Verbale Ag.Entr.

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DC ACC STUDI DI SETTORE [email protected]
Studio di settore WG90U
06 dicembre 2016 12:32
AGCI - Associazione Generale Cooperative Italiane [email protected], AGRITAL ([email protected])
[email protected], CASARTIGIANI - Confederazione Autonoma Sindacati Artigiani
[email protected], CASARTIGIANI - Confederazione Autonoma Sindacati Artigiani ([email protected])
[email protected], CLAAI - Confederazione delle Libere Associaz.ni Artigiane ([email protected])
[email protected], CNA - Confederazione Nazionale Artigianato [email protected],
CNA - Confederazione Nazionale Artigianato [email protected],
CONFAPI - Confederazione Ital. Piccola e Media Industria [email protected], CONFARTIGIANATO
[email protected], CONFARTIGIANATO [email protected], CONFARTIGIANATO
[email protected], CONFCOOPERATIVE [email protected], CONFESERCENTI
[email protected], CONFESERCENTI [email protected], CONFESERCENTI [email protected],
CONFINDUSTRIA [email protected], FEDERCOOPESCA ([email protected])
[email protected], FEDERPESCA ([email protected]) [email protected],
FEDERPESCA ([email protected]) [email protected],
LEGACOOP AGROALIMENTARE DIPARTIMENTO PESCA ([email protected])
[email protected],
LEGACOOP AGROALIMENTARE DIPARTIMENTO PESCA ([email protected])
[email protected],
LEGACOOP AGROALIMENTARE DIPARTIMENTO PESCA ([email protected])
[email protected], [email protected], [email protected],
[email protected], [email protected]
Cc: VARRIALE MASSIMO [email protected], studidisettore [email protected], [email protected],
[email protected], PALLOTTA LUIGI [email protected], MENNA ALESSANDRA
[email protected], LO CONTE EMILIANA [email protected], SOMMESE FELICIA
[email protected], SCALIA MARIO [email protected]
Gen$lissimi,
sian$cipalabozzadiverbalepredispostoperlaprossimariunionedellaCommissionedegliEsper$,
cuipartecipanoicomponen$individua$condecretodelMinistrodell’EconomiaedelleFinanze,
previstapermercoledì7dicembre2016.
Cordialisalu$
MassimoVarriale
1) PREMESSA
Coerentemente con quanto previsto dai protocolli d’intesa del 26 settembre 1996 e
14 dicembre 2006, l’approvazione degli studi di settore è preceduta da una fase di
confronto tendente a verificare l’idoneità degli stessi a rappresentare correttamente la
realtà economica alla quale si riferiscono.
Il calendario degli incontri con le Organizzazioni è stato pubblicato sul sito internet
dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione “Studi di settore”. Di tale pubblicazione è stata
data comunicazione ai componenti della Commissione degli Esperti con e-mail del 13
aprile 2016. Successivamente, si è proceduto ad aggiornare tale calendario sul sito
internet dell’Agenzia delle Entrate tenendo conto delle diverse esigenze emerse.
Relativamente allo studio WG90U (evoluzione dello studio di settore VG90U), con
nota prot. RU n. 54274 del 14 aprile 2016, inoltrata per posta elettronica alle
Organizzazioni di riferimento, è stata comunicata la pubblicazione sul sito internet
dell’Agenzia delle Entrate dei risultati della cluster analysis e sono state convocate n. 2
riunioni per i giorni 2 e 18 maggio 2016.
Nel corso delle suddette riunioni, che si sono svolte presso i locali della SOSE,
sono stati esaminati n. 7 esempi rilevati dalla Banca Dati degli studi di settore.
Alle riunioni hanno partecipato i rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate, della
SOSE e delle seguenti Organizzazioni:
–
–
–
–
AGCI/AGRITAL;
FEDERCOOPESCA;
FEDERPESCA;
LEGACOOP AGROALIMENTARE DIPARTIMENTO PESCA.
2) OSSERVAZIONI DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E PROFESSIONALI
Con nota prot. RU n. 95647 del 16 luglio 2016, inoltrata per posta elettronica alle
Organizzazioni di riferimento, è stato chiesto di fornire osservazioni e/o rilievi in merito
allo studio WG90U.
Con e-mail del 12 luglio 2016, FEDERPESCA ha espresso le proprie
considerazioni in merito allo studio WG90U, come di seguito riportato.
1.
In merito all’indicatore di coerenza “Indice di copertura del costo per il godimento
di beni di terzi e degli ammortamenti”, l’Organizzazione ribadisce quanto già
rilevato in sede di riunioni e cioè che tale indicatore, costituito dal rapporto tra
“Margine netto” e “Costi per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti”,
presenterebbe, per il settore della pesca, delle gravi incongruenze.
In particolare l’Organizzazione sostiene che:
a)
“il settore della pesca è destinatario di benefici fiscali previsti, per la
fattispecie, dall'articolo 4, comma 2, del decreto legge 30/12/1997, n. 457,
convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 1998, n.30 (detassazione
parziale del reddito di impresa derivante dall'utilizzazione del natante da
pesca)”;
b)
“in sede di compilazione dello studio di settore, l'importo relativo alla
detassazione del reddito viene indicato nel quadro F 23 (altri componenti
negativi) al fine di fare coincidere il risulto del quadro F degli studi con il
quadro del reddito di impresa ( errore bloccante)”; pertanto, il “Margine
netto” potrebbe risultare “non coerente con la realtà dei costi di esercizio” dei
contribuenti appartenenti al settore, influenzando negativamente l’esito del
sopra citato indicatore di coerenza.
2.
L’esito dello stesso indicatore, a parere dell’Associazione, sarebbe inoltre
“influenzato negativamente anche dagli alti ammortamenti previsti ed applicati dal
settore per effetto delle percentuali di cui al D.M. 31/12/1988, Gruppo 3 (industrie
della pesca e caccia), ove per i Motopescherecci è stabilita l'aliquota del 12,50% e
per le attrezzature particolari di pesca l'aliquota del 31,50%”. riferendosi a beni
strumentali il cui costo medio è molto elevato. Alla luce di quanto esposto,
FEDERPESCA auspica che, in sede di validazione dello studio, l’indicatore di
coerenza “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli
ammortamenti”, per il settore della pesca, venga “sterilizzato”.
3) VALUTAZIONI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
In via preliminare si ritiene che gli esempi analizzati in sede di riunione abbiano
permesso di verificare la sostanziale idoneità dello studio di settore a rappresentare le
effettive modalità operative e l’ambiente economico nel quale operano le imprese del
settore.
settore.
1
In relazione alle considerazioni rappresentate da FEDERPESCA, circa il corretto
funzionamento dell’indicatore “Indice di copertura del costo per il godimento dei beni di
terzi e degli ammortamenti” in presenza di particolari benefici fiscali previsti per il
settore della pesca ai sensi dall'articolo 4, comma 2, del decreto legge 30 dicembre 1997,
n. 457, si rappresenta che, a seguito delle analisi effettuate da SOSE sui dati dichiarati
dai contribuenti, risulta confermata la possibilità che si verifichi l’anomalia segnalata
dall’Associazione.
Al fine di rendere il più possibile omogenea la platea di soggetti ai quali
l’indicatore viene applicato, si è pertanto ritenuto opportuno intervenire sui dati di
costruzione degli indicatori di coerenza approvati per lo studio in oggetto, in cui risulta
presente la variabile F23 (“Altri componenti negativi”), depurando la stessa della
componente relativa al reddito detassato e/o esente (di cui ai righi RG23/RF50 - UNICO
PF/SP/SC).
L’intervento comporterà:
a)
che non dovrà essere indicata la componente “reddito detassato” nel rigo F23
(“Altri componenti negativi”) del modello studi di settore, con la conseguenza che il rigo
F28 (“Reddito d’impresa o perdita”) non terrà conto di tale componente;
b)
la previsione di una modifica del controllo telematico che, in fase di trasmissione
dello studio, verificherà la corrispondenza tra il reddito indicato nel modello studi di
settore e quello indicato nel quadro di UNICO.
In merito a tali precisazioni, ci si riserva di richiamare l’attenzione dei contribuenti
nella modulistica in corso di predisposizione e nei prossimi documenti di prassi relativi
all’applicazione degli studi di settore per l’annualità 2016.
2
In merito all’osservazione relativa all’influenza negativa che, a parere
dell’Associazione, gli “alti ammortamenti previsti ed applicati dal settore per effetto
delle percentuali di cui al D.M. 31/12/1988, - Gruppo 3 ( industrie della pesca e
caccia)” avrebbero sull’esito dell’indicatore “Indice di copertura del costo per il
godimento dei beni di terzi e degli ammortamenti”, con riferimento, quindi, a beni
strumentali il cui costo medio è molto elevato, si rappresenta quanto segue.
In linea generale si premette che il valore di soglia minima (pari a 1) dell’indicatore
in questione risponde al concetto di plausibilità e coerenza economica minima di
copertura, attraverso il margine netto, dei costi per il godimento di beni di terzi e degli
ammortamenti.
Nel caso specifico, dall’analisi delle distribuzioni ventiliche dell’indicatore
effettuata sul cluster 4 (“ Imprese che utilizzano il sistema a strascico oltre 20 miglia”),
rappresentativo delle imprese con motopescherecci di stazza più elevata, si evidenzia
che, per circa un quarto dei soggetti, l’indicatore assume valore negativo. Si tratterebbe,
quindi, di contribuenti che, indipendentemente dalle spese sostenute per il costo dei
godimento di beni di terzi e degli ammortamenti, presentano comunque una situazione di
incoerenza dell’indicatore a causa di una redditività talmente bassa da non essere in
grado di remunerare il fattore lavoro. Pertanto, per gli stessi è plausibile ritenere che la
condizione di non coerenza dell’indicatore non sia riconducibile alla presenza di elevati
importi degli ammortamenti dei beni strumentali.
4) CONSIDERAZIONI FINALI
4) CONSIDERAZIONI FINALI
L’illustrazione ed il successivo esame del prototipo si ritiene abbiano consentito di
verificare la sostanziale idoneità dello studio WG90U a rappresentare le effettive
modalità operative e l’ambiente economico nel quale operano le imprese del settore.
In conclusione, si rinvia alla Commissione degli Esperti, per il relativo parere, il
prototipo oggetto di esame, rilevando la sostanziale capacità dello studio di settore di
rappresentare compiutamente la realtà economica di riferimento.
In tale occasione la Commissione sarà chiamata ad esprimere il proprio parere
anche in relazione agli eventuali interventi correttivi elaborati, ai sensi dell’articolo 8 del
D.L. n. 185 del 2008, “al fine di tenere conto degli effetti della crisi economica e dei
mercati, con particolare riguardo a determinati settori o aree territoriali”.
Al riguardo, si ricorda che già per gli studi di settore applicabili ai periodi
d’imposta dal 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014 e 2015 a seguito delle analisi
effettuate, sono stati introdotti appositi correttivi con i decreti ministeriali,
rispettivamente, 19 maggio 2009, 20 maggio 2010, 7 giugno 2011, 13 giugno 2012, 23
maggio 2013, 2 maggio 2014, 15 maggio 2015 e 12 maggio 2016.