segnalando anche un buon ritmo
di presenze da aree come Turchia,
Armenia e Azerbaijan. (riproduzione riservata)
Matteo Minà e
Andrea Guolo (Firenze)
MF fashion
venerdì 13 gennaio 2017
Eventi
L’activewear olistico
di Cottweiler for Reebok
Il duo britannico avanguardista, formato da Ben Cottrell
e Matthew Dainty, ha svelato ieri nella cornice fiorentina
del Museo Marino Marini la collaborazione con il colosso
sportivo. Francesca Manuzzi e Ludovica Tofanelli (Firenze)
F
rom London to Florence con il performan- sport», hanno raccontato i creativi. «Tutti i capi socewear firmato Cottweiler for Reebok. no stati sviluppati direttamente da noi in house con
Il duo creativo formato da Ben Cottrell e il grande supporto di Reebok, che ci ha permesso di
Matthew Dainty ha trasformato ieri sera accedere a un’incredibile serie di tecnologie avanzail Museo Marino Marini di Firenze in un tempio te e processi hi-tech». Così Cottrell e Dainty hanno
dedicato al benessere in chiave active. Selezionati portato in scena un range completo di abbigliamento, sneaker e accessori pensati
da Pitti immagine
in ottica funzionale, fondendo
uomo come desii dettami del tailoring britangner project per la
nico alle componenti tecniche
91ª edizione deldello sportswear. In colleziola kermesse, i due
ne, una serie di pezzi realizzati
stilisti hanno portacon materiali dalle proprieto tra le statue dello
tà terapeutiche, dal memory
scultore pistoiese la
foam all’antimicrobico. Tutti
collaborazione con
etichettati con tag visibili ma
il brand sportivo
rimovibili. «Oggi lo sportche fa capo al grupswear deve avere la doppia
po Adidas. Dopo
capacità di fondere praticità
aver svelato la loro
e lifestyle con l’evocazione
fall-winter 2017/18
di un immaginario estetico.
nella cornice di
Che noi abbiamo realizzaLondon fashion
Sopra,
alcuni
look
Cottweiler
for
Reebok
to attingendo da quei classici
week: men’s (vedi Reebok con cui noi stessi
dere MFF del 10
gennaio), i creativi sono così sbarcati nel capoluogo siamo cresciuti, mantenendo la nostra identità», ha
toscano per presentare la loro visione di sportswe- concluso il duo, svelando la collezione all’interno di
ar terapeutico. «Questa collezione è ispirata all’uso un ambiente ispirato al concetto di Spa, tra fashion e
dell’approccio olistico nei trattamenti aftercare dello performance. (riproduzione riservata)
Il brand sportswear prepara un anno a tutta moda
Sarà un 2017 ricco di collaborazione e lanci speciali per Reebok. Dopo l’evento/show di presentazione della capsule collection in collaborazione con Cottweiler, il prossimo 24 gennaio
a Parigi verrà svelata la collezione di abbigliamento, calzature e accessori, in edizione limitata, realizzata a quattro mani con Demna Gvasalia e Vetements. Dalla primavera-estate 2017,
inoltre, anche la linea Reebok performance presenterà nuove collaborazioni che vedranno
la fusione tra innovazione e moda, ma i nomi dei prescelti sono ancora top secret. Così come
Reebok running, con progetti volti ad avvicinare sempre più il consumatore fashion addicted,
che presenterà prodotti dove la componente tech rimarrà comunque la chiave di lettura di tutto il progetto. (riproduzione riservata)
News
Bagnoli sartoria,
via al restyling
Foxx mette il
turbo all’estero
Les Benjamins
punta sulla Cina
Bagnoli
sartoria
punta a
superare
un milione
di euro di
giro di affari nell’anno
in corso,
grazie anche allo sviluppo oltreconfine. Il marchio maschile sartoriale,
che produce abiti e cappotti tutti internamente, è nato sei anni fa come
costola dell’azienda di famiglia Diconf,
società di Mariglianella (Napoli) attiva dal 1965 con la realizzazione di
private label, principalmente in Usa.
Bagnoli, da circa due anni, ha intrapreso un’operazione di restyling,
sia dello stile che della distribuzione, strategia che ha spinto il brand a
partecipare a Pitti immagine uomo.
«Attualmente il marchio è presente
in Italia e Giappone, ma stiamo lavorando per espanderci inizialmente in
Europa», ha spiegato a MFF Valeria
Parlato, titolare del marchio.
Privati Firenze prepara il piano di
espansione all’estero. Il brand di
knitwear maschile, prodotto dalla
pistoiese Foxx (4,5 milioni di ricavi
nel 2016 con crescita double digit),
avvia una distribuzione capillare in
Francia e sarà presente dal prossimo
invernale in Olanda, Belgio, Svizzera
e Austria tramite agenti diretti. È inoltre in definizione un accordo con
alcuni distributori per il Giappone. Al
potenziamento dell’export, che genera il 15% del fatturato con prospettive
di forte crescita, si accompagna l’ottima situazione del retail italiano, con
250 clienti wholesale
già raggiunti
e con l’obiettivo, visto il
successo
della partecipazione a Pitti
immagine uomo, di arrivare
a quota 400
entro l’anno.
Les Benjamins debutta a Pitti immagine uomo con una collezione
ispirata alla Mongolia e al deserto
dei Gobi. Il brand creato dal designer turco Bunyamin Aydin propone
uno streetwear arricchito da motivi riconducibili alla geografia del paese
asiatico e da patchwork di tappeti lavorati in zona. Intanto la società
annuncia un piano da 500 monomarca in Cina, a seguito dell’accordo
con la società Bond street trade, e
per l’Italia, dov’è già presente da La
Rinascente con i suoi capi, punta a
raggiungere una rete di 80 multibrand
entro il lancio della prossima collezione invernale.
MF fashion
venerdì 13 gennaio 2017
Guida alla 91ª edizione Pitti Uomo
Strategie
Vanotti cresce con Lch
Il designer bergamasco ha accolto nel suo capitale, con una quota del 40%,
Lch-Luxury creative holding, realtà italiana partecipata da un pool di
operatori internazionali, nata per investire in nuovi marchi e valorizzarne il
potenziale. Messo sul piatto oltre un milione di euro. Chiara Bottoni (Firenze)
L
ucio Vanotti si prepara a conIn pedana sale un homewear purificato
quistare i mercati internazionali
grazie all’ingresso di un nuovo
«Camera». È questo il nome scelto da Lucio Vanotti per raccontare la
socio finanziario. Il marchio fonsua collezione maschile per la primavera-estate 2017 presentata a Pitti
dato dell’eponimo designer bergamasco
immagine uomo. E dell’intimità di una camera privata c’è molto in una
ha infatti aperto il suo capitale a LchLuxury creative holding, realtà basata
proposta in cui l’homewear, inteso come abbigliamento da casa, viein Italia ma partecipata da un pool di
ne reinterpretato attraverso l’estetica Masai. Ecco allora che i corpi si
operatori internazionali provenienti da
lasciano avvolgere da caldi blazer tartan, che richiamano alla mente l’impiù settori, tra cui a l’imprenditore del
magine di coperte africane, o da cappotti abbandonati languidamente sul
Bahrain, Hadi Kalawadh, che ha incorpo come vestaglie. Le giacche sfoderate sono loose nelle proporziovestito nella società a titolo personale.
ni e scivolano morbidamente sulle spalle, incarnando l’immagine di un
L’operazione, completata nel 2016, ha
classico maschile che rinasce sotto una nuova identità. Accenni al mondo
portato Lch a entrare nella società con
dello sportswear, inteso sempre come divisa da casa, completano queuna quota pari al 40%, mettendo sul piatsto guardaroba, tra felpe con il cappuccio profilato da una zip e pantaloni
to oltre un milione di euro, nell’ottica
con l’elastico, sempre over, sempre svagati. In una continua ricerca della
di far crescere il brand, consolidandopurificazione estetica. Un gusto particolarmente apprezzato dai mercane l’aspetto produttivo e proiettandolo
ti asiatici, sui quali Vanotti potrà scommettere grazie al supporto di Lch.
sui mercati internazionali. «Lch è una
«Dopo anni in cui ho remato da solo, questa collaborazione mi ha dato
holding nata nel 2016 dalla volontà di vala spinta e il sostegno per andare avanti», ha detto a MFF lo stilista, «oglorizzare talenti nascosti e sostenere una
gi credo sia indispensabile per un giovane brand trovare dei partner con
filiera di eccellenze, attraverso un’attivicui condividere le scelte ed è importante che ci sia un dialogo di confrontà capillare di coaching», hanno spiegato
to con essi». (riproduzione riservata)
a MFF i portavoce della realtà, presenti
alla sfilata di Vanotti, organizzata nell’ambito di Pitti
luppare più categorie di
immagine uomo (vedere box
prodotto, per poi ampliain alto). «Vanotti è il primo di
re la rete distributiva, che
una serie di investimenti che
oggi può contare su circa
faremo in futuro e su di lui vo70 punti vendita multigliamo concentrare i nostri
marca worldwide. «Lo
stile di Vanotti è globasforzi affinché possa crescele, va oltre i trend e i gusti
re, dandogli l’opportunità di
di ogni paese. Crediamo
sviluppare la sua creativiperciò che abbia un grantà in modo libero». Proprio
de potenziale e stiamo
in quest’ottica si inserisce la
discutendo per siglare
scelta di lasciare la maggiocontratti distributivi in
ranza del capitale in mano al
mercati come gli Emirati,
designer, con una metodica Sopra, Lucio Vanotti tra due modelli nel backstage
la Cina e gli Stati Uniti»,
finalizzata a valorizzarne al
meglio il potenziale. «Questa holding mi convinto a investire nel suo operato», ha poi concluso Kalawadh, «convinti
ha posto al centro della sua visione il ha poi aggiunto Kalawadh. Primo step dell’enorme valore aggiunto del made
sostegno dei nuovi talenti, permettendo del tutoraggio sarà il rafforzamento del- in Italy, qualcosa che in tutto il mondo
loro di crescere in un contesto sicuro. È la struttura produttiva del marchio, con è considerato sinonimo di lusso». (riprostato questo ad avermi colpito e ad aver- l’individuazione di partner con cui svi- duzione riservata)
III
Happening
Carlo Volpi tinge
il knitwear di
irriverenza pop
«A new starting point». Con il suo accento brit e la sua presenza cool, Carlo Volpi
ha conquistato il pubblico di Pitti immagine uomo presentando una fall-winter
2017/18 socialmente irriverente. Una di
quelle collezioni che vogliono raccontare una storia contemporanea, dietro alla
quale si cela una ricerca tanto estetica
quanto concettuale, svelata al pubblico con un fare pop e accattivante. Ma
soprattutto con un contenuto provocatorio. «Questa collezione celebra ciò che
usualmente è considerato socialmente inaccettato, riprendendolo in chiave
pop per definire una nuova idea estetica», ha raccontato il designer toscano.
Battezzata Fall from grace, la proposta
invernale firmata Carlo Volpi rilegge il
pensiero filosofico di Mikhail Bakhtin, riprendendone il concetto di grottesco e
stravolgendo l’idea del bello secondo un
mood disco monster. «Oggi non ha più
senso parlare di buon gusto, ciò che emerge è un’idea di stile più che di bello. E
a me interessa capire ciò che c’è dietro
all’idea del mi piace o non mi piace delle persone nel vestire», ha continuato a
spiegare lo stilista. Nella cornice della
Stazione Leopolda, in qualità di ospite della kermesse fiorentina tra i Pitti
italics, Carlo Volpi ha così portato in passerella la sua serie di capi no gender,
costruiti secondo l’ottica dell’anticonven-
di Chiara Bottoni, Andrea Guolo, Matteo Minà, Francesca Manuzzi (Firenze)
Bis di eventi targati Furla
Furla torna a Pitti immagine uomo con un duplice evento. Firenze è
stata infatti teatro, durante i giorni della manifestazione, di una performance street-sport all’interno della stazione ferroviaria di Santa
Maria Novella e di una mostra organizzata in collaborazione con
Scott Shuman di The Sartorialist a Palazzo Budini Gattai, intitolata
«#FurlaModernMan». Il fotografo americano ha realizzato per il marchio di accessori da 194 milioni di euro di ricavi nel primo semestre
un video e foto reportage, attraverso un viaggio in tre tappe tra la
sede di Milano, quella di Bologna e la fabbrica di Firenze-Tavernelle.
Come sempre, inoltre, il
brand è stato presente in Fortezza con una
collezione che il direttore creativo Fabio
Fusi ha definito: «Molto
viva. Animata da stampe di coccodrilli e
lupi e da tocchi sportivi.
Perseguendo l’idea di
genderless, anche questa stagione abbiamo
proposto come pezzo chiave lo zaino, che
veste tanti personaggi diversi», dal biker all’hiker,
passando per l’aviatore,
con un occhio di riguardo alla versatilità»
Orciani in corsa
nell’internazionale
Un traguardo a breve: 38 anni di storia. E una vita a pieno
ritmo per Orciani, che a marzo chiuderà il 2016 con una
crescita del 10% rispetto ai 10
milioni di euro di fatturato del
2015. «Il 15 gennaio del 1979
fondai l’azienda», ha spiegato
a MFF Claudio Orciani, fondatore dell’omonimo brand di
pelletteria. «E oggi iniziamo a
raccogliere una serie di soddisfazione. La No buckle miete
successi, così come abbiamo
introdotto una serie di innovazioni, non soltanto a livello di
pellami, ma anche come modelli, come i nuovi capispalla
in abbinamento al piumino d’oca, che trasforma il capo in pelle da
prettamente autunnale a invernale». Nei piani, un’evoluzione anche
distributiva sull’estero. «Abbiamo aperto a Shanghai lo scorso settembre e ci sarà un ulteriore opening in primavera a Wenzhou, con
uno store uomo e donna. Il mercato di riferimento rimane tutt’ora l’Italia, ma stiamo sviluppando in maniera importante l’estero, europeo,
seguito subito dopo dall’Asia», ha concluso, «che, in particolare la
Cina, si è accorta delle aziende di prodotto con un equilibrio prezzoqualità straordinario come la nostra». (riproduzione riservata)
zionale Partendo dall’accurato
’ac
lavoro
zionale.
sul knitwear tradizionale, realizzato grazie ai filati pregiati di Zegna Baruffa
Lane Borgosesia, lo stilista trapiantato a
Londra ha giocato con stampe ironicamente provocatorie, esemplificate dall’old
lady che fa la maglia, rivista nella figura di
una moderna Disco Sally dello Studio 54.
Per un insieme tinto da cromie da night
club, con una prevalenza di nero interrotto da gialli, blu e arancioni. Completando
i look hand-knitted con boots e leggings,
realizzati rispettivamente insieme a Cult e
Ciemmeci group. «L’evento è stato pensato come una performance più che un
fashion show tradizionale. Ho chiamato
Ernesto Tomasini, cabarettista e soprano
popolare nel panorama undergroung, che
lavora con musica sperimentale», ha aggiunto Volpi. Compiendo così un nuovo
passo nel suo percorso stilistico, in vista di
un futuro tutto da scrivere. «Al momento
vendiamo le collezioni online, ma stiamo lavorando per strutturarci e crescere
con uno showroom di Milano, i cui accordi sono ancora in fase di definizione», ha
concluso lo stilista. (riproduzione riservaLudovica Tofanelli (Firenze)
ta)
IV
Guida alla 91ª edizione Pitti Uomo
MF fashion
venerdì 13 gennaio 2017
Bilanci
Strategie
Rrd-Roberto Ricci
designs a +20%
BELVEST AL RILANCIO,
TRA STILE ED EXPORT
La società ha fatturato 30 milioni, di cui 16 milioni
derivanti da prodotti tecnici e il restante dalla moda,
che nel 2017 balzerà del 50%. Matteo Minà (Firenze)
R
rd-Roberto Ricci designs archi- nel 2016 il 30% del giro di affari, ma già
via il 2016 in corsa double digit e il 45% nell’autunno inverno 2017/18. In
vede rosa nell’anno in corso grazie futuro le vendite femminili di questa colallo sviluppo estero e al focus sulla lezione supereranno quelle maschili». Sul
collezione donna. Il marchio specializzato fronte creativo, l’azienda, presente a Firenze
fino a oggi all’interno di Pitti
in attrezzature per il surf nato
immagine uomo, ha amplianel 1994, che fa capo tramito per il prossimo inverno la
te una licenza esclusiva alla
gamma di prodotto, introduMontecristo di Grosseto,
cendo accanto al core business
ha chiuso l’esercizio 2016
rappresentato dall’outerwea quota 30 milioni di euro
ar la maglieria e i pantaloni.
di fatturato (+20%), di cui
«Inoltre, già probabilemte dal
circa 16 milioni di euro da
prossimo estivo 2018, diffevendite di prodotti tecnici
renzieremo la proposta di
e active e la parte restanabbigliamento, creando una
te grazie all’abbigliamento
seconda linea per lo sportmoda, proposta lanciata da
swear e un label premium per
qualche anno. «Per il 2017
quella parte di proposta che ha
puntiamo a un balzo di olun’anima tecno, ma un taglio
tre il 50% della proposta più
più sartoriale», ha proseguito
glamour, raggiungendo 22
l’imprenditore. Anche per la
milioni di euro», ha spiegaprossiama stagione fredda il
to a MFF Roberto Bardini,
Una
proposta
Rrd
brand continua un’operazione
socio dell’azienda. «Ci focain ottica culturale, ripubblilizzeremo su due direttrici,
ovvero sullo sviluppo estero del wholesale, cando alcuni classici sul mare. Dei libri,
per passare da una quota del 15% nell’ul- che fanno parte della collana Rrd in limitimo esercizio al 25% già quest’anno e ted edition, sono state stampate oltre 80mila
sull’ampliamento della proposta donna, copie. (riproduzione riservata)
Il marchio da 20 milioni di euro di ricavi porta
a Pitti immagine uomo le nuove collezioni
made in Italy e punta l’attenzione su due
mercati importanti come gli Usa e il Giappone
L
’applicazione del cappuccio colora- Stati Uniti, dove siano presenti da vent’anto su cappotti e giacche della linea ni con la società controllata Belvest Usa, e
Jacketinthebox è la principale no- al Giappone, mercato più dinamico del movità presentata da Belvest a Pitti mento, dove possiamo contare su un partner
immagine uomo, che forte di un export al consolidato». L’azienda, che opera con il
60% e un fatturato in lieve crescita or apun- proprio marchio e in minor parte come forta al rilancio. La collezione autunno-inverno nitrice di capispalla per grandi firme, conta
dell’azienda sartoriale padovana rivoluziona più di 300 addetti e ha investito nella forproporzioni e modelli, con
l’inserimento di un gusto
contemporaneo e d’avanguardia, e approfondisce
la ricerca su materiali, stile e dettagli. I must della
stagione sono gli abiti in
lana-seta-cashmere e le
giacche in puro cashmere nei colori naturali. Alla
main collection si aggiunge poi la capsule presentata
a novembre per la stagioSopra, alcune giacche firmate Belvest
ne fredda e a maggio per
la primavera/estate, da cui
oggi dipende circa il 20% del giro d’affa- mazione interna per garantire il passaggio
ri complessivo che nel 2015 ha superato i di competenze dai maestri agli apprendisti.
20 milioni di euro e che nell’anno appe- «Effettuiamo a mano tutte le operazioni nena concluso viene dato in lieve crescita. cessarie per esprimere i contenuti sartoriali,
«L’export pesa per oltre il 60% del fattura- inserendo quando possibile la tecnologia»,
to», spiega a MFF il direttore commerciale ha concluso poi Beniero. (riporoduzione riRuggero Beniero, «grazie soprattutto a servata)
Andrea Guolo (Firenze)
venerdì 13 gennaio 2017
MF fashion
Guida alla 91ª edizione Pitti Uomo
V
Espansione
Eventi
Baldinini marcia
verso gli States
IL NEO SARTORIALE DI SULVAM
Con tre aperture in cantiere sul suolo Usa,
in location ancora top secret, il brand
porta avanti l’espansione a stelle e strisce
Mentre prepara nuovi store a Dubai,
Shanghai e Doha. Ludovica Tofanelli (Firenze)
I
n marcia verso gli Stati Uniti. Dopo aver inaugurato le prime tre boutique sul territorio statunitense alla fine del 2016, Baldinini si prepara
a raddoppiare la sua presenza sul suolo a stelle e strisce, pianificando l’opening di altri tre punti vendita per portare gli Usa a generare
il 20% di un fatturato totale che si attesta sui 100 milioni di euro circa
(vedere MFF del 6 settembre 2016). «Oggi i cambiamenti del mercato
sono molto veloci e dinamici, negli anni passati abbiamo fatto un grande
sviluppo in Russia, che nonostante le crisi rimane il nostro mercato più
importante. Ora puntiamo molto sulla crescita degli Stati Uniti, insieme
a Cina e Medio Oriente», ha spiegato a MFF Massimo Sarti, direttore commerciale della griffe di calzature e accessori, presente nei giorni
scorsi a Pitti immagine uomo con la collezione fall-winter 2017/18.
Dopo il New Jersey, Miami e New York il marchio guidato da Gimmi
Baldinini punta infatti a rafforzarsi nel
retail tagliando il nastro alle tre nuove
boutique americane in location ancora top secret. «Per gli Usa abbiamo un
programma ad hoc che prevede l’apertura di negozi diretti, abbiamo iniziato
a settembre con i primi opening e ora
stiamo portando avanti il piano con Un modello Baldinini
l’idea di strutturare sempre meglio la
distribuzione nel mercato, pensando anche a prodotti ad hoc», ha aggiunto il manager. Il piano per il mercato d’Oltreoceano sarà poi affiancato
dallo sviluppo in Cina, con nuovi negozi in franchising a Shanghai, e
da quello in Middle East. Baldinini sbarcherà infatti durante l’anno al
Mall of Emirates di Dubai con un franchising e a Doha con una boutique all’interno di Galeries Lafayette. (riproduzione riservata)
Lo stilista arriva a Firenze grazie all’intesa con la Japan
fashion week e forgia il suo tailoring, che ripone le
radici nella scuola di Yamamoto, in cui si è formato
U
n top brand di Tokyo a Pitti immagine più stretto, pensando a una gonna su un uomo. In
uomo. Sulvam arriva a Firenze con queste Giappone è un argomento molto caldo e inflazionato.
premesse. Con un bagaglio costruito in an- Io non credo sia qualcosa di speciale, è un percorso
ni tra le fila creative di Yohji Yamamoto. naturale, passeggero, perché la moda è un racconto
Teppei Fujita debutta in occidente per la prima volta sociologico, che riflette la sempre maggior apertura
grazie all’accordo tra il salone fioe libertà di pensiero di ogrentino e la Japan fashion week
gi». La collezione, 100%
organization che, per due anni,
made in Japan, è distribupunta a dare visibilità ai talenti
ita in 30 store selezionati
più promettenti della moda niptra Giappone, Usa, Canada,
Uk, Hong Kong e Shanghai
ponica. Il creativo, che nel 2014
e il desiderio è di esportarha vinto il Tokyo fashion award
la worldwide. «Sfilare a Pitti
e nel 2015 è stato tra i vincitori
immagine uomo rappresendel concorso Who is on Next?
ta un’ottima opportunità per
Dubai, è salito ieri in pedana alla
poter penetrare sul mercato
Stazione Leopolda con la sua riestero, nell’ottica di sfilalettura dei dettami tailoring. «La
re un giorno a Parigi», ha
moda giapponese e quello che il
proseguito il designer, che
Giappone desidera sta cambiando
pensa uno show super esradicalmente. Ciò di cui tutti sono
senziale, lasciando parlare
convinti è che la moda nipponica
gli abiti, che rimandano a
sia incentrata sullo streetwear, a
quella vecchia scuola giapme non piace questa definizione
ponese, che come ha
e io non faccio street», ha spiegato
confermato Fujita, «ha ina MFF Fujita. «Voglio raccontare
segnato tanto. I giapponesi
cosa sia il sartoriale oggi, rompenhanno aperto una grande
do gli schemi. Per esempio sono
Nelle
foto,
look
firmati
Sulvam
strada, così grande che oggi
tra i pochi giapponesi a utilizzare
è una sfida poterne tracciare
bottoni». Bottoni che decorano i
suit decostruiti, dai pesi modificati, che parlano la una nuova. Ma quando sono diventato indipendenvisione di Fujita del genderless. «I look calzano per- te, ho promesso al mio maestro Yamamoto che un
fettamente sia sull’uomo sia sulla donna, che con giorno non avrei più avuto bisogno del suo bagaglio
un abito maschile diventa molto sexy. Sono un po’ creativo e ne avrei portato avanti l’eredità». (riproannoiato dal discorso del genderless nel suo senso duzione riservata) Francesca Manuzzi (Firenze)
Progetti
Nuova leggerezza
per Tombolini
La label maceratese approda a Pitti
immagine uomo con una performance dei
Kataklò per presentare il video della sua
Zero gravity. Francesca Manuzzi (Firenze)
V
ola e volteggia Tombolini. Leggero come il peso piuma, di soli
550 grammi, della sua nuova Zero gravity. L’azienda familiare da 20 milioni di euro di fatturato arriva a Firenze con una
performance dei Kataklò per presentare il video in cui quegli
abiti così leggeri si prestano ai passi atletici del gruppo di teatro danza
acrobatico, pronto a volare e danzare, sfidando la gravità nello stand del
marchio. «La moda è una questione di equilibrio, leggerezza, misura»,
ha spiegato a MFF Fiorella Tombolini, presidente e figlia di Eugenio
Tombolini, fondatore nel 1964 dell’azienda marchigiana di abbigliamento sartoriale maschile. «E anche un po’ di entusiasmo, che ci vuole
in questo momento storico, per alleggerire i pesi
della vita». L’azienda, nonostante stia vivendo un
momento incerto, vista la decisione del Tribunale di
Macerata di rigettare la richiesta di riprendere l’attività produttiva presentata dall’imprenditrice per la
società Area 62, ramo produttivo del gruppo, porta
a Pitti immagine uomo una ventata di leggerezza.
«Zero gravity è un’idea che cresce di stagione in
stagione. Abbiamo creato con un tessuto leggerissimo per un cappotto che pesa in tutto 550 grammi
ed è un’idea geniale, perché è molto caldo ma senza
peso, in lane nobili, mohair e cashmere. È ciò che
un uomo vuole sentirsi addosso, come la leggera
carezza di una mano femminile», ha proseguito la
Una giacca
Tombolini a margine di una happening a cui hanno
Tombolini
presenziato una serie di sportivi, da Jury Chechi a
Daniele Adani, fino a Giuseppe Bergomi e Fabio
Galante. In collezione, un rincorrersi di geometrie. Il cappotto Flying
è in bouclé di jersey, la Dynamic blu mixa lana stretch ai motivi regimental e l’abito gessato con righe rosse si traduce in una giacca leggera
macro Galles. L’azienda chiuderà a marzo il 2016 «con una crescita tra
il 4 e il 5% e un buon 2017 senza essere troppo ottimisti, ma vorremmo ottenere un risultato attorno al 10%, le armi ci sono per fare bene»,
ha poi concluso Tombolini. (riproduzione riservata)
www.privatifirenze.it
VI
MF fashion
venerdì 13 gennaio 2017
Overview
Progetti
Confindustria studia
una federazione
unica per la moda
REDEMPTION, VIA
ALLA COUTURE
Entro la primavera le singole realtà aderenti al progetto
ovvero Smi, Assocalzaturifi, Aimpes e Anfao, si alleeranno
dando vita a un unico soggetto che faccia da ombrello per
portare avanti le istanze del macro settore fashion. Via
libera dalle assemblee delle società che, dopo la maxi
fusione, conserveranno tutta la loro autonomia. Milena Bello
R
R
aggruppare in un’unica
federazione della moda
tutte le associazioni industriali di categoria. Il
progetto targato Confindustria
e nato sotto la spinta proprio
di Viale dell’Astronomia, è da
diversi mesi allo studio delle
singole realtà coinvolte, ovvero Smi-Sistema moda Italia,
Assocalzaturifici, AimpesAssociazione pellettieri italiani
e Anfao-Associazione nazionale fabbricanti articoli ottici, ma
lo sprint per la creazione della
maxi federazione del tessile-moda, calzature, borse e occhiali è
atteso nei prossimi mesi. Entro
la fine della primavera, infatti,
la maxi associazione dovrebbe
diventare operativa. Il progetto ha già avuto il via libera da
parte delle assemblee delle associazioni interessate ma è ancora
in fase di definizione la governance, nonché le caratteristiche
operative della federazione oltre che il nome con il quale
verrà battezzata la nuova creatura in seno a Confindustria e
che dovrebbe diventare la seconda associazione industriale
in Italia. Quel che è certo fin
da ora è che le singole realtà,
ovvero Smi, Assocalzaturifi,
Aimpes e Anfao, non scompariranno del tutto ma si alleeranno
dando vita, appunto, a una federazione che faccia da ombrello
per portare avanti le istanze del
macro settore della moda. Il
progetto si lega a doppio filo al
progetto del tavolo della moda
fortemente voluto dal ministro
dello Sviluppo economico Carlo
Calenda e portato avanti negli
ultimi mesi dal sottosegretario
del MiSe-Ministero dello sviluppo economico, Ivan Scalfarotto
(la sua carica peraltro è stata appena confermata nell’ultimo
Consiglio dei Ministri di fine dicembre) ma è anche figlio della
riforma Pesenti che prevede di
rafforzare le associazioni e di garantire una rappresentanza più
compatta accelerando i progetti di aggregazione delle singole
associazioni di categoria. (riproduzione riservata)
Il brand di Gabriele Moratti, Daniele
Sirtori e Vanni Laghi sfilerà il 23
gennaio a Parigi. In tandem sarà svelata
una capsule no season di 15 capi
iconici, tra smoking, camicie e biker
edemption aggiunge un tassello allo sviluppo stilistico e commerciale. Il marchio della holding italiana Stella llc, fondata nel
2013 da Gabriele Moratti, Daniele Sirtori e dall’artista delle
moto Vanni Laghi, che ha recentemente acquisito una quota
pari al 49% di Ryan Roche (vedere MFF del 16 aprile 2016), debutterà
nell’haute couture nella giornata di lunedì 23 gennaio prossimo, durante
la settimana dell’alta moda a Parigi dedicata alle sfilate primavera-estate
2017. La collezione, che andrà in scena alle ore 17,30, sarà successivamente presentata in show room insieme a una capsule no season di 15
capi iconici, tra smoking, tailleur, camicie e chiodi in pelle. «Abbiamo
sfilato con la pre-collezione lo scorso luglio, ma ci mancava uno step
in più per aggiungere valore comunicativo al brand. Questa scelta risponde soprattutto alla decisione di voler mantenere un posizionamento
selezionato con un Dna focalizzato sul dress e una risposta concreta alle maggiori richieste dai red carpet in Europa e Stati Uniti», ha spiegato
a MFF Moratti, direttore creativo di Redemption. «In questo modo riusciremo anche a ribadire l’importanza della produzione interamente
made in Italy delle nostre collezioni, che realizziamo in diversi distretti,
da Perugia, Vicenza fino a Modena e Cremona. Nello stile invece siamo
basati a Milano con un piccolo team di giovani designer, che si dedica
anche ad accessori, scarpe e occhiali». A febbraio sarà poi la volta del
prêt-à-porter, che salirà in pedana, come di consueto, a Parigi. Quanto
alle vendite, che crescono stagionalmente di circa il 30-40%, provengono per il 70% dall’estero grazie a una rete di circa 40 clienti worldwide,
con in prima linea gli Stati Uniti, seguiti da Francia, Italia e Inghilterra.
«Stiamo crescendo negli Usa soprattutto con Neiman Marcus. In un futuro vicino non escludiamo l’apertura di un flagship store a New York,
ma anche a Milano, Londra e Los Angeles», ha concluso l’imprenditore. (riproduzione riservata)
Alice Merli
Eventi
Gosha Rubchinskiy si allea con News
retailing
Adidas e conquista Kaliningrad Fast
inizio con +44%
Il creativo russo approda nella città sul mar Baltico per svelare
il menswear dell’autunno-inverno 2017/18 e battezzare il deal
di tre stagioni con il colosso sportivo, con cui realizzerà la Adidas
Football x Gosha Rubchinskiy. Natalia Chebunina (Kaliningrad)
U
n inno bold e anti global, nato sotto il se- Adidas Football x Gosha Rubchinskiy. E il progno dello sport. Il creativo russo più cool del getto arriva a ridosso della Fifa World Cup 2018
momento, Gosha Rubchinskiy, ha scelto che si svolgerà proprio in Russia. In scena, nella corla sua terra d’origine per svelare il men- nice spoglia dell’ex Borsa della città diventata poi
swear dell’autunno-inverno 2017/18 dopo la puntata casa della Gioventù, il new look di stagione. Tra tute
fiorentina durante Pitti immagine uomo la scorsa sportive abbinate a sciarpe retro, giacche oversize di
estate (vedere MFF del 16 giugno). Sotto i riflet- denim invecchiato e felpe parlanti, tracce militari da
tori una collezione speciale, che ha salutato anche armata rossa e completi da funzionario del Kgb. Con
la collaborazione con Adidas, svelata nel cuore di un tocco artsy nelle citazioni ali lavori di Kazimir
Kaliningrad, exclave russa tra Polonia e Lituania con Malevich («È una mia ossessione»), per le fantasie
accesso al mar Baltico di cui è uno dei maggiori por- che decorano la silhouette e che percorrono il knitweti. «È più divertente portare sotto i riflettori una città ar dal sapore vintage. (riproduzione riservata)
piccola come questa invece
che scegliere, come palcoscenico, grandi metropoli come
New York», ha detto lo stilista. Che ha scelto la città
come manifesto di un pensiero: difficile da raggiungere sia
dall’Europa che dalla Russia,
Kaliningrad, che in passato si
chiamava Königsberg, è stata uno dei centri politici della
Prussia. «Mi piaceva l’idea di
avere un pezzo di Russia nel
bel messo dell’Europa», ha
aggiunto il designer che così ha anche voluto celebrare
il legame russo-tedesco figlio
dell’intesa con Adidas. La sfilata segna infatti l’inizio di un
deal iniziale di tre stagioni con
il colosso sportswear per una
collezione speciale realizzaSopra, alcuni momenti dello show di Gosha Rubchinskiy
ta in co-branding, battezzata
Versace apre
a Hong Kong
Fast retailing dà segni di ripresa e
chiude il primo trimestre dell’esercizio fiscale con profitti netti in salita
del 44% a 73,7 miliardi di yen (circa
606 milioni di euro al cambio di ieri).
Nello stesso periodo il gruppo ha generato ricavi per 528 miliardi di yen
(circa 4,3 miliardi di euro), in aumento dell’1,6%. La società giapponese,
proprietaria del marchio Uniqlo oltre che di Helmut Lang, Theory,
Princesse Tam Tam e Comptoir de
cotonniers, aveva archiviato l’esercizio fiscale chiuso a fine agosto 2016
con un calo dei profitti del 56% per
48 miliardi di yen (circa 419 milioni di
euro), risentendo pesantemente del
deprezzamento dello yen.
Versace ha
inaugurato
un flagship
store nel
distretto di
Hong Kong
central.
Il nuovo
punto vendita, che si estende su
una superficie di 750 metri quadrati
ed è: «Un omaggio al grande patrimonio culturale dell’Italia. Con questo
progetto abbiamo creato uno spazio
dove si esprime Versace oggi. Per
me la boutique (nella foto) è un dialogo ininterrotto tra il nostro passato
e il nostro futuro, tra Versace e i nostri
clienti», ha detto Donatella Versace.
Geox chiama
Borgo come ad
& Other Stories,
patto con Toms
Gregorio Borgo è
il nuovo amministratore delegato
di Geox. Lo ha
deciso nella giornata di oggi il cda
della società,
fondata e presieduta da Mario
Moretti Polegato.
Borgo (nella foto), con un passato nel
gruppo Pirelli, dove ha ricoperto la
funzione di direttore generale operations fino allo scorso dicembre, ha
assunto per la società, leader nel
settore degli pneumatici, posizioni di
gestione nell’area marketing e commerciale.
Dopo il successo della partnership
con le sorelle di Rodarte, & Other
Stories ha annunciato la collaborazione con la label californiana Toms.
La linea includerà una reinterpretazione di alcuni dei modelli footwear
più iconici del marchio oltre a una
linea apparel ispirata allo stile di
Venice beach. La
campagna della
collezione, scattata dalla stylist e
fotografa Natalie
Joos, ha come
protagonista la top
model statunitense Erin Wasson
(nella foto).
VII
MF fashion
venerdì 13 gennaio 2017
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Abercrombie & Fitch
Avon Products
Coach
Coty
Estee Lauder
Fossil
Gap Inc
Guess
Iconix Brand Grp
Kate Spade & Co.
L Brands
Lululemon Athletica
Men`s Wearhouse
Michael Kors
Nike Inc
Phillips-Van Heusen
Polo Ralph Lauren
Quiksilver
Prezzo ieri
11,85
5,42
35,13
18,50
79,01
24,62
23,87
12,07
10,08
18,10
60,50
68,91
21,37
42,85
52,39
92,77
86,39
0,46
Var.% % 12m
-1,7
0,4
-0,0
-0,4
0,9
-1,0
0,7
-0,8
-0,3
0,8
-1,3
-0,7
-1,5
-0,0
-0,6
0,4
-0,3
-
-53,6
115,9
11,5
-18,0
-4,9
-17,2
6,2
-31,6
87,7
11,5
-34,4
23,1
96,8
18,5
-10,9
32,6
-14,3
-
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
31,15
80,59
26,74
30,50
51,94
3,25
0,5
3,7
-0,2
-1,1
-5,8
27,1
20,8
67,3
-19,4
-8,3
-26,3
Dati in euro
ITALIA
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
Prezzo ieri
1,18
3,37
21,50
1,27
9,00
1,10
0,97
2,24
12,60
5,71
48,89
17,23
Var.% % 12m
-2,6
0,3
-0,9
-0,5
-0,6
1,3
-0,2
0,2
-2,8
-2,3
-0,3
0,2
-16,2
-23,4
33,5
33,4
-47,0
6,7
-16,0
-40,2
-28,0
-77,0
-16,9
31,8
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
5,37
1,12
7,72
24,63
0,12
65,60
27,46
0,02
2,6
-1,8
-0,1
0,0
-2,0
0,8
-0,2
-1,9
-13,8
-16,5
-20,9
13,9
-43,9
-6,0
-12,7
-43,8
Dati in euro
GERMANIA
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
Prezzo ieri
146,00
56,70
243,50
20,29
38,66
Var.% % 12m
0,3
1,0
-0,7
0,0
1,3
70,3
-18,4
30,1
-14,8
22,0
SPAGNA
Inditex
Prezzo ieri
31,62
Var.% % 12m
0,8
5,4
Dati in euro
FRANCIA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
0,6
0,8
1,5
1,8
-0,8
37,6
33,5
57,9
35,4
12,8
Dati in pence
REGNO UNITO Prezzo ieri
Asos
Burberry Grp
Jimmy Choo
Mulberry
Next Plc
5.331,96
1.575,00
146,50
1.090,00
4.069,70
Var.% % 12m
-1,1
0,9
0,3
0,5
-1,6
67,7
41,6
11,7
14,6
-39,3
Dati in corone svedesi
SVEZIA
Hennes & Mauritz
Dati in euro
204,40
403,50
226,45
186,55
170,40
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
245,50
0,9 -12,7
Dati in franchi svizzeri
SVIZZERA
Richemont
Swatch I
77,00
349,80
8,6 17,6
5,5 9,2
Dati in dollari Hong Kong
HONG KONG
Prezzo ieri
Chow Tai Fook Jewellery 6,52
Esprit Holdings
6,15
Global Brands
0,99
L’Occitane
14,78
Prada
31,25
Samsonite
22,80
Var.% % 12m
-1,2
-0,8
5,3
1,9
7,6
1,8
43,6
-21,6
-28,8
9,3
49,5
1,1
Dati in corone danesi
DANIMARCA
Prezzo ieri
Pandora
872,50
-1,2
Prezzo ieri
Var.% % 12m
3.046,00
-2,1 30,3
Prezzo ieri
Var.% % 12m
10,31
1,9 39,3
Var.% % 12m
-1,6
Dati in yen giapponesi
GIAPPONE
Shiseido
Dati in real brasiliani
BRASILE
Alpargatas
Borsa
Richemont, trimestre col turbo (+6%)
Il colosso svizzero del lusso, grazie a una performance natalizia andata ben oltre le aspettative degli analisti
di Borsa, ha chiuso il periodo toccando 3,09 miliardi di euro, grazie alla corsa dei gioielli (+8%) e della moda
(+7%). Orologi a -2%. La Borsa di Zurigo ha premiato il gruppo facendolo volare del +8,6%. Fabio Gibellino
R
Un anello Cartier
ichemont corre nel terzo trimestre e vola in borsa. Il colosso svizzero del lusso,
grazie a una performance natalizia andata ben oltre le aspettative degli analisti, ha
chiuso i tre mesi segnando una crescita dei ricavi
del 6% a cambi correnti (+5% a cambi costanti) e arrivando a toccare i 3,09 miliardi di euro.
Immediata è stata la risposta dei mercati finanziari che hanno portato il titolo quotato sulla borsa di
Zurigo a quota 77 franchi (71,81 euro) per un sostanzioso +8,6%. A dare impulso all’imprevista
ripresa è stato soprattutto il segmento dei gioielli,
dove brillano Cartier, Van Cleef & Arpels, che
Roberta Maddalena e Valentina Nuzzi
Asos in corsa del 36%
Dopo aver archiviato il 2016 al 31 agosto a +26% per
1,4 miliardi di sterline (circa 1,6 miliardi di euro al cambio
di ieri), Asos ha rilasciato oggi i risultati finanziari dei primi
quattro mesi del nuovo anno fiscale chiusi al 31 dicembre 2016. Il colosso del fashion britannico ha registrato
ricavi per 621,3 milioni di sterline (circa 716,3 milioni di
euro) in rialzo del 36%. Nello specifico, Asos ha fatturato 244 milioni di sterline (circa 281,3 milioni di euro) nel
Regno Unito, 82 milioni di sterline (circa 94,5 milioni di
euro) negli Stati Uniti, 165 milioni di sterline (circa 190,2
milioni di euro) in Europa e 113,7 milioni di sterline (circa
131,1 milioni di euro) nel resto del mondo.
Aéropostale apre 500 store
Aéropostale (nella foto uno
store) progetta di inaugurare, nell’arco di questa
settimana, oltre 500 nuovi punti vendita negli Usa.
Il retailer di moda per teenager si sta dedicando
anima e corpo al maxi piano di rilancio sotto la guida del
nuovo proprietario Authentic brands group che a maggio
scorso, alla guida di una cordata che comprende Simon
property group e General growth properties, aveva rilevato il brand per 250 milioni di dollari (circa 223 milioni di
euro al cambio di ieri).
Adani lancia l’e-commerce
Adani lancia il progetto e-commerce. La boutique modenese fondata da Angela Adani e dal marito Amos, ex
calciatore del Bologna, entra nel business online con una
piattaforma che sarà attiva da oggi e si aggiunge al dettaglio tradizionale, dove opera con i brand La boutique di
Adani e Tip tap di Adani. Caratterizzato dal logo storico
degli anni 70, il sito adani.it offre borse, accessori e calzature uomo e donna, con un’ampia selezione di brand
internazionali di fascia alta. (riproduzione riservata)
rappresenta il 56,4% del totale e che ha generato
un +8%. Poco di meno ha fatto invece il segmento a bilancio come altri business, cresciuto del 7%
per effetto del buon momento vissuto dal readyto-wear di Chloé, dal menswear di Peter Millar
e dagli strumenti di scrittura Montblanc. A frenare invece sono stati, senza grande sorpresa visto
lo stato di salute generale del settore, gli orologi (Baume & Mercier, Iwc, Jaeger-LeCoultre,
Officine Panerai, Piaget e Vacheron Constantin,
per citare alcuni marchi), che non sono andati oltre un modesto -2%. Sul fronte geografico, l’area
dell’Asia-Pacific, grazie soprattutto alle vendite in
Iniziative
Fendi celebrerà a Roma
l’arte di Giuseppe Penone
Fendi è pronta a scrivere un nuovo e
importante dialogo tra arte contemporanea ed heritage. Il prossimo 26 gennaio,
la maison romana inaugurerà «Matrice»,
la prima mostra di arte contemporanea
al piano terra del Palazzo della civiltà
italiana a Roma. Protagonista dell’exhibition, le opere dell’artista Giuseppe
Penone. Con questa personale, curata
da Massimiliano Gioni e aperta al pubblico gratuitamente, la griffe di Lvmh
proseguirà nella valorizzazione e sostegno delle più alte espressioni della
cultura contemporanea. Dopo il restauro della Fontana di Trevi e del
complesso delle Quattro Fontane, seguito dal restauro e dalla manutenzione
delle Fontane del Gianicolo, del Mosè,
del Ninfeo del Pincio e del Peschiera, la
griffe continuerà anche a rafforzare il
suo legame con la città di Roma. «Siamo
orgogliosi di collaborare con Penone»,
ha spiegato a MFF Pietro Beccari, presidente e ad di Fendi, «un’artista italiano
di fama internazionale con il quale condividiamo la passione per la creazione,
per il savoir-faire e per il continuo dialogo tra tradizione e modernità». Ma non
è tutto. La prossima primavera, infatti, la griffe farà installare un’imponente
opera dell’artista di Garessio (Cuneo),
appositamente commissionata, in largo Goldoni, proprio davanti a Palazzo
Fendi, intitolata Foglie di pietra. Che sarà formata da due alberi di bronzo, alti
rispettivamente 18 e 9 metri, che intrecciano i loro rami per sollevare a 5 metri
di altezza un blocco di marmo scolpito
di 11 tonnellate. (riproduzione riservaAngelo Ruggeri
ta)
Cina continentale e Corea e a dispetto della flessione di Macao e Hong Kong, continua a essere il
primo mercato del gruppo con una quota ben superiore al miliardo di euro e in crescita del 10%.
A seguire le americhe con il +8%, l’Europa con il
+3%, mentre Medioriente e Giappone si sono fermati a -1%. Alla luce di quest’ultimo trimestre,
Richemont, che è anche proprietario del 49,05%
di Yoox Net-a-porter Group, ha chiuso i nove
mesi con un giro d’affari di 8,17 miliardi di euro,
riducendo così il calo sull’esercizio precedente, ora
fissato a -7% contro il -13% che aveva caratterizzato la semestrale. (riproduzione riservata)
Bilanci
M&S, FATTURATO A
+5,9% IN TRE MESI
Il retailer inglese archivia un esercizio
in salita grazie alla buona performance
dell’area food (+5,6%) e della divisione
abbigliamento e homewear (+3,1%)
D
opo un semestre chiuso in linea (+0,9%) con ricavi a quota
4,9 milioni di sterline (circa 5,6 milioni di euro al cambio di
ieri), M&S-Marks and Spencer acquista velocità nel terzo
quarter dell’esercizio fiscale 2016/17. Il retailer inglese ha infatti archiviato i tre mesi al 31 dicembre con un fatturato in salita del
5,9%, grazie alla buona performance nel canale food e nella divisione
abbigliamento e home. I comparti hanno registrato rispettivamente un
incremento del 5,6% e del 3,1%. La società ha ridimensionato e ridotto
in particolare l’offerta di abbigliamento che è sotto pressione già da tempo a causa dei
brand di fast
fashion. Un capitolo che segue
i numerosi cambiamenti recenti,
tra cui emerge per ultimo
l’addio del presidente Robert
Swannell, che
Uno store M&S-Marks and Spencer
ha lasciato l’incarico dopo sei
anni in azienda (vedere MFF del 14 dicembre) e l’avvio, già dallo
scorso esercizio, di un importante piano di ristrutturazione che vedrà la chiusura di 113 store, di cui 60 in Uk e 53 tra Cina ed Europa.
«Scegliere range di prezzi più convenienti per i nostri prodotti e ridurre gli sconti ci ha permesso di migliorare le nostre prestazioni in
un mercato difficile», ha commentato Steve Rowe, ceo del gruppo.
Nel periodo in esame, le vendite in Gran Bretagna sono aumentate
del 4,5%, mentre quelle internazionali hanno messo a segno una corsa del 18,9% (+2,9% su base costante). «Nel quarto quarter il nostro
andamento sarà influenzato negativamente dal periodo dei saldi e dalla
Pasqua posticipata. La guidance del nostro business rimarrà focalizzata sulle azioni strategiche annunciate lo scorso anno», ha poi aggiunto
Rowe. (riproduzione riservata)
Aurora Cardi