Yemen, missili e feriti in piazza Costituzione per il sit

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Yemen, missili e feriti in piazza Costituzione per il sit-in contro la produzione di armi in
Sardegna
Cagliari. Due missili conficcati sul terreno, macerie e feriti e, oltre il filo spinato, il
simbolo della pace, al momento irraggiungibile. È questa la rappresentazione allestita dagli
attivisti del Presidio Piazzale Trento in piazza Costituzione a Cagliari.
“Noi non vogliamo essere complici della guerra in Yemen che uccide uomini, donne e bambini”
hanno detto gli attivisti. Un teatro di guerra reale con la partecipazione dei missili
prodotti a Domusnovas, dalla Rwm Italia SpA, società controllata dalla casa madre tedesca.
Mk84 e Blu 109 ‘Made in Sardinia’ spedite almeno tre volte dall’aeroporto commerciale di Elmas
a Taif, base militare dell’Arabia Saudita: “Sono state raccolte prove che ordigni inesplosi
del tipo di quelli inviati dall’Italia – riferiscono dal Presidio – sono stati ritrovati in
diverse città dello Yemen bombardate dalla coalizione a guida saudita”.
In Italia la legge 185/1990 vieta espressamente le esportazioni di tutti i materiali militari
e i loro componenti verso i paesi in stato di conflitto armato e responsabili di gravi
violazioni dei diritti umani.
Per tutta la mattina sono stati distribuiti volantini informativi con una grafica che spiega
il flusso delle armi dall’Europa all’Asia e quello dei profughi, che scappano anche dallo
Yemen, verso l’Europa. Non ultimo il viaggio del denaro: dal governo saudita raggiunge le
casse della tedesca Rwm che distribuisce misere buste paga a chi produce morte.
L’evento è organizzato nell’ambito del Mese dei Diritti Umani 2016.