16/02/2017 Tariffe Publiacqua, Miriam Amato (AL): “Inaccettabile

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16/02/2017
Tariffe Publiacqua, Miriam Amato (AL): “Inaccettabile il rincaro delle bollette del 10% nel silenzio totale
dei Sindaci―
“In bolletta anche gli investimenti chiesti dal sindaco dopo la voragine di lungarno Torrigiani―
“E’ inaccettabile il rincaro bollette Publiacqua del 10% per tutti i nuclei familiari, grazie alle decisioni deliberate
nell’ottobre scorso dall’Autorità Idrica Toscana e nel silenzio totale del sindaco Nardella e degli altri dell’area
Firenze-Prato-Pistoia”. E’ l’accusa di Miriam Amato, consigliera comunale di Alternativa Libera, durante la
conferenza stampa tenuta stamani insieme a due esponenti del Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua,
Rossella Michelozzi e Rossana Crocini. “Anche i 50 milioni di investimenti straordinari per la manutenzione e
i 40 milioni per il telecontrollo chiesti dal sindaco dopo la voragine del lungarno Torrigiani – rincara la
consigliera – ricadranno nelle bollette degli utenti di Publiacqua, come se già le tariffe non fossero fra le più
alte in Italia, ma intanto l'amministrazione ha incassato i proventi del 2015, aumentati e portati a oltre 4 milioni
di euro dei 18,5 milioni divisi fra tutti gli azionisti, Comuni e privati”.
Secondo Amato e gli esponenti del Forum, le bollette inviate a conguaglio da Publiacqua contengono oltre al
ricalcolo della tariffa, motivo della loro emissione, anche un addebito stimato dei consumi di almeno 2 mesi e
“sono accompagnate da un informativa straripante di cifre scritte in caratteri microscopici e di dubbia
comprensione alla gran parte dei cittadini”.
“I cittadini non vengono informati – afferma Amato – sulle due delibere approvate dalla A.I.T.(Autorità Idrica
Toscana) il 5 ottobre scorso,delibere che comportano l’incremento tariffario di oltre il 10%. Con la prima, la
n.27, viene modificata la struttura tariffaria – spiega la consigliera – nelle bollette non vi è più un’unica quota
fissa ma tre, relative al servizio acquedotto, al servizio fognatura e a quello depurazione, e il peso sarà
maggiore per le famiglie di uno o due componenti. Inoltre, variano gli scaglioni di consumo: da 4 (tariffa
agevolata, tariffa base, prima eccedenza e seconda eccedenza) diventano 5, con l’aggiunta della terza
eccedenza, con una notevole riduzione dei metri cubi in tariffa agevolata, solo 30 invece di 60. Con questo
sistema – si indigna Amato – si va a colpire soprattutto le famiglie numerose, con 5 o 6 componenti, che
consumano più acqua e che finiranno per pagare una quota di quasi 5 euro a metro cubo”. Con la seconda
delibera, n.29, si modifica la percentuale di incremento della tariffa per il 2016 – spiega ancora la consigliera
– ed è accaduto che i sindaci hanno approvato un incremento percentuale più basso, del 4%, rispetto a
quello applicato da Publiacqua, del 7,5%, fin dal 1° gennaio 2016, grazie al precedente piano
economico-finanziario varato dagli stessi Sindaci. Così la bolletta di conguaglio avrebbe dovuto essere più
contenuta, addirittura a credito, perché si sarebbe dovuto restituire parte dell’incremento tariffario addebitato
dall’inizio del 2016, il 7,5% contro il 4% approvato. Invece Publiacqua ha inviato le bollette di conguaglio, ma
non ricalcolato la tariffa dal 1° gennaio 2016 e in un’unica soluzione – accusa Amato – Publiacqua ha
effettuato conteggi partendo da date diverse per ogni utente e non è chiaro se la quota mancante verrà
restituita e quando”. “Quindi il conguaglio è da rivedere – concludono Amato, Michelozzi e Crocini – e gli
utenti potrebbero contestare le fatture, così come previsto dalla carta dei servizi di Publiacqua, e chiedere un
ricalcolo chiaro e preciso di quanto da loro effettivamente dovuto”. (s.spa.)
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