Ecco il vero Trump: crisi diplomatica con la Cina Gli italiani

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Transcript Ecco il vero Trump: crisi diplomatica con la Cina Gli italiani

Violenza femminile, una vecchissima
storia. La racconta la medievalista
Piccinni: i maschi ci hanno sempre
tirato i capelli. Ma i ragazzi giustificano
gli abusi Boldrini e Risso P. 10-11
Fondata da
Antonio Gramsci
nel 1924
di Walter Veltroni
Le riforme
necessarie
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l
€1,40
Anno 93 n. 314
Domenica, 4 Dicembre 2016
Basta un
La domenica
I
Questo giornale
ha rinunciato
al finanziamento
pubblico
o spero che molti cittadini
vadano a votare. Da quando sto
al mondo sono sempre andato
alle urne, non ho mai accettato
inviti all’astensione, neanche
in occasione del referendum
sulle trivelle. Votare è bello. E, in queste
settimane, la politica è tornata nelle
discussioni delle famiglie, ci si è fermati
a riflettere sul proprio paese, sul nostro
futuro collettivo. Ma, nonostante
questo, è stata la più brutta campagna
elettorale che io ricordi. I toni, la
violenza delle parole, la rimozione del
contenuto oggetto del referendum,
tutto ha finito col trasformare questa
consultazione in qualcosa di diverso dal
suo merito. Si voterà su altro: sul
governo, sulla politica europea, sui
migranti. Su ogni cosa possibile , meno
che sul merito. Ma, al di là di questo, mi
ha molto colpito, come ha ben notato
Michele Serra, il tono delle parole, il
senso di odio e di contrapposizione che
trasudava da esse, fino all’accusa
preventiva di brogli. «Ciò che oggi
provoca angoscia è lo sfarinamento del
tessuto del Paese, la fatica di
immaginare un futuro e la
delegittimazione violenta di chiunque
non sia o non la pensi come noi. È tale la
canea che le persone più ragionanti,
pacate e positive sono ormai tentate di
chiudersi nel privato, di non
impegnarsi in nulla che sia pubblico e
sperare che passi la bufera. È tempo per
gladiatori e si fatica ad immaginare
schiarite all’orizzonte», così ha
giustamente descritto questi mesi il
direttore di Repubblica Mario Calabresi.
Ho sentito manipolazioni della
realtà di ogni specie. E, attenzione, la
manipolazione sta diventando un
virus terribile e maledetto delle società
contemporanee. Trump ha sconfitto la
Clinton accusandola di essere
l’espressione del potere finanziario. Si
guardi il governo che sta componendo:
militari e banchieri. Il populismo
sembra immune alla verità e tutto ad
esso sembra consentito, anche il
contraddirsi in modo pacchiano,
tradendo tutti gli impegni presi.
Questa campagna è stata segnata da
distorsioni della realtà che sono il vero
obiettivo della cosiddetta
“semplificazione”. Tra queste segnalo,
ad esempio, il mettere sullo stesso
piano la riforma approvata dal centro
destra e quella che, per tre volte, il
centrosinistra unito ha varato in
questa legislatura.
Segue a pag. 2
unita.tv
Sì
Se buongiorno
volesse dire
buon giorno
Sergio Staino
«C’
l Gli italiani votano
per confermare
la riforma costituzionale
Per cambiare il Paese
Staino
Ecco il vero Trump:
crisi diplomatica con la Cina
Telefonata con la presidente
di Taiwan, dopo 37 anni di
silenzio Usa. La protesta di Xi
Non è ancora insediato, e già fa danni:
Trump chiama Taipei, capitale di uno
Stato che i cinesi non riconoscono. Infatti scatta la protesta formale: «Esiste
solo una Cina», fa sapere a Trump il
presidente Xi.
Mastroluca P. 8
L’Austria
vota, incubo
neonazista
Il “verde” Der Bellen
fronteggia la minaccia
di Hofer Mongiello P. 6
POPULISMI D’EUROPA / 5
La Germania e
l’onda nera Afd
Zambrano
P. 6
è un urlio
assordante di
offese, di
demonizzazioni
dell’altro, di cattiveria che esce
dall’anima degli italiani in questi
ultimi anni; e c’è nel mondo una
crescita di odio, dovuta anche alla
predicazione dei fondamentalisti di
ogni tipo; la nostra specie, si sa, è
molto cattiva (tortura, massacra, fa
guerre di sterminio, autobombe,
lager, inquisizioni, camere a gas,
schiavizza): cerchiamo, questa è la
nostra differenza, di non cadere
nella trappola dell’odio: è un tempo
basso, questo, a volte tristo, il
tempo, appunto, del freddo,
dell’odio – così aveva detto
Empedocle nel suo gran poema:
odio, amore: per questo
contrapponiamo all’odio,
resistendo diversamente, il caldo
amore…».
Queste parole di Giuliano Scabia
, scritte in una lettera ai suoi
colleghi e amici teatranti (persone
di forte e multiforme impegno
sociale, culturale e politico), mi
hanno colpito molto. Anch’io come
lui e come tanti altri sensibili
percettori delle atmosfere, mi sento
immerso in una inarrestabile
frattura che esula dall’essere di
destra o di sinistra.
Una frattura che sta perdendo
sempre più i suoi connotati politici
per diventare frattura, come dice
Scabia tra l’odio e l’amore, tra
l’egoismo e la generosità, tra la
cattiveria e la bontà.
Per questo sono profondamente
convinto che il voto di oggi non sia
più solo un voto per sancire una
riforma parlamentare (cosa che, di
per sé, merita un Sì convinto) ma,
senza che noi lo avessimo voluto, è
diventato un voto anche per una
Italia più serena, quell’Italia che
amiamo, quel paese che sognava
Zavattini nel suo Miracolo a
Milano: «Un Paese dove buon
giorno voglia dire veramente buon
giorno».
Anti-riformisti
a sinistra
Vladimiro Frulletti
«I
l riformismo è finito»
spiegava, ieri, sul
Manifesto Nicola
Fratoianni. Affermazione,
diciamo, apodittica ma che serve
a individuare il Pd come il primo
e principale avversario.
P. 5
Radar Parla il filosofo Leif Wenar che denuncia il saccheggio della terra: dal petrolio ai diamanti Scaffidi P. 13