15/12/2016 Centri per l’impiego, Amato (AL): “Solidarietà ai

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15/12/2016
Centri per l’impiego, Amato (AL): “Solidarietà ai lavoratori, dimenticati dalle istituzioni. Servizio
essenziale a rischio―
La consigliera ha partecipato al presidio davanti alla Prefettura: “Natale amaro per 100 addetti toscani
rischiano di perde il posto di lavoro―
“E’ un Natale amaro quello che stanno vivendo i lavoratori dei centri per l’impiego toscani. Una situazione
paradossale e drammatica quella che stanno vivendo i dipendenti precari che svolgono un servizio
essenziale per la società”. E’ il commento di Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera che, questa
mattina, ha partecipato al presidio davanti alla Prefettura, in via Cavour: “Ho voluto esprimere solidarietà e
vicinanza a questi lavoratori che ormai da quasi sette anni lavorano con contratti a tempo determinato. Una
situazione che si trascina dal 2009 e che procede a singhiozzo, con i contratti che vengono prorogati
progressivamente ma mai con risoluzioni definitive”.
“Solo al centro per l’impiego di Firenze, in via Cavour, davanti alla Regione e vicino alla sede della Città
Metropolitana, 7 dei 9 dipendenti hanno contratto a tempo determinato e senza il loro impegno sarebbe
impossibile ogni settimana ricevere ben 800 persone – rende noto la consigliera, che puntualizza –
dimenticarsi di loro vuol dire voltare le spalle a tutte quelle persone che usufruiscono di questo servizio. Un
servizio che è sempre più a rischio, visto che il problema dei contratti a tempo riguardano anche le altre
Province: con l’approvazione della Legge di Stabilità, l’attuale maggioranza governativa non ha voluto trovare
una soluzione definitiva e alternativa alle proroghe. La precarietà è massima e lede la dignità personale di
coloro che oggi hanno scioperato e manifestato per ricordare alle istituzioni che i loro contratti sono a
termine”.
“Il servizio che questi lavoratori offrono è alla base dell’inclusione sociale e di contrasto alla povertà.
Dimenticarsi di questi dipendenti è un grave e preoccupante segnale di disinteresse da parte delle istituzioni”.
Alla luce dei drammatici dati sulla povertà diffusi dall’Istat – conclude Amato – le istituzioni sono chiamate ad
un’assunzione di responsabilità verso i dipendenti e verso gli stessi utenti dei centri per l'impiego. E’
necessario quindi migliorare il servizio e non smantellarlo progressivamente”. (s.spa.)
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