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di Lunedì 19 dicembre 2016
Sommario Rassegna Stampa
Pagina Testata
Rubrica
Data
Titolo
Pag.
Edilizia
47
Affari&Finanza (La Repubblica)
19/12/2016
Int. a S.Silvestrini: DAL CODICE APPALTI AL NUOVO CREDITO "SENZA
INTERVENTI LE AZIENDE MUOIONO" (G.mar.)
3
31
Il Sole 24 Ore
19/12/2016
L'AGIBILITA' PASSA DAL CERTIFICATO ALLA SEGNALAZIONE
(R.Lungarella)
5
31
Il Sole 24 Ore
19/12/2016
PIU' CANTIERI SENZA "NULLA OSTA" (R.Lungarella)
6
16
Italia Oggi Sette
19/12/2016
SPRINT A IMPRESE E LAVORI EDILI (C.De Stefanis)
8
35
Italia Oggi Sette
19/12/2016
SANATORIA ESCLUDE PRESCRIZIONI (D.Ferrara)
10
VII
Italia Oggi Sette
19/12/2016
APPALTI, NO AL TRASFERIMENTO VERSO LA SOCIETA' SUBENTRATA
(F.De Nardi)
11
3
La Repubblica - Cronaca di Roma
19/12/2016
BUSINESS DELLA ROMANINA COSI' SCARPELLINI VOLEVA
SBLOCCARE LA LOTTIZZAZIONE (G.Scarpa)
12
Rubrica
Lavori pubblici
1
Corriere della Sera
19/12/2016
Int. a R.Murra: "M5S SCELSE MARRA PER VINCERE LUI PERO' POTEVA
RICATTARLI" (F.Sarzanini)
14
8
Corriere della Sera
19/12/2016
DI MAIO, LA DIFESA DI GRILLO E QUELL'INCONTRO CON MARRA: I
BUCHI NELLA VERITA' DEL DELFINO (A.Trocino)
15
8
Corriere della Sera
19/12/2016
RAGGI: GIORNI DIFFICILI. M5S DIVISO SU COLOMBAN (A.Arzilli)
16
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
19/12/2016
MARRA E MURARO, GIORNI DECISIVI (I.Sacchettoni)
17
7
Il Messaggero
19/12/2016
"COSI' MARRA ANTICIPAVA LE NOMINE" (V.Errante)
19
32
Il Messaggero - Cronaca di Roma
19/12/2016
MARRA, LA NOMINA DEL FRATELLO ADESSO RISCHIA LA
BOCCIATURA
21
Rubrica
Politica locale
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
19/12/2016
ROMA ASPETTA DI ESSERE GOVERNATA (E.Dellapasqua)
23
3
Corriere della Sera - Ed. Roma
19/12/2016
LOTTA SPIETATA TRA CORRENTI PER LA POLTRONA DI
VICESINDACO (A.Arz.)
24
1
Il Fatto Quotidiano
19/12/2016
RAGGI-GRILLO, ADESSO LA GRANA E' IL VICESINDACO (L.De
Carolis/A.Manago')
25
11
Il Fatto Quotidiano
19/12/2016
OLIMPIADI, NON E' CHE COL CAOS CI RIPROVATE? (O.Beha)
27
1
Il Messaggero
19/12/2016
"MARRA IN CAMPIDOGLIO ALTER EGO DI VIRGINIA, ALTRO CHE
DIPENDENTE" (L.De Cicco)
28
1
Il Messaggero
19/12/2016
M5S, VERTICI ASSEDIATI EQUILIBRI SALTATI: GIU' DI MAIO, SALE
FICO (S.Piras)
29
1
Il Messaggero
19/12/2016
ROMA, SCONTRO SUL VICESINDACO RAGGI TENTA L'ULTIMA
RESISTENZA (M.Evangelisti)
31
6
Il Messaggero
19/12/2016
IN CONSIGLIO CON VIRGINIA LA MAGGIORANZA DEI GRILLINI (M.ev.) 33
29
Il Messaggero - Cronaca di Roma
19/12/2016
RIFIUTI, GRILLO SCEGLIE L'ASSESSORE
34
29
Il Messaggero - Cronaca di Roma
19/12/2016
SU VICE-SINDACO E BILANCIO SFIDA TRA FEDELISSIMI DI RAGGI E
LOMBARDIANI
36
1
Il Tempo
19/12/2016
HANNO PERSO LA VIRGINITA' (G.Chiocci)
38
1
La Repubblica
19/12/2016
RAGGI VUOLE SCEGLIERE IL VICESINDACO DI MAIO GARANTI' PER
MARRA: "E' PULITO" (G.Vitale)
39
6/7
La Repubblica
19/12/2016
IL CONTRATTO DEGLI ELETTI "VIRGINIA L'HA GIA'
VIOLATO" (L.D'albergo)
41
7
La Repubblica
19/12/2016
FU DI MAIO A GARANTIRE PER MARRA "CI HO PARLATO IO, E' UNO
PULITO" (A.Cuzzocrea)
42
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
19/12/2016
Int. a A.Diario: "RAGGI INDAGATA? NON SARA' GRAVE" (L.D'albergo)
43
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
19/12/2016
PRESSING SULLA BASE PER MAZZILLO VICE ECCO IL "RAGGIO
BIS" (L.D'albergo/G.Vitale)
44
PRIMO PIANO Lunedì 19 dicembre 2016
Politica interna
Assemblea Pd: Il discorso di Renzi durante l’assemblea Pd svoltasi ieri ha il sapore della
sconfitta: “non abbiamo perso, abbiamo straperso” ha fatto sapere il segretario, che ha
annunciato l’inizio di una “fase zen” per tentare di riconciliarsi con la sinistra del partito. La
tregua è durata però pochi minuti. Quando Giachetti rivolge a Speranza un “faccia di c…” gli
esponenti della sinistra Pd decidono infatti di abbandonare l’aula e non partecipare alla
votazione della relazione di Renzi (passata con 481 sì su 1200 delegati). L’ex premier durante
l’assemblea ha anche invitato a un ritorno al Mattarellum, descritta come “la proposta che ha
visto vincere l’Ulivo di Prodi e porta il nome di Mattarella”. Renzi sembra quindi intenzionato a
prepararsi al voto imminente, mettendo da parte il congresso Pd e convocandolo solo a
novembre rispettando le scadenze. L’idea non è piaciuta agli esponenti di sinistra, che hanno
promesso di “raccogliere migliaia di firme tra i militanti” (Francesco Boccia) qualora il
congresso non venisse convocato prima delle elezioni politiche e ricordando che Renzi “non può
fare il candidato premier senza congresso, il Pd non è casa sua”.
Giovanni Toti: Vero e proprio diplomatico nella coalizione di centrodestra, Giovanni Toti
commenta a caldo sul Corriere della Sera la proposta di Renzi di un ritorno al Mattarellum. Il
governatore si trova d’accordo con i contenuti, un po’ meno con i modi. “Il Mattarellum può
essere una base di discussione” sostiene infatti Toti ma “il Pd non può dirci prendere o lasciare”
ma deve favorire “una discussione seria che parta dal Mattarellum o da altre proposte
presentate dai partiti”. Difficile però che non venga modificata la legge elettorale risalente al
1993, perché in un contesto di tripolarismo c’è “il rischio di non produrre un vincitore”. In ogni
caso per Toti è necessario “andare a votare il prima possibile” e all’appuntamento si farà
trovare pronto anche il centrodestra, che secondo il politico di FI deve ripartire “dalla classe
dirigente nei Comuni e nelle Regioni che amministriamo”.
M5S: L’arresto di Raffaele Marra ha prevedibilmente innescato una reazione a catena sul M5S
a livello nazionale. Nelle ultime ore si sono infatti moltiplicati gli attacchi nei confronti di Luigi
Di Maio, probabile candidato premier del Movimento e tra i maggiori sponsor di Virginia Raggi e
delle sue scelte. Per il timore di vedere bruciata la sua candidatura, è stato offerto a Di Maio il
blog di Grillo per permettergli di spiegare le sue relazioni con Marra in un post intitolato “Luigi
Di Maio chiese a Marra di allontanarsi dal gabinetto del Sindaco”. Il vicepresidente della
Camera ha ammesso di aver incontrato una volta Marra a luglio, durante il quale Di Maio gli
riportò “che il Movimento non aveva fiducia in lui”. L’affermazione viene però smentita dalla
ricostruzione di molti quotidiani, tra cui Repubblica e Corriere della Sera, che citano passaggi in
cui Di Maio appoggiò Marra. La crisi del Campidoglio sta quindi rafforzando le quote di Roberto
Fico, considerato al momento il maggior esponente dell’ala ortodossa del M5S.
Politica estera
Giordania: Torna il terrore in Medio Oriente, con l’attacco da parte di un commando armato a
Karak, città della Giordania. Verso l’ora di pranzo di ieri i terroristi (affiliati all’Isis o ad Al
Qaeda, non è ancora arrivata una rivendicazione) hanno cominciato a fare fuoco sulle auto
della polizia, uccidendo sette poliziotti e due civili giordani e una turista canadese. In seguito il
gruppo si è diretto verso il castello prendendo in ostaggio un gruppo di visitatori. Dopo un
lungo pomeriggio d’assedio, le forze dell’ordine sono riuscite a sfondare in serata e a liberare
gli ostaggi, uccidendo gran parte dei terroristi. Il bilancio ufficiale conta dieci morti e ventisette
feriti. La Giordania è un Paese delicato nello scacchiere della lotta al terrorismo confinando con
la Siria, da cui si teme si possano riversare parte delle milizie impegnate negli scontri contro le
forze alleate.
Usa: Dal giornale tedesco Suddeusche Zeitung arriva una notizia che getta nella bufera il
futuro Segretario di Stato americano Rex Tillerson. L’uomo scelto da Trump per la politica
estera statunitense è infatti uno dei tre direttori di Neftegas, un’azienda petrolifera russo-
americana registrata nel paradiso fiscale delle Bahamas. Tillerson era stato descritto come
uomo molto vicino a Putin e molti pensano che con il suo arrivo nel governo gli Usa
cancelleranno definitivamente le sanzioni inflitte alla Russia. Oggi Trump sarà atteso
dall’importante voto dei grandi elettori per confermare il voto popolare e formalizzare la sua
nomina a presidente. A novembre il repubblicano aveva guadagnato 306 elettori, contro i 232
di Hillary Clinton. Il voto dovrebbe comunque risolversi in una formalità e non si dovrebbe
assistere a nessun ribaltone sorprendente. Nonostante questo alcuni esponenti della sinistra
radicale statunitense stanno facendo da giorni pressioni per boicottare il voto a favore di
Trump. Resta comunque praticamente impossibile che 37 elettori decidano di cambiare il
proprio voto, bocciando il presidente.
Economia e Finanza
Salvataggio Mps: Si apre la settimana decisiva per Monte Paschi di Siena, la banca più antica
del mondo. L’istituto senese metterà alla prova da oggi la soluzione di mercato, che punta a
raccogliere 5 miliardi per colmare l’ammanco dovuto alla imminente cessione di 27,7 mld di
sofferenze come ordinato dalla Bce in estate. La via del Monte è piena di insidie e le probabilità
di riuscita sono molto basse, ma da Siena si è deciso di tentare per evitare l’intervento dello
Stato, inevitabile in caso di fallimento. Su questo punto si è rinnovato per l’ennesima volta lo
scontro Italia-Germania sulle politiche comunitarie in materia di banche. Uno stretto
collaboratore di Angela Merkel, Christoph Schmidt, ha infatti sostenuto che “il salvataggio di
Mps dovrebbe avvenire secondo le regole concordate” ovvero con l’applicazione del bail in
prima e dell’aiuto statale poi. Non rispettando le regole l’Italia rende “l’unione bancaria non
credibile”, ha concluso il consigliere della cancelliera. Entro la fine della settimana si conoscerà
il destino di Mps e il governo potrà valutare se intervenire con il decreto salva banche o meno.