Dako Autostainer/Autostainer Plus

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Transcript Dako Autostainer/Autostainer Plus

FLEX
Polyclonal Rabbit
Anti-Human
Myeloperoxidase
Ready-to-Use
(Dako Autostainer/Autostainer Plus)
Codice IS511
Uso previsto
Per uso diagnostico in vitro.
FLEX Polyclonal Rabbit Anti-Human Myeloperoxidase, Ready-to-Use, (Dako Autostainer/Autostainer Plus),
è destinato per essere utilizzato nell’immunoistochimica congiuntamente a strumenti Dako Autostainer/Autostainer
Plus . L'anticorpo marca le cellule positive alla mieloperossidasi in tessuti normali e neoplastici ed è uno strumento
utile per la discriminazione tra patologie di tipo linfoide e mieloide. I risultati positivi contribuiscono a classificare il
tessuto neoplastico (ad es. mieloblasti e cellule mieloidi immature della leucemia mielogena acuta, leucemia
progranulocitica, leucemia monomielocitica, eritroleucemia e mieloblastoma) (1). L’interpretazione clinica di
un’eventuale colorazione o della sua assenza deve essere integrata mediante studi morfologici avvalendosi
di controlli adeguati e deve essere valutata nell’àmbito dell’anamnesi del paziente e di altri test diagnostici da parte
di un patologo qualificato.
Cenni
e spiegazioni
La mieloperossidasi (MPO) è composta da due sub-unità da 55–60 kDa e da due sub-unità da 10–15 kDa (3). È un
costituente principale dei granuli azzurrofili di granulociti neutrofili ed è presente anche nei lisosomi di monociti.
In vivo, l'MPO catalizza la formazione di agenti ossidanti antimicrobici e di agenti alogeni, ad es. acido ipocloroso
derivante da ioni di perossido di idrogeno e ioni di cloruro (1, 5). MPO è un marcatore importante di cellule mieloidi,
dallo stadio di promielocita alle forme mature (1). I metodi sensibili di visualizzazione immunocitochimica, combinati
con efficienti tecniche di smascheramento dell'epitopo, hanno dimostrato che il 17–23% delle leucemie
linfoblastiche acute dei precursori linfocitari B esprimono anche la MPO, rendendo molto importante l'utilizzo
dell'anti-MPO unitamente ad anticorpi, quali anti-CD3, anti-CD79α e terminal-deossinucleotidil-transferasi (TdT)
nella valutazione immunoistochimica di leucemie acute (2, 3).
Fare riferimento alle General Instructions for Immunohistochemical Staining della Dako o alle istruzioni sul sistema
di rilevazione per le procedure IHC per: 1) Principio della procedura, 2) Materiali necessari ma non forniti,
3) Conservazione, 4) Preparazione dei campioni, 5) Procedura di colorazione, 6) Controllo della qualità,
7) Risoluzione dei problemi, 8) Interpretazione della colorazione, 9) Limiti generali.
Reagente fornito
Anticorpo di coniglio policlonale pronto per l’uso fornito in forma liquida in un tampone contenente la proteina
stabilizzante e 0,015 mol/L NaN3.
Immunogeno
Mieloperossidasi isolata da leucociti polimorfonucleari umani.
Specificità
L'anticorpo reagisce alla mieloperossidasi umana. Nei test di immunoelettroforesi crociata compare solo un
precipitato corrispondente alla mieloperossidasi. In questi test si utilizzano 12,5 µL di anticorpo concentrato per ogni
cm2 di area di misurazione, contro 2 µL di mieloperossidasi. Colorante: Colorazione specifica per la perossidasi.
Con 2 µL di plasma umano non compare nessun precipitato. Colorante: Coomassie Brilliant Blue.
Nella tonsilla umana fissati in formalina e inclusa in paraffina e quando si utilizza un sistema di visualizzazione
sensibile basato sulla biotina-streptavidina, l'anticorpo, come previsto, marca solo rari granulociti neutrofili.
Precauzioni
1. Per uso professionale.
2. Questo prodotto contiene sodio azide (NaN3), una sostanza chimica fortemente tossica in forma pura. Sebbene
alle concentrazioni indicate non sia classificato come prodotto a rischio, il contenuto di NaN3 può reagire con il
rame e il piombo delle tubature formando azidi metalliche fortemente esplosive. Durante lo smaltimento,
sciacquare le tubature con abbondante acqua per prevenire l'eventuale accumulo di azide metallica.
3. Adottare le normali procedure previste per il trattamento dei prodotti di origine biologica.
4. Indossare indumenti di protezione personale adeguati, per evitare il contatto con gli occhi e la pelle.
5. Smaltire la soluzione inutilizzata nel rispetto delle disposizioni locali, regionali e nazionali in materia.
Conservazione
Conservare a 2–8°C. Non utilizzare dopo la data di scadenza stampata sulla fiala. Se i reagenti sono conservati in
condizioni diverse da quelle specificate, le loro condizioni dovranno essere verificate dall'utente. Non sono stati
osservati segni evidenti che suggeriscano l’instabilità di questo prodotto. pertanto, è opportuno analizzare un
controllo positivo e un controllo negativo insieme ai campioni dei pazienti. Qualora si ottenga una colorazione
imprevista, che non sia cioè giustificata da un cambiamento delle procedure di laboratorio ma sia dovuta ad un
probabile problema dell'anticorpo, contattare l’Assistenza Tecnica di Dako.
Preparazione dei
campioni compresi
i materiali necessari
ma non forniti
L’anticorpo può essere utilizzato per marcare sezioni di tessuto fissate in formalina, incluse in paraffina. I campioni
di tessuto devono essere tagliati in sezioni di approssimativamente 4 µm.
È necessario pretrattare con smascheramento termoindotto dell'epitopo (HIER, Heat-Induced Epitope Retrieval)
utilizzando Dako PT Link (Codice PT100/PT101). Per i dettagli, vedere la Guida Utente PT Link. Si ottengono ottimi
risultati pretrattando i tessuti con EnVisionTM FLEX Target Retrieval Solution, High pH (50x) (codice K8010/K8004).
Sezioni incluse in paraffina: si consiglia il pretrattamento di sezioni di tessuto fissate in formalina, incluse in
paraffina, utilizzando la procedura di preparazione dei campioni 3 in 1 Dako PT Link. Attenersi alla procedura di
(116687-002)
Dako Denmark A/S
IS511/IT/MNI/2009.12.04 p. 1/2
| Produktionsvej 42 | DK-2600 Glostrup | Denmark | Tel. +45 44 85 95 00 | Fax +45 44 85 95 95 | CVR No. 33 21 13 17
pretrattamento delineata nel foglietto illustrativo di EnVision FLEX Target Retrieval Solution, High pH (50x)
(Codice K8010/K8004). Nota: Una volta completata la procedura di colorazione, le sezioni devono essere
disidratate, diafanizzate e montate utilizzando un mezzo di montaggio permanente.
Sezioni deparaffinate: si consiglia il pretrattamento di sezioni di tessuto deparaffinate fissate in formalina, incluse in
paraffina, utilizzando Dako PT Link e seguendo la stessa procedura descritta per le sezioni incluse in paraffina.
Dopo la colorazione dei vetrini montare i vetrini utilizzando un mezzo di montaggio acquoso o non acquoso.
Evitare che le sezioni di tessuto si secchino durante il trattamento o nella successiva fase di colorazione
immunoistochimica. Affinché le sezioni di tessuto aderiscano perfettamente ai vetrini, si consiglia di utilizzare FLEX
IHC Microscope Slides (codice K8020).
Procedura per la
colorazione compresi
i materiali necessari
ma non forniti
Il sistema di visualizzazione consigliato è EnVision FLEX High pH (Dako Autostainer/Autostainer Plus) (Codice
K8010). Il ciclo di colorazione e i tempi di incubazione sono preimpostati nel software degli strumenti Dako
Autostainer/Autostainer Plus, facendo uso dei seguenti protocolli:
Protocollo modello: FLEXRTU2 (volume di dispensazione 200 µL) o FLEXRTU3 (volume di dispensazione 300 µL)
Programma ad esecuzione automatica: Myelop (senza controcolorazione) o MyelopH(con controcolorazione)
La fase Extra deve essere impostata su “tampone di lavaggio” nei cicli di colorazione con ≤10 vetrini. Per cicli di
colorazione con più di 10 vetrini, la fase Extra deve essere impostata su “none”. Ciò garantisce dei tempi di lavaggio
paragonabili.
Tutte le fasi di incubazione devono svolgersi a temperatura ambiente. Per dettagli, fare riferimento al manuale
dell'operatore relativo allo strumento dedicato. Se i protocolli non sono disponibili sullo strumento Dako Autostainer
utilizzato, rivolgersi ai Servizi Tecnici Dako.
Le condizioni ottimali possono variare a seconda del tipo di campione e del metodo di preparazione adottato,
pertanto dovranno essere definite autonomamente da ogni laboratorio. Se il patologo che effettua la valutazione
desidera una diversa intensità di colorazione, è possibile contattare un Esperto delle Applicazioni/Esperto dei
Servizi Tecnici di Dako per ricevere informazioni su come riprogrammare il protocollo. Verificare che l’esecuzione
del protocollo ritoccato sia ancora valida valutando che lo schema di colorazione sia identico allo schema di
colorazione descritto in “Caratteristiche prestazionali”.
Si consiglia la colorazione di contrasto in ematossilina utilizzando EnVision FLEX Hematoxylin (Dako
Autostainer/Autostainer Plus) (K8018). Si consiglia di usare un mezzo di montaggio permanente e non acquoso.
I controlli positivi e negativi devono essere analizzati contemporaneamente utilizzando lo stesso protocollo dei
campioni dei pazienti. Il tessuto di controllo positivo deve comprendere cellule della tonsilla e del fegato e le
cellule/strutture devono evidenziare gli schemi di reazione descritti per i tessuti in questione in “Caratteristiche
prestazionali” in tutti i campioni positivi. Il reagente di controllo negativo consigliato è FLEX Negative Control, Rabbit
(Dako Autostainer/Autostainer Plus) (Codice IS600).
Interpretazione dei
risultati della
colorazione
Il pattern di colorazione cellulare è di tipo citoplasmatico.
Caratteristiche
prestazionali
Tessuti normali: l'anticorpo marca intensamente le cellule mieloidi in tutti gli stadi di maturazione. Le cellule di
derivazione mostrano una reattività variabile e in generalmente sono debolmente positive o non reattive. I precursori
eritroidi, i megacariociti, le cellule linfoidi, le plasmacellule, le cellule reticolari dendritiche, i mastociti e i vasi
sanguigni sono negativi. Gli istiociti vengono marcati occasionalmente, probabilmente a causa del materiale
fagocitato (1).
Tessuti patologici: l'anti-mieloperossidasi marca i mieloblasti e le cellule mieloidi immature in presenza di leucemia
mielogena acuta, leucemia progranulocitica, leucemia monomielocitica, eritroleucemia e mieloblastoma (1).
L'anticorpo non marca le cellule del linfoma o della leucemia linfoblastici, la leucemia linfocitica cronica, la leucemia
a cellule capellute, i linfomi non Hodgkin o dei linfociti T o B, il morbo di Hodgkin (1).
Bibliografia
1. Pinkus GS, Pinkus JI. Myeloperoxidase: A specific marker for myeloid cells in paraffin sections. Mod Pathol 1991;
4:733
2. Arber DA, Snyder DS, Fine M, Dagis A, Niland J, Slovak ML. Myeloperoxidase immunoreactivity in adult acute
lymphoblastic leukemia. Am J Clin Pathol 2001;116:25–33.
3. Kimura S, Ikeda-Saito M. Human myeloperoxidase and thyroid peroxidase, two enzymes with separate and
distinct physiological functions, are evolutionarily related members of the same gene family. Proteins
1988;3:113–20.
4. Weil SC, Rosner GL, Reid MS, Chisholm RL, Lemons RS, Swanson MS, et al. Translocation and rearrangement
of myeloperoxidase gene in acute promyelocytic leukemia. Science 1988;240:790–2.
5. Lanza F. Clinical manifestation of myeloperoxidase deficiency. J Mol Med 1998;76:676–81.
Legenda dei simboli
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Utilizzare entro
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diagnostico in vitro
Contiene materiale per <n>
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Produttore
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Codice lotto
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| Produktionsvej 42 | DK-2600 Glostrup | Denmark | Tel. +45 44 85 95 00 | Fax +45 44 85 95 95 | CVR No. 33 21 13 17