Bo Diddley, un padre nobile del rock and roll

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venerdì 30 dicembre 2016, 07:00
Accadde oggi
Bo Diddley, un padre nobile del rock and roll
Il 30 dicembre 1928 nasce Bo Diddley, uno dei padri del rock and roll, la 'jungle music' conquista i bianchi
di Gianni Lucini
Il 30 dicembre 1928, a McComb, nel Mississippi, nasce il piccolo Elias Bates, destinato a diventare, con il nome d'arte di
Bo Diddley, uno dei padri del rock and roll. Sua madre, troppo povera per tenerlo con sé lo affida a una cugina,
insegnante precaria a Chicago, che gli regala anche un nuovo cognome. Elias Bates diventa così Elias McDaniel. Sono i
nuovi genitori ad assecondare la sua passione per la musica indirizzandolo allo studio del violino. Il giovane Elias si ritrova,
così, a suonare nell'orchestra della chiesa battista Ebenezer. Con lui c'è un altro ragazzo che si chiama Leroy Jenkins e che
diventerà un grande del jazz e parteciperà all'avventura dell'Art Ensemble of Chicago. In quel periodo non è proprio un
angioletto tutto casa e chiesa. La strada è la sua vera dimora. Inizia anche a praticare con una certa regolarità il pugilato
e sempre più spesso, lasciato a casa il violino, si esibisce con una chitarra agli angoli della strada per raccogliere qualche
soldo. Gli amici cominciano a chiamarlo Bo Diddley, un soprannome che gli resterà appiccicato per sempre e che lui
stesso confesserà di non sapere bene da dove avesse avuto origine. La svolta del ragazzo sul piano esistenziale non piace
né alla madre adottiva né agli zii, che, essendo predicatori e diaconi, considerano il blues 'musica del diavolo'. Un giorno
decidono di costringerlo a smettere. Gli parlano e a brutto muso gli dicono che non può restare nella loro casa chi si diletta a
suonare musica 'malvagia'. Per tutta risposta, Bo se ne va di casa. All'inizio degli anni Cinquanta gira per le strade e
i locali di Chicago con Billy Boy Arnold, un suonatore di maracas e uno di washboard. La sua musica diventa
popolarissima. Bo sposta il blues su un altro piano, gli dà un'anima nuova, un'indole speciale, un ritmo
indiavolato che qualcuno poi chiamerà rock and roll. Nel 1954 Bo e i suoi amici incidono il provino (oggi si chiama
'demo') di una canzone intitolata 'Uncle John' e lo portano prima alla United Artists, quindi alla Vee-Jay e finalmente alla
Chess Records. A Leonard Chess la canzone piace, ma le parole no. Chiede quindi a Bo di riscrivere il testo. Lui lo
fa e la intitola semplicemente con il suo nome. Il brano esce nel febbraio del 1955 su etichetta Checker, una sussidiaria
della Chess. Sul retro c'è un altro pezzo destinato a vivere per sempre come 'I'm a man'. È l'inizio di una produzione
straordinaria. Un'intera generazione rock, da Elvis Presley ai Rolling Stones, si è fatta le ossa su quel ritmo
particolare che viene chiamato 'Diddley beat'. Il successo di Bo segna l'inizio della febbre del rock'n'roll. Ribattezzata
'jungle music', la sua carica conquista anche i giovani bianchi che, proprio con lui, iniziano a comprare dischi di artisti neri. I
suoi primi dischi dimostrano come fosse un innovatore incredibile e un anticipatore. I suoi esperimenti con gli
effetti della distorsione iniziano più di dieci anni prima di quelli di Jimi Hendrix. Bo Diddley vive a lungo in California, prima
di trasferirsi con la moglie e i quattro figli nel New Mexico. Si fa anche eleggere vicesceriffo nella città di Las Lunas, ma non
abbandona mai definitivamente la musica. Consapevole e molto orgoglioso di essere un punto di riferimento per le star del
rock accetta volentieri di rimettersi n gioco. Nel 1976 pubblica un lavoro celebrativo per la RCA affiancato da un
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/bo-diddley-un-padre-nobile-del-rock-and-roll/
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gruppo di stelle che comprende, tra gli altri, Billy Joel, Roger McGuinn, Joe Cocker e Keith Moon. Alla fine degli
anni Settanta si esibisce con i Clash, che lui considera i più autorevoli continuatori della sua 'jungle music'.
Muore il 2 giugno 2008 d'infarto nella sua casa di Archer, in Florida. https://www.youtube.com/watch?v=ZPVKQ9n5604
di Gianni Lucini
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